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Autore: carlikiller    23/01/2015    1 recensioni
Mash e la sua gang sono all'ultimo anno di liceo e sono i re incontrastati della scuola, amano uscire e far casino tutti insieme. Stanno talmente bene tutti insieme che continuano ad essere amici anche se per farlo sono convinti di dover nascondere se stessi. Tutto cambia il primo giorno dell'ultimo anno di liceo, quando uno di loro sparisce nel nulla. Ora loro devo reagire e arginare il problema.
Che fine ha fatto Mirko?
E cosa faranno gli altri ragazzi ora che lui non c'è più?
La sparizione dell'amico si intreccerà con i loro problemi personali portando i ragazzi a riflettere e forse a dire finalmente la verità.
La storia è sempre la stessa, "l'ultimo anno di un branco di idioti", ho cambiato il titolo perché credo che questo renda di più l'idea.
Genere: Comico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Nuova studentessa
Il primo giorno dopo la fine delle vacanze di Natale per noi della banda di Mash il ritorno a scuola è piuttosto faticoso, anche se non credo che per gli altri sia poi molto meglio. Ma noi abbiamo una scusa in più visto che queste vacanze ci hanno distrutto sia fisicamente che mentalmente!
Noi della gang abbiamo passato una settimana a cercare di rimettere in piedi Devon, dalla batosta del ballo, e l'altra a sciare all’hotel in montagna dei miei zii, e ora tornare a scuola è l'ultima cosa che vorremmo fare. Queste
Io, poi, sono molto preoccupata anche per gli altri casini successi al ballo, da buoni amici noi ci siamo subito buttati su Devon ma credo che anche per Meggie quella sia stata una rivelazione di non poco conto. Poi, ovviamente, ci sono i fatti accaduti dopo; non vorrei che Christie si sia fatta un'idea sbagliata del nostro rapporto, anche se sarebbe in grande parte colpa mia.
Così appena arrivata a scuola vado alla ricerca di Meggie, evitando Christie più del solito. Durante la mia ricerca noto una ragazza dai capelli biondo chiaro che attraversa il corridoio andando spedita verso l'ufficio del preside. Non mi sembra di averla mai vista, anche se non mi è del tutto nuova, però sembra che conosca molto bene la nostra scuola. Chissà chi è?
L'ho notata subito perché si muoveva come se conoscesse benissimo la scuola, quando io ancora mi ci perdo, e perché sembrava alta quasi quanto Mash, o peggio Wes. E questo è anomalo in una ragazza!
Continuo le mie ricerche salutando Christie quando la incontro e lei mi sorride tranquilla. Che finalmente abbia capito che non mi interessa? Boh.
Dopo un po' trovo Meggie davanti all'armadietto di Mirko, spalancato e vuoto. Oh oh …
- L'hanno riassegnato … - Questo è il saluto di Meggie quando entro nel suo campo visivo - … Non credo che sia un buon segno… Non tornerà, vero? -
- Meggie io non lo so ma la possibilità c'è. Mirko è scomparso da qualcosa come quattro mesi senza mai darti notizie dirette di lui. Devi fartene una ragione cucciola, tu non sei più il suo primo pensiero. Mi dispiace -
- Lo so ma non riesco a rassegnarmi che non tornerà da me - dice tirando su con il naso e io la abbraccio.
- Meggie non è detto che non torni ma credo dovresti metterlo in conto. Perché non provi ad andare avanti? -
- Intendi con Devon? È un tale idiota -
- Forse non così tanto come crediamo noi. Forse il suo è solo un modo diverso di vedere il mondo - Ovviamente mi riferisco alle sue idee sulla mia sessualità di Ollie, che mi sono state riferite da Wes. Forse Devon non ha tutti i torti.
- Devon è uno scapestrato e un bambinone ed io ho bisogno di certezze una volta uscita da cui. Io non sono di famiglia ricca come voi altri, non ho tempo da perdere e lui non ha intenzione di crescere -
- Se è per quello neanch'io e non dovresti farlo neanche tu. È giusto cominciare a pensare al futuro, costruire qualcosa per non essere dimenticati ma questo non significa per forza ammuffire, appassire e invecchiare -
Non so se ha capito cosa intendo perché cambia argomento - Tu invecchierai se non dici la verità a Mash. Cosa aspetti? -
- Un segno dal cielo che è il momento giusto - Anche se comincio a dubitare che esista un momento giusto.
- Non arriverà. Sono quattro anni che menti loro spudoratamente, devi affrontarne le conseguenze -
- E se continuassi a mentire fino al college? Tanto nessuno di loro ci andrà, tranne Ollie, lì potrei dire la verità e ormai sarei troppo lontana per prenderle -
Non è malvagio come piano. L’ho ideato mentre eravamo via e Mash, Noah e Devon si facevano le cameriere, secondo me è l’ideale.
