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Autore: BitterMadeleines    24/11/2008    9 recensioni
Mello pensava che quello sarebbe stato solo uno di quelli che definiva "scherzi innocenti". Non si sarebbe mai aspettato che compiere quella terribile azione lo avrebbe sprofondato in un incubo ad occhi aperti...
Genere: Dark, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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"Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo

 

 

Ore 19:45 – 19 ottobre 2000

 

"Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono  solo leggere il titolo."

 

Virginia Woolf

 

 

 

 

 

 

 

Ha preso a correre più veloce che può. Non può fermarsi. Non ora.

 

Stà sudando freddo ed il cuore a malapena si sente.

Solo dei dolori lancinanti al petto accompagnati dai lacrimoni che a stento riesce a trattenere.

 

Sensazioni di nausea sempre più forti e tremore.

Gli occhi fissi davanti a se. Il peluche stretto al petto.

 

 

 

 

 

 

 

Ha preso a correre più veloce che mai. Non può fermarsi. Per nessun motivo.

 

Stringe il rosario nel pugno destro provocando il tintinnio della croce che urta contro le perline bianche e scarlatte.  Rabbia profonda. Paura.

 

Affaticamento. Forte dolore alle gambe ed al petto a causa della fatica. Ma deve continuare a salire. Ancora. E ancora.

 

 

 

" M...Mello..."

 

 

 

Gli occhi ancora imperlati di lacrime per ciò che ha visto. No. Non può.

 

Il fruscio delle fronde degli alberi accompagnavano con un suono sinistro quella visione. Quella figura nera.

 

 

Eretta sulla ringhiera in ferro battuto in cima al campanile della cappella senza tenersi.

Con lo sguardo puntato verso il basso ed i capelli mossi dal vento.

 

Una figura ben visibile anche da una delle stanze dell'orfanotrofio. Quella dove sta Near.

 

 

 

Matt lo chiama tentando di suscitare la sua attenzione. Mello lo vede, ma non risponde.

 

" Scendi immediatamente da lì, idiota! Ti prego non fare cazzate, Mello! Ti scongiuro!"

 

Niente. Mello non gli risponde.

 

" A... Ascoltami... Vuoi forse rinnegare tutto ciò che hai detto fin'ora Mello? Non eri tu il numero uno? Non eri te colui  che doveva battere Near? Cosa penserà L se fai una cosa simile?"

 

" ..."

 

Niente da fare, Mello sembra non pensare nemmeno ad L in quel momento. E’ come in uno stato di trance.

 

Matt non vede altre soluzioni. Corre dentro la chiesa dirigendosi verso la scalinata che porta al campanile prendendo a correre più veloce che può... Sperando con tutto se stesso di arrivare in tempo.

Ad ogni piano sporge la testa dalle finestre per assicurarsi che non si sia lasciato cadere.

 

 

 

 

 

 

 

 

" Signor Roger..."

 

" Si? Dimmi pure, hai sistemato tutte le stanze?"

 

" Si, ho fatto come lei mi ha chiesto. Volevo chiederle... Ma non è un po’ presto per iniziare ad addobbare?"

 

" Assolutamente no... Deve essere tutto PERFETTO! Ah... A proposito, hai visto Mello, Matt e Near?"

 

" Uhm... No mi dispiace, signore..."

 

" Capisco... Vabbé, vorrà dire che chiederò a lui di cercarli... Penso proprio che Mello farà i salti di gioia, ultimamente è  piuttosto strano quel ragazzo...”

 

 

 

 

 

 

 

 

Mello guarda fisso davanti a sé. Matt è sparito dalla sua visuale. Sa perfettamente che tra poco se lo vedrà comparire davanti... Eccolo.

 

 

 

Matt arriva dinnanzi a lui con il fiatone, si regge al muro con una mano prendendo fiato.

Mello gira la testa subito.

Entrambi i piedi sono sul bordo del muretto, una mano a reggersi alla colonna in pietra, gli occhi azzurri persi a guardare il  cielo quasi spenti.

 

" M... Mello..."

