Ok, entriamo nel vivooo!! La storia finalmente si mette DAVVERO in azione (SOLO ORA?! No, che abbiamo fatto di male ç__ç ndTutti
– Maled… ndRia). Preparatevi, ci sarà da penare (E lo dici così?!).
Un bacio e un saluto mega-galattico
a:
X Fire Angel: sn felice che ti siano
piaciuti; Aaah, ci sarei voluta essere ank’io… (Ma che schifo XP ndKei – COME HAI DETTO *_____* ndRia_MINACCIOSISSIMA –Nulla…
°X°””-> terrorizzato); sempre W Samp!! XDDD
X Meiko: Beh, l’ hai visto, no ^-^
(Povero me… ç\\\ç ndDaichi) Grazie x la comprensione,
ma purtroppo a me la coppia KeiXHilary MI PIACE TROPPOOO! Nn potevo nn farla
^\\\^!! (… … -\\\-
ndKei_Hilary).
X super gaia: Me felice! Una che nn
aveva capito che Hikary era Hi! GRAZIE ç___ç (piange di gioia). Allora x il
mistery nn sn così fallita ^-^! Grazie dei comply e continua to read!!
X Anyma Pia: No pro ^-^!
X Kaho-chan: TESSOOOROOO!! (nn sn Gollum manco io XP)
Gazie, leggi anke “il collezionista”! che cara che 6
^\\\\^!!! ME STRAFELICE XDDDD!! Tranci, love-story tra i due mici (chiamiamoli
così che va benissimo ^^) andrà avanti… BENISSIMO XD!
E ora cominciamo!
Cap. 21
Quella sera casa Kinomiya era chiassosa come non
mai; Hitoshi fece addirittura fatica a sentire il telefono squillare:
- Hei, ragazzi, buone notizie.
- Coschia,
fratreone? (traduco:
cosa, fratellone? Takao mangia + civilmente! ndRia)
- A quanto sembra, Oscar si è svegliato. Domani
potrete già parlargli.
- FANFASTIFO!!
- Takao, piantala di
parlare a bocca piena! – lo ammonì Hilary
- E’ inutile che t’arrabbi… – le disse dolcemente Kei, sospirando – Tanto non la pianterà
mai…
- Tak, ti prego, ingoia (gocciolone).
- Ma (GLOM!) ormai ti sei fissata, Mi, con questo
“Tak” >\\\< !
- Ma perché non ti piace?
- E’ imbarazzante…‘\\\’
- Già, - disse Daichi, ridacchiando – per voi due
sarebbe meglio “Takkino”.
- CHE?! O\\\o – entrambi i
ragazzi arrossirono un poco.
- Tanto, la differenza
tra lui e l’uccello non c’è: s’ingozzano allo stesso modo!
- SCIMMIA, T’UCCIDO!!!! –
saltò su il ragazzo, che da una parte aveva ripreso fiato
quando aveva capito che non c’era nessuna malizia nel commento dell’amico.
- Irrecuperabili…. (gocciolone
generale).
In quel momento si aprì la porta scorrevole ed
entrò Eve. Vedendola, Daichi, lasciò la presa dalla giacchetta di Takao e le
andò incontro:
- Ciao ^\\^!
- Ciao Eve ^^! – le andò incontro Midori - Ma quanto ci hai messo? – ma
la ragazzina taceva; Midori e Daichi la guardarono preoccupati:
- Tutto ok, Eve?
- Eh? Sì, sì, certo… Scusatemi, è che dopo una
giornata del genere sono stanchissima…
- Hai la forza per mangiare la torta che ho fatto ^^? – chiese Ruka
- Come? – la rossa le fece l’occhiolino:
- Per un giorno speciale, ho preparato la mia
specialità!
- UNA TORTA *____*?! –
esclamarono Gao, Takao e Daichi
- Ehm… Siamo inclusi tra i partecipanti alla
scorpacciata (sbav)?
- Ma sì, tranquilli.
- FANTASTICOO!!!
