Film > Lorax - Il guardiano della foresta
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Autore: Pseudonimo Letty    23/01/2015    1 recensioni
Ho scoperto Lorax soltanto adesso e me ne sono immediatamente innamorata. Come una buona fangirl, ho adorato The Once-ler e come tante altre fangirl ho pensato di scrivere anch'io una storia riguardante lui e una presunta ragazza.
Perciò partiamo subito: Dopo le vicende narrate dal film, la vita di Once-ler scorre tranquilla... Finché un frammento del suo passato torna a farsi vivo; sulle note di una canzone, i ricordi di Once-ler ritorneranno a galla e faranno luce su un frammento perduto della sua vita...
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Once-ler, Sorpresa, Ted
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAP 2: Memories

"Allora io vado, mamma. Parto per cambiare il mondo col mio Thneed. Me ne vado davvero"

Dopo il (poco caloroso) commiato dei famigliari, Once-ler spronò le redini di Melvin e partì.

Passò dal piccolo paesello sperduto, poi si avviò verso l'unica strada che portava verso l'orizzonte.

Dopo aver percorso alcuni chilometri...

"Ehi, Spilungone! Hai la faccia tosta di andare via senza neanche salutarmi?"

Da dietro un albero sbucò Gloria. Once restò per un secondo impalato ad ammirarla, appoggiata con un fianco al tronco ruvido di una betulla.

"Beh? Che cosa resti a guardare da lassù? Avanti, vieni giù e salutami come si deve" lo incitò lei, scostandosi una ciocca dei lunghi capelli dal collo.

Once aveva un groppo in gola. Gloria era semplicemente bellissima e adorava come riusciva ad essere provocante usando solo poche mosse.

Senza farselo ripetere, scese dal calesse e andò verso di lei. La castana si avvicinò e gli lanciò calorosamente le braccia al collo. Restarono abbracciati per alcuni minuti, entrambi intenzionati a non cedere per paura di perdersi.

"Mi mancherai, Oncie" disse lei con voce triste.
"Anche tu mi mancherai, Glee" ricambiò stringendola, chiamandola come lui soltanto la chiamava.

Non aveva molte certezze, Once-ler, ma sapeva una cosa: gli sarebbe davvero mancata la sua Gloria.

"Vedo che ti sei attrezzato bene in quel calesse" commentò la ragazza una volta che si furono staccati.

"Beh, sì, c'è tutto, anche una tenda smontabile" spiegò il ragazzo indicando un ammasso di teli di plastica e pezzi di legno "Vorrei davvero non doverti lasciare qui, Gloria"

"Non ti preoccupare per me, Oncie. Non ho paura di restare sola..." gli rispose  lei cercando di non lasciar trasparire invece tutto il timore che aveva "... E poi, ho i miei progetti anch'io. Tra qualche settimana andrò alla fiera di Scarborough. Ho un sacco di idee nuove che penso potrebbero piacere"

Once-ler sorrise lievemente. Il suo morale così immotivato aveva raggiunto il livello dei suoi piedi. Odiava tutto questo: gli anni erano passati e adesso i sogni che avevano coltivato insieme li portavano a dividersi per diventare realtà. Avrebbe voluto dire qualcosa di sensato, carico di sentimenti e coraggio.

"Stai attenta ai tipi che incontri, non voglio che ti succeda niente di male" finì per dire infine.

"Lo stesso vale per te; non cacciarti nei guai. E ricordati di scrivermi, d'accordo?"

Once-ler si posò una mano sul cuore.
"Promesso"

Stava per tornare sul calesse, quando sentì qualcuno afferrargli la manica della camicia.

Ebbe appena il tempo di voltarsi, per vedere Gloria avvicinarsi e baciarlo sulla guancia.

"A presto, Once" disse lei con un filo di voce, per poi correre in direzione del paese.

----

I mesi passarono, gli alberi di Truffula crescevano e Lorax non la smetteva di perseguitare Once-ler.

Il moro non poteva più sopportarlo. Quel minuscolo folletto dai baffi giganti non faceva altro che tenere d'occhio ogni suo movimento.
Ma quel giorno non era Lorax il motivo del suo malumore.

I suoi occhi guizzarono sul calendario appeso su una parete.

Erano passati due mesi da quando aveva spedito l'ennesima lettera a Gloria; e ancora non aveva ottenuto risposta alcuna.

"Niente. Zero. Neanche un piccolo accenno di vita" sbuffò afferrando al chitarra e avviandosi verso l'uscita della tenda.