 

Si volta lentamente il biondo. Gli sorride timidamente.

 

" Ciao Matt... Scusami..."

 

" Mello, non fare cazzate! Scendi immediatamente di lì!" Urla il rosso avvicinandosi lentamente, non vuole fare agitare il  compagno... " Mello... Ti supplico... Vieni qui, io... Io non voglio perderti..."

 

Le lacrime iniziano a solcargli il viso mentre Mello, sempre più convinto di quello che vuole, inizia a indietreggiare verso  il vuoto con un piede.

 

" Mello! Avanti finiscila! Fermati!"

 

" Ormai ho deciso, Matty... Scusami se sono stato un peso in questi anni... E’ solo colpa mia... E’ colpa mia se mia madre è morta! E’ colpa mia se è morta anche la madre di Near! E’ colpa mia se mio  fratello non è mai nato! E Near stava per morire, sempre per colpa mia! Faccio schifo Matt! Sono un assassino…"

 

" Non è vero, io... Mello, se tu ti butti mi butto anche io!"

 

" Non ci provare ,Matty!"

 

" Scommetti? Io non ti lascio!"

 

" Ecco, hai visto allora? Sono io la causa di tutto! Ti sono diventato amico e... E ora basta! BASTA!"

 

Un'altro passo verso il vuoto. Un pezzetto di roccia si stacca dal muretto cadendo a terra. Si frantuma.

 

E’ molto alto il campanile. Se Mello cadesse da quell'altezza non avrebbe scampo.

Se si salvasse rimarrebbe sicuramente paralizzato a vita e Matt non può permettere che accada.

 

" Mello ascoltam..."

 

"NO!... Ormai ho deciso... Addio Matt..."

 

 

 

 

 

Il bambino vede la figura davanti a se scivolare all'indietro. Nel vuoto.

Con uno scatto istintivo il rosso si butta verso di lui acchiappandolo con una mano per un braccio.

 

Dolore.

 

Mello è pesante e la sua caduta nel vuoto gli causa un leggero strappo muscolare all'arto con cui l'ha afferrato. Digrigna i  denti trattenendo un gemito.

 

" Matt... Ma che..."

 

 

Mello è sospeso a mezz'aria. Matt lo tiene stretto per una mano cercando di mantenersi in equilibrio. E’ in ginocchio sul muretto, mentre con la mano libera si tiene alla colonna per non cadere.

 

 

" Aspetta che tutto sia finito... E questa me la paghi, Mello, stanne certo!"

 

 

Stringe i denti, Matt. Mello non è pesante, ma sospeso nel vuoto è come un peso morto. Come se non bastasse il biondino guarda verso il basso rendendosi conto di essere molto in alto.

 

 

" Matt, mollami... Ti ho detto... Di mollarmi..."

 

Il biondo piange, non vuole essere la causa della morte di qualcuno ancora una volta. Non sarebbe giusto.

 

" Scordatelo, Mel! Sarei un bastardo se ti mollassi. Non me lo perdonerei mai!"

 

La testa gli gira. è troppo in alto.

Non riesce a tenersi in equilibrio Matt.

 

Pensa davvero che ormai non ci sia nulla da fare, che ormai tutto sia finito. E per cosa poi? E’ iniziato tutto per uno  scherzo... Uno stupido scherzo fatto a quell'idiota di Near... Era davvero necessario arrivare a quel punto? A suicidarsi, tutti e due? No, non aveva senso. Era terribilmente ingiusto.

 

 

La schiena gli fa male e le gambe non reggono più... Ma non lo mollerà.

Ha intenzione di salvarlo. E nel caso non ci riuscisse... Beh, Matt non ha nulla da perdere, pensa. Lo seguirà.

 

 

Intanto le forze iniziano ad abbandonarlo. Lentamente.

Non ha nemmeno la forza di urlare. Piange Matt. Scoppia in un pianto disperato mentre, il sudore causato dallo sforzo,  rischia di far scivolare la mano di Mello dalla sua.

 

Il suo corpo traballa verso il vuoto...

