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Autore: Slvre99    24/01/2015    1 recensioni
[ HungerGames!AU ] 
< MI OFFRO VOLONTARIO! > urlò Jack.
Con quella affermazione, l'albino, aveva appena firmato la sua morte. Essere scelti per gli Hunger Games non era affatto un bene nel distretto 5. Ventiquattro tributi lasciati in un arena ad uccidersi tra loro era qualcosa di orribile. Solo uno sopravviveva. Come potevano piacere questi giochi alla popolazione di Capitol City? Però quella edizione era diversa e Jack lo sentiva, nel sangue.
La neve gelava, il sole sorgeva, il drago volava e l'orso cacciava. Loro, insieme, erano la ribellione.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Catching Ice

L'inizio della fine

 



Merida era terra, aveva perso i sensi e non si muoveva. Sembrava come morta, ma il suo cuore batteva piano, però batteva. 

Jack gli era piombato addosso dal primo secondo che la ragazza sbatté contro il muro elettrico invisibile. Aveva sospettato che ci fosse un campo di forza a partire dal suo ronzio: strano, particolare, si riconosceva tra mille. L’albino viveva nel distretto 5, aveva sentito il rumore di un campo di forza ogni volta che passava vicino la centrale, che era circondata dal filo ad alta tensione. Era lo stesso rumore, lo stesso infernale ronzio. 

< Merida, ti prego! Respira! > disse portandosi le mani al viso e cercando di tranquillizzarsi. Come poteva calmarsi? 

< Ti prego… > mormorò tra i singhiozzi. Il cuore della ragazza si fermò. Jack per poco non svenne. Era fermo. Era morta. 

Con tutta la sua forza tappò il naso della ragazza e cercò di soffiarle nella bocca. Le soffio velocemente e con regolarità. Poi forzò le mani sul suo torace e riprese a soffiare. 

1…

2…

3…

< COSA FAI?! > gridò Merida tossendo rumorosamente. 

< Ti salvo la vita! > rispose l’albino staccandosi da lei immediatamente. 

< Piangevi? > sorrise con un tono di sfida la ragazza alzando un sopracciglio. 

< Io. Non. Piango. > 

< Oh si, stavi piangendo. > ridacchiò la rossa asciugandogli le lacrime che gli rigavano il volto. 

< Scusa se ero preoccupato per te. >  ghignò alzandosi in piedi e osservandosi intorno. Il campo di forza era molto grande e il suo ronzio era incredibilmente forte soprattutto in quel secondo, tanto da far tappare le orecchie a Jack. 

< Cos’hai? > chiese Merida pensando che l’albino la prendesse in giro tappandosi le orecchie. 

< Non lo senti? > 

< Sentire cosa? > 

< Il campo di forza. > la rossa tese le orecchie in ascolto, ma l’unica cosa che riusciva a sentire era solo il cinguettio di un uccello. 

< Se pensavo che fossi leggermente pazzo, mi sbagliavo. Ora sei completamente andato! > gli disse guardandolo seccata. 

< Prova ad avvicinare l’orecchio a me. > Merida lo fece, si bloccò non appena sentì quel lieve ronzio. 

< Si sente appena. > mormorò alzando gli occhi al cielo. 

< Non è vero! Sono riuscito a sentirlo da prima. > borbottò l’albino offeso. 

< E poi il mio può essere un dono per evitare di morire scontrandomi con esso, tu ci sei andata a sbattere in pieno! > continuò Jack incrociando le braccia al petto. 

< Comunque non possiamo superarlo! Quindi vediamo dove finisce e torniamo dal resto del nostro gruppo. > 

< Adesso siamo anche un gruppo? Sicura che non hai subito dei gravi danni celebrali e puoi morire da un momento all’altro. > sorrise il ragazzo punzecchiandola. 

< Chiudi il becco! > sbraitò la rossa, in qualche strano modo divertita dalle sue parole. 

< Quanto può essere grande questa cosa? > chiese la rossa dopo qualche secondo indicando il muro elettrico. Jack raccolse un sasso da terra e lo lanciò in direzione del campo di forza. La pietra rimbalzò e mostrò delle onde che viaggiavano per tutto il muro fino alla fine. 

Di una cosa erano sicuri i ragazzi in quel istante: il muro non si poteva scavalcare, tantomeno evitare, perché avevano capito che tagliava l’arena per metà. 

