In the flesh - Apocalypse
#3. All I want is
the taste that your lips allowed {Dethys}
Un
sonoro schiocco si proruppe nell’aria satura di ansiti quando le labbra si
separarono da quelle piene della donna. Damian lasciò che l’odore dolce dei
suoi capelli penetrasse le narici, esattamente come la settimana prima, e
quella prima ancora – il suo fottuto odore stava divenendo una dannazione
continua, qualcosa che gli sarebbe costato la vita se solo non avesse fatto
attenzione.
Contro
di lui, nonostante lo sguardo stoico e freddo, Tethys
era morbida come le sue mani avevano immaginato la prima volta che l’aveva
scorta, senza un tacco, tra i corridoi rotti dell’Accademia. Amava – che parola
piena di significato, ora – tracciare i lembi delle sue carni calde, stupendosi
come gli ansiti ed i gemiti fossero sinceri e non stonati alle proprie
orecchie. Si lasciava guidare dalle espressioni che quel volto – molto più
dolce di quant’avesse immaginato – mostrava, ogni qualvolta la faceva sua,
ovunque potesse, in qualsivoglia istante.
Un
desiderio maledetto, quello per la titanide che non
sentiva alcun dolore se Damian stringeva le carni con forza, ma sosteneva di
soffrire se per giorni non poteva posare il proprio sguardo su di lui.
Avrebbe
dovuto andarsene da lì, tornare alla vita che il fato aveva predetto per lui,
tuttavia il sapore di quelle labbra – i sospiri divenuti propri – lo
costringevano a cedere. Un ultimo bacio, un’ultima carezza – e la
consapevolezza di mentire a tali pensieri.
N/a: i personaggi
all’interno di questa storia appartengono ai rispettivi autori. Non vengono
utilizzati con alcun scopo di lucro.
©
Apocalypse GDR.