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Autore: VioletP_    22/01/2015    1 recensioni
Sei oggetti incantati. Persone in pericolo. Durante una giornata qualunque, le principesse ricevono dei doni. Questi doni presentano però strane incisioni o hanno comunque un comportamento assai strano. In particolare, Belle e Ariel ricevono un messaggio preciso: andare in Virginia e chiedere di Pocahontas.
Le due vengono a scoprire grazie a Nonna Salice che il mondo è in grave pericolo e che una ragazzina che possiede "doti particolari" è stata rapita. Per avere dei chiarimenti, Nonna Salice consiglia loro di andare nel Paese delle Meraviglie e di parlare con Bianconiglio.
Nel Paese delle Meraviglie incontreranno le altre ragazze ed insieme arriveranno in un castello diroccato dove è tenuta prigioniera la bambina.
Le ragazze metteranno a rischio la loro vita e alcune anche il loro rapporto.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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          Capitolo 4: Colloquio con Bianconiglio

I tre si ritrovarono davanti ad una casa graziosa  e molto piccola simile ad una capanna. La parte inferiore era bianca, mentre il balcone e la finestra superiore era rosa e  il tetto era fatto di paglia. Biancaneve suonò il campanello un paio di volte, senza ottenere risposta. Suonò un’ultima volta, poi si girò verso Cenerentola, la quale stava allenandosi ad usare la bacchetta.
<< Provo ad aprire la porta magicamente? >> disse.
<< No, non sarebbe giusto nei suoi confronti. Mh, torniamo al castello a riprendere lo specchio? >> disse Biancaneve staccando una mela da un albero lì vicino.
<<  Non credo vi convenga. >> disse lo Stregatto, rubando la mela alla principessa, che sbuffò staccandone un’altra.
<< Come mai? >> disse Cenerentola.
<< La Regina di cuori sta mandando soldati in tutto il Paese delle Meraviglie, sono sulle nostre tracce! Dobbiamo raggiungere un luogo sicuro, qui è pericoloso. >> disse Streg, facendo apparire una sfera con la coda.
<< Guardate qua. >>
Le due si avvicinarono per vedere meglio. Dentro la sfera c’era una donna seduta su un trono mentre davanti a lei c’era un omino che le stava lucidando le scarpe, entrambi portavano una corona in testa.
<< Q-quindi attaccherai? >> disse l’uomo, passando il panno sulla scarpa.
<< Ovvio! Le ucciderò e appenderò le loro teste nella parete della mia stanza, anche a costo di radere al suolo tutto il Paese! >> disse lei, furiosa.
<< V-volevi dire nostra stanza, vero? >> disse lui.
<< Ti ricordo che tu dormi nei sotterranei, e ora torna a lucidare! >> disse, colpendolo con lo scettro.
<< C-certo, tesoruccio. >>
Lo Stregatto fece svanire la sfera e guardò le due.
<< La tua bacchetta dice qualcosa? >>
<< Mh. Rivelaci la via! >>
La bacchetta vibrò più volte, poi puntò contro il bosco.
<< Se ne vediamo qualcuna, ci toccherà combattere. >> affermò lo Stregatto, addentrandosi nel bosco. Biancaneve impallidì: odiava combattere. Per lei uccidere vite era contro natura, anche se si trattava in caso di difesa.
I tre vagavano nel bosco, seguendo la bacchetta, quando, ad un certo punto, lo Stregatto le fece fermare. Fece apparire un orecchio felino e lo tese.
<< Sento qualcuno. >> sussurrò alle due. Cenerentola alzò la bacchetta mentre Biancaneve afferrò un bastone con dei rovi spinosi attorcigliati intorno.
Il gruppo si avvicinò a passo felpato, seguendo, stavolta, il gatto. C’era una radura con un tavolino rosa pieno di tè e pasticcini, a capotavola c’era una ragazza dai lunghi capelli biondi vestita con un abito marrone, alla gonna aveva una fodera con una spada dentro. Seduti alla sua destra c’erano un omino e una lepre che si stavano versando del tè in testa.
<< Oh, possiamo stare tranquilli: sono il Cappellaio Matto e la Lepre Bisestile! >> disse lo Stregatto, entrando con sicurezza nella radura. Le ragazze lo seguirono con timore, le armi pronte per attaccare: quei tipi mettevano una certa ansia.
<< Ehi Stregatto! >> disse la lepre, saltando davanti al gatto.
<< Lepre. >> rispose lui, saltando sul tavolo.
<< Voi chi siete? >> disse Aurora, estraendo la spada.
<< Principessa Cenerentola e Principessa Biancaneve. >> disse lo Stregatto, scocciato, un pasticcino in bocca.
<< Non eravamo sei principesse? >> disse Cenerentola, vedendo solo aurora seduta.
<< Stiamo aspettando le altre tre. Sono qui da quasi un’ora e non arrivano, e sinceramente a stare qui con questi due pazzi mi sto stufando parecchio. >> disse la bionda, indicando il Cappellaio e la Lepre.
<< Ma insomma! Sono in ritardo, diamine! Lepre Bisestile, Cappellaio Matto. >>
I presenti si voltarono sentendo quella voce: un coniglio vestito elegantemente era davanti a loro, un cipollotto*  in mano.
<< Ehilà Bianconiglio! Vuoi un po’ di tè? >> lo salutò il Cappellaio Matto. Il coniglio denegò, poi saltellò su una piccola sedia rosa accanto a quella di Biancaneve.
<< Voi siete le Principesse? >> disse, prendendo un pasticcino di color rosa.
Le tre annuirono.
<< Non eravate sei? Alice deve prendere ripetizioni di matematica… >> disse lui, con disappunto.
<< In realtà non sappiamo dove siano le altre tre. >> ammise Cenerentola.
<< Diamine! E io che mi preoccupavo di essere in ritardo! Le aspetterò per un po’, poi me ne vado che devo essere dalla Regina. >> disse, mangiando un altro pasticcino.
<< Lavori per lei? >> disse Cenerentola.
<< Non proprio! Mpf, buono. Sono una “spia”. >> disse, bevendo un sorso di tè per mandare giù il boccone.
Le ragazze rimasero in silenzio. L’unico rumore era prodotto dagli schiamazzi della Lepre e del Cappellaio. Gli unici che effettivamente sembravano divertirsi.