- Mi sa che non è stata una buon’idea portare qui
anche Gao… (gocciolone) – mormorò Mao a Lai
- Credo anch’io… (gocciolone).
Più tardi, i ragazzi si misero
comodi per le ultime chiacchiere, visto che, per ordine di Hitoshi, sarebbero
dovuti andare a letto presto.
Eve, che sembrava davvero sfinita, era già andata
a dormire, mentre Daichi, Gao, Kiki, Mystel e Ruka parlottavano fitto fitto, ma a parte loro, gli
altri sembravano spariti.
- Ehi, qualcuno ha visto mia sorella? – chiese
Lai, entrando nella stanza
- E’ uscita poco fa con
Rei. – disse Midori sbucandogli alle spalle. Lui e gli altri Baihuzu la fissarono:
- CON REI?! – lei annuì.
Lai ridacchiò:
- Alla buon’ora!
- Certo che ce n’ hanno messo, quei due! – disse Kiki
- Una vita…
- Uhu…
- Ehm… Io non ci sto capendo
niente, cos’è sta storia?
- Niente, Daichi…
- Ehi, così non vale, spiegatemi subito!
- Ma non ci penso
neanche! E poi tu mi devi un favore, ricordi? – disse
la ragazza facendogli l’occhiolino. Daichi arrossì un poco:
- Giu-giusto…
- Che favore? – chiese
Kiki
- NIENTE >\\\\\< !!!
- Sei diventato rossissimo, scimmietta…
- Non è vero, Ruka, E NON CHIAMARMI ANCHE TU
SCIMMIA!!!
*__________
- Grazie Max, per avermi riaccompagnata. – disse Mariam,
voltandosi verso il ragazzo.
- E di che ^-^? È stato meglio così, non vorrei ti aggredissero di nuovo…
- Ti preoccupi per me? – chiese lei provocatoria
- Certo ^^! – la risposta così sicura la prese un
po’ alla sprovvista, ma le passò subito; sorrise:
- Sei un tesoro… - lo baciò per salutarlo. Poi si
voltò, arrossendo:
- Accidenti… Ma quanto zucchero hanno
messo in quella torta?! Non mi riconosco più! – Max rise. Le sfiorò la guancia:
- ‘Notte ^^.
- Buonanotte.
La ragazza rientrò in casa, un sorriso raggiante
stampato sulle labbra.
- E brava sorellina… -
disse la vocetta del fratello nell’ombra
- Jessie O\\o?! C-che…
- Complimenti, sei diventata intraprendente ^^!
- Tu….! Piccola pulce, mi
hai spiato >\\\\< !!
- Spiato? Eravate proprio davanti allo spioncino…
- Se ti prendo ti disintegro!!!
*___________
Su una collina appena fuori città, mamma gatta
stava accudendo i suoi piccoli; accoccolati nel loro
cespuglio, i cuccioli dormicchiavano tranquilli, svegliandosi solo di tanto in
tanto, forse per i morsi della fame, che però la mamma non poteva placare.
Ad un certo punto mamma gatta avvertì un lieve
fruscio e poi un odore, un odore umano. Si voltò verso
l’umano che stava arrivando, soffiando, quando lo riconobbe: odore di pulito,
d’erba (si sdraiava spesso nelle vicinanze, quell’umano), del latte o
dell’altro cibo che le portava; ma quel giorno aveva anche un altro odore,
anzi, il profumo, di un altro umano.
Fu infatti tenendo Hilary
per mano che Kei sbucò nel piccolo spiazzo, camminando pian piano:
- Fai attenzione… Eccola
lì. - bisbigliò
- Oh… Ma è stupenda!
- Non ti avvicinare troppo, ha i cuccioli, ti
graffierà se si sentirà in pericolo.
Il russo scostò il piccolo contenitore che teneva in mano, stracolmo di latte, e lo poggiò per terra,
aspettando.
La gatta lo fissò, circospetta, tenendo i suoi cuccioli fuori portata; poi, quando capì che non c’era alcun
pericolo, li lasciò andare a mangiare assieme a lei.