- Charlie non picchierebbero mai un ragazza -
- Lo so Meggie ma per loro io sono un ragazzo e credo che sapere la verità li porterà ad alzare le mani -
- Ragazzi, forza in classe -
La voce di Ollie ci risveglia dal momento salotto in mezzo al corridoio. Visto che la campanella è suonata da un pezzo ma noi la stavamo ignorando, Ollie è venuto a recuperarci e a portarci in classe.
Da quando siamo tornati dalla settimana bianca, due giorni fa, Ollie sembra molto contento, mentre quando eravamo via sembrava sempre solo e triste. Credo che gli sia mancata la sua misteriosa ragazza, che tra l’altro sono sempre più convinta sia Costant. Se solo potessi provarlo!
Non voglio offendere o ferire Ollie, o peggio fargli ricordare gli avvenimenti di quella serata solo nominando l'altro ragazzo, quindi prima di parlarne con lui preferisco avere delle prove. In poche parole o interrogo Costant o lascio perdere.
 
Quando la prof della prima ora entra non è sola, con lei c’è la stessa ragazza bionda che ho intravisto prima nel corridoio. Credo che stiamo per scoprire chi è!
- Salve ragazzi. Quest’ultimo semestre avrete una nuova compagna, anche se in realtà quasi la conoscete -
Mentre la prof parla la ragazza accanto a lei sorride ed io la osservo, mi ricorda molto qualcuno. Mi giro verso i miei compagni per vedere le loro reazioni, per vedere se anche a loro ricorda qualcuno, e vedo che tutti la stanno fissando. Ma non è questa la cosa sconvolgente, Meggie sta sorridendo alla ragazza con nessuna ruga di tristezza in volto. È la prima volta che accade da mesi, quattro mesi.
- La ragazza al mio fianco è Marika Gorbav, cugina di Mirko Gorbav il vostro ex compagno -
Ecco chi mi ricordava! Mi ero sbagliata, non è alta quanto Mash ma quanto Mirko! Ha il suo stesso fisico, i suoi stessi capelli, anche se un po’ più lunghi, e i suoi stessi tratti androgini. Più che sua cugina sembra la sua gemella.
La cosa strana è quanto conosca bene questa scuola pur non essendoci mai stata. Forse Mirko le ha fatto una buona piantina, anche se l’unica piantina che Mirko conosceva fino a settembre era quella dell’Is boy, il locale di stripper che frequentiamo.
- Salve a tutti, come ha detto la prof il mio nome è Marika e sono la cugina di un vostro ex-compagno Mirko Gorbav. Mi sono trasferita nella vostra scuola perché io e mio cugino abbiamo deciso di scambiarci le scuole per questo ultimo anno. So che vi starete chiedendo perché non sono arrivata all’inizio dell’anno scolastico, il fatto è che ho avuto qualche problema con la lingua. Io sono cresciuta nel paese d’origine della nostra famiglia, l’Ucraina quindi fino a poco tempo fa non parlavo bene l’inglese. In questi mesi ho studiato privatamente per mettermi in pari e imparare bene la vostra lingua -
Infatti bisogna dire che rispetto a Mirko sua cugina ha un accento più marcato ma bisogna anche ammettere che Mirko non aveva mai fatto un discorso così lungo, quindi il confronto non è facile.
Durante il discorso della ragazza la mia prima preoccupazione è osservare Meggie. Ho paura che i continui riferimenti a Mirko, così come la certezza che non tornerà entro fine anno possano farla soffrire. Invece la dolce messicana sta guardando la nuova arrivata con un sorriso saputo. Che mi sia sfuggito qualcosa?
Chissà che le sta passando per la testa? L’importante è che non sembra triste come poco fa!
Purtroppo non ho il tempo di concentrarmi su di lei perché accanto a me Mash sta facendo disegni osceni sul banco per poi mostrameli ghignando. Come faccia a piacermi io proprio non lo!
- Ehi Charlie - Mi chiama tirandomi delicate testate contro una spalla. Una scimmia, ho una cotta per una scimmia! - Secondo te quanto ci metterà Noah ha portarsi a letto la tipa nuova? -
Mi giro ad osservare Noah per capire come è messo e lo trovo a sbavare fissando la nuova ragazza. Noah Markus è tornato! Quasi mi mancava la sua ninfomania. Quel ragazzo impazzisce ogni volta che vede delle belle gambe, e non per forza femminile visto quanto era attaccato a Mirko.
