Pioggia
Sento la pioggia cadere su
di me, osservo il cielo grigio e le mie lacrime si mischiano alle mie lacrime e
al nostro sangue.
“Quanto mi piace la
pioggia, sembra che sciacqui via tutto il male del
mondo!”
Se solo potesse sciacquare
via questo dolore che sento dentro di me, se solo potesse cancellare tutto
quello che è successo, tutto quello che ho fatto.
Chiudo gli occhi e cado a
terra, la mia mano nel fango, appoggio la fronte sul tuo corpo e sento il calore
che ti caratterizzava abbandonarti. Eri così freddo, eppure prima, prima eri il
sole…
“Dai andiamo a giocare
Sas’ke, vedrai che ti diverti anche tu, fuori c’è il
sole!”
Accarezzo il tuo viso,
sperando che si risvegli urlando e strepitando come al tuo solito dicendomi di
smetterla di fare il melodrammatico e di tornare al
villaggio.
“Stupido baka-teme, è ovvio
che tornerai al villaggio volente o nolente!”
Forse avrei dovuto restare,
forse le cose sarebbero andate diversamente, forse tu saresti ancora qui,
accanto a me, forse, forse saresti ancora vivo.
“Morire? No, devo ancora
diventare Hokage! Non c’è tempo per starsene straiati a far
niente!”
Ero tornato, per te, per il
tuo sorriso, la tua voce squillante, la tua mania del ramen e la tua fissazione
per i legami, ero tornato. Per te.
“Perché noi abbiamo un
legame Sas’ke!”
Infondo ne ero convinto
anch’io e quando sono tornato vidi che ne eri felice, così dannatamente felice
che decisi che tutto quello che avevo fatto, era
giusto.
“Sasuke! Sasuke sei
tornato!”
Mi abbracciasti e io
ricambiai il tuo abbraccio, ero felice, eravamo felici, finchè non vidi quella
brutta copia di me entrare nell’ufficio dell’Hokage e tu gli sei corso incontro,
abbracciandolo, non come un amico, ma come
un'amante.
“Guarda Sai! Sasuke è
tornato!”
Dovevi rimanere con me,
stare tra le mie braccia, amarmi, dovevi stare con me, me solamente e nessun
altro. Ero convinto che mi amassi e forse l’hai fatto, ma ora amavi un
altro.
“Ma cosa stai dicendo? No!
Sta zitto!”
Non avrei accettato che
nessuno ti toccasse, dovevi essere mio, tutto mio e non avrei lasciato nessuno
averti, o ti avrei avuto io o non ti avrebbe avuto
nessuno.
“Ti ho dato una dannata
possibilità, anni fa, alla valle della fine, e tu hai messo in chiaro che i
sentimenti erano a senso unico. Pretendevi che ti aspettassi? Credevi che non
avessi il diritto di rifarmi una vita?”
E ora sei freddo, per
terra, con la pioggia che ti cade attorno, lo sento avvicinarsi, so di essere
troppo debole per fare qualcosa. Ti bacio un’ultima volta dolcemente, ma ormai
non c’è più niente di te, i tuoi capelli biondi sono tinti di rosso dal sangue e
il tuo corpo è freddo.
“Ti prego Sas’ke, lasciami!
Ti prego!”
Lo sento dietro di me e non
mi volto, non gli parlo, so che il suo solito sguardo è contratto dalla furia,
giá, la stessa furia che mi ha portato ad
ucciderlo.
“Bastardo.” Sibila
furioso.
Mi odia, lo so, gli ho
tolto la sua luce e quel che è peggio, non me ne pento, è mio, fino al suo
ultimo momento, finchè i suoi non si sono chiusi.
“Vorrei non averti mai
incontrato.”
Quelle parole mi fecero
male, mi trafissero il petto e mi strapparono in mille pezzettini e mi sento
morire, ma poi…
“Ti
amo…”
Sento il suo pugnale
attraversarmi il petto, so che ho poco da vivere e mi porto su di lui: “Ti
amo.”
“Non ti lascerò mai
andare!”
Lo abbraccio con tale forza
che Sai, anche in tutta la sua furia non riesce a staccarmi e la conoscenza mi
sta lentamente abbandonando, ma non riesco a rammaricarmi, perché tu sei con me
e sei mio.
Lo so, lo so.
Allegria saltami addosso. Sono depressa okay?
Per chi non
l’ha capito le frasi in corsivo sono frasi dette da Naruto, sono delle specie di
mini flashback.
Spero sia
carina, ho pensato di farla come one-shot parallela a “paint” per chi non
l’avesse letta leggetela e capirete.
Beh spero vi
piaccia.
BACI