 

" Matt! Accidenti a te, lasciami andare, cretino!" scalcia e si dimena. Con le unghie inizia a graffiargli la pelle per  incitarlo a lasciare la presa... E causa l'effetto opposto.

Un gesto istintivo. Matt allenta la presa della colonna a cui si teneva preso dal dolore finendo per cadere in avanti insieme  al compagno.

 

 

Il biondo si rende conto di quel che è successo stringendosi forte all'amico che gli è caduto addosso. Stanno precipitando nel vuoto.

 

Finiscono entrambi sulla chioma dell'imponente quercia che sta accanto al campanile graffiandosi a causa dei rami.

 

Matt continua a reggere. Non può mollare la presa. Il braccio, fa male, terribilmente male, ma la stretta delle sue dita non diminuisce. Resta salda, quasi stritola quel braccio pallido e magro pur di non mollare, contro ogni legge dell'istinto…

Se lo lasciasse andare Mello potrebbe ancora farsi molto male da quell'altezza, e lui deve salvarlo.

Mello deve sopravvivere. Ad ogni costo.

Anche se la sua mano sudata non può trattenerlo ancora per molto. Solo un miracolo potrebbe impedire all'amico di sfracellarsi a  terra.

Il biondo nel frattempo si dimena ancora, anche se con molto meno vigore di prima. Lo spavento della caduta è stato grande.  Ha visto il muro della chiesa scivolare davanti ai suoi occhi ad una velocità straordinaria, i secondi lunghi come ore  aspettando solo la morte che non è ancora avvenuta. Guarda in basso, il cuore che batte in gola e dondola i piedi avanti ed  indietro.

Chiude le palpebre, mentre Matt grida.

Una nota arrochita, la gola raschiata dalle urla precedenti. E Mello cade di nuovo.

 

Il direttore della Wammy's House è nel suo ufficio a riordinare alcuni documenti, ignaro della tragedia che si sta consumando  nel giardino del suo istituto, quando sente bussare alla porta. Risponde con un cordiale ma deciso "Avanti." Vedendosi poi  arrivare davanti un uomo più o meno della sua età.

 

 

 

 

 

Mam... Mamma...

 

Apre lentamente gli occhi sentendosi stretto da due braccia.

La testa viene accarezzata da una mano più adulta rispetto alla sua.

 

Mello?”

 

“ Eh?”

 

Ancora frastornato per via del botto tenta di fare perno sulle braccia. Un dolore lancinante  proveniente dal braccio  sinistro, rimasto bloccato sotto al proprio corpo in seguito alla caduta... Già, la caduta!

Come è possibile che sia ancora intero dopo essere precipitato da quell'altezza?

Rimane bloccato in quella scomoda posizione senza riuscire a muovere un muscolo... E’... Paralizzato?

 

Mello…”

 

Ancora la voce di prima, ma non è Matt.

Muove la nuca per guardare in faccia la persona che continua a chiamarlo, rendendosi conto solo ora di essergli addosso.

 

A terra c'è un ragazzo. La carnagione molto chiara ed un viso dai lineamenti magri.

I capelli di un nero corvino arruffati e delle spesse occhiaie sotto gli occhi.

Guarda Mello ansimante continuando a chiamare il suo nome.

 

Hey, Mello... Tutto bene?”

 

“ Non... Riesco a muovermi... Perché?”

 

Il biondo inizia a tremare sopra di lui mentre le braccia del ragazzo si spostano lentamente, aiutando Mello a mettersi in  una posizione più comoda.

Lo volta senza fretta facendo attenzione a non fargli male. Nonostante sia riuscito ad attutirgli la caduta, l'impatto c'è  stato, e pure abbastanza violento.

 

Mello muove il braccio sinistro urlando dal dolore. Gli fa malissimo, potrebbe essersi rotto avendo ricevuto tutto  il peso del suo corpo su esso.

 

“ Fa vedere...” Sussurra il moro facendolo prima sdraiare a terra per non rischiare che faccia movimenti bruschi e poi osservando il braccio  dolorante.

