DECIMO
“Oh! Lady Doll, Lady Doll!
Che situazione imbarazzante…
Spera che mai a te capiti;
perché al cielo e al sole,
anche dopo un bel nuvolone,
a volte lo stesso tragitto capita di percorrere!”
La luce del sole giungeva
pallida attraverso la fitta nebbiolina mattutina che cominciava lentamente a
diradarsi.
Rei si era
nuovamente trovato a ripercorrere la strada diretta al piazzale di fronte
all’albergo dove si era dato appuntamento con Takao.
Questa volta però non era
solo; Yuri lo seguiva con passo spedito lasciando piccoli solchi sulla neve.
Non si erano ancora rivolti
parola, ma l’atmosfera era calma e per niente ostile.
Il moretto si fermò ad un
bivio, essendosi dimenticato della giusta direzione da prendere, e si voltò
verso l’altro.
Un sorrisino imbarazzato
stese le labbra del cinese che si allargò ulteriormente quando l’altro lo
fulminò con lo sguardo.
Yuri sbuffò seccato, chiuse
gli occhi celesti e scosse negativamente il capo rivolto verso il basso.
- Da questa parte.. -
Sussurrò il russo imboccando
la via a destra e proseguendo senza aspettare l’altro.
Rei si affrettò
a raggiungerlo portandosi velocemente al suo fianco.
Il blader
russo non dava l’idea di stare bene insieme a lui, ma
d'altronde non dava nemmeno l’idea di stare male…
Era un personaggio singolare,
enigmatico, e per questo Rei lo trovava parecchio interessante…
Gli lanciò un’occhiata
furtiva…
Il volto del ragazzo era
perfettamente impassibile e, a causa della colorazione pallida, sembrava
risplendere sotto i timidi raggi di sole; proprio come la distesa di neve ai
suoi piedi sembrava luccicare come piccoli granelli di vetro, colpita dalla
luce della beneamata stella.
Un filo di vento cominciò a scivolare lungo le strette pareti delle strade agitando
le bandiere variopinte, appese agli edifici pubblici, e trascinandosi
dietro il fogliame accumulatosi negli angoli dei parchi durante il periodo
autunnale.
I due bladers
proseguivano decisi verso la loro meta, silenziosi, ma con la mente alleggerita
dal pensiero di poter incontrare Kei e mettersi
finalmente il cuore in pace.
Infatti Rei contava molto sul fatto che Takao
avesse recuperato dalla strada Kei e adesso lo
stessero entrambi aspettando di fronte all’hotel.
Per quanto riguardava il caso
di Yuri, il cinese aveva trovato un’unica soluzione…
Infatti nessuno meglio di Kei
avrebbe potuto fare qualcosa per il rosso dagli occhi di ghiaccio.
Così, dopo qualche piccola
scaramuccia, Rei era riuscito a convincere il russo a
seguirlo fino all’albergo ed ad incontrare Kei.
Con la condizione che se Takao non fosse riuscito a trovare il loro amico lo avrebbe
lasciato libero di fare quello che voleva.
I suoi occhi ambrati si
assottigliarono di malizia quando gli ritornò alla mente la fatica
fatta a convincere l’amico a seguirlo.
Quanta fatica…
Di testardi come lui ne
conosceva solo altri due;
Takao…
Kei…
Quanta fatica…
- Che
hai da sospirare ogni due secondi? -
Il cinese alzò lo sguardo
sugli occhi di Yuri.
Due pozzi impenetrabili
incorniciati da due corone turchesi.
Il moro
sorrise mentre riportava nuovamente
lo sguardo di fronte a sé.
- Niente… pensavo che ho troppi amici testardi… -
Il russo inarcò le
sopracciglia lanciando un’occhiata torva all’altro blader.
“Che
strani pensieri che fa questo” sembrava pensare…
- Non vedo cosa ci sia di
male… -
Rispose con tono saccente
alzando un braccio per sistemarsi un ciuffo di capelli che gli era scivolato sulla fronte…
Rei apri
la bocca per ribattere.
Un luccichio evidenziò il
canino troppo sviluppato al suo interno…
La voce del russo si
sovrappose alla sua.
- Meglio avere amici testardi
piuttosto che non averli… -
Il cinese rimase in silenzio.
- Forse hai ragione… -
Yuri si lasciò sfuggire una sorta di ghigno che attirò nuovamente l’attenzione di
Rei su di sé…
- E poi..
male che vada, puoi sempre dar loro una botta in testa quando esagerano troppo…
-
Rei sorrise a sua volta…
Davvero un personaggio
interessante…
Una sorta di ghiacciolo
ironico…
No…
Forse non era la definizione
più corretta…
Meno male
che il ragazzo al suo fianco non era a conoscenza di essere stato classificato
nella sezione “testardi”…
Avvertì le guance arrossirgli
a quei pensieri…
Anche se
sapeva che non si sarebbe notato per via della sua carnagione abbronzata.
