Film > Sweeney Todd
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Autore: LadyIce9    23/01/2015    4 recensioni
Io amo Sweeney Todd, è uno dei miei film preferiti.
Ma c'è una cosa che proprio non mi va giù: Il finale. L'altro giorno infatti l'ho rivisto per la centesima volta, e per la centesima volta sono rimasta a dir poco delusa dalla sua conclusione... Eccomi perciò qui a riscrivere daccapo l'intero film dal punto di vista di Mrs Lovett, con (quasi) tutte le scene e le battute che conosciamo, che da cantate ho reso dialogate (o almeno ci ho provato), e con l'aggiunta di molti episodi 'inediti' di mia invenzione, inseriti qua e là tra gli originali...
Cercherò di rispettare il più possibile la trama e il carattere di tutti i personaggi, ma il finale vi avverto che sarà MOLTO alternativo, e vi posso subito anticipare che Lucy NON muore e che Nellie NON finisce nel forno...
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Barker, Mrs Lovett, Sweeney Todd, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Dopo quel primo e inaspettato incontro, passarono ben tre giorni prima che Mrs Lovett potè rivedere Benjamin... o meglio, Sweeney.

Infatti, conclusa quella promessa di vendetta, l'uomo era subito uscito dall'emporio a passi svelti e impetuosi senza degnarla di uno sguardo, sparendo nel nulla come una nuvola di fumo.

E, come se non bastasse, anche quella poverina di Lucy Barker continuava a non farsi vedere, inghiottita anch'ella nelle viscere della città.

In quei tre terribili giorni, il pessimismo macabro di Nellie raggiunse il suo culmine: Aveva immaginato Sweeney impiccato su un albero, precipitato in un burrone, congelato dal freddo, malmenato da una banda criminale, o, infine, appeso per il collo per aver stupidamente tediato il viscido giudice Turpin.

Ma la prospettiva peggiore era sicuramente un'altra: Lucy.

Nellie si diede più volte della cretina. Perchè gli aveva detto che era morta? Non poteva dirgli che non la conosceva e che non sapeva che fine avesse fatto? In fondo sarebbe stata una scusa plausibile...

Non poteva capacitarsi di aver commesso un errore simile. E se Ben... Sweeney in quei tre giorni l'avesse incontrata e l'avesse riconosciuta? Cosa si sarebbe inventata questa volta?

Ma soprattutto, sarebbe sopravvissuta alla vista di quei due di nuovo insieme e innamorati? Convenne di no.

Va a finire che l'arsenico lo prenderò io...” Pensò, mentre si preparava per uscire a cercarlo per l'ennesima volta.

Il freddo umido e grigiastro di Fleet Street la pervase fin nelle ossa, e la gente schiva e sospettosa non contribuì certo ad aiutarla. Infatti non trovò né lui né Lucy, come era prevedibile. In fondo era come cercare un ago in un pagliaio, senza un mezzo di trasporto Londra era a dir poco immensa, per non parlare delle navi che approdavano e salpavano in continuazione dal porto.

Non posso averlo perso di nuovo”pensò disperatamente mentre tornava indietro “Non ha denaro, non ha cibo, non può sopravvivere là fuori! È tutta colpa mia, se non gli avessi detto di Lucy...”

Ma per fortuna, la sua angoscia durò poco.

Sweeney Todd infatti ritornò da lei quella stessa notte, bianco e tetro come un fantasma, e non ebbe certo la premura di non svegliarla. Bussò con forza martellante sulla la porta a vetri dell'emporio finchè non la vide arrivare in vestaglia e scarmigliata, ma con gli occhi castani vigili e spalancati.

Nellie infatti non stava dormendo e quando lo rivide provò una gioia tale che dovette frenarsi dal piangere come una bambina.

“Oh, caro!” gli disse emozionata, aprendogli subito la porta “Siete tornato! Non potete immaginarvi come sono stata in pena, vi ho cercato dappertutto, ho temuto che...”

“Dovete affittarmi il secondo piano” la interruppe freddo, con un tono che non ammetteva repliche “Era il mio salone da barbiere. Esigo ritornarci.”

“Ma certo, caro, tutto quello che vorrete” gli rispose lei, cingendogli un braccio “Ma adesso venite a scaldarvi, sarete congelato...”

“Ho vissuto quindici anni al gelo, Mrs Lovett” le rispose brusco “Non sarà certo l'umidità di questa città ripugnante a raffreddarmi”

Nellie annuì, sconvolta. Rivedere il suo Ben così cambiato, così pervaso dall'odio e dal dolore, la lasciava allibita... Ma poi, riflettendoci su, si rese conto che era il minimo che potesse accadergli.

La vita era stata crudele con lui, non poteva certo pretendere che il mite e gioviale Benjamin fosse rimasto inalterato nella sua integrità. E comunque, malgrado questo cambiamento radicale, i suoi sentimenti per lui si erano ridestati ugualmente, forti della consapevolezza che questa volta non ci fossero più nè Lucy nè Albert a ostacolarli.

E poi, a dirla tutta, per lei questa versione tenebrosa e tormentata di Benjamin era ancora più allettante di quella docile e gioviale...

“Conducetemi nel mio locale, voglio rivederlo”

“A quest'ora?” gli rispose ancora attontita “Non è meglio aspettare l'indomani?”

“No, voglio vederlo adesso”

C'era dell'impazienza nel suo tono, e la donna preferì non contraddirlo. In fondo era quasi l'alba e c'era già uno spettro di luce sufficiente per poter vedere.

“Certo, tesoro” gli rispose infatti “Niente è cambiato da quando vi hanno portato via, io non ho toccato nulla...”

