In the flesh - Apocalypse
#4. You’ve got something
I need {Usilyn}
Non
v’era alcuna traccia d’amore in lui. Un tempo, forse, dell’affetto aveva
solcato quelle aitanti fattezze. Tuttavia, ora, il vuoto mostravano quelle
iridi che sempre la osservavano dall’altro lato dell’ampia stanza.
Marilyn
deglutì a vuoto, il terrore evidente a tinteggiarle l’espressioni del viso
dolce. Tremava, singhiozzava, talvolta permetteva alle lacrime di prendere il
sopravvento per ore prima che sonno giungesse a reclamarla e, durante quei
momenti, mai Iapetus le offriva una sola
consolazione. Non che la giovane ne fosse stupita o delusa, quello era l’uomo –
mostro – che l’aveva portata via dalla propria vita, allontanandola dalla
persona che già in passato una volta si era trovata a deludere.
Quando
sollevò il volto dalle proprie mani piccole e intonse, Marilyn lasciò cadere un
sospiro tra loro, distruggendo così il silenzio.
«Perché
sono qui?»
Perché non mi
uccidi?
Iapetus distolse
l’attenzione dal proprio libro, mostrandosi seccato. Non amava il disturbo,
quella voce stridula era fastidiosa contro le proprie orecchie, il titano avrebbe
desiderato strapparle quelle corde vocali e darle in pasto ai propri mastini,
invece rimase immobile, limitandosi ad accarezzare la piccola figura con lo
sguardo.
«Taci.»
Marilyn
si scosse, calciando uno dei pregiati tavolini e facendolo ribaltare. Quel
giorno, pensò Iapetus, la sua prigioniera era irrequieta.
Si sollevò dalla propria sedia con fare svogliato, raggiungendola in poche
falcate – un ghigno solcò quelle fattezze quando la paura torno a prendere
possesso della ninfa bionda, costringendola ad indietreggiare cozzare contro il
muro.
«Non
ti devo alcuna spiegazione,» sussurrò ad un passo dal viso, stringendo tra le
lunghe dita il collo sottile e niveo. «Inizia a rispettarmi, o ti farò
comprendere quanto sarebbe facile per me spezzarti il collo, ragazzina.»
Quando
le diede le spalle, Iapetus non si dimostrò
soddisfatto con se stesso. In realtà non possedeva alcuna risposta alla domanda
di quella ragazzina di cui nemmeno aveva imparato il nome – perché era lì?
Perché era ancora viva? Si arrovellava in continuazione, tuttavia, infine, si
limitava ad osservarla curioso.
N/a: i personaggi
all’interno di questa storia appartengono ai rispettivi autori. Non vengono
utilizzati con alcun scopo di lucro.
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Apocalypse GDR.