 

“ Non mi toccare!” gli urla contro il biondo iniziando a piangere “Chi sei tu? Perché mi hai salvato? Io... Io  adesso... Adesso rimarrò bloccato per tutta la vita, te ne rendi conto? Io volevo morire! E invece sono ancora qui e come se  non bastasse non potrò nemmeno più muovermi!”

Da dietro un' angolo, il piccolo Near osserva la scena. Vedendo Mello a terra che piange e rendendosi conto che questo non riesce più a muoversi, è assalito dal panico, anche se non ci tiene a dimostrarlo.

Possibile che uno scherzo andato male abbia portato a tutto ciò?

Stringe forte il coniglietto Roger avvicinandosi lentamente agli altri. Matt è ancora sull'albero e sta scendendo lentamente senza levare lo sguardo dall'amico steso a terra.

 

Il moretto continua a guardare Mello senza rispondere all'accusa riprendendo ad osservare il polso.

 

“Adesso calmati Mello, andrà tutto bene... Sei preso dal panico, devi cercare di calmarti.” dice prendendo l'arto rotto tra le mani ed osservandolo  “E’ rotto, bisognerà sistemarlo. C'è un dottore all'interno dell'edificio?

 

“No... Bisogna chiamarlo, ma è un po’ distante da qui.> risponde Matt avvicinandosi ai due e sedendosi accanto a Mello.

“Mel, andrà tutto bene... Vedrai che tornerai a muoverti, ne son certo.” gli sussurra tentando di sembrare sicuro di quello  che dice... Ma in cuor suo Matt inizia a dubitare, data la caduta.

 

“Non sei bravo a fingere Matt...” prende lentamente a piangere il biondo.

Forse quella era la giusta punizione per aver tentato un atto simile?

 

Mello... Mordi il braccio di Matt non appena sentirai dolore.> disse il moro prendendo il braccio rotto con entrambe le mani.

 

“Cosa?”

 

“Tu fidati... Se ti può far stare meglio sappi che io sono L, puoi fidarti. Sono qui per incontrare Roger ma adesso non è  questo che conta. Questo braccio va sistemato, niente di complicato, tranquillo, sono capace... Ma sentirai molto dolore, perciò concentrati sul braccio di Matt.

 

Sentendo il nome del ragazzo, Mello si sente quasi mancare.

Quello sarebbe L? E’ uno scherzo? L, il suo idolo. Il grande detective L che ha sempre venerato in questo momento si trova accanto a lui  e lo sta aiutando... E lui l'ha appena insultato ammettendo di preferire la morte piuttosto che continuare a vivere.

 

Mello! Sei pronto?”

 

“Eh? Si...” Si riprende afferrando il braccio di Matt. Ha i lacrimoni agli occhi ed il cuore gli batte a mille.

Non sa più che pensare ne cosa fare.

 

Morde fortissimo l'arto di Matt sentendo un dolore lancinante al proprio braccio. Un colpo secco ed L gliel’ha sistemato.

Il biondino tenta di trattenere le lacrime per non farsi vedere debole, inutilmente.

 

“Guarda che il pianto è una reazione normale. Non devi trattenerti, Mello...”

 

Ma Mello non lo ascolta.

Stringe i denti trattenendo a forza le lacrime ed i singhiozzi che rischiano di farsi sentire da un momento all'altro.

E’ immobile a terra con una mano serrata alla maglia del migliore amico. Le labbra violacee marcate dai segni dei denti.

Matt non dice nulla rimanendo immobile ad osservarlo, nonostante il suo morso non gli abbia fatto bene: vorrebbe fare qualcosa per aiutarlo ma non sa come.

 

Near è poco distante, anche lui osserva la scena in silenzio seguendo con lo sguardo i lenti movimenti del detective che, alzatosi, prende in braccio il biondino per portarlo in infermeria.

 

“Ti porto in infermeria, Mello.”

Gli trema tra le braccia notando come il tono della voce del moro si era fatta, anche se leggermente, più dura rispetto a  prima.

L lo avrebbe visto in cattiva luce ora che sapeva le sue reali intenzioni?