Salirono velocemente le scale esterne che portavano al vecchio salone di Barker, e Nellie lo precedette, saltellando sui gradini con la vestaglia alzata per non pestarla.

“Su, entrate” gli disse dopo aver aperto la porta “Non c'è nulla da temere, caro”

Lui entrò titubante, e per un momento i suoi occhi scuri e tempestosi si fecero tristi, quasi impauriti.

Il salone era totalmente amuffito e impresentabile.

La carta da parati era divelta, e le grosse macchie di umidità sul muro rendevano il tutto ancora più triste e trascurato. Ma una cosa in particolare attirò la sua attenzione, ossia i resti di una piccola culla al centro della sala, coperta per metà da un telo ingrigito.

Mrs Lovett lo guardò attentamente mentre toglieva il telo e afferrava una di bambola di pezza, cenciosa e malridotta. Avrebbe voluto dirgli qualche parola di conforto, ma non le venne in mente niente di lontanamente appropriato, e poi aveva ben altro che poteva tirargli su il morale...

È il momento, con questi mi adorerà” pensò estasiata, piegandosi sulle ginocchia e alzando un listello dal pavimento di legno. Tirò fuori dal buco una sacca di velluto rosso e da essa un astuccio di legno pregiato, che per tanto tempo aveva conservato come un piccolo cimelio, in segreto e lontano da tutti. Mai aveva pensato di venderlo: neanche morta si sarebbe separata dall'unico ricordo materiale che la legava a lui e che non fosse una moglie impazzita.

Pulì con un movimento secco la sacca dalla polvere e notò subito che anche lui si era piegato alla sua altezza, tanto vicino che sentiva il suo respiro accelerato sulla pelle. Cercò di rimanere impassibile, ma dentro di sé pregustava già il sapore della sua riconoscenza...

“Quando arrivarono a prenderti li nascosi” gli disse con voce roca, porgendogli l'astuccio in modo da sfiorargli la mano “Potevo venderli, ma non l'ho fatto...”

Non appena Sweeney l'aprì, una decina di lame lucenti e affilate si stagliò alla vista della donna, erano rasoi letali ... ed eccitanti. Guardò ipnotizzata la sua mano mentre li accarezzava uno ad uno, delicatamente, desiderando ardentemente di essere al posto loro.

“Quei manici sono in argento cesellato”

“Argento, sì...” sussurrò lui assorto, prendendone uno con una lentezza esasperante. A quella mossa Nellie deglutì a vuoto, senza riuscire a staccare gli occhi dalle lame. Possibile che era ridotta così male da farsi eccitare in quel modo per dei rasoi?

“Questi sono i miei amici, Mrs Lovett” lo sentì accennare, con quella sua voce virile e profonda “I miei unici e fedeli amici, guardate come splendono”

“Sì” gli rispose accaldata, allungando involontariamente il collo verso di lui “Oh, Mr Todd, non sono...”

Ma l'uomo si alzò in piedi con un movimento fluido, incurante di lei, e sollevò un rasoio alla luce della finestra, come se fosse una torcia vittoriosa.

“Amico mio, ora sono tornato” esclamò al rasoio, con il volto acceso di una follia epifanica “ Come sei caldo nella mia mano... Presto gronderai rubini e conoscerai mille splendori, amico mio, amici miei...

“Anche io sono vostra amica, Mr Todd” soggiunse Nellie a metà tra il trasognato e l'implorante “Ho sempre avuto un debole per voi...”

Ma fu come se non avesse parlato. L'altro infatti non si girò neanche, era troppo impegnato ad ammirare i suoi 'amici' per accorgersi di lei e del suo turbamento interiore. Si spostò rapido dall'altro capo della stanza e si inginocchiò con due rasoi alla mano e la stessa espressione ammaliata di prima.

“Riposate miei fortunati amici, abbiamo tanto lavoro da sbrigare, io e voi” continuò a parlare agli utensili “Ma vi giuro, i miei giorni saranno i vostri giorni...”

Nellie a quel punto avrebbe voluto strapparglieli di mano.

Perchè non la degnava di uno sguardo? Era merito suo se aveva di nuovo quegli affari, era lei che li aveva custoditi con amore per tutti questi anni, era lei che doveva ringraziare e guardare in quel modo, non loro! Però non si diede per vinta: era abituata a lottare per raggiungere quello che voleva, la vita non le aveva mai regalato nulla.

Si mosse cauta verso di lui e si inginocchiò alle sue spalle, tanto vicino da sfiorargli i capelli con il naso. Inspirò il suo profumo- lo stesso di Benjamin- e gli mise una mano sulla spalla.

“Potete vivere qui, tesoro” gli sussurrò flebile, guardandosi riflessa nella lama lucente “Sentite, anche voi siete caldo nelle mie mani...”

Finalmente Todd si riscosse da quell'incanto e si accorse di lei. Girò appena il volto verso il suo, tanto da farle credere che volesse baciarla, una bellissima illusione, peccato però che durò solo pochi attimi...

“Lasciatemi” le disse infatti, con quel suo tono distaccato e un po' smarrito, e lei a suo malgrado gli obbedì, alzandosi in piedi e uscendo fuori.

Non era mai stata così eccitata in vita sua.


 


 


 


 

N.D.A

Ciao! :)

Intanto grazie di cuore a tutte per le recensioni che mi avete mandato, ieri è stata una bellissima sorpresa! Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, io personalmente mi sono divertita molto a scriverlo (Nellie mi sta troppo simpatica! xD) e mi farebbe piacere sapere se è stato così anche per voi!

Auspico di aggiornare prima della prossima settimana, magari entro mercoledì prossimo (o magari prima, chissà...)

Grazie di nuovo,

LadyIce


 


 


 

  
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