- Si, ma a Takao non basta una sola botta in testa… -
Lo stuzzicò Rei con un finto
piagnucolio…
Yuri lo fissò,
volontariamente, per la prima volta, scorgendo la perenne nota di gentilezza
che sempre era presente nei suoi occhi ambrati, ma riconoscendo in essi anche il vigore e la lucentezza del sole.
Il russo fece spallucce senza
mai abbandonare la sua tipica aria di superiorità.
- Per quanto mi riguarda, lui
puoi anche buttarlo fuori dalla finestra… -
Rei storse
il muso…
Che razza di pensieri…
Immaginava una simile
risposta…
E aveva anche già pronta la contromossa.
- E
se si stesse parlando di Kei? -
Yuri inarcò le sopracciglia…
Alcuni ciuffi rossi ricaddero
scomposti davanti ai suoi occhi, ma stavolta non si disturbò a rimetterli in
ordine.
- Kei
non è affatto testardo! -
Rei gli lanciò
un occhiataccia, sorpreso da una simile risposta…
Possibile…?
- Kei
non è testardo?! – Fece lui con tono incredulo senza accorgersi di aver alzato
di poco la voce per lo stupore - Pensavo che tu lo conoscessi abbastanza bene… -
Yuri aprì la bocca con fare
offeso, pronto a rispondere.
I due si guardarono in
cagnesco.
L’atmosfera si era fatta più scottante…
- E infatti
lo conosco anche troppo bene e ti dico anche una cosa: Kei
non è testardo, ma orgoglioso!! E’ sempre stato schiavo del suo orgoglio ed è
per questo che suo nonno ne ha sempre approfittato… -
Rei lo fissò
allarmato…
L’espressione
un po’ ridicolizzata dalla troppa enfasi impiegata per quel discorso...
Gli occhi sbarrati, pronti a
rispondere con un'altra affermazione sebbene sapesse essere un po’ sciocca.
- Ma
allora sei testardo anche tu! -
Il moro saltellava sulla neve
mentre puntava l’indice della mano sinistra contro la sagoma eretta del russo.
Aveva tutta l’aria di uno che
ha appena scoperto la luna.
Leggermente ridicolo…
Calò un silenzio
imbarazzante…
Yuri lo fissò di sbieco,
inarcando per l’ennesima volta un sopracciglio e allungando il muso quasi per
schernire l’altro.
- Invece sei tu che sei
testardo!… e forse anche scemo… - le ultime parole furono appena udibili… - Se
ti dico che Kei è orgoglioso, perché devi dire che è per forza testardo?? -
Yuri si stava irritando…
Rei lo fissò
nuovamente con un’espressione inebetita.
Si divertiva a stuzzicarlo…
Eccome…
- Ma
dopotutto non è la stessa cosa…? -
Yuri si azzittì…
I discorsi privi di senso del
cinese lo avevano un po’ stordito.
Quel moretto era capace di
mandare in tilt chiunque con i suoi discorsi privi di coerenza.
Per un attimo l’idea che lo
stesse facendo apposta gli passò per la mente.
Dopotutto Rei era un ragazzo intelligente ed era evidente che ora si stava
divertendo a punzecchiarlo.
Accidenti a lui!
Non aveva voglia di
continuare così…
- Non è proprio così… ci sono
diverse sfumature… e poi anche se l’orgoglio porta alla testardaggine….
Orgoglio e testardaggine non sono la stessa cosa… -
Rei strizzò
scettico un occhio ambrato…
Erano cose sensate quelle che
stava dicendo o stava sparando pensieri a caso?
Non lo capiva manco lui…
Il tono del russo era
diventato più mansueto e appariva di più simile a quello di uno scolaro che
ammetteva alla propria maestra di non aver fatto i compiti.
Sotto un certo punto di vista
sembrava più dolce…
Evidentemente lo aveva un po’
sfiancato con i suoi discorsi…
Eppure lui voleva solo fare quattro chiacchiere… anche se
non poteva non ammettere di essersi divertito ad ammirare le diverse reazioni
che aveva potuto cogliere negli andamenti del rosso.
- E va bene… allora diciamo
che abbiamo ragione tutti e due… -
Rei sorrise facendo intendere all’altro che aveva intenzione di
dichiarare una tregua.
Yuri accennò distrattamente
con il capo continuando ostinato a tenere gli occhi a terra.
Ormai ne aveva
abbastanza di continuare a fare il gioco dell’altro.
