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Autore: draconianApathy    25/01/2015    1 recensioni
Dal primo capitolo:
"-Di cosa dovevi parlarmi fratellone?
-Stanno succedendo varie cose nel nostro paese.
-Ve~ è finita la pasta?
-Non scherzare è una cosa seria!
-Che succede?
-Vogliono diventare indipendenti ... Due regioni."
Ecco a voi un misto di comicità, demenzialità e ... PASTAAAAA!
Fanfiction scritta a quattro mani con Katniss_yaoi ♥
Hasta la pasta!
Ellie01 e Katniss_yaoi
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Do pasta, not war!
Di come Campania e Veneto chiesero l'indipendenza.

Capitolo 2: Chi si fa ammazzare, chi sfoggia arti marziali: il meeting più normale del pianeta!

 

~ From now on, they’ll be together ~

<< Non posso credere di dover trasportare in questo modo la rappresentante di una regione. >> sbottò Romano uscendo difficoltosamente dalla libreria più bramata da due CERTE ragazze ora trascinate fuori da essa grazie alle due nazioni rappresentanti l’Italia: in che modo?

Beh, dato che le due non avevano alcuna intenzione di seguirli si erano aggrappate allo scaffale dedicato a John Green contemplando i libri che si trovavano lì sopra perciò a Romano e Veneziano, anche se quest’ultimo non aiutava affatto perché aveva adocchiato nel reparto “Cucina” delle ricette per la pasta, venne l’idea strana di trasportare di peso le due ragazze, ma purtroppo per loro non avevano contato gli acquisti nelle buste delle ragazze che siccome c’era il 15% di sconto avevano comprato quasi tutta la libreria e quindi oltre alle ragazze dovettero trasportare più di 20 chili di libri.

La parte peggiore di tutto ciò era che era toccato al meridionale fare tutto il “lavoro sporco” per così dire, mentre il settentrionale non faceva altro che sclerare in quanto alla pasta, quindi provate a immaginare quanto il ragazzo avrebbe dovuto sopportare: più di cento chili sulle spalle e un fratello che parlava di cucina della quale non interessava un cavolo.

Romano si sentiva sollevato che per strada e vicino al Duomo non ci fosse anima viva, se no questa situazione sarebbe sembrata abbastanza strana; durante il tragitto però stanco e sudato, diede la rappresentante del Veneto al fratello minore che la prese in braccio a principessa mentre la rappresentante della Campania si trovava ancora sulle spalle di Romano che la trasportava come un sacco di patate o pomodori come avrebbe preferito lui, dato che ogni riferimento alle patate gli ricordava quel crucco mangia patate -come lo chiamava lui- di Germania.

<< Vi prego ditemi che manca poco >> per quanto potesse essere pucciosa quella situazione, Feliciano non ce la faceva già più a portare Serenissima e i suoi libri, quindi Marika e Lovino lo guardarono male, anzi straniti.

<< Ma se non lo sai tu quanto manca, dove caspita stiamo andando? >> chiesero all’unisono con gli occhi sgranati; a quel punto Feli si mise una mano dietro la nuca e iniziò a ridacchiare imbarazzato: a quanto pareva non si ricordava nemmeno di esistere.

Questa azione però lo portò a far cadere di peso la ragazza che aveva in braccio e poverina atterrò sull’asfalto duro, così mentre Marika aiutava l’amica ad alzarsi e sgridava Veneziano, Romano si avvicinò ad una struttura che per fortuna riconobbe come il luogo del Meeting.

<< Per oggi te la sei cavata! >> esclamò l’Italia del Sud << Se succede ancora niente pasta per tre giorni! >> detto ciò qualcosa come un grido spaventato uscì dalle labbra del diretto interessato e continuò a ripetere per trentun volte “LA PASTA NO!” e promise di fare il bravo almeno per la prossima giornata.
O così si sperava vivamente.

