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Autore: 20maggio2013    21/01/2015    1 recensioni
Il nome di Harry spuntò sul mio display. Cosa voleva Harry? Perché mi stava chiamando?
“Torno subito..” affermai uscendo dalla classe per rispondere alla chiamata.
“Harry che vuoi? Sono in classe..”
“Zayn devi venire in ospedale… Liz..” il tono preoccupato di Harry mi fece spaventare.
“Che è successo?” chiesi allarmato.
“Non lo so.. eravamo al parco e poi lei ha avuto forti dolori di pancia. Ho chiamato l’ambulanza ma non mi hanno fatto salire.” disse agitato.
“Arrivo subito.” dissi chiudendo la chiamata.
***
La storia era all'origine una os che ho deciso di dividere in tre parti perché altrimenti era troppo lunga.
La storia appartiene alla seria 'Afraid of love' ed è il seguito di 'Innamorarmi? No, grazie.' e 'You could just kiss me.'
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Afraid of love'
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“Dove sei stata?” mi domandò Zayn appena misi piede in casa.
“Ero andata in ospedale. Ho ritirato i risultati dei test.”
Spiegai mostrando la busta gialla al ragazzo.
“Hai già visto i risultati?” scossi la testa agitata.
“No.. no ho avuto il coraggio.”
Zayn prese la busta e poi andammo insieme in soggiorno. Ci sedemmo sul divano e ci guardammo per qualche istante.
“Apro?” domandò.
Sospirai cercando di tranquillizzarmi.
“Apri.”
Era il momento di scoprire la verità.
Zayn aprì la busta gialla prendendo dei fogli. Poggiò la busta sul tavolino e lesse ciò che c’era scritto.
Lo fissai ansiosa scorrere lo sguardo da destra a sinistra.
Voltò un foglio continuando a leggere. Poi alzò lo sguardo poggiando i fogli sul tavolino.
“Allora?” domandai mordicchiandomi il labbro inferiore per il nervosismo.
Zayn mi fissò per qualche secondo, che mi sembrarono ore, negli occhi.
“È positivo.” disse infine.
Deglutii senza dire nulla.
Il ragazzo si avvicinò a me abbracciandomi.
“Ehi.. andrà tutto bene Lizzie.. ce la faremo.” cercò di tranquillizzarmi.
Mi allontanai di scatto alzandomi dal divano.
“No.. io.. io non lo voglio questo figlio.” balbettai sperando che tutto quello fosse solo un sogno.
“Lizzie..” Zayn provò ad avvicinarsi.
“No..Zayn.. ho bisogno di stare sola.” Dissi allontanandomi da lui. Presi la mia borsa ed uscii di casa.
 
 
"Sicura di stare bene? Sei stana oggi."
Jace si avvicinò preoccupato a me a fine lezione. I ragazzi dell'ultima lezione del giorno erano in camerino a cambiarsi.
"Sto bene Jace.." In realtà non sto bene per niente. Una creatura sta crescendo dentro di me.
Io non voglio essere madre a soli ventidue anni. Non voglio questo figlio.
La porta della scuola di aprì.
Lasciai Jace ballare e andai all'entrata.
Deglutii abbassando lo sguardo quando trovai Zayn sulla porta.
"Dio Lizzie. Mi hai fatto preoccupare. Dovevi essere a casa due ore fa."
Le mie lezioni di danza erano finite due ore fa ed ero rimasta a quelle di Jace. Solitamente quando lo facevo avvisavo sempre Zayn. Ma quella volta non lo feci.
"Ho pensato ti fosse successo qualcosa, poi nelle tue condizioni non puoi sforzarti più del dovuto."
Zayn si avvicinò a me preoccupato e questa volta, al contrario di prima, lo lasciai avvicinarsi e mi feci cullare dalle sue labbra.
"Io non.."
"Shh..-
mi cullò tra le sue braccia mentre con una mano mi carezzava i capelli.- ne parliamo un'altra volta ok?"
 
"Sei pronta Lizzie?"

