Anime & Manga > Creepypasta
Segui la storia  |       
Autore: Mama Holy    24/01/2015    2 recensioni
[creepypasta]
[creepypasta][creepypasta][creepypasta][creepypasta]
"«Comunque Jody, questa sera facciamo un pigiama party a casa mia, quando torniamo da questa uscita, vuoi venire anche tu?» chiese Abby mentre le stringenva le mani fredde, Jody la guardò per un po' e stava per dire di no, quando il pensiero lampante della presenza di quell'entità nominata da Abby "fidanzato" le fece cambiare idea
«Ok» era pronta a tutto pur di salvaguardare la purezza dell'amica......"
Questa decisione, questo piccolo -ok- cambierà la vita di Jody per sempre...
(che frase seria non è da me .-. XD)
se siete curiosi di sapere come andrà a finire che ci fate ancora qui?
Non vi dirò nient'altro se vi va di sapere leggete! ;)
Genere: Generale, Thriller, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeff the Killer, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
VJ 5. Mostro!

Voiceless Jody
5. Mostro!

Si girò verso di lei fermando la mano, il volto di Abby era in lacrime

< P-perché J-Jody io non > si coprì il volto con le mani singhiozzando

< Abby… > provò a biascicare l’altra ma non aveva più voce, per la prima volta provò una tristezza infinta

< Io credevo che noi fossimo amiche, io credevo in te Jody ma allora perché, perché > si levò le mani dalla faccia mostrando tutta l’ira disegnata in essa, scolpita in ogni ruga d’espressione che copriva la sua faccia,

< TI ODIO!!! > gridò lei e questo scioccò Jody distruggendola, fece cadere il coltello per terra mentre mezza tremante provò ad avvicinarsi a lei allungando una mano, non si era sentita mai così disperata

< NON TOCCARMI! > gridò l’altra colpendogli la mano

< MOSTRO! > detto questo corse via uscendo di casa lasciando Jody tremante in mezzo alla stanza, sentiva ancora le sue parole riecheggiargli nel cervello -Mostro! - guardò a terra sconvolta, per poi correre via anche lei seguendo l’amica

 

Uscita di casa si volto e voltò per cercarla ma l’unica cosa che vide fu un corpo gettato sull’asfalto, sperò con tutta se stessa che non fosse lei e continuò a sperarlo mentre si avvicinava piano.

Ma purtroppo per lei i suoi desideri non si avverarono, quella era la sua amica morta con una coltellata allo stomaco.

 

Pianse.

Jody pianse per la prima volta nella sua vita pianse non riusciva nemmeno ad urlare poteva solo piangere, singhiozzava sembrava una piccola bambina a cui era stato rotto il gioco preferito quello che amava i più; stava soffrendo dentro e quella sofferenza era troppo per una persona che non l’aveva mai provata, adesso era sola.

Faceva male, troppo male e lei non sapeva come fermare quel dolore.

 

Cadde in ginocchio raggomitolandosi su se stessa con una mano che le stringeva il petto, questo movimento fece uscire dalla tasca del suo pigiama il piccolo coltello che aveva ricevuto quella sera; lo prese e lo aprì iniziando a guardare la lama con grande interesse

“Forse… “

Se lo puntò contro posandolo un po’ più sotto dell’occhio, poi spinse facendolo penetrare nella carne, infine con un gesto lo portò giù fino al mento formando un taglio enorme sulla sua faccia,

Faceva male il sangue continuava ad uscire e la ferita bruciava; aveva raggiunto il suo obbiettivo, adesso tutto il suo corpo era concentrato su quel dolore e non sentiva più quello nel suo cuore…

 

 

Poi ci fu il caos.

Le macchine della polizia circondarono la zona insieme all’ambulanza che la portò via dal posto, stendendola su uno dei lettini su cui poi svenne.

 

Al risveglio era di nuovo nella camera d’ospedale ma questa volta quasi non ci fece caso; aveva infatti smesso di interessarsi a qualunque cosa la circondasse, non le importava dov’era ne cosa facesse, con la mente era sempre immersa in altri pensieri che pian piano la stavano uccidendo dentro.

 

Era triste ma non piangeva il suo sguardo era vuoto e non mostrava nessuna emozione, non riusciva più a provare nulla di nulla a parte la tristezza che riempiva il suo cuore, ma a cui non dava mai sfogo…

 

Quando uscì dall’ospedale il medico consigliò ai suoi genitori di mandarla a scola, pensava che magari incontrare persone l’avrebbe aiutata; e si può dire che non sbagliò del tutto.

 

Così la mattina dopo si svegliò presto.

Per andarci si mise dei Jeans scuri scelti a caso dal suo armadio e la sua nuova felpa a collo alto di color rosso scuro; questa le era stata regalata dai genitori di Abby, erano sempre state delle bravissime persone e si sentirono quasi colpevoli del suo stato d’animo così glielo avevano regalato per scusarsi.