<< Quindi questa struttura dall’altra parte è la Scala? >> chiese la rappresentante del Veneto che nel frattempo aveva messo amichevolmente un braccio sulle spalle della compagna d’avventure.
<< Boh, penso di sì. >> rispose la diretta interessata che aveva visitato due anni prima solo la Mondadori e il McDonald quando aveva fatto un viaggio a Milano con la sua famiglia.

Aveva appena finito di dire ciò quando si accorse che Romano e Veneziano non c’erano più, quindi per prima cosa venne loro un attacco di panico, ma poi sentirono la voce di Veneziano che supplicava il fratello di lasciargli la pasta nella scalinata che si trovava all’ingresso dell’edificio.

Sentito ciò si fiondarono subito dentro il Comune e, peggio di flash, corsero come delle pazze verso i loro due “boss”, ridendo poi pazzamente e facendo attenzione a non far cadere i libri dalle buste.
Arrivarono finalmente alla stanza, che trovarono un po’ per fortuna un po’ perché avevano chiesto indicazione, dove si sarebbe tenuto il meeting: era una sala gigantesca molto più grande di quanto le due ragazze avevano immaginato, vi era posto per qualunque nazione ovviamente ma la cosa che più mancava erano proprio gli Stati, difatti le sedie e i tavoli erano in perfetto ordine appena puliti dalle donne di servizio e i quattro erano completamente soli.
Per loro fortuna trovarono un divano in pelle proprio affianco alla finestra dove occupando quel posto si misero a leggere e misero a caricare i telefoni nella presa più vicina.

Erano così immerse nella lettura che non si accorsero dell’arrivo delle altre nazioni che si accomodarono in silenzio ai loro posti … almeno finché non arrivò Alfred che gridò << I’M THE HERO! >> così forte che le ragazze sobbalzarono per quella voce che aveva spezzato l’atmosfera rilassante, anche se pieno dei continui “Veh” di Veneziano e le imprecazioni di Romano, che si era creato. Per colpa di quella nazione alle due amiche caddero i libri dalle mani e sentirono una strana voce ridacchiare che identificarono come, grazie alle parole di Romano, “quell’idiota di Danimarca”.

Le due ragazze dopo aver realizzato che si trovavano a pochi centimetri dalle nazioni che da sempre avevano sognato di incontrare, esplosero di felicità e incominciarono a fare un strano balletto che era alquanto imbarazzante, ma al quale anche Feliciano si unì allegramente anche senza saperne il motivo.
A quel punto, dopo la teatrale entrata in scena di Alfred, un irritato Arthur Kirkland fece il suo ingresso dirigendosi dall’americano e dandogli una forte pacca sulla testa << The hell, smettila con le tue cretinate e fai silenzio come un vero gentiluomo. >> Per poi sedersi in una delle sedie roteando gli occhi.

Nel mentre varie nazioni si stavano accomodando ai loro posti, magari sorseggiando qualcosa o addentando qualcos’altro, leggendo un libro o il giornale - o un libro di magia nel caso di Inghilterra, ma sorvoliamo - tutto ciò nell’attesa dell’inizio del “grande” meeting; solo uno di questi, però, pareva parecchio agitato e inquieto e se ne stava in un angolo della stanza cercando una via di fuga o un nascondiglio al più presto.
Questi era per l’appunto Romano Vargas, i suoi occhi color verde brillante setacciavano la stanza in maniera scrupolosa sperando di non trovare ciò che lo preoccupava, ma le sue speranze furono infrante quando sentì arrivare dalla porta d’ingresso la voce di Antonio accompagnato dai suoi fedeli amici GIlbert e Francis: il Bad Touch Trio in persona era finalmente arrivato!