Soprattutto ora che l’aveva
capito.
Quanta fatica…
Rei sorrise fra sé… dicendo con tono divertito…
- Ah! Ma
adesso sei tu che sospiri in continuazione!! -
Yuri gli lanciò
un’occhiataccia tale che, se fosse stato possibile, lo avrebbe fatto tornare
all’epoca delle glaciazioni…
Due occhi celesti intrisi di un’irritazione fuori dal normale.
Rei rimase
impietrito, poi, cercando di calmare le acque si lasciò sfuggire un sorrisino
di circostanza…
- Ok,
ok! Ho capito… non parlo
più! -
Il russo lo guardò scettico
con un’espressione che poteva essere interpretata come un:
“ Ti conviene”.
La cosa morì lì.
Rei rimase
in silenzio…
Incerto se
sentirsi a disagio o gioire per essere riuscito ad esasperare il blader di fianco a lui.
Osservò silenzioso la neve ai
suoi piedi.
Ormai la candida distesa di
ghiaccio si stava lentamente sciogliendo sotto i caldi raggi di sole e, in
alcuni punti più esposti alla luce, cominciava a perdere la sua tinta
immacolata mischiandosi al fango che per tutta la notte aveva ricoperto.
Il ghiaccio cominciava a
formarsi lungo i bordi delle strade ed era diventato più difficile proseguire
senza correre il rischio di scivolare.
Oramai dovevano essere
arrivati…
Lanciò uno sguardo alla
strada di fronte a sé…
Si bloccò…
Una nota di smarrimento
illuminava i suoi delicati lineamenti mentre le sue iridi si assottigliavano
lentamente colte da uno strano presentimento…
Yuri lo fissò, incuriosito
dal suo strano comportamento…
Si fermò a pochi passi da
lui.
Le sue labbra, violate dal
freddo, che si muovevano per pronunciare delle determinate parole.
- Che
ti prende?? -
Due occhi aurei che lo osservarono
velati da un cattivo presentimento…
- Dove mi stai portando? -
Il russo lo guardò senza
capire..
Ispezionò la strada che
stavano percorrendo, ma non vi vide niente che avrebbe potuto allarmare in tale modo il cinese.
O forse era proprio il fatto che non c’era niente di
riconoscibile.
- Che
intendi dire? -
L’altro gli lanciò
un’occhiata ostile…
Stava fingendo o diceva sul
serio?
Poi la mente viene intercettata da un altro pensiero…
Un presentimento ancora
peggiore di quello precedente…
Un
situazione difficile da risolvere…
- Non dirmi
che ci siamo persi… -
Il rosso lo guardo incredulo,
quasi irritato da quella semplice affermazione…
Occhi celesti che si
mischiano all’oro del sole…
Il soffio del vento che
smuove placidamente la lunga coda corvina…
- Pensavo che sapessi dove
stessi andando! -
Rei scosse negativamente il
capo…
La fascia rossa che impediva
ai ciuffi di capelli di inondargli il viso abbronzato.
- Io non conosco queste
strade… tu piuttosto.. abiti qui!! Dovresti conoscere
bene la città!! -
Yuri sorrise meccanicamente…
Un sorriso privo di
sentimento…
- In questa zona le strade
sono tutte uguali ed inoltre non passo quasi mai da
queste parti!! -
Rei lo guardo
con un misto di imbarazzo ed ostinazione…
- Ma
io seguivo te!! -
Yuri si sentì cadere le
braccia…
L’imbarazzo misto all’ira…
La comprensione che porta
all’impotenza…
- Io pure… -
…
Eccomi di ritorno e come
sempre, per cominciare, vi porgo le mie scuse per il ritardo!!!!
T.T
Lo so… sono lenta a postare
le storie… ma ho una marea di cose da fare e anche quando ho il tempo di
scrivere, la mia pigrizia ha il sopravvento e mi distraggo con altre cose…
SCUSATEMI!!!! T.T
Comunque… vi è piaciuto questo capitolo?? Ho perso un po’
l’abitudine a scrivere come prima e mi è stato un po’ difficile riadattarlo ai
capitoli precedenti!!^^’’’
Spero non si noti troppo….
-.-’’
Ringrazio come sempre tutti
quelli che da sempre mi seguono e tutti coloro che ad
ogni capitolo hanno il buon cuore di lasciarmi un commento!! Non sapete quanto
mi renda felice!! (Continuate così!!^^’’)
Vediamo… se ci sono cose poco
chiare nella storia riferitemelo pure! Cercherò di porre un rimedio!!
Per oggi basta così!
Ci vediamo con il prossimo
capitolo!!!+-+
CIAUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!^.^