< E ora che facciamo?!? > domandò Jack entrando nel panico. 

< Non lo so. Aspettiamo che sparisca. > proferì Merida preoccupata. 

< ASPETTIAMO!?! Mia sorella può essere in pericolo e noi dobbiamo aspettare prima di poterla vedere? Non so tu, ma io non aspetto neanche un secondo intrappolato in questo schifo di metà. > esclamò facendo diventare gli occhi sempre più grandi e rossi. 

< Vuoi morire folgorato? Vuoi ucciderti solo perché non sei convinto che i nostri amici la sappiano proteggere? Se vuoi questo puoi anche andare, ma io non ti seguirò. > 

Jack schiumava di rabbia, erano stati gli strateghi a separarli volontariamente. Non si sarebbe mai vendicato abbastanza per tutto ciò che gli avevano fatto e si sarebbe vendicato, ne era certo. Li odiava sempre di più. 

< Calmati, Jack. Emma sta bene e noi siamo salvi per ora. > sussurrò Merida stringendoli la mano. 

< Io la devo salvare! > gridò correndo verso il muro elettrico. Si sarebbe schiantato. Sarebbe morto. Era logico. 

***

 

< La tua vita noi uccidiamo… Ma di certo non ci fermiamo . > canticchiò a voce alta la ragazza del distretto 4. Quelle parole fecero venire alla piccola Emma i brividi. Era legata mani e piedi e la stavano trascinando fino alla Cornucopia in un sacco. I suoi amici non erano in un bello stato. Rapunzel aveva perso i sensi ed era crollata in una pozza di sangue, Hiccup era riuscito a proteggerli fin quando una spada non passò per la sua gamba. 

Il cannone non aveva sparato, ma i favoriti volevano farli morire in modo doloroso, così li lasciarono nella foresta con le speranze di vita sotto lo zero. 

< Ti diverti dentro il sacco, principessa? > ghignò Moccicoso strattonandola. La bambina fece un urlo lacerante, sperando che Jack potesse sentirla e venirla a salvare, come avrebbe fatto con i suoi amici. Emma sapeva che suo fratello sarebbe venuto, lo sentiva dentro. 

< Lasciatemi andare! > gridò quando furono arrivati alla Cornucopia. 

< Ti lasceremo andare solo dopo aver trovato il tuo amato fratellino… > Astrid non riuscì a finire la frase. Emma aveva appena morso il dito di Flynn tanto forte da farlo sanguinare. Moccicoso si avvicinò e con forza le diede uno schiaffo in pieno viso. 

< Ragazzina, se vuoi sopravvivere devi cooperare. > sorrise malignamente. 

< Non starò dalla vostra parte nemmeno tra un milione di anni! Vi pentirete di quello che state per fare, Jack arriverà e mi salverà! > disse con tutto il coraggio che era riuscita a tirar fuori. 

< Quando arriverà Jack noi lo uccideremo e dopo di lui uccideremo anche te! >

***

< Ti avevo detto che serviva solo un po’ di buona volontà. > sorrise furbamente Jack alla rossa. 

< No, serviva che gli Strateghi togliessero il muro nel momento giusto, se no tu saresti morto folgorato. > disse Merida. Si stavano avvicinando alla grotta e Jack stava uscendo dalla pelle dalla voglia di vedere Emma sana e salva. 

< Dove sono? Non sento le loro voci! > esclamò agitandosi. 

< Vedrai che stanno tutti bene! > 

< E se è successo qualcosa? >

< Non può essere successo nulla! > 

< E se… > 

< NO. > 

Quando i due ragazzi arrivarono davanti alla grotta non ci fu spiegazione più logica che un gruppo di favoriti era andati a farli visita nella loro assenza. Per poco l’albino non svenne, sua sorella era scomparsa. 

Disperato si chinò a terra lanciando un urlo. La rossa rimase immobilizzata nel vedere Rapunzel ed Hiccup in una pozza di sangue. Velocemente di lanciò sui ragazzi e vi spalmò un po’ di crema curativa che aveva conservato sulle ferite più gravi. Il loro cuore batteva ancora ed erano arrivati giusto in tempo. 

< Jack, passami delle garze! > enunciò Merida con le lacrime agli occhi. L’albino non si mosse, i suoi occhi erano assenti e la voce della ragazza gli era passata di sfuggita nella sua testa senza capirne un senso preciso. Nella sua mente riecheggiava solo un nome: Emma. 

