Fanfic su artisti musicali > Paramore
Segui la storia  |       
Autore: ParaRioter    23/01/2015    1 recensioni
Questa fanfic è una Joshley, lo dico prima... xD
La storia è ambientata al intorno al 2014, dopo il Self-Titled tour, ma le date non sono specificate. La storia si incentrerà su loro due e su come i due Farro rientreranno nelle vite dei tre.
Dal testo:
"Lei non lo aveva notato: si era fermata e adesso guardava i due con aria perplessa. Jeremy le disse qualcosa, poi i tre tornarono a camminare, dato che avevano seminato i fan esaltati dietro l’angolo, fin quando non trovarono una macchina piuttosto spaziosa, dalla quale uscì un autista che aprì loro le portiere. Josh era rimasto lì, a guardarli andare via, senza dire una parola: erano almeno tre anni e mezzo che non li vedeva"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayley Williams, Jeremy Davis, Josh Farro, Taylor York, Zac Farro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

TELL ME IT'S OK


Londra, Arena O2, un posto ad dir poco magnifico. Stadio enorme, luci scenicamente perfette e massima sicurezza. Josh stava accordando la chitarra per far scorrere velocemente le tre ore che lo separavano dal concerto. Gli sembrava di vivere in continua tensione, di essere tornato ai tempi peggiori, quando bastava muovere un passo falso per mettersi contro tutti. Sentì dei passi avvicinarsi e alzò lo sguardo dalla Telecaster.             
–Hey…- mormorò Hayley timidamente
-Ciao.- rispose tornando a concentrarsi sulla chitarra.
–E’ già tutto pronto per il concerto, il soundcheck è perfetto. Che ne dici piuttosto di andare a mangiare qualcosa insomma…gli altri sono già andati ma non fa niente, possiamo sempre andare solo io…e te.- sbuffò           
-Potresti almeno guardarmi in faccia mentre ti parlo?!- Josh sollevò il volto –Stavo ascoltando comunque- disse.
–Senti, sono giorni che non mi parli, settimane forse. Non pensi sia giunto il momento di smetterla di torturarmi? Ho avuto abbastanza notti da farmi cento esami di coscienza e assumermi le mie colpe, ok?- lo aveva spiazzato ed ammutolito ma non avrebbe ceduto. Tuttavia, farsi del male a vicenda era il loro passatempo preferito. –Come sei esagerata. Abbiamo…parlato. E poi è passata solo una settimana. È stupido da parte mia starti sempre appiccicato, o meglio, non posso volermene stare un po’ per affari miei?- -Ma non ha senso! Sai quanto odio litigare con te… e quanto non sopporti l’idea che tu mi ignori.- protestò Hayley, facendosi più vicina. Lo strinse in un abbraccio, sollevando il viso per guardarlo meglio.                –Io…anch’io. Ma sai di che idea sono.- lo zittì poggiandogli un dito sulle labbra. Josh si sporse verso di lei e i loro nasi si sfiorarono. Poi si udì un gran baccano provenire dall’entrata della sala e Hayley interruppe immediatamente quel contatto. –Che fate?- disse con voce squillante Jeremy. Hayley si schiarì la voce, fingendo di sistemare uno degli amplificatori. –Stavamo…controllando le ultime cose. Sai, qualcosa può sempre sfuggire.- disse con tono poco disinvolto.                             –Andiamo a mangiare qualcosa?- si intromise Taylor. Hayley fece spallucce e si incamminò dietro gli altri ma non prima di aver lanciato a Josh un’impercettibile occhiata complice che lo lasciò basito.

Il concerto quella sera fu super movimentato e, ovviamente, stancante al massimo. Mancavano solo una decina di spettacoli prima di concludere il tour passando dagli States. Ormai, da quando erano partiti era passato più di un anno, tuttavia non volevano fare troppi show, era solo una cosa simbolica per reintrodurre Zac e Josh, gli ex/nuovi-componenti tanto desiderati nella band. Goodman gli aveva consigliato un buon ristorante dove avrebbero potuto cenare senza farsi assaltare dai fan, cosa da non dare troppo per scontata. Si trovarono dunque loro cinque più Kat, che li aveva raggiunti insieme a Bliss, una bambina assolutamente fantastica, e Jon. –Adoro questo ristorante- commentò Jeremy. La bambina rise, come faceva ogni qualvolta parlava il suo papà. Vedendola, a Josh venne in mente di come, fino a due anni prima, avrebbe voluto farsi una famiglia con la sua ex-moglie Jenna. Poi un’immagine gli apparve in testa: Hayley con in braccio un bambino, il suo bambino. Allucinazione assurda dovuta all’averla appena vista giocare con la figlia di Jeremy. Forse doveva smetterla di bere birra per quella sera. Ognuno era immerso nei propri discorsi: Jeremy e Kat da una parte, Taylor, Zac e Jon dall’altra, e infine loro due. –Non è adorabile quella piccola principessina?- disse Hayley con un tono materno a lui del tutto sconosciuto. –Oh…è tenerissima.- mormorò Josh, ma in realtà stava guardando la rossa, che così assorta nel guardare una bimba, gli sembrava dolcissima. Hayley si alzò e si diresse verso il balcone del locale, facendogli segno di seguirla. Fuori c’era una panoramica favolosa del Tamigi e del Tower Bridge illuminato dalle luci della notte.
–Sta sera è stato magnifico, anche se ho scaricato tutte le energie su quel palco, la soddisfazione non mi ha fatta stancare. A te che ne è parso del pubblico?-      -Beh, decisamente il miglior concerto fin ora… ma forse non posso decidere quale sia stato il mio preferito.- -Per qualche motivo preciso?- Josh la fissò, interdetto –Forse… perché siamo di nuovo insieme- Hayley gli rivolse un tenero sguardo, come aspettasse quelle parole da una vita. A volte a Josh capitava di pensare che forse Hayley avesse ancora paura che lui potesse scappare da un momento all’altro ed abbandonarla di nuovo, ma come biasimarlo? Aveva sofferto per così tanto tempo. Forse aveva addirittura sviluppato una sorta di fobia. L'ennesima occasione per accorgersi di quante cazzate aveva fatto. –Sai…negli ultimi periodi avevo completamente perso l’importanza del significato della nostra band, di quanto fosse bello suonare insieme, di come stessi bene con…voi.- senza che i due se ne resero conto le loro mani, fino ad allora appoggiate sulla ringhiera si cercarono e si intrecciarono l’una nella altra. Si scambiarono una fugace e timida occhiata, poi il loro sguardo tornò sul panorama; entrambi non volevano rovinare quel momento. Era il loro modo per fare pace, nettamente migliore a quello di finire a letto insieme, per certi aspetti. Era complicato, qualcosa del tipo: “So che mi hai ferito e che forse non smetterai mai di farlo, e fa dannatamente male, ma ho comunque bisogno di te”. Non erano tipi da darsi tante spiegazioni, quello che avevano ce l’avevano e basta e non potevano respingersi o fingere che non esistesse. –Adesso è meglio andare forse, scommetto che gli altri ci stanno aspettando.- gli sorrise Hayley. Sarebbe voluto rimanere in quel modo per sempre ma sapeva che non era quello che doveva fare o che, almeno, doveva cercare di evitare.

Qualcuno li riconobbe e li fermò comunque per strada; una bella fortuna trovarli tutti quanti insieme. Dopo essere arrivati al parcheggio, il pullman partì subito pronto per raggiungere la nuova meta: Glasgow.
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Paramore / Vai alla pagina dell'autore: ParaRioter