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Autore: Nefer    24/11/2008    5 recensioni
ONESHOT. ANNO IN CUI E' STATA SCRITTA: 2008
Harry e Ginny: il loro primo Natale insieme da sposati e quindi un Natale speciale, con un regalo ancora più speciale.
Con questa storia partecipo al concorso "natalizio" < Christmas Challenge - 'Cause Christmas is Magic > indetto sul forum di EFP da Sandy Potter!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con questa storia partecipo al concorso "natalizio" < Christmas Challenge - 'Cause Christmas is Magic > indetto sul forum di EFP da Sandy Potter
Titolo: Il regalo più bello (A Christmas’ Story)
Autore: _Nefer_ o |Nefer|
Rating: Verde
Genere: Commedia, Romantico
Avvertimenti: One-shot
Capitoli: 1
Pairing: Harry/Ginny; Ron/Hermione; George/Angelina; Percy/Audrey; Bill/Fleur;
Note: Nessuna

Il regalo più bello

Ginny Potter non poteva credere che gli allenamenti continuassero anche sotto le feste di Natale. Certo lei adorava il Quidditch e di lì a poco ci sarebbe stata un’altra partita ma… faceva freddo e lei ultimamente non si sentiva in gran forma.
Iniziava a credere di aver preso un’influenza intestinale sempre perenne perché ogni mattina si svegliava con una nausea soffocante e poi doveva correre in bagno, prima ancora che Harry riuscisse a darle il bacio del buongiorno.
Erano ormai dieci giorni che andava avanti così e iniziava a pensare che forse era il caso di disertare gli allenamenti e farsi vedere da qualche Guaritore o Medimago.
Non era per niente normale una cosa del genere.
Tra l'altro non poteva ammalarsi proprio ora che aveva così tante cose da organizzare.
Lei e Harry avrebbero festeggiato il loro primo Natale da sposati proprio quell’anno – il 2004 – e lei per l’occasione aveva invitato la famiglia al completo nella loro accogliente casa in Gimmauld Place – accogliente solo dopo che lei vi aveva messo mano e l’aveva ripulita da cima a fondo -. Aveva quindi molte cose da organizzare, la spesa per la cena, la decisione del menu – che doveva essere sia per grandi che per piccoli, dato che ci sarebbero stati anche Victoire e Dominque, le bambine di Bill e Molly, la piccolina di Percy. -.
Fortunatamente agli addobbi e all’albero ci aveva pensato Harry.
Fu la mattina che Ginny saltò il primo allenamento nella sua carriera con le Holiday Harpies, che scoprì ciò che non avrebbe mai creduto.
Il regalo più inaspettato di quel Natale.
Il ciclo era in ritardo di una settimana e lei se ne era accorta solo quel giorno.
 “Allora vuoi vedere che…” pensò.
Tutti i sintomi c’erano: nausea, stanchezza, predilezione per alcuni cibi e non per altri, e quello più evidente, mancanza del ciclo mestruale.
Iniziò a girare per la casa, fremente e con un sorriso che le andava da un orecchio all’altro. Ancora non le sembrava vero. Possibile che fosse proprio quello?
Certo… che scema… una visita dal medico era proprio quella che ci voleva. Indossò il cappotto e la sciarpa e afferrò le chiavi della macchina.
Era il modo migliore per muoversi dato che vivevano in un quartiere Babbano: un’automobile semplice, grigia e anonima, anche se suo padre l’aveva modificata a dovere, come suo solito.
Per tutto il tragitto fu su un altro pianeta e il viaggio verso il San Mungo le sembrava non finire mai. Era così impaziente di… sapere!
Anche l’attesa all’interno dell’ospedale e la visita sembrarono durare più di quanto non fosse in realtà. Ma quando tutto finì e lei uscì dal San Mungo, il sorriso non le andava più da un orecchio all’altro, bensì faceva un giro a trecento sessanta gradi.
Allora era vero. E lei era stata così stupida a non accorgersene prima!
Era incinta! Di ben quattro settimane.
Ora doveva pensare al modo migliore di dirlo ad Harry, e anche alla sua famiglia. Naturalmente voleva che Harry fosse il primo.
Il sorriso le si spense di botto.
E se lui non avesse voluto? In fondo erano da poco sposati e non avevano ancora parlato di bambini. Non avevano mai accennato una cosa del genere. Magari per lui era troppo presto.
Ginny sentì l’euforia abbandonarla piano piano. Si afflosciò sul sedile dell’auto.
Doveva trovare il modo per farla prendere bene ad Harry. Ma quale poteva essere?
Rientrò in casa pensierosa.
Harry non era ancora rientrato dal Ministero.
Ginny andò in cucina a preparare il pranzo. Un altro pensiero la folgorò. Non avrebbe più potuto far parte della squadra di Quidditch femminile.
Be’… non che fosse un enorme problema. Sapeva che non sarebbe stato per sempre il suo lavoro… ma ora si ritrovava in alto mare.
Doveva lasciare la squadra e trovare subito un altro lavoro, cosa non facile.