In meno di un nanosecondo Romano si diresse nello sgabuzzino più vicino ma dimenticandosi per sua sfortuna del ricciolo che si intravedeva dalla porta.              
Le due ragazze che stavano ancora ballando con Feliciano si spaventarono di nuovo perché una voce si mise ad urlare << Dov’è il mio amato Loviii~? >> il proprietario di essa era, purtroppo per Lovino, ovviamente Spagna che si mise a cercarlo in lungo e in largo pur di poterlo trovare e spupazzarselo un pochino: difatti il ricciolo dell’italiano lo tradì, perciò lo spagnolo - con un grande sorriso vittorioso in volto - si diresse da Romano o almeno da quello che poteva intravedere di lui e gli tirò il suo sacrosanto ricciolo.

Tutto ciò fu seguito da un acuto “CHIGII” da parte di Lovino che uscì di malavoglia dallo sgabuzzino per suonargliele ad Antonio il quale rideva in continuazione per la scena.
<< Non ridere, bastardo! >> sentenziò l’italiano furioso lanciando degli sguardi assassini al ragazzo in questione il quale si fiondò ad abbracciarlo sotto lo sguardo di due ragazze che avevano gli occhi a cuoricino, Dio solo sa quanto amavano vederli assieme.

Il clima rilassante e armonioso tranne per Romano, venne spezzato dall’ingresso di Germania che si posizionò a capotavola e diede inizio al meeting. Le due rappresentanti si posizionarono anche loro nei posti prenotati vicino ai due italiani.
<< Mi scuso per questa riunione decisa all’ultimo momento, ma dovremo risolvere delle situazioni che si stanno svolgendo anche adesso.>> disse e dopo aver spento le luci, prese il telecomando con molta destrezza per far partire il proiettore che si trovava dietro lui.

Dopo ciò partirono dei filmati che rappresentavano entrambi dei moti rivoluzionari in due paesi diversi, ma sempre italiani: erano i filmati girati durante delle “riunioni” per la libertà della Campania e del Veneto guidate dalle ragazze che facevano finta di niente leggendo i libri che avevano comprato, fischiettando, ridendo come delle matte per le facce buffe che faceva Feliciano, ignare di essere state “chiamate in causa”.

Finiti questi due filmati le ragazze sentirono parecchie paia di occhi puntati su loro due, soprattutto quelle rosse di un certo prussiano.
<< Uuuh, guarda chi sono quelle tizie sul proiettore! >> esclamò Marika alzando gli occhi dal libro per poi accorgersi di essere lei e la sua amica, la quale alzò gli occhi a sua volta curiosa di vedere per poi rendersi conto anche lei di chi erano.

La napoletana però si accorse di uno sguardo furioso del ragazzo dagli occhi color rossi e sapeva che non sarebbe finita tanto bene.
<< Almeno siamo venute bene, aw~! >> disse Serenissima per spezzare quel momento di tensione, ma ormai nella sala arieggiava un silenzio abbastanza inquietante.

<< ABBIAMO COMBATTUTO UNA GUERRA INSIEME NEL 1870! >> urlò Gilbert alzandosi in piedi portando gli sguardi su di se.
<< Veramente era nel 1866. >> ricordò con nonchalance la settentrionale mantenendo la calma come se non ci fosse affatto una persona davanti a lei che le stava gridando contro.
<< OH, E’ UGUALE! (?) >> rispose per poi girare intorno al tavolo e dirigersi a pochi centimetri dalla ragazza. << TI SEMBRA UNA COSA NORMALE COMBATTERE INSIEME LA SECONDA GUERRA D’INDIPENDENZA PER POI MANDARE ALL’ARIA TUTTO!? >> continuò furente, tanto che si poteva immaginare il fumo che gli usciva dalle orecchie.
<< Era, in realtà, la terza guerra d’indipendenza. >> ribattè lei incrociando le braccia divertita dai suoi errori, aspettandosene molti altri da correggere.
<< NON CAMBIARE DISCORSO! >> esclamò ancora più furioso mentre tutti gli altri assistevano a quello strano siparietto.
<< Non posso farci niente se hai la memoria corta. >> disse semplicemente continuando a guardarlo negli occhi con fare ironico.