- Oh, come sono piccini! – sussurrò Hilary,
accovacciandosi accanto a Kei
- Sono cresciuti dall’ultima volta che sono
venuto.
La ragazza fissò sorridendo le piccole creaturine mentre si affannavano sulla ciotolina. Anche Kei sorrideva:
- Ti piacciono?
- Molto…
- Lo immaginavo. Ti ho portata qui apposta. – lei
arrossì.
- La mano come va?
- Eh?
- Quella dove Margot ti ha colpita:
ti fa ancora male?
- No, assolutamente ^^! È passato tutto! – Kei
sospirò sollevato.
Poi si sedette più comodamente, mettendo un
braccio attorno alle spalle di Hilary e facendola sedere affianco
a lui. Hilary era rossissima:
- Ti sei irrigidita…
- N-non me l’aspettavo…
- Scusa. Io… - lei scosse energicamente la testa:
- Sono felice ^\\\^! – Kei sorrise di nuovo.
Hilary fissò i mici, perdendosi nei suoi pensieri:
era strano, spesso, anche a scuola, aveva raccontato alle amiche di quante cose
avrebbe parlato col ragazzo che le piaceva, e invece si era andata a cercare il
peggior interlocutore del pianeta. Ma adesso quelle
cose, ascoltando solo la mano di Kei sfiorarle dolcemente la spalla, il suo
respiro regolare e poggiando la testa sulla spalla del ragazzo, prendendogli la
mano, le sembravano stupidaggini: quegli istanti valevano più di mille discorsi
inutili.
*_________
Casa Kinomiya. Anche
quella mattina c’era silenzio. Ancora per poco…
RRROONF!!!
- Che strazio… - borbottò
Lai – Cacchio, Gao, non ricordavo russassi tanto forte!
Il cinese era ormai allo stremo, avendo avuto
vicino il gigante dei Baihuzu, non aveva praticamente
chiuso occhio quella notte.
Si stiracchiò assonnato, infilandosi il gilet,
quando scorse dalla fessura della porta Ruka, che usciva in giardino: “Dove
andrà a quest’ora?”
Ruka respirò a pieni polmoni quell’aria
frizzantina, allargando entrambe le braccia: si sentiva davvero in forma, ma
c’era qualcosa che la preoccupava.
Con un balzo, saltò sull’unico albero del
giardino, atterrando a piedi uniti su un ramo e sedendoci sopra.
Sospirò, quante cose erano successe! Prima era stata
invitata ad un misterioso torneo, dove aveva rincontrato Eve e Mi e dove
avevano scoperto che sarebbero state in squadra coi
migliori blader mondiali. Poi avevano trovato Margot e scoperto che i suoi
compagni non solo erano malati, ma pure pericolosi!
Avevano addirittura ferito il loro compagno! E poi chi
se l’aspettava che fosse proprio Oscar? E adesso, la
mano sinistra le faceva male… Che fosse per la vicinanza di…? Scosse la testa,
era impossibile, probabilmente era solo stanchezza.
Sorrise, in fondo erano successe anche cose
divertenti: non avrebbe mai creduto che i “grandi campioni del mondo” fossero
tanto imbranati con le ragazze, riuscivano a
dichiararsi solo in situazioni estreme. Ridacchiò: “Beh, poi ce anche chi che
per confessare ciò che prova avrebbe bisogno dell’esercito, come Mi… - sospirò
– E chi come me non ha un minimo di fortuna…”.
- Ehi! – la voce di Lai la fece sobbalzare - Che
ci fai lì sopra, Ruka? Sempre così mattiniera?
- ‘Giorno, Lai ^^. No,
solo stamattina mi sono svegliata e non ho più preso sonno…
- Ho capito. – il ragazzo tentò di guardarla in
faccia, ma era difficile: si sentiva troppo agitato…
- E tu come mai già in
piedi?
- Gao… - sospirò il cinese – Russa come una
trivella. Non mi fa chiudere occhio… - Ruka rise:
- Però è simpaticissimo,
come tutti gli altri! Soprattutto Mystel… - sentendola, Lai avvertì
una strana stretta allo stomaco.