Si arrampicò su una delle colline più ripide. Lassù, tra le Truffule dai mille colori, iniziò a strimpellare una melodia.

" Are you going to Scarborough Fair... Parsley, sage, rosemary & thyme... Remember me to one who lives there... She once was a true love of mine"

Continuò per alcuni secondi, ripetendo la melodia come una ninnananna, cercando di non pensare a quanto gli mancasse la sua dolce amica.

"Ehi, Magrolino! Come mai sei così teso oggi? Non ti ho ancora nemmeno parlato e già sei irritato?" commentò Lorax sedendosi a debita distanza dal ragazzo.

Sulle prima Once-ler avrebbe voluto tirare la sua chitarra addosso a quell'arachide pelosa, ma poi decise che avrebbe soltanto risposto con un rumoroso sbuffo. Si aggiustò il cappello sulla testa, deciso a non rispondere a nessuno per tutto il giorno.

... Finché le note di una chitarra elettrica non raggiunsero le sue orecchie.

"Ehi! Coso! Senti anche tu questo suono?" domandò il giovane uomo, cercando di capire da dove arrivasse quello strimpellare così familiare. Improvvisamente si alzò e corse in direzione di una collina poco distante. Una volta scalata la sommità, restò pietrificato.

Il suo cuore iniziò a danzare nel petto, quando vide il volto di Gloria fare capolino da un piccolo calesse. La giovane, che non lo aveva visto, osservò intorno a sé la natura incontaminata, canticchiando serenamente.

" It's not about the money, money, money, We don't need your money, money, money, We just wanna make the world dance, Forget about the price tag..."

Andò verso il retro del calesse e, una volta scostata la lunga treccia, iniziò a rovistare in cerca di qualcosa tra i vari oggetti.

Once-ler non sapevo come comportarsi: avrebbe voluto saltare fuori dal suo nascondiglio e abbracciarla di sorpresa... Non fosse stato per...

"Ehi, Magrolino! C'è un altro intruso!"

"Sssh! Zitto, guastafeste." lo interruppe il ragazzo tappandogli la bocca con una mano "lei non è un'intrusa. è Gloria" continuò sussurrando per non farsi sentire.

"Se la conosci allora perché stai qui ad osservarla di nascosto?"

"Beh, ecco... perché..." stava per dare una risposta, quando notò Quisquilia. Il piccolo orsetto stava correndo verso Gloria! Alla velocità che andava finì per sbattere contro uno degli alti stivali che la giovane donna indossava.

"Ehi! Ma che...?" iniziò Gloria voltandosi; quando vide il piccoletto a terra il suo sguardo si addolcì di colpo. "Oh, ma che bell'orsetto. Ciao piccolino" iniziò chinandosi a terra e tendendo una mano verso l'animale.

Quisquilia si allontanò leggermente, ancora intontito per la botta.

"Non temere, non voglio farti del male" continuò lei muovendo la mano. Dopo alcuni istanti, l'orsetto si lasciò andare alle carezze della ragazza senza protestare.
"Awww. Devi esserti fatto male... " commentò prendendolo in braccio e rovistando tra gli oggetti del calesse. Tirò fuori un marshmallow e glielo tese "Ecco prendi. Oncie mi ha detto che gli orsi qui amano i marshmallow".

Quisquilia alla vista del dolcetto, agguantò la mano della ragazza e mangiò.

Vedendo quella ragazza giocare con il più piccolo, anche altri animali si avvicinarono al calesse.

Ad un tratto Lorax sviò la presa del ragazzo, corse verso le spalle di quest'ultimo e con un calcio lo spinse giù dalla collina.

Once-ler non fu abbastanza rapido e, in meno di dieci secondi, la sua copertura saltò completamente.

Quando si tolse di dosso l'immensa quantità di ciuffi di Truffula nei quali si era impigliato incontrò lo sguardo di Gloria.

"Oncie?!"

"Ehehe, ciao Glee"

 

Gli animali si accalcarono attorno ai due ragazzi. Tutti, Lorax più di ogni alto, era sorpreso di vedere così tanto affetto tra due umani. I ragazzi si abbracciarono e iniziarono a parlare velocemente, raccontando le loro vicende in quegli ultimi mesi.

"Non hai risposto alle mie lettere neppure una volta!"

"Non ne ho avuto il tempo. Le lettere sono arrivare tardi e a Scarborough non avevo un attimo di respiro"

"Sei riuscita a trovare qualche finanziatore?!"

"Ne ho trovati molti! E ho addirittura brevettato alcune invenzioni. Oncie, ricordi i vari marchingegni che avevo progettato per il teatro? Beh, erano tutti entusiasti. Mi sono ritrovata a firmare contratti dopo neanche una settimana che ero là"

"Hai già guadagnato qualcosa quindi?"

