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Autore: Defiance    20/01/2015    6 recensioni
Steve, Capitano della squadra di basket amato da tutte le ragazze.
Natasha, capo-cheerleader amata da tutti i ragazzi.
Thor, il nuovo arrivato ‘bello e dannato’.
Loki, il fratello sfigato del ‘bello e dannato’.
Tony, il genietto della scuola.
Bruce, il secchione evitato da tutti.
Clint, il solitario che evita tutti.
Cosa succede se portiamo gli Avengers al liceo? E se fossero addirittura all’ultimo anno?
Leggete e lo scoprirete! Ne accadranno delle belle!
AU: tutti umani/normali. Genere: teen drama.
Avvertenze: Presenti anche Sharon Carter e Sam (Falcon), personaggi introdotti in CATWS. Personaggi secondari tratti da altri film Marvel (X-men, Spiderman).
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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The Departed











Due anni dopo

Natasha odiava il giorno prima degli esami; entrava in paranoia e non riusciva a smettere di ripetere, trascorrendo così la notte nella più completa disperazione, tra le pagine dei libri che tanto odiava.
Tuttavia, quella sera, il motivo principale dei suoi nervi a fior di pelle era l’annunciata visita del coach Fury: non aveva la minima idea del perché quell’uomo volesse parlarle e non poteva contattare nessuno per informarsi se almeno loro ne erano a conoscenza.
Sapeva che Thor era a Boston con la sua ragazza, Bruce a Yale, Tony e Pepper ad Harvard e Clint… beh, lui era decisamente scomparso.
Scomparso come qualcuno che non vuole farsi trovare.
Dopo la morte dei loro genitori, - causa un incidente d’auto -, il fratello aveva infatti ‘saggiamente’ deciso di mandare all’aria la sua intera vita e, con essa, anche Natasha; aveva sempre sospettato che il crollo definitivo di Barton fosse dovuto alla sua rottura con Sif, ma non poteva esserne sicura, perché non lo sentiva già da due mesi quando Thor glielo aveva riferito. 
Una chiamata fugace, il tempo delle condoglianze e della consueta offerta di supporto, esattamente come avevano fatto anche gli altri; una cosa priva di valore, visto che il college sembrava aver messo davvero un punto alla loro amicizia.
Ma la Romanoff neanche ci pensava più, ormai: sapeva come sarebbe andata a finire fin dal primo giorno.
People Always Leave’, 'Le persone se ne vanno sempre', diceva Payton Sawyer, un personaggio di One Tree Hill, una serie televisiva che aveva amato per anni; sapeva che Payton aveva ragione prima ancora di sperimentarlo sulla sua pelle e ne aveva avuto conferma quando anche lei, alla fine, aveva lasciato Tree Hill.
Potrebbe sembrare stupido, ma la verità è che Natasha traeva lezioni di vita da tutto ciò con cui entrava in contatto.
Attese Nick Fury per ore, rigirandosi tra le dita l’anello che Steve Rogers le aveva regalato due anni prima e che non aveva mai avuto il coraggio di sfilarsi dalla mano; non si sarebbe mai arresa, nonostante le parole del Capitano, lei lo avrebbe aspettato anche per tutta la vita se fosse stato necessario.
Non si dimentica un amore come il loro.

“Signorina Romanoff” la salutò con educazione e professionalità il coach, entrando nell’appartamento con aria tetra.
Natasha sapeva che Fury aveva cambiato mestiere anche se non aveva ben capito cosa facesse in quel momento, ma vederlo lì, in veste ufficiali, con quell’aria solenne, la fece sentire irrequieta.
Aveva un occhio coperto da una benda e si domandò come mai.
“È successo qualcosa coach… ehm, signor Fury?” domandò, la fronte corrugata e lo sguardo preoccupato.
“Bah, al diavolo le formalità! Sono qui per darti una brutta notizia, Natasha. Devi essere forte, faresti meglio a sederti” le consigliò l’uomo, incrociando le braccia dietro le spalle e dirigendosi verso la finestra.
“Di cosa sta parlando?” lo incalzò la ragazza, l’ansia che si impadroniva sempre più del suo corpo e della sua mente.
“ Sei mesi fa, il Capitano Rogers è stato dato per disperso durante una missione della quale non posso parlarti.  Lo abbiamo cercato ovunque, ma non è mai stato ritrovato. Mi rammarica doverle dare questa spiacevole notizia, ma Steve è considerato ufficialmente… deceduto
La Romanoff sgranò gli occhi, mentre il suo cuore si infrangeva in mille pezzi e le parole “Steve”, “ufficialmente” e “deceduto” riecheggiavano violente attraverso le sue orecchie. 
“No. Non è possibile. Io… no. Non ci credo!” urlò in preda al dolore, mentre il suo vecchio coach l’abbracciava per darle sostegno morale.
“Mi dispiace, Natasha. So che è difficile da accettare ma…”
“Accettarlo? Fury, io non lo accetterò mai, perché non ci credo! Lui non è morto!” lo interruppe lei, interrompendo bruscamente il flusso di lacrime che stava fuoriuscendo dai suoi occhi e lanciandogli lo sguardo più determinato che qualcuno le abbia mai visto assumere. 
“Me lo sento! E te lo dimostrerò. Lo giuro, fosse l’ultima cosa che farò nella mia vita… io troverò Steve Rogers, o morirò provandoci”.






Angolo Dell'Autrice
Ed eccoci all'ultimo capitolo.
Mi vien quasi da piangere, mi mancherà scrivere questa fanfiction,
anche se ho già iniziato la stesura del sequel e potreste trovarvi il primo
capitolo su efp ad esempio Sabato. Creerò un capitolo-avviso, in questa fanfiction 
per lasciarvi il link e avvertirvi, nel caso vi andasse di struggervi un altro po' con i 
personaggi della mia storia... vi anticipo che non sarà più un AU e con questo spero di
avervi incuriositi.

Ora, tornando a Play Hard, so che probabilmente molti di voi vorranno strangolarmi per
questo 'epilogo' infelice e che non è affatto ciò che molti si immaginavano, ma prometto,
che nel sequel mi farò perdonare... lentamente, ma lo farò. 
O almeno lo spero.
Ci tenevo a ringraziare coloro che hanno seguito e letto la mia storia per intero, coloro che non
si sono persi un capitolo e che mi hanno pazientemente lasciato una recensione a tutti gli aggiornamenti
facendomi sapere cosa ne pensavano. 
Un grazie particolare va quindi a
Ragdoll_Cat e Whatthebucky, ma ringrazio comunque anche coloro che 
hanno recensito di tanto in tanto o che hanno semplicemente letto la storia. 
Detto questo, vi lascio un piccolo stralcio del primo capitolo del Sequel (per il quale ancora non ho trovato un
titolo, ma ve lo comunicherò senz'altro nell'avviso).
Lasciatemi il vostro parere sulla fanfiction, ci terrei davvero tanto a sapere cosa ne pensate ora che (sigh) è finita.
A presto,
Bell :)




"
Occhio di Falco poteva avvertire la puzza di glicine e di bruciato impregnata sui suoi abiti tanto vividamente quanto riusciva a distinguere ogni singolo granello di polvere che gli si era appiccicato addosso.
Spostandosi di tetto in tetto, poteva chiaramente identificare ogni individuo presente nella battaglia, ma nessuno di loro gli sembrava adatto al nome della donna che aveva il compito di far fuori.
“Cerchi qualcuno in particolare?” domandò una voce che lo colse alle spalle, tanto gelida quanto conosciuta
."
Dal Sequel.


 
  
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