- Considerando che questa è la cugina del suo amore platonico non credo che ci metterà molto a provarci con lei. Cazzo è sputata a Mirko! - gli sussurro sorridendo.
I nostri sguardi si incatenano per un attimo ma lui distoglie subito il suo, imbarazzato. C’è stato un momento durante la nostra settimana bianca in cui ho creduto che mi avrebbe baciato …
 
Era la notte di capodanno e noi eravamo in terrazzo a fumare sotto i fuochi d’artificio con tutti gli ospiti dell’hotel. Di solito io odio questa notte perché è l’unica dell’anno in cui sento che vorrei tornare ad essere me stessa ma quest’anno è andata peggio del solito.
Tutti i ragazzi della gang avevano rimorchiato delle tipe dell’hotel e stavano cercando di portarle in camera per concludere, ovviamente tutti tranne me e Ollie.
Io ero intenta a guardare i fuochi d’artificio appoggiata alla balconata sperando quasi di essere risucchiata dal vuoto sotto stante mentre lui fissava il telefono in silenzio credo sperando che d’un tratto si animasse da solo. Mi faceva un po’ pena ma c’ero abituata. È pur sempre Ollie!
Dopo essere stato scaricato dall’ennesima tipa Mash si era avvicinato a me con non so quale scusa e mi aveva abbracciato da dietro, accarezzandomi il collo con il naso. Dal suo fiato immaginai subito che fosse piuttosto ubriaco.
- Adoro il tuo profumo - disse baciandomi il collo, giusto sulla giugulare - Se tu fossi una donna non sai che ti farei -
- Spero di scoprirlo un giorno - sussurrai in risposta ma lui non mi sentì, troppo preso ad urlare contro due ragazzi che si baciavano sotto i fuochi.
Neanche il ritorno della sua amicizia con Costant sembrava aver migliorato la sua omofobia. Credo che ormai niente potesse migliorarla.
Comunque il momento era ormai sfumato ma mi aveva fatto capire che non potevo più aspettare a rivelargli la verità …
 
 
Oliver P.O.V.
Dopo il ballo io e Wes abbiamo portato a casa Devon ancora senza sensi. Credo che il nostro amico fosse molto più stressato di quanto noi credessimo. Se solo gli fossimo stati più vicino...
Nei giorni successivi ci siamo occupati solo di lui, mettendo da parte noi stessi per il suo bene. Ma vedendolo comunque molto a terra abbiamo pensato di organizzare un settimana di vacanza nella hotel in montagna degli zii di Charlie.
Passare una settimana sulla neve a sciare, pattinare sul ghiaccio, fare battaglie a palle di neve o snowboard giù dalla collina doveva essere un ottima terapia di gruppo per tutti, oltre a servire per unificare meglio il gruppo dopo la scomparsa di Mirko.
Ma se la terapia di gruppo ha aiutato molto Devon, che per quanto stia sicuramente ancora soffrendo per il casino che ha fatto Belle al ballo, almeno ora sa che noi gli vogliamo davvero bene, non ha aiutato me.
Ultimamente io sto vivendo una situazione piuttosto strana, non dico difficile perché infondo sto bene ho solo molti pensieri. Da dopo “l'incidente Costant Noble” , così è stato soprannominato ciò che è accaduto l'ultima sera delle vacanze estive, io ho cominciato a frequentare molto quello strano ragazzo.
Perché anche se all'inizio Costant quasi mi spaventava con la sua malizia, i suoi continui approcci e i suoi tentativi di saltarmi addosso, alla fin fine mi piaceva stare con lui, arrossire alle sue parole e cercare di liberarmi delle sue manacce.
Così stare una settimana senza vederlo si rivela un problema per me. Non poter correre da lui o chiamarlo per ogni sciocchezza mi ha distrutto così appena tornati in città mi sono catapultato a casa sua per vederlo. Come Mash non si sia ancora accorto che sono sempre sotto casa sua è un mistero!
Dopo che sua madre mi ha aperto salgo nella sua stanza e trovo Costant seduto sul suo letto a lavorare a computer come sempre.
Sono passati quattro mesi dalla sera dell'incidente e lui non si è ancora ripreso del tutto, e un po' mi dispiace, infondo ora ci frequentiamo, all'incirca, e lui le ha prese per avvicinarsi a me. C'è anche da dire che poteva farlo con più classe e meno brutalità ma infondo anche questo fa parte di Costant.
- Ehi Ollie siete già tonati dalla settimana bianca? - mi chiede lui senza nessuna inflessione nella voce quando nota la mia presenza.
