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Autore: Lilith9312    20/01/2015    0 recensioni
Sì, perché lei come tutti gli altri portava con sé una storia, la stessa identica storia che chi non ha mai visto i volti distrutti dopo un viaggio interminabile, non può sapere. Chi non ha mai inseguito qualcosa o qualcuno, non poteva comprendere. Chi non aveva mai rischiato veramente mettendo in gioco tutto se stesso non poteva capire.
Quella identica storia che spinge la gente a fare cose che mai sarebbe stata capace di fare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si sedette piano. Era stata fortunata ad avere trovato posto a quell’ora. Di solito orde intere di gente affollavano i vagoni fino a non lasciare spazio per respirare .

Le braccia le facevano male. Anche se erano solo poche rampe di scale, farle con una valigia piena in mano fa la differenza.

Intorno a lei sguardi apatici, volti portatori di storie così sconosciute quanto così comuni. Lo studente che torna a casa dopo una giornata di scuola, l’impiegato che rientra esausto dal lavoro. La ragazza che ha passato un pomeriggio tra i negozi e ora tiene fiera in mano i proprio acquisti, la nonna che ha passato il weekend con i nipotini.

Passati e destini che si incontrano, si sfiorano per un attimo e poi riprendono il loro cammino. Come i binari di un treno.

Strinse più forte il cellulare che teneva in mano. Il display mostrava sempre la stessa ora. E’ così buffo come il tempo non passi mai quando  lo vorremmo, e come invece sfugga via velocemente quando non ce lo aspettiamo.

Istanti che passano, lenti ed inesorabili.

Sì, le giornate non le erano mai sembrate così pesanti. Non aveva mai amato particolarmente la vita, all’insaputa di tutti, lei nascondeva un animo oscuro. Un animo che la rendeva ansiosa, che le aveva sempre procurato solo dolori e delusioni.

“Sono al buio, in esigenza di luce”

Alzò gli occhi per vedere il proprio volto riflesso nel finestrino del treno. Chissà se qualcuno guardandola avrebbe pensato le stesse sue cose, chissà se qualcuno cercava di guardare oltre quei occhi, chissà se qualcuno avesse mai cercato di scorgere i suoi pensieri, la sua storia.

“C’è un mondo non lontano da qui”

Sì, perché lei come tutti gli altri portava con sé una storia, la stessa identica storia che chi non ha mai visto i volti distrutti dopo un viaggio interminabile, non può sapere. Chi non ha mai inseguito qualcosa o qualcuno, non poteva comprendere. Chi non aveva mai rischiato veramente mettendo in gioco tutto se stesso non poteva capire.

Quella identica storia che spinge la gente  a fare cose che mai sarebbe stata capace di fare.
Perché lei in quell’animo oscuro nascondeva una forza tremenda. Nessuno era ancora riuscito ad ucciderla, lei si era rialzata sempre,  anche con le ossa e il cuore rotti, distrutti.

Quell’animo oscuro che la faceva piangere se qualcuno le prestava attenzione o faceva qualcosa per lei, perché aveva imparato che non ci si deve mai aspettare niente da nessuno, che ci si deve arrangiare, perché le persone possono essere crudeli.

Quell’animo oscuro che era sempre stato troppo debole per quel mondo che non le apparteneva.

“Siamo qui”

Il riflesso era diventato più nitido adesso che erano dentro una galleria.

Chissà se qualcuno aveva visto la lacrima che le era appena scesa sulla guancia e che era subito stata inghiottita dall’oscurità. Era stato un attimo solo. Perché lei non si poteva permettere di barcollare e crollare, perché nessuno se lo sarebbe aspettato da lei, perchè lei era forte.

Sorrise, ma era un sorriso amaro. Chissà se qualcuno riusciva a vedere quanta tristezza portava in sé. Chissà se si capiva quanto amore e voglia di amare nascondeva. Quante cose mai dette avrebbe voluto urlare al mondo, se mai avesse voluto stare a sentirla.
Ma non è così che funziona. E l’aveva scoperto da fin troppo tempo.

Controllò di nuovo l’ora sul cellulare, la prossima era la sua fermata.

“Possiamo morire di desiderio, oppure possiamo bruciare d’amore stanotte.”
   
 
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