< Jack! > gridò più forte che mai la ragazza del distretto 12. 

< Lei è morta. > riuscì solo a dire senza guardare Merida negli occhi. 

< No… Hiccup mi ha detto che è stata portata via… >

< LEI È MORTA! > gridò a tal punto di far volare via gli uccelli dagli alberi. Nella sua voce c’era solo del terrore. 

< Ascoltami bene, Emma è alla Cornucopia! Facciamo ancora in tempo a salvarla. > disse abbracciandolo. 

< Jack, non avere paura. La salveremo. Sono sicura che non azzarderanno ad ucciderla senza che tu ti faccia vedere, è quello il loro scopo, vogliono ucciderti. > 

Il ragazzo sigillò gli occhi e si fece forza. Con le gambe tremolanti si alzò e strinse la sua ascia tra le mani. Camminò velocemente e arrabbiato in direzione della Cornucopia. Se avrebbe visto che le avevano fatto del male non ci avrebbe messo niente a ucciderli tutti. 

< Aspetta che Hiccup e Rapunzel guariscano! > suggerì Merida appoggiandogli la mano sulla spalla. 

< Ho aspettato abbastanza. > rispose lui tra i denti. 

***

< Fatela gridare! Bisogna attirare la concentrazione del ragazzo. > ordinò Astrid osservando la foresta fitta attorno a lei. Aspetta un attacco dell’albino, sapeva che gli stava osservando e non vedeva l’ora che quel ragazzo si sarebbe fatto vedere. 

< Lasciatemi stare! > mormorò la bambina tirando calci e pugni in tutte le direzioni. 

< Non fare la difficile, avanti… > sorrise malignamente Moccicoso. 

< Jack! > gridò Emma spaventata 

< Più forte! > disse la ragazza del 4 ferendole una guancia con il suo coltello. 

< Vi pentirete di avermi fatto questo! Quando Jack verrà vi ucciderà tutti! > 

< Quando il tuo fratellino verrà noi lo uccideremo, stupida! >

< Non chiamare mia sorella in quel modo! > esclamò Jack facendo capolino da dietro la Cornucopia e con un colpo della sua lancia tagliò le corde che tenevano legate la bambina. 

< Sei vivo! > sorrise sua sorella stringendogli la mano. 

< Anche tu! > rise il fratellone cercando di correre via da li, ma qualcosa li fermò. Era una ragazza con i capelli chiari spuntata dal nulla e aveva un grande arco con una freccia puntata verso la testa di Jack. 

< Un passo e sei morto. > enunciò seria. L’albino si voltò, era Elsa. 

< Fallo. > disse stringendo Emma dietro di se. 

< Avanti colpiscimi! > i tributi favorivi erano rimasti scioccati da tale scena. Nessuno diceva niente. Il sole era scomparso, lasciando spazio alla luna che con i suoi raggi illuminava la scena. 

Jack chiuse gli occhi e sentì la freccia scoccare. Era l’inizio della fine.

***

< Hai salvato Jack una volta. Non puoi farlo di nuovo. > ghignò Malefica. 

< Farò in modo che il vincitore non sia una bambina… > mormorò Scar con voce ansiosa. 

< Fai in modo che il vincitore ci sia. Scar, la lista dei vincitori si sta restringendo e Jack fa parte di quella lista come fa parte Emma. Non m’interessa chi vincerà, ma come vincerà. > 

< Consideratelo fatto, presidente. > 

< Spero che il gran finale sia come lo immagino… >

< Ci stiamo impegnando tutti per fornire gli ibridi nel tempo richiesto. > 

< Bene. > 

 



Salve a tutti! 
Il quadrimestre sta finendo e non ho avuto tempo per scrivere nulla in questa settimana, quindi tutto quella roba che leggete è stata scritta mezz'ora fa. In poche parole è venuto uno schifo. XD Spero che neanche sta volta siate venuti con i forconi sotto casa oppure con qualche Dolente solo per me. 
Oggi non ho molto da dire, quindi andiamo subito hai ringraziamenti...
Grazie a chi ha messo questa cosuccia nelle preferite! Anche a chi recensisce, segue & Co. 
Vorrei sapere cosa ne pensate e chi secondo voi dovrebbe vincere gli Hunger Games. 
Beh, Alla prossima! 

Slvre99 

 

  
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