Domandò Zayn entrando in camera.
"Cinque minuti." Diedi un'ultima occhiata allo specchio.
Erano passate tre settimane da quando avevo scoperto della gravidanza ed ormai era un mese che aspettavo un bambino.
Mi osservai allo specchio di profilo. Alzai la maglietta e osservai la pancia ancora piatta.
"Sarai stupenda anche con il pancione."
Sussultai abbassando la maglia e voltandomi verso il ragazzo.
Nonostante fossero passate tre settimane dalla notizia, ancora non riuscivo ad accettare quel bambino. Mi sentivo orribile per questo.
Nonostante fossero passate tre settimane, non avevamo detto niente a nessuno. Volevamo prima capire cosa fare.
Zayn sembra aver preso molto bene la notizia ed era felice all'idea di diventare padre.
Io invece non lo volevo.
L'unica cosa certa era che non volevo abortire. Non sarei mai arrivata a tanto. Non sarei mai arrivata ad uccidere una vita di una piccola creatura innocente.
"Andiamo?"
Domandai uscendo dalla camera. Zayn annuì seguendomi. Dopo una quindicina di minuti eravamo in ospedale.
Non aspettammo molto dato che avevamo preso appuntamento e dopo solo cinque minuti un'infermiera uscì dalla stanza della ginecologa.
"Signori Malik?"
Io e Zayn ci alzammo ed entrammo nello studio.
La dottoressa mi fece stendere sul lettino.
"Da quanto è incinta?"
Domandò mentre prendeva l'occorrente.
"Un mese." Sussurrai.
"Quindi questa è la prima ecografia, giusto?"
Annuii quando si voltò verso di me.
"Alzati la maglia tesoro." Disse gentilmente per poi spalmarmi un gel freddo sulla pancia.
Accese il monitor e poi passò uno strumento sulla mia pancia.
La ginecologa fissavo lo schermo in silenzio.
"Va tutto bene, ancora però non è possibile vedere bene il feto." Disse sorridente voltandosi verso di noi.
"Volete sentire il battito?"
Chiese poi.
Zayn alle mie spalle doveva aver annuito dato che la dottoressa scollegò le cuffie alzando il volume.
Per la prima volta, in tre settimane sentii tutta quella tensione, quella preoccupazione, svanire. Per la prima volta, sentendo quel battito, pensai veramente a come sarebbe stato essere madre.
Mi voltai verso Zayn e lo vidi fissare lo schermo con gli occhi lucidi.
Sorrisi a quella scena. Stinsi la sua mano nella mia attirando la sua attenzione.
"Volete una foto?"
Ci richiamò la dottoressa.
Mi voltai verso lo schermo fissando quel puntino più scuro.
"Si.." Proferii per la prima volta più serena.
"Ve la stampo subito." Sorrise la dottoressa porgendomi un po’ di scottex per togliermi il gel.
"Ecco a voi ragazzi." Disse porgendoci il referto. Ci diede appuntamento al mese successivo.
Uscimmo in silenzio dall'ospedale e una volta vicino all'auto lo bloccai.
Mi alzai sulle punte abbracciandolo.
"Forse non saremo dei cattivi genitori." Mormorai sul suo collo.
Lo sentii sorridere.
Portò una sua mano sul mio ventre accarezzandolo dolcemente.
"Saremo i migliori genitori al mondo."
Disse lui con un sorriso.
E in fondo ci credevo.
Dopo la visita avevo iniziato a realizzare quanto fosse vero quello che stava accadendo. Avevo iniziato ad accettare quella situazione. Sentire il battito del bambino che cresceva dentro di me, mi aveva fatto realizzare che non avrei mai potuto odiarlo.
Quello era il frutto dell'amore mio e di Zayn e stavo iniziando ad amarlo.
In verità l'avevo amato sin dall'inizio. Solo che la paura, paura di non essere una brava madre, paura per la mia poca esperienza con i bambini, mi aveva oscurato la verità. La paura mi aveva nascosto l'amore che provavo per questa piccola creatura.
  
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