 
<< Odiosi rami, mi si incastrano al vestito! >> disse Ariel, togliendosi l’ennesimo ramo che le si era attaccato al vestito blu.
Davanti a lei c’erano Pocahontas e John che stavano facendo amicizia e stavano pensando  a tutto tranne che a trovare effettivamente una strada che portasse da qualche parte.
<< Queste neo coppie…>> disse Belle, incrociando le braccia guardando i due.
<< Ci ha  impiegato poco a dimenticare il suo ragazzo. E pensare che prima era distrutta dal dolore… >> disse Ariel, guardando i due che camminavano allegri nel bosco.
<< Comunque, il tridente non ti sta rivelando nessuna via? >> disse Belle, cambiando argomento.
<< In realtà indica che siamo vicini, ma non vedo niente. >>
<< Ragazze! >>
Pocahontas si calò davanti a loro.
<< Ero su un albero e ho visto degli strani omini in una radura! Andiamo di lì? >>
<< Se è l’unica pista che abbiamo…  >> disse Ariel sconsolata. Il gruppo continuò ad incamminarsi, seguendo Pocahontas che ogni tanto si arrampicava su un albero per controllare a che punto erano e se erano vicini.
<< Siamo arrivati. >> annunciò al gruppo, fermandosi davanti ad un cespuglio.


