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Autore: PersephoneAm    20/01/2015    1 recensioni
' -Mi fai incazzare!-urlai,-Buonanotte!-.
Mi girai per andarmene, ma lui mi afferrò il polso e lo strinse saldamente.
-Ma quale buonanotte! Tu rimani qui!-. '
PS. Primi tre capitoli in revisione(:
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Il saggio era quasi terminato, ogni esibizione era piaciuta ai genitori e ai parenti in sala, visto che applaudivano ogni volta che qualche ballo finiva. Stefania ed io avevamo fatti solo due eibizioni, lei poi aveva anche cantato una canzone, che si era meritata tutti gli applausi della platea.

Zia Clara mi venne accanto, quando mancava poco all'ultima esibizione di coppia di Stefania e mia.

«Sei sicura di voler farmi esibire con il twerk?»chiesi a mia zia. «Magari a qualche mamma potrebbe non piacere. Anzi peggio, a qualche nonna.»

«Noi non siamo solo danza classica.»mi disse Clara. «Quindi va' e divertiti.»

Le sorrisi. «Pazza.»

«Da che pulpito.»sghignazzò lei, facendomi l'occhiolino.

Quando fu il mio turno, Rob aveva già chiamato dietro le quinte Thomas.

«Che cazzo fai, amico?»chiese Thomas a Robert.

«Tu fidati di me e va' a sederti sul palco.»gli disse Rob, dandogli una sedia e facendogli segno di andare a sedersi sul palco. I nostri amici si misero a ridere ed esultarono, mentre Tommy fece loro il dito medio. La musica iniziò a diffondersi per il teatro e alcune ballerine lo spinsero al centro del palco, per farlo poi sedere sulla sedia.

Robert e Simone mi presero per le braccia, mentre io facevo leva per non toccare terra. Doveva sembrare come se loro mi dovessero portare da Tommy, fingendo che io fossi un robot. Iniziai a muovermi a tempo di "Up Down" e dei fischi di esortazione partirono dalla zona dove erano seduti mio fratello e gli altri ragazzi. Quando anche Teo fu portato sul palco, quasi rimase sbalordito nel vedere Stefania ballare, o meglio, twerkare.

Tommy, che all'inizio sembrava sembrava spaesato, allungò una mano verso la mia coscia nuda per fare lo sbruffone, ma le due ballerine che aveva ai lati, due mie coetanee, presero una specie di bacchetta, fatta di semplice carta e scotch nero, e lo bacchettarono sulle mani, mentre il pubblico rideva e fischiava. Pensavo che non sarebbe stato di gradimento, soprattutto per le madri, ma erano proprio loro ad applaudire. Sembravano tipo impazzite!

Verso la fine entrarono tutte le altre ballerine e iniziarono a ballare, divertendosi come matte, mentre io afferravo Tommy dalla camicia e lo facevo alzare per baciarlo. Stessa cosa Stefania e Teo. A quel punto tutti uscirono fuori di testa: i più giovani in sala urlavano e fischiavano come matti.

Sperai che avessero quelle reazioni anche mentre cantavo...

A quel pensiero deglutii, inchinandomi al mio pubblico come se nulla fosse.

«Tu sei pazza, lo sai, vero?»mormorò al mio orecchio Tommy, quando arrivammo al mio camerino.

Gli sorrisi, spogliandomi per mettere il prossimo abito di scena. Avrei dovuto cantare. Oddio, non cantare, più che altro rappare. Era un pezzo di Minaj con Drake: Moment for life. L'unica pecca era che il cantante maschile non l'avevo trovato, quindi il pezzo di Drake sarebbe stato ascoltato in playback. La zia mi fece i capelli in fretta, facendomi dei boccoli e portandoli poi tutti verso destra. Nel frattempo io mi struccavo e Silvia mi aiutò a ritruccarmi.

«Cosa devi fare, Alli?»mi chiese la ragazza di mio fratello.

«Ombretto marrone scuro sugli occhi, pallida sono già pallida e rossetto rosso!.»le spiegai, facendole ridere quando feci riferimento alla mia carnagione chiara.

«OK.»mi disse lei, iniziando a stendere il fondotinta e passare poi il correttore.

«Dove è finito Tommy?»domandai, guardando per tutta la camera, attraverso lo specchio.

«Sarà tornato in sala.»rispose Silvia.

Quando entrambe finirono con la mia testa e il mio viso, presi il vestito nero posato sul paravento e lo indossai. La reazione di Silvia e Stefania fu unica.

«Alli, sei strafiga!»esclamò Stefania, mentre Silvia annuiva, con gli occhi sgranati e un sorriso meravigliato sulle labbra.

Mi guardai al grande specchio del camerino: il vestito era lungo fino alle caviglie, la mia schiena era totalmente scoperta, quasi fino alla fine della schiena e uno spacco vertiginoso, con un velo di pizzo, mi velava la gamba sinistra.

«Sei sempre bella, Alli.»mi disse Silvia.

«Ora va, prima che il tempo finisca.»mi esortò la zia. «Si, Alice, la chiavetta ce l'ho io.»

Annuii e presi un bel respiro. Nella chiavetta c'erano le poche foto che avevo fatto con Thomas per tutto il tempo che avevo passato con lui durante l'estate. Fortunatamente bastavano per tutto il tempo della canzone e quella sarebbe stata la sorpresa più grande, fatta solo per lui.

Le tende erano chiuse e io mi posizionai al centro del palco, mentre il macchinista contava alla rovescia e la musica iniziava, aprendo il sipario. Guardai verso il seggiolino di Tommy, ma lui non era seduto lì. Pensai che, la prima volta che mi fosse capitato sotto mano, lo avrei scuoiato vivo. Era una sorpresa per lui, mannaggia la miseria!

Il mio assolo finì e iniziò quello maschile. Sorpresa io a lui? A quanto pare mi sbagliavo! Thomas uscì dalle quinte, rappando il peso di Drake e io rimasi a bocca aperta, mentre dal pubblico gli applauso si facevano più forti di prima.

Lo guardai con gli occhi sgranati, poi gli sorrisi e lui mi prese la mano, continuando a cantare. Quando le ultime note terminarono, lui mi baciò davanti a tutti, sotto gli applausi scroscianti e le lacrime di zia Clara.

«Piaciuta la sorpresa?»mi chiese, facendomi l'occhiolino.

«Come sei riuscito a...?»

Mi prese in braccio e mi portò fuori dal palco, rimettendomi a terra. «Ho dovuto ripetere quella canzone fino alla noia. Senza contare il fatto che, quando ho scoperto quello che volevi fare, Clara non voleva dirmi quale canzone fosse.»

«No, aspetta. Tu hai scoperto questa sorpresa da mia zia?»

Tommy annuì, ridendo. «L'ho sentita parlare con Stefania.»

«Dio mio, sei peggio di una di quelle donne anziane del meridione, che se ne stanno alle finestre a farsi gli affari altrui!»risi.

«Ora rispondi, scimmia.»mi disse. «Ti è piaciuta, la mia sorpresa, o no?»

«Scimmia?»

Fece spallucce. «Per come ti appendi a me. Rispondi alla mia domanda.»

Mi avvicinai a lui, carezzandogli una guancia. «Assolutamente si.»

E ci baciammo.
   
 
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