E cosa ne sarebbe stato di lui? E se fosse rimasto paralizzato in eterno?

 

Troppe domande percorrono la sua mente portandolo nuovamente alla più totale disperazione. Inizia a piangere  ininterrottamente nascondendo il viso nella candida maglia di L. I singhiozzi si fanno sempre più forti e le lacrime  percorrono senza tregua le sue gote ormai completamente arrossate.

 

...

 

L non dice nulla continuando imperterrito il tragitto fino all'edificio dove Roger, avvisato da Watari, gli corre incontro affannato chiedendosi come fosse potuta succedere una disgrazia simile.

 

Mello! Oddio, cosa è successo?”

 

“E’ caduto da un albero insieme a Matt, probabilmente stavano giocando. Chiamate un dottore e ditegli di venire il più presto  possibile, Mello non riesce più a muoversi dalla schiena in giù.” risponde il detective senza perdere la calma mentre il biondo, disperato, continua a singhiozzare sempre più sonoramente.

 

 

Viene portato in infermeria dove Matt, per nulla disposto a lasciarlo solo, continua a tenergli la mano senza dire una  parola. E’ davvero molto scosso Matt. Sono bastati pochi giorni per far si che si consumasse una vera tragedia.

Gli occhi verdi stanno immobili puntati sul detective.

 

Non è per niente convinto da quello strano ragazzo che si era presentato all'improvviso come "L". Gli è grato per aver salvato la vita all'amico... Eppure ancora non lo convince. Osserva con attenzione ogni suo gesto rivolto verso Mello, dal modo in cui lo adagia alle espressioni adottate nel constatare la gravità della situazione, dalle parole usate per calmarlo agli strani gesti che compie.

 

Il moro fa uscire sia l’agitatissimo Roger che Watari, ma evita di far uscire Matt, ovvero l'unica persona di cui il biondino magari si  fida, visto che ancora non accenna a mollargli la mano.

Immobile sul materasso, Mello continua a piangere da sotto le candide lenzuola, nascondendo il viso sotto esse.

 

Mello, non devi preoccuparti, sicuramente si tratta di un blocco dovuto alla caduta, ma non permanente. Domani starai  meglio.” dice L sedendosi sulla sedia accanto al lettino senza cambiare espressione. Mello continua ad ignorarlo piangendo senza tregua.

“Tra poco arriverà il dottore, però prima... Potrà sembrarti inopportuno chiedertelo in un momento simile, ma vorrei sapere il motivo di un gesto come quello che hai compiuto. Speravo di non trovarmi più nella situazione di avere come possibile successore un ragazzo con istinti suicidi... Dietro al tuo gesto ci sono sicuramente molte cose che noi non conosciamo ma credimi, non vale la

pena di togliersi la vita: qualunque siano le tue "motivazioni".”

Il tono del detective continua ad apparire duro, ma  nonostante ciò si può scorgere una punta di amarezza nel parlare di tale argomento: come se non fosse la prima cosa che succede una cosa simile.

 

“Se vuoi parlarne, io sono qui.”

Si porta una mano in tasca estraendone un lecca lecca con il pollice e l'indice.

Matt lo guarda mentre scarta il dolcetto caramellato e ripone la carta nella tasca dei jeans. Lo porta in bocca volgendo poi lo sguardo al rosso che, al momento, lo osserva allibito.

 

“Ne vuoi uno anche tu?”

 

Matt scuote velocemente la testa riportando la propria attenzione all'amico.

 

Cosa accadrebbe se L venisse a sapere dello scherzo? Mello verrebbe espulso?

Sente un'irrefrenabile voglia di rivelare il tutto al detective per mettere fine alla storia, ma allo stesso tempo non vuole recare danno a Mello, che già sta male.

 

Rendendosi conto che non ha alcuna intenzione di rispondergli, L prova ad avvicinarsi al ragazzino, ma non appena sposta il lenzuolo si rende conto di quanto le cose stiano peggiorando di minuto in minuto.