 

Si vedeva bene che non lo avevano scelto a caso; avevano seguito tutti i gusti di Jody, il suo colore preferito, che era appunto il rosso, e il suo vestire sempre in modo molto semplice, in oltre il collo lungo poteva aiutarla a nascondere la brutta cicatrice che gli era rimasta in faccia e gliela solcava tutta in diagonale arrivando a tagliare quasi in de metà precise le labbra.

 

Comunque sia entrò a scuola come se nulla fosse, ma non fu lo stesso per i suoi compagni di classe.

Ovunque passasse c’era qualcuno che ne parlava ma lei non li ascoltava nemmeno, non gli importava cosa stessero dicendo, e nessuno si sarebbe mai sognato di andare là e parlarci.

 

Nessuno tranne i tre bulli che la tormentavano, o almeno avevano sempre cercato di farlo fallendo miseramente ogni volta davanti alla sua freddezza assoluta e il suo menefreghismo totale mettendosi in situazioni imbarazzanti.

Ma questa volta pensarono ovviamente che era la giusta occasione per vendicarsi e far vedere la loro supremazia su quel minuscolo scarafaggio.

 

Così la raggiunsero all’uscita, avvicinandosi a lei con gli occhi di chi è sicuro di essere superiore all’altro

< Ehi Jody vedo che sei tornata! > iniziò il più grande mettendole una mano sulla spalla

< Sai volevamo chiederti su alcune voci che giravano… > continuò un altro che invece stava appoggiato al muretto, il quale non ricevette la minima attenzione dalla ragazza idem quello prima

< Sai alcuni dicono che sei stata tu ad uccidere Carl, Mattew, Deisy e Abby lo sai? >

< Altri dicono perfino che lei e il killer fossero alleati >

< Io invece ho sentito che… >

Continuarono così per un po’ mentre l’espressione di Jody diventava sempre più cupa e la tristezza lasciava spazio alla rabbia.

Poi ci fu la goccia che fece traboccare il vaso

< Mi dispiace un po’ sai per Abby intendo era davvero una bella gnocca magari avrei potuto f- > Un pugno non gli permise di continuare il discorso, mentre si poteva ben vedere l’ira più pura negli occhi ambra di Jody.

 

< Hoho! Hai reagi- > ma non ebbe il tempo di continuare nemmeno questa che lei con un gesto netto e sicuro gli tagliò la gola col coltello ripiegabile che portava ancora con lei.

Solo quando il sangue rosso sporcò l’asfalto tutti si accorsero di cosa era realmente successo e con la consapevolezza arrivò il caos, i ragazzi urlarono di paura tirandosi indietro, mentre alcuni scappavano e altri chiamavano ambulanza e polizia.

< M-mostro! > urlò uno dei due rimanenti buttandoglisi addosso e iniziando a tirarli svariati pugni in faccia ma l’unica reazione che ottenne fu un gran sorriso un sorriso macabro e malato, poi improvvisamente con un braccio gli circondò il collo costringendolo ad abbassarsi

< Anche lei mi chiamò così > bisbigliò nel suo orecchio prima di accoltellarlo al cuore sporcandosi ancora di più del sangue che sulla felpa non si vedeva quasi.

 

Se lo tolse di dosso alzandosi con ancora il sorriso stampato sulla sua faccia

< Ma non mi aveva capito, neppure io avevo capito > biascicò mentre alzava pian piano il volume della voce facendola diventare sempre più scura

< Questo non è un mostro… Questo… SONO SOLO IO! > la sua voce divenne scura sdoppiandosi, sembrava quella di un demone e non più un umano, sembrava venire direttamente dagl’inferi.

 

Tutti si bloccarono mentre lei con un piccolo rivolo rosso alla bocca colpiva l’ultimo ragazzo alla testa tagliandogliela in due con molteplici coltellate al cranio, mentre sempre più sangue usciva dalla sua bocca.

< Sono solo io sì, ma io sono un mostro > bisbigliò in fine ridacchiando per poi cadere priva di sensi sul corpo dell’altro ragazzo.

 

 

 

< Non pensavamo che avesse ricevuto dei danni così terribili, ha un assoluto bisogno di cure mediche.

Ha molti problemi tra cui autolesionismo e violenza incontrollata, dobbiamo tenerla sotto cure mediche finché non si riprenderà,

se si riprenderà >

 

 

Ciao!

Siamo arrivati al penultimo capitolo, ma io non voglio finire la storia sono così triste anche se forse visto che ora le storie sono diventate tre sarebbe meglio ^^”

Lo so che avevo detto che questo sarebbe stato il terzultimo ma ho sbagliato scusate  :’)

Il prossimo è l’ultimo e credo ci metterò un po’ di più a pubblicarlo per il problema che ora le storie sono tre e perché miro a renderlo memorabile XD infondo è l’ultimo cap no?

Be’ per ora vi saluto ci vediamo dopo nei commenti sperando che il cap vi sia piaciuto anche se un poco cortino

Holy ^w^

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Creepypasta / Vai alla pagina dell'autore: Mama Holy