"Sì. Ho già un gruzzoletto da parte. Comunque appena ho ricevuto le tue lettere sono partita subito. Devo solo tornare tra quattro settimane a Scarborough per motivi di lavoro. Ma parlami un po' di cosa hai fatto tu, Once. Questo posto è... bellissimo. Come hai fatto a trovarlo? E cosa ti è successo?" domandò impaziente di sapere cosa avesse fatto il suo amico.

Once-ler a quel punto iniziò il suo racconto.

Raccontò la scoperta della Valle, degli alberi di Truffula e le vennero presentati gli animali e Lorax.

"E davvero avete cercato di farlo andare via buttandolo nel fiume?" domandò stupita quando le fu raccontato dell'episodio della cascata. Il piccolo guardiano annuì leggermente imbarazzato, provocando una leve risata della ragazza e l'arrossamento delle guance di Once-ler.

----

"Dunque è questo il Thneed" commentò la ragazza dispiegando l'ammasso di fibre vegetali e osservandolo attentamente.

Nella calda tenda di Once-ler, i due ragazzi avevano potuto prolungare la chiacchierata al riparo dal freddo e dagli sguardi indiscreti.

"Sì. Ehm.. Come ti sembra?"

"Lo trovo geniale! Guarda" iniziò la ragazza mettendosi al collo l'oggetto "è una sciarpa calda e morbida come una nuvola" sospirò allietandosi nel caldo tepore che solo le fibre di Truffula potevano dare.

"Hai realizzato qualcosa di veramente innovativo, Oncie. Sono fiera di te" finì lanciando le braccia al collo del ragazzo. Once-ler arrossì fortemente: gli erano mancati quegli abbracci carichi di affetto.

"D-Davvero?" "Certo! Il tuo Thneed farà faville, me lo sento" continuò con occhi pieni di speranza.

"Beh, tu non lo sai... Ma per ora non sono riuscito a venderlo a nessuno. In città non fanno altro che tirarmi pomodori in faccia" si lamentò il ragazzo sedendosi sul letto.

L'amica si mise al sua fianco.

"Non ti abbattere così. Anche io ci ho messo una settimana prima di trovare un buon finanziatore. Tu sei mille volte più in gamba di me; se io ci sono riuscita, allora anche tu puoi riuscirci" parlò accordando l'inseparabile chitarra.

"Dici davvero, Glee?"

Gloria lo fissò per un attimo con un sorrisetto malizioso.

"Dico sul serio, Spilungone... Sometimes it's hard to follow your heart, tears don't mean you're losing, everybody's bruising, Just be true to who you are " canticchiò con un sorriso al ricordo degli anni passati a sperare.

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I giorni passarono. In città la vendita dei pomodori marci andava alla grande. Non si poteva dire così del Thneed di Once-ler...

"Non li biasimo: quell'affare è una porcheria"

"Non dire così, Lorax!" lo criticò Gloria amorevolmente. Quel giorno il sole riscaldava beatamente la valle e stare sdraiati sotto l'ombra degli alberi era una cosa celestiale da fare.

"Sono sicura che oggi sarà diverso. Io ho fiducia in Once-ler"

"Lo so, ragazzina. Ma se anche dovesse venderlo, dopo come farebbe per produrre altri cosi? Ha giurato di non abbattere più gli alberi; non può rimangiarsi una promessa"

"E non lo farà, Lorax. Se riuscirà a venderlo, inizierà a produrre Thneed semplicemente raccogliendo i ciuffi degli alberi, va bene?" spiegò Gloria inginocchiandosi vicino all'esserino baffuto.

"E se invece ti sbagliassi su quel Magrolino?"

"Io ho fiducia in Oncie. Sono sicura che non farà un torto alla valle"

"E se lo facesse?"

Gloria fissò il guardiano con occhi pieni di sfida.
"Allora io troverò un modo per aggiustare tutto. Salverò la valle"

"Mmmh..."

"è una promessa. Lo giuro"

Gloria non poteva sapere in quale orrenda situazione si sarebbe cacciata.

"Spero che tu abbia ragione, ragazzina" commentò scettico Lorax "spero che il tuo amore abbia la meglio sulla sua ambizione"


A.A.: Per adesso mi fermo qui.
Spero che questi capitoli siano stati leggeri da leggere. In caso ci siano errori grammaticali avvertitemi pure
Al prossimo capitolo,
P.Letty 

   
 
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