Mello molla la presa iniziando a tremare convulsamente e a respirare a pieni polmoni. Si sente soffocare dal pianto, come se l'aria gli mancasse improvvisamente. Gli occhi spalancati a fissare il soffitto e la testa che inizia a girare.

 

“Matt! Presto, vai a chiamare il dottore e digli che è un'emergenza!” ordina al rossino avvicinandosi ancora all'altro.

Matt obbedisce scattando in piedi fulmineo.

 

Mello, calmati, respira... Andrà tutto ben...> non termina la frase che Mello lo afferra per la maglia con la poca forza che ha nel braccio ancora sano. Inizia ad ansimare e a cercare aria senza riuscire a fermare le lacrime che ancora gli scorrono sul viso. Sente caldo. Caldissimo.

 

Pochi secondi, ed una figura vestita completamente di bianco entra nella stanza insieme ad un Matt ormai disperato. Riesce a  malapena a scorgere i suoi passi verso di sé. L che lo guarda con un'espressione neutra sul volto mentre il dottore estrae  una siringa iniettandogli qualcosa nel braccio.

 

"Hai la stessa espressione di Near, L..." solo questo riesce a formulare la sua mente, il resto è il buio totale.

 

 

 

 

 

Salve a tutte/i!!! Scusateci per l'enorme ritardo ma... ci siamo rese conto ch il capitolo finale sarebbe stato troppo lungo e quindi abbiamo deciso di dividerlo in due capitolo per cui... ebbene si! Dovrete sopportare un capitolo in più di scleri da parte nostra U_U

Ma non preoccupatevi! Il finale c'è già ma dobbiamo scriverlo ^^ Non ci metteremo troppo! Assicurato! <3

 

Detto questo... passiamo ai ringraziamenti!

 

 KLMN ( Che ci ha letto nel pensiero! >.> MI hai fatto rimanere non ti dico come quando ho letto la tua recensione... speravamo fosse una sorpresa! XD nd Elly)

 

DarkRose86 ( Tesoro, non sei felice? XD Avrai ancora un capitolo la leggere per sapere la sua sorte! ghghgh ( noi cattive! <3) Che dire... siamo troppo felici che questa storia sia piaciuta a così tante persone e che tu l'abbia perfino pubblicizzata!!! *_* Secondo te come finirà? Siamo curiose di sentire la tua opinione! ^^ Ah! Piaciuta la sorpresa di L? XD Non poteva mancare, ovviamente! eh! XD Grazie ancora, tesoro! Kiss!)

 

Black Lolita ( Ehhh Near... E pensare che la storia inizialmente era tutta incentrata su di lui... poveretto, anche lui la sua parte di torture l'ha avuta! Ha fatto compassione anche a noi che non lo copmpatiamo!)

 

MiyuNamikaze ( Non è nemmeno il massimo della drammaticità che possono creare le nostre menti contorte, già già... U_U)

 

Soleya ( Ma noi siamo nate per far prendere i colpi alle lettrici??? XD Dai! Adesso potete tirare un sospiro di sollievo! XD)

 

Mello sexy doll ( Erieccoci, anchge se in ritardo! ^^ Per il finale dovrai aspettare, sorry^^''')

 

_ ISA _ ( Ma grazie! Ci fa piacere di rendere il tutto realistico! *_*)

 

kokuccha ( Ma vi abbiamo spaventate tutte! eh? XD nada...impiccarsi non è tra le nostre idee di tortura per Mello... non è abbastanza cattiva come cosa...)

 

reidina ( Ormai cara lo sai... Mello è nato per svenire nelle nostre FF! XD )

 

__Aiko__ (  NON si è tagliato le vene/buttato giù/pugnalato al cuore/sparato/impiccato... visto? ^^ XD )

 

Betta90 ( eh si! Matt è il super eroe di turno! XD )

 

_pEaCh_ ( GRAZIE! GRAZIE E ANCORA GRAZIE!!! Noi troppo felici per la tua recensione al primo capitolo!!! GRAZIE! ç__ç)

 

patri_lawliet ( anche se sei arrivata/o al cap 11: GRAZIE!)

 

 

   
 
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