Guardò il calendario. Ventitrè dicembre.
L’albero nel loro salotto faceva la sua bella figura e Kreacher si divertiva tanto ad aggiungere addobbi di sua creazione.
Ormai era troppo vecchio per poter fare i lavori domestici, ma Harry non aveva alcuna intenzione di mandarlo via e Ginny era d’accordo con lui.
Non volevano nemmeno avere un nuovo elfo per non dare dispiacere al loro vecchio domestico.
Ginny lo osservò mentre sedeva sul tappeto e osservava le lucine sull’albero, che aveva già acceso, sebbene fosse ancora giorno.
Quando il portone si aprì l’elfo si alzò e corse all’ingresso a fare un profondo inchino a Harry – Bentornato, padrone, signor Harry Potter, signore. – disse.
 - Ciao, Kreacher – fece Harry appendendo il cappotto all’appendiabiti. Poi vedendo che l’elfo non smuoveva l’inchino aggiunse – Torna pure a guardare le luci dell’albero.
L’elfo fece un nuovo inchino e tornò alla sua postazione precedente.
Harry andò in cucina, guidato dal buon profumino del pranzo preparato da Ginny.
Dopo averla abbracciata e baciata dolcemente osservò il pranzetto delizioso che coceva sui fornelli.
Rubò una patata da una padella, beccandosi un’occhiataccia dalla moglie, poi chiese: - Hai mandato gli inviti?
La sera prima avevano fatto gli inviti per i loro famigliari per invitarli a cena il 24. In realtà la maggior parte dell’opera era stata di Ginny, ma Harry si era divertito un sacco ad aiutarla e a stuzzicarla, dipingendole il naso di rosso e verde e scatenando una vera lotta tra pennelli.
Ginny annuì – Sì e ho ricevuto la risposta affermativa di tutti, verrà anche Charlie! – disse felice. Era da parecchio che non vedeva il fratello. Dal giorno del matrimonio con Harry.
Averlo a casa per Natale era davvero una bella cosa!
Già… il Natale. A Ginny era sempre piaciuto. Adorava la sua atmosfera tranquilla e allegra, adorava stare con la sua famiglia e i regali dell’ultimo minuto. Amava fare l’albero in compagnia e vedere i suoi genitori che ballavano le canzoni invernali dei loro tempi.
Per lei il Natale era un’occasione speciale per stare tutti insieme come non spesso capita.
Non era mai riuscita a capire cosa significasse invece il Natale per Harry.
Per lui che non aveva mai avuto una vera famiglia.
Ma presto si sarebbe accorta che anche per Harry il Natale era speciale: da quando aveva iniziato ad andare ad Hogwarts, aveva scoperto cosa significasse passarlo con chi si vuole bene, la sua famiglia.
Ed ora era così impaziente di passare il suo primo Natale da sposato con Ginny, nella loro casa.
Si era così impegnato nel sistemare la casa per l’occasione e anche il fare i biglietti con Ginny era stata una scusa per condividere la festa con lei… e anche per torturarla un po’!
 - Hai comprato tutto quello che ti serve? – chiese mentre apparecchiava la tavola.
 - Non tutto, devo ancora fare qualche compra per la cena – fece lei passandogli i piatti.
 - Allora andremo oggi a fare la spesa insieme.
Ginny sorrise. Le piaceva andare a fare la spesa con lui. Era così divertente quando per fare lo scemo iniziava a mettere tutte le cose a casaccio nel carrello e sembrava che dovessero fare una spesa enorme e invece poi arrivavano alla cassa con una decina di cose nel carrello semivuoto.
Dopo pranzo la ragazza, particolarmente assonnata, decise di mettersi a riposare un po’, e Harry ne approfittò per controllare che il regalo che le aveva fatto fosse a posto.
Ginny nel frattempo, sdraiata sul letto nell’attesa di addormentarsi, continuava a pensare a come avrebbe potuto dare la notizia a Harry e alla sua famiglia.
Quando finalmente trovò la soluzione, si addormentò col sorriso sulle labbra.

Ormai era tutto pronto.
La tavola era imbandita, la cena era pronta, la casa era stata ripulita a dovere anche con la partecipazione di Kreacher che aveva insistito per fare una parte del suo lavoro.
Erano le sei e gli invitati avrebbero iniziato a venire per le sette.
Ginny aveva indossato il completo rosso che le piaceva tanto, era molto natalizio – Harry aveva provato a convincerla a mettere un cappello da Babbo Natale, ma lei era riuscita a farlo desistere cercando a sua volta di convincerlo a metterlo. Alla fine lo avevano messo in cima all’albero, vicino al puntale. –.
Fuori aveva iniziato a nevicare, come ogni Natale che si rispetti.
I primi ad arrivare furono George e Angelina con una cesta di regali tra le braccia. Angelina era in dolce attesa da ben quattro mesi ormai e lo si vedeva bene. Era un maschietto e lo avrebbero chiamato Fred.
Ginny e Harry li salutarono, entusiasti.