- Non sembri felice di vedermi - ribatto io notando che ha a malapena abbassato lo schermo del computer per ascoltarmi quando io credevo che sarebbe stato euforico al mio ritorno.
- Perché dovrei esserlo? Non è che mi cambia molto il fatto che tu sia qui. Cioè non fraintendermi, mi piace la tua compagnia ma non è come se non potessi farne a meno -
- Costant ma a te non te ne frega nulla di me? - chiedo scioccato - Sono mesi che ci frequentiamo sono stato via una settimana e non ti sei fatto nemmeno sentire! -
Finalmente Costant mi presta la sua attenzione mettendo via il computer e girandosi del tutto verso di me.
- Ollie noi non ci frequentiamo, ci sopportiamo che sono due cose ben diverse -
- Vuoi dire che noi non siamo una … coppia? -
Lui spalanca la bocca e gli occhi, tipo pesce.
- Oddio questa conversazione mi sembra quasi di averla già fatta solo che tu eri me ed io … Mash. Perchè diavolo io mi caccio sempre in queste situazioni del cavolo?  Sembra quasi che io sia incapace di instaurare un rapporto decente! Ollie tu mi piaci, e anche tanto, ma non ho fatto nulla perché non mi eri sembrato interessato a me -
- In realtà tu mi interessi - Rispondo io - Ma sono leggermente imbranato e poi ho paura della reazione di Mash se dovesse scoprirlo -
- Fregatene di lui e vieni qui accanto a me -
Costant batte con la mano sul letto ed io mi sdraio accanto a lui leggermente titubante.
- Rilassati pulcino - dice Costant abbracciandomi e stringendomi a se - Se davvero credi che fra noi possa esserci qualcosa devi smettere di sfuggire al mio tocco. Le coppie si toccano, si abbracciano … si baciano - dice baciandomi delicatamente le labbra - Sai di buono -
Io sorrido imbarazzato mentre lui si sdraia su di me continuando a baciarmi e a toccarmi ovunque. Al suo tocco io mi sciolgo e comincio a gemere. Merda, sembro una verginella alla sua prima esperienza sessuale!
- Posso toglierti questa dannata camicia - mi chiede mentre con le mani già la sbottona
- Solo se lo fai anche tu -
Costant si toglie la maglia e la lancia via per poi lanciare la mia camicia nella stessa direzione. Io mi sento molto eccitato e lui non sembra da meno a giudicare da ciò che sento premere contro la mia coscia, e tutto questo mi va bene.
Se avevo ancora dei dubbi ora ne sono certo, sono gay.
- Ti va di farlo, pulcino? -
- Cosa? - chiedo sconvolto non capendo a cosa si riferisce.
- Giocare a carte! Secondo te? Tu non eri quello intelligente? - chiede scherzando.
- Sembra che la mia intelligenza dipenda dall'argomento - dico ricordando le innumerevoli prese in giro di Devon alla mia ingenuità.
- Oh pulcino, ma quanto sei innocente? Intendevo fare sesso - Credo di essere color aragosta
- Io non credo sia il caso - rispondo io mentre cerco di rialzarmi ma lui mi aggancia le braccia intorno alla mia vita.
- La tua erezione la pensa diversamente -
- Peccato allora che non comandi lei -
- Sei l'unico uomo che funziona così! - esclama lui scioccato ed io ne approfitto per alzarmi.
- Io vado -
Faccio per andarmene ma lui mi raggiunge, mi solleva, mi lancia sul letto poi gattona su di me.
- Tu non eri ancora mezzo convalescente? -
-  Ehm … -
- Avevo capito che facessi ancora fatica a camminare invece mi sembra che stai benissimo -
- In realtà sono guarito da più di un mese ma non te l'ho detto perché adoro le tue attenzioni, pulcino. E ora noi abbiamo un discorso in sospeso - dice gettandosi nuovamente sulle mie labbra.
- Tu proprio non sai cos'è un no -
- No -
Io rido e lo bacio facendolo stendere su di me e rotolando fino ad essere sopra di lui. Lui ride e aggancia i talloni dietro la mia schiena intrappolandomi fra le sue gambe.
 - Ti avverto però che la mia unica ex è una donna -
- Ringrazia allora che io abbia esperienza da vendere! -
Esco da casa sua due giorni dopo per andare a scuola indossando una sua t-shirt e un suo paio di jeans, ma per fortuna nessuno sembra accorgersene...





Eccoci qui! Scopriamo sempre di più sui ragazzi della gang di Mash che stanno cominciando ad ammettere i loro segreti e guai. Nel prossimo capitolo scopriremo cosa passa per la testa di Meggie.
Alla prossima!!!
   
 
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