Dopo questa frase tutta la rabbia del prussiano emerse e si abbatté come una furia sulla ragazza facendo pressione con le mani sul collo di lei in un attimo la sala esplose di urla sorprese dal gesto con Germania che cercava invano di staccare il fratello dalla rappresentante, mentre Veneziano piangeva.
Marika che aveva assistito a varie risse dei suoi compagni nel suo paesino sapeva perfettamente cosa fare, con sangue freddo prese la caviglia di Prussia e lui per evitare di cadere si staccò un attimo dalla gola di Serenissima; la napoletana approfittò di questo momento di distrazione per prendergli le braccia e mettergliele dietro la schiena, subito dopo prese il libro sul tavolo e glielo fracassò in testa, facendogli perdere i sensi.

<< Ho sempre detto che i libri di C.S Lewis è una lettura abbastanza pesante! >> esclamò fiera la ragazza.
La rappresentante del Veneto fissò la scena a bocca aperta, massaggiandosi la gola e riprendendo aria. << Tu mi hai letteralmente salvato la vita! >> esclamò poi la settentrionale per andare ad abbracciare la sua cara eroina, mentre America se ne stava in un angolino ribadendo che voleva essere lui l’eroe.
<< Non potevo stare a guardare mentre lui accecato dall’ira ti stava mandando nell’oltretomba >> rispose la napoletana << Ho visto tante di quelle risse che ormai ci sono abituata a dividere le persone anche se finisce sempre che ferisco qualcuno… >> concluse la ragazza mentre fissava gli altri che la guardavano timorosa e Romano che fissava Prussia con un sorriso a 32 denti perché sperava che Marika gli insegnasse quella mossa.

A quel punto Feliciano iniziò a battere le mani a Marika, sorridendo sornione come era solito fare e dicendo “Brava, brava!”.
Germania, che cercava di soccorrere il fratello, perciò annunciò che la riunione era rimandata di una settimana e uscì dalla sala, ma nel mentre apriva la porta della stanza vide un ragazzo che si stava preparando per bussare: era alto quasi quanto le due ragazze rappresentanti le regioni, portava una capigliatura scura a mo’ di ciuffo come i giovani d’oggi e le iridi erano di color nocciola.

Lo guardò con fare interrogativo e così fecero tutte le altre nazioni lì intorno, ma lo lasciò passare e la sua figura perciò riuscì ad essere vista da tutti i presenti; Serenissima inarcò entrambe le sopracciglia palesemente sorpresa.
<< … Andrea?! >> sgranò gli occhi e così fece anche l’altro ragazzo, mentre il resto dei presenti stava a guardare la scena come poco prima, curiosa di sapere.





Angolo autrici:
EINS, ZWEI POLIZEI, DREI, VIER ... Non me la ricordo più.
ANYWAY, SAAALVE~ Vi ho spaventato abbastanza? Molto bene. Scusateci il ritardo, la mia cara compare aveva avuto problemi tecnici al Pc, poi non abbiamo più avuto tempo per scrivere e io ero partita per le vacanze natalizie. (AW. cit.)
Comunque ora siamo di nuovo qui e non vediamo l'ora di un nuovo capitolo :3 si, di già uwu
Mi dispiace per la dimensione piccola del testo, ma il mio pc non collabora molto bene con l'editor di EFP c':
Alors, ve lo aspettavate un Prussia così? uwu Spero che non vi siate dimenticati del 48 in Italia e co. (?) AHAHAHAHAH
Ho adorato scrivere quella parte con la mia tata (Si la chiamo tata uwu) perché lei scriveva ciò che vi era dentro alle "<< ... >>"  mentre io scrivevo la parte all'esterno di esse c': Voi non potete immaginare la nostra telepatia AHAHAHAH
Bien, direi che per oggi è tutto, linea allo studio!
Ellie01 e Katniss_yaoi :3

  
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