Poi fu la volta di Bill e Fleur, con Victoire, cinque anni, e Dominque, due anni e mezzo. Le due bambine erano semplicemente stupende, come la mamma del resto. La grande aveva capelli rossi, con riflessi argentati e grandi occhi azzurri. La piccola aveva invece boccoli dorati e occhi celesti.
Dopo Bill e Fleur arrivarono Molly e Arthur che si misero subito a coccolare le nipotine.
Arrivarono poi Percy e Audrey con la piccola Molly di un anno e quasi contemporaneamente a loro arrivò Charlie che fu accolto dalla famiglia con maggior calore. La signora Weasley naturalmente pianse.
Mancavano all’appello solo Ron e Hermione ormai.
Mentre tutti si accomodavano in salotto, le fiamme del camino da rosse divennero verdi e apparve Hermione, che ne uscì pulita ed elegante.
Subito dopo di lei arrivò Ron, atterrando in malo modo e sporcando se stesso e il salotto di fuliggine.
 - Ronald Bilius Weasley! – strillò Ginny – Io e Harry abbiamo sgobbato per pulire questa casa!
 - Sei sempre il solito, Ronald – fece Hermione scuotendo la testa, io l’avevo detto che non volevo venire con la Metropolvere.
Ron si alzò in piedi – Mi dispiace, sorellina – disse prendendo la bacchetta e ripulendo tutto.
Poi ricominciarono i saluti.
Finalmente la famiglia era al completo e poterono accomodarsi tutti e tredici, più le tre bambine, a tavola.
La cena piacque a tutti. Ginny si era data davvero un gran da fare ed era stata bravissima. Era diventata un’ottima cuoca, con grande piacere di Harry.
Dopo cena  fecero qualche gioco di società, chiacchierarono, gustarono il dolce, in attesa della mezzanotte.
Fu una serata piacevole e piena d’atmosfera, proprio quella che Ginny si aspettava che ci fosse a Natale.
Quando improvvisamente Victoire strillò: – E’ mezzanotte! E’ mezzanotte, maman! -, tutti si riunirono attorno all’albero, iniziando a scambiarsi i regali.
Harry e Ginny iniziarono a scartare i propri, mentre gli altri facevano lo stesso, lasciando volutamente per ultimi quelli dell’uno e dell’altra.
 - Grazie, mamma! – fece Ginny scartando una caldissima sciarpa dorata.
Harry aveva ricevuto invece un bel maglione verde.
Altri regali erano molto utili all’arredamento della casa, o di tipo vestiario.
Mentre tutti erano impegnati a scambiare gli altri regali, Harry e Ginny si porsero i propri.
Ginny sentiva il proprio cuore battere forte e furioso. Era agitata e impaziente. Aveva paura ma era felice al contempo.
Cercando di non guardare Harry si concentrò sul regalo che le aveva fatto lui.
Lo aprì. Lo fissò in silenzio con gli occhi che le brillavano. Un bellissimo ciondolo d’oro bianco a forma di rosa e sui petali vi era incisa la data del loro matrimonio.
Si voltò verso Harry e lo trovò ammutolito di fronte al proprio regalo. Ginny aveva fatto un unico pacco in cui aveva racchiuso altri due pacchetti. Come aveva sperato Harry aveva aperto prima quello più grande. Conteneva un bel pullover con scollo a V di un blu scuro. Quando Ginny lo aveva visto lo aveva immaginato subito addosso a Harry e aveva capito che era fatto per lui.
Dopo aver visto il pullover aveva scartato l’altro pacchetto, più piccolo. Dentro vi era una semplice pergamena con scritto due nomi e una data.
Un nome era femminile e uno maschile e la data era quella probabile del concepimento.
Harry si voltò verso Ginny, senza fiato, poi l’abbracciò.
 - Questo è il regalo più bello che abbia mai ricevuto – le disse con la voce carica di emozione.
 - Suvvia, Harry, è solo un maglione! – lo prese in giro Ron.
Harry e Ginny si guardarono e sorrisero.
 - Ginny non mi ha regalato solo questo pullover… mi ha fatto un regalo davvero speciale… credo che lo abbia fatto a tutti noi – Harry guardò la moglie che si voltò verso la sua famiglia.
 - Sono incinta! – disse illuminandosi.
La signora Weasley si commosse subito – Bambina mia, che bello! Come sono felice! – esclamò abbracciandola.
Ginny scambiò abbracci con tutti.
 - Che bel Natale, tesoro – le disse Harry abbracciandola ancora e baciandola – Ti amo…
 - Anch’io, Harry. E grazie per il tuo regalo… è meraviglioso! – poi ci pensò su e disse titubante - Vanno bene i nomi nel caso fosse maschio o se fosse femmina?
 - Scherzi? Trovo che James Sirius sia fantastico per un maschietto, per non parlare di Lily se fosse femmina!
Harry era fuori di sé dalla felicità.
Ginny lo guardò radiosa. Poi si voltò verso la sua famiglia con un sorriso a trentadue denti.
 - Buon Natale, a tutti!
FINE
  
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