- Sì, è simpatico…
- He, he ^^. – la ragazza alzò la testa, scorgendo
qualcosa – Uao, che foglia stupenda!
Con un salto, si portò sul ramo più alto,
afferrando una meravigliosa foglia dalla forma perfetta, arancio-dorata.
- Uao, sei agile! – disse Lai
ammirato, portandosi sotto il ramo dove Ruka era salita
- Già. Sono una tipa in gamba!
- E modesta…
- Mai detto XPP – Lai rise: si sentiva un po’
meglio.
Proprio in quell’istante Ruka scivolò, cadendo
letteralmente in braccio al cinese, che crollò anche lui per terra.
SBONK!
- Ahi, ahi…
- Ouch… Beh,
grazie Lai, bella presa ^^!
- Eh… - il ragazzo sentì un’altra volta una strana
sensazione, ma stavolta come se invece lo stomaco fosse pieno di farfalle.
- Che combinate? – chiese
Mystel, sbucando all’improvviso
- Niente ^\\^… sono caduta dall’albero e Lai mi ha afferrata al volo ^^!
- Però! Bella presa.
- L’ ho già sentita…
- Beh, venite dentro? Si stanno alzando tutti.
- Ok XD!
I due si avviarono, seguiti dal cinese,
chiacchierando fitto fitto,
e Lai avvertì di nuovo quella stretta allo stomaco, più forte. Gli vennero in
mente le parole di Rei:
– Tu… non le hai dato una
risposta?
- E che cosa dovevo dirle, scusa \\\\\?!
- E lo chiedi a me? Se non lo sai tu ^^…
Forse… Cominciava a capire…
*_________
- La vostra sfida comincerà verso le dieci – disse Hitoshi – Perciò prima avete il tempo di andare da
Oscar, se volete.
- Allora – disse Ruka – se non ti spiace io vado subito! Vedi, una volta eravamo
amici.
- Davvero? – chiese Kiki
- Ha ragione: – confermò Midori – era nella nostra
squadra con Margot, ma con lui avevamo un rapporto abbastanza buono.
- Se non ti spiace, Hitoshi… - continuò Ruka –
conosco abbastanza alcuni dei presenti per dire che se
lo vedessero per primi lo assalirebbero. Meglio se ci parlo prima io.
- Per me va bene. Aspettaci lì dopo, ok? – la
ragazza annuì
- Mi accompagni, Mao ^^?
- Uhm?
- Dai, la strada è noiosa
da sola ^^!
- D’accordo ^-^… - così le due uscirono, mentre
Midori sospirava:
- E’ sempre la solita…
*_________
La ricetrasmittente di Delta suonò; il gigante la
attivò con uno scatto, ascoltando in silenzio, mentre un sorriso sempre più
largo gli si allargava sul viso:
- E’ fatta, capo.
- Cosa, Delta?
- La nostra talpa ci ha informato. È partita
adesso. – Alfa sorrise:
- La piccola Margot ha fatto un bel lavoro…
- Immaginava che si sarebbe mossa lei. E non è sola.
- Come?
- C’è anche la mocciosa cinese. – a quelle parole,
Gamma trasalì sogghignando:
- Motivo in più per agire subito.
*__________
- Ruka, ma che bisogno hai
di correre? Non c’è mica tutta questa fretta…
- Maddai, Mao, che il moto ti fa bene!
- Non credo a quest’ora… (gocciolone)
- Salve signorine. Disturbo ^^?
Ruka si bloccò, col terrore negli occhi: quella
voce…
- Chi… chi è? – Chiese Mao: anche lei era
spaventata, quella voce le metteva i brividi…
Ma non arrivò
risposta: solo un colpo, ad entrambe, al collo, che le fece crollare svenute.
- Ecco qua le mie prede…
*__________
- Buongiorno, Oscar, come va?
- Uhm? Takao e compagni? Che
cosa fate qui?
