Sono stufa. Stufa di essere invisibile, l'ultima scelta di tutti... persino di me stessa, di Allison Curtin ; e questo è solo l'inizio della mia vita da 15enne in questo mondo malato di soldi e follemente innamorato dell'infinito. Ma per quelli della mia età cosa vuol dire veramente infinito? Un semplice simbolo da dedicare all'amica del momento? Un oggetto dal significato scontato, del sentimento cosiddetto infinito che si prova in quel momento? Un simbolo matematico che si impara sui banchi di scuola? Oppure, quello che credo significhi per me, un segno del semplice fatto che tutto è più grande di noi in questa vita e che possiamo solo essere costretti di adeguarci. Adeguarsi... uhm si devo adeguarmi a quello che vogliono gli altri senza esprimere la mia opinione. Non mi piace questo. Io voglio dire al mondo il mio pensiero, senza pensare alle conseguenze; a quello che altri pensano senza nemmeno conoscere la mia persona, il mio carattere, il mio IO che è ancora da scoprire perché nascosto chissà dove. Di questi 15 anni ho molto da ricordare, allo stesso tempo poco. La mia vita è stata un po' come una montagna russa, ma non posso lamentarmi. Alcune volte è stata dura, secondo il pensiero del momento. Sono sempre stata diversa dalle mie coetanee. Per certi versi mi andava bene, ma per la maggior parte delle volte mi sentivo esclusa ed estraniata dalle relazioni comuni. Notavo che le altre facevano cose che a me non passavano neanche per l'anticamera del cervello. Questa cosa capita tuttora. A 15 anni sembra che il mio comportamento, agli occhi delle mie coetanee, sia quello di una 13enne, guarda caso l'età di mia sorella... Mia sorella si chiama Charlotte e come con tutte le altre sorelle nel mondo (forse si salvano alcune eccezioni) non andiamo d'amore e d'accordo in nulla. A lei piace truccarsi abbondantemente, invece a me piace essere acqua e sapone tranne alcune rare eccezioni; le piacciono i vestiti griffati, a me piacciono i vestiti semplici e abbordabili per chiunque. Queste sono solo alcune cose che ci differenziano, ne avrei moltissime altre da dire. I miei rapporti con "il mondo esterno", come lo chiamo io, sono semplicemente per andare e tornare da mia nonna che amo tanto. Mia nonna ha avuto una vita molto difficile, che non si merita per niente. Purtroppo quando lei aveva solo 7/8 anni, sua madre morì e poco dopo pure suo padre, per questo motivo dovette andare subito a lavorare senza mai imparare a leggere e scrivere. A 26 anni lasciò il suo paese per venire in questa zona, dove conobbe mio nonno. Dopo 8 mesi si sono sposati. Io penso che questo sia il vero amore; nel senso, innamorarti di una persona conosciuta da poco, con diverse abitudini, e continuare ad amarla comunque finchè la morte non separa la carne ma non lo spirito. Io non ho mai conosciuto mio nonno, ma so, attraverso e racconti della nonna, che ci avrebbe amato più della sua stessa vita; come lei del resto. Mamma ci dice, che siamo la forza per andare avanti di nonna. Certo, qualche volta bisticciamo, ma io le voglio un bene dell'anima; e se mi chiedessero di scegliere tra una fortuna di soldi per andarmene chissà dove o donare del tempo a lei... bè lei vale giglioni di miliardi di milioni di soldi. Mia sorella ed io siamo state praticamente cresciute da lei, mentre i nostri genitori erano al lavoro, quindi...

Ma questo è solo l'inizio di tutto.