<< Mh, scusate. >>
Ariel attraversò il cespuglio richiamando l’attenzione delle tre ragazze sedute al tavolino e degli altri quattro uomini, o meglio, uomo, animali e viso seduti accanto a loro.
<< Voi siete? >> disse Biancaneve.
<< Principesse…ci manda Alice. >> disse Belle, attraversando il cespuglio seguita da Adam, Eric, Pocahontas e John.
<< Bene, prendete posto! >> disse il coniglio, facendo alzare il Cappellaio e gli altri per far sedere le principesse e i loro principi.
<< Un attimo. >> disse lo Stregatto, balzando sul tavolo.
<< Non mi fido: la Regina sta mandando guardie ad attaccarci, meglio difenderci magicamente. >>
<< Sono pronta. >> disse Cindy alzandosi e sfoderando la bacchetta.
<< Lascia fare a me, ragazza. >>
Il gatto fece apparire la coda e la puntò contro il cielo, chiuse gli occhi e un raggio colpì il cielo, creando uno scudo magico intorno alla radura.
<< Ora saremo invisibili a tutte le guardie! >> annunciò, facendo sparire la coda e sistemandosi sulla spalla di Cenerentola.
<< Bene, ora possiamo iniziare questo tanto attesissimo colloquio. >> disse Belle, prendendo una tazza di tè.
<< Bene. Alice era una ragazza normale, o almeno credeva. Era figlia di una delle fate più potenti del mondo , la signora Turchina, essa era talmente potente che in lei risiedeva il potere di controllare l’equilibrio e la stabilità del Mondo. Tale potere, secondo lei, era troppo potente per essere lasciato ad una sola persona, quindi decise di incantare sei oggetti in cui sarebbe stata racchiusa una piccola parte di potere. In seguito decise di consegnare questi sei oggetti a sei mortali, ossia sei umane, dato che da tempo una temibile Strega minacciava di rubarle tutto il potere e lei pensava che delle mortali fossero le persone più adatte a proteggere questi doni. Le restava ancora una piccola parte di potere, lei non voleva tenerlo per sé: era una responsabilità troppo grande. Diventò un’umana per breve tempo e si trasferì in Italia, a Napoli. Lì conobbe il signor Geppetto, un falegname. Si innamorò di lui ed insieme ebbero una figlia, Alice. Turchina rivelò la sua identità all’uomo, che spaventato la cacciò di casa. La fata, abbattuta, tornò a vivere in Inghilterra, dove creò un mondo chiamato “Paese delle Meraviglie.” Questo Paese delle Meraviglie era un luogo protetto magicamente: poteva essere visto solo da chi possedeva gli oggetti incantati(o dalle/dai loro eredi), da sua figlia, dagli abitanti e dalla signora Cuori, Regina del luogo da molto tempo. Gli abitanti del  Paese delle Meraviglie rappresentano le sensazioni, gli umori, le esperienze e il carattere della Fata: io rappresento la sua fissa per l’orario e la sua precisione, il Cappellaio rappresenta la sua stravaganza e la sua voglia di vivere, il Brucaliffo rappresenta il periodo buio che aveva passato quando fu allontanata da Geppetto, lo Stregatto rappresenta la sua voglia di nascondere sé stessa e i suoi poteri magici e…>>
<< Ecco perché non riuscivamo a vedere la buca. >> disse Adam, interrompendo il coniglio.
<< Scusa, stai andando fuori tema. >> aggiunse Pocahontas.
<< Giusto. Dicevo, la Fata aveva questa piccola parte di potere e questa figlia appena nata. Alla nascita della bambina decise di lasciare a lei il restante potere magico e di diventare una fata comune, così fece. Consegnò la bambina ad una famiglia di umani, i quali la accettarono subito. Quando la bambina compì dieci anni, Turchina mi assegnò il ruolo di tutore dato che Alice stava iniziando a manifestare i suoi poteri magici. Le fu spiegato tutto, ma purtroppo un mio amico che quel giorno era lì, Diablo, si chiamava ed era un corvo, tradì la mia fiducia e andò a riferire il tutto alla sua padrona, che ordinò il rapimento di Alice. Ho provato a proteggerla più volte, ero aiutato dalla Regina che spazzava via i colpi della strega con i suoi poteri, purtroppo però questa stregaccia propose alla Regina un accordo: metà del potere della bambina le sarebbe spettato. Ovviamente Alice oppone resistenza, ma se la strega riuscisse a risucchiare tutto il suo potere, sarebbe inarrestabile e per noi e per il mondo non ci sarebbe più niente da fare. >> disse il coniglio con una nota di panico.
<< Ma per essere del tutto potente non dovrebbe avere il potere contenuto negli oggetti? >> disse  Ariel.
<< Ovvio, per questo la Regina di Cuori ha sequestrato il mio specchio. >> disse Biancaneve.
<< Quindi anche se riuscisse a risucchiare tutto il potere di Alice ci sarebbe ancora una possibilità di abbattere la strega con i nostri oggetti? >> chiese Aurora, sgranocchiando un pasticcino.
<< Ovvio! Ma è molto ridotta, per questo dovete sbrigarvi. >> rispose il coniglio.
<<  Non sappiamo nemmeno dove tengono Alice. >> rispose Cenerentola.
<< Dovreste chiederglielo. Stregatto, prova a metterti in contatto con lei. >> disse il coniglio.
<< Non posso. L’unica in grado di mettersi in contatto con lei era Biancaneve con lo specchio! >>
<< Veramente io l'ho vista con la bacchetta. >> disse Cenerentola.
<< E io col tridente. >> aggiunse Ariel.
<< Riuscivate a parlarci? >> disse lo Stregatto. Le due denegarono.
<< Dovete recuperare lo specchio. >> disse  Stregatto in tono secco.

 
Angolo autrice:
Ehilààà, direi che questo è uno dei capitoli chiave della storia che spiega il perché del rapimento di Alice e come mai le ragazze possiedono questi oggetti incantati.
Cipollotto: orologio Questo ovviamente indica che tra Cenerentola e la Fata Madrina ci sia anche un grado di parentela, anche molto stretto.
Nel prossimo capitolo le ragazze andranno a riprendere lo specchio? Credo proprio di no ;3
Baci e grazie a chi legge e a chi recensisce. <3
   
 
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