«Tobio-chan, vuoi che ci sentano?» l’altro si azzittì immediatamente, provocando l’ilarità del maggiore che, con un sorriso tutt’altro che rassicurante, si era tolto la maglietta e si preparava a calarsi sul moro, seduto con le gambe piegate e divaricate. Si teneva con le braccia sul materasso e fissava Oikawa in silenzio, seppure imbarazzato dalla situazione. Era sempre così puro nonostante tutto, come se fosse stata la prima volta, per loro.
[Oikawa/Kageyama]