- Siamo venuti a vedere come stavi… E a chiederti
chi ti ha conciato così. – a quella domanda, il ragazzino rabbrividì:
- Beh, ecco…
- Ehi, ma dove sono Ruka e Mao?
- Ruka?
- Sì, e Mao, mia sorella: dovrebbero essere già
qui da un pezzo…
- Guarda… - mormorò Oscar – Che qui non sono mai
arrivate.
- COSA?! – sia Lai sia Rei scattarono
- Non sono… arrivate?!
- Ma com’è possibile?!
Oscar, improvvisamente, si accigliò: “Oh no…”
- Scusate… - disse un’infermiera, entrando – C’è
un messaggio per voi…
- Un messaggio?
Takao lo aprì, agitato. E
quello che lesse lo fece sbiancare:
Abbiamo le due ragazze.
Se
le volete rivedere, la squadra BBA2 non deve presentarsi. Nessun componente.
Se
credete sia uno scherzo, aspettate le nove e mezza.
*___________
Nove e 28. Baraccone del porto.
Ruka si stava dimenando, disperata, legata ad un
grosso palo di metallo rugginoso:
- Mao… Ehi, Mao! Come stai? – ma
l’amica non le rispose, era ancora svenuta: “Merd…”
- Ciao, piccola ^^. Come va? – la ragazza
sussultò:
- TU! Ch-che cosa vuoi?
- Niente. Solo che stai
buona.
La ragazza cercò di allontanare la figura che le si parava di fronte, dando un calcio rasoterra, ma era
legata troppo stretta per muovere bene la gamba. La figura rise sguaiata:
- HA, HA, HA, sei sempre
stata combattiva, eh? – le tese una mano contro, minaccioso;
Ruka tremò:
- Ma ora mi servi per
qualcos’altro…
- N-no…!
- Bye ^-°!
*_____________
Calò un silenzio pesante. Tutti si guardavano,
senza sapere cosa fare; i componenti dei Baihuzu, Eve
e Midori, poi, stavano sudando freddo:
- C-che… co-cosa…
- L-le nove e mezza…? – Oscar osservò il pezzetto
di carta, tremando:
- E’… è la calligrafia d’Al…
Le nove e mezza.
*____________
Erano anni, ormai, che Ruka non lo sentiva: un
freddo incredibile le attraversò tutto il corpo, mentre voci e immagini del
passato le si proiettavano davanti agli occhi.
“No… Non voglio…”
- Non voglio… Ricordare!!
Non… devo…
- E’ tardi… - aveva
ragione, e Ruka lo sentì; troppo tardi, non potè impedirlo. La fitta alla mano
sinistra le sembrò lacerarle la carne.
- E ora… chiamali qui.
*___________
Oscar cadde all’improvviso a terra, tenendosi la
testa e urlando di dolore:
- OSCAR!
- Che hai?!
- KIKI! – il ragazzino, allo stesso modo, stava
scivolando a terra, tremante:
- C-che freddo…
*_________
Anche sugli spalti
stava succedendo qualcosa di strano:
- RICK! Cos’ hai?!
- N-non lo so... – mormorò
– Ho… ho tanto freddo…
- BORIS!
Che ti prende?
- Il m-monastero…
- Cosa?
- Vedo di nuovo… i ricordi del monastero…
- MINGMING!
- E’ svenuta…
*__________
- Kiki! Che ti succede?!
- Non… non… - mugugnò Oscar – Non avrai… combattuto
contro Jean, vero?
- Invece sì! – rispose
per lui Gao; Oscar digrignò i denti, per poi accasciarsi un altro po’:
- OSCAR!
- Lascia… stare… Andate…
- Eh?
- Fate.. come c’è
scritto… O Ruka e… l’altra ragazza… UGH!! – il ragazzino si piegò ormai in due,
perdendo i sensi.
- Ma cosa… sta succedendo?!
- Non lo so… - mormorò Rei – Ma
io vado a cercarle!
- Vengo anch’io! – esclamò Lai
I due si lanciarono fuori della stanza, nella
preoccupazione generale:
- Cosa cavolo… significa?