Serie TV > Betty la fea
Segui la storia  |       
Autore: Mew_vale    25/01/2015    5 recensioni
4 anni dopo il matrimonio tra Betty e Armando, in azienda ci sono dei ritorni, che comportano inevitabilmente nuove grane all' Ecomoda, ai suoi componenti e ai coniugi Mendoza.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NUOVI PROBLEMI
 
 
 
CAP.34: Una batosta per Nicola.
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI PATRIZIA.
Oggi sono due mesi che Nicola ed io stiamo insieme! E non si aspetta la cenetta e il dopo cena che ho in programma! Ho anche potuto comprargli un regalo,e ammetto che è la prima volta che sono io a fare un regalo ad un uomo e non il contrario!
“Patrizia, ma cosa stai facendo?” Mi domanda Marcella al telefono, dopo una lunga conversazione che ha avuto come tema gli avvenimenti di oggi e il licenziamento di quella della banda.
“Sto portando su la spesa Marce! Farò una cenetta con Nicola,oggi è il secondo mesiversario e gli ho addirittura comprato un regalo!”
“Ma và?! La vecchia Patrizia non lo avrebbe mai fatto!”
“Lo so Marce, sono stupita di me stessa! Che cosa mi stavi dicendo?”
“Che spero mi farai avere notizie di Beatrice quando Nicola te le darà.”
“Riferirò,va bene. Tra al massimo un’ora Nicola dovrebbe arrivare qui,adesso si trova a casa di Betty e Armando. Tu stai preparando la cena?”
“Sì, c’è mio fratello a cena.”
“Lo hai perdonato Marce?”
“Per la verità non abbiamo approfondito la questione,ma prima che arrivasse quel Romano stavamo parlando e credo di aver capito alcune cose di lui che prima non mi erano chiare, circa il suo modo di comportarsi con le donne…”
“Ovvero? Che è un disgraziato io l’ho testato sulla mia pelle!”
“E’ proprio di questo che parlo,ho capito come mai Daniele si comporta così!”
“E come mai?” Domando incuriosita mentre ripongo la spesa nei pensili.
“Mi dispiace Patrizia,ma se Daniele sapesse che te ne ho parlato mi ammazzerebbe!”
“Uffa Marce!”
“Pensa alla tua cenetta romantica, cosa t’importa degli altri?”
“Ah di certo di tuo fratello non m’importa nulla! Adesso ho trovato un uomo che mi rispetta,che ha avuto voglia di conoscermi e per cui è valsa la pena cambiare! Sai Marce, ne morirei se dovessi perderlo!”
“E perché dovresti perderlo?”
“Lo sai che la svitata della sua ex quella che mi ha fatto un occhio nero e si è appostata sotto casa mia, lo perseguita ancora di telefonate?”
“Ah Patrizia, quella tipa non ha più alcuna chance! Dimmi la verità, ti sei innamorata?”
“Io credo di sì Marce!” Affermo, sorridendo a pieno volto. “Io non so spiegarti cosa sento quando mi parla, quando mi guarda, quando mi bacia, quando facciamo l’amore… So solo che sento di essere al mio posto e sento un nodo qui!” Mi tocco lo stomaco.
“Non posso vederti ma immagino cosa vuoi dire con ‘qui’. Sai penso proprio che tu sia sulla via dell’innamoramento se non lo sei già!”
“Io penso e ripenso alla prima uscita con lui! Ricordo che mi sentivo imbarazzata da lui. Ero una scema Marce, una cieca che non riusciva a vedere l’uomo tenero e divertente che si nascondeva sotto quel vestito dozzinale e quegli occhiali!”
“Presto o tardi l’hai capito, ed è questo ciò che conta! Adesso vado dai miei ospiti, ti auguro buona serata!”
“Ciao Marce, anche a te!”
Chiudo la comunicazione e come prima cosa impacchetto il suo regalo: una nostra foto incorniciata!
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI ARMANDO.
Mi sono spaventato da morire. Quando Patrizia mi ha chiamato da ufficio ad ufficio dicendomi che Betty si sentiva male e si toccava il basso ventre, ho temuto di non vedere mai nascere Robertino! Come avrei potuto vivere il resto della vita? Invece la frase del medico mi ha ridato di nuovo la vita. ‘Non temete, è stato solo un banalissimo crampo.”, ci ha detto. Betty ed io ci siamo rilassato e lei è scoppiata a piangere: si è spaventata più di me. Ma io penso che il malore centri solo in parte con il crollo che ha avuto in ufficio! E’ scoppiata a piangere e mi ha supplicato di portarla via come se di colpo l’Ecomoda fosse diventata per lei l’inferno. Appena saremo tranquilli, le domanderò cos’è successo. Mentre ero in auto, ho chiamato i miei a Londra: quando Nicola ha avvertito i miei suoceri, loro hanno avvertito i miei genitori e la notizia si è sparsa a macchia d’olio creando panico.
Quando entriamo in casa, ci sono ancora i miei suoceri e Nicola. La mia piccola mostrilla scende dalle gambe di Nicola e si fionda tra le mia braccia. I genitori di Betty l’abbracciano e ci bombardano di domande.
“Mamma, papà! Zio Nicola mi ha detto che il fratellino non sta bene!”
“Amore mio, non ti devi preoccupare più di questo. Pensavamo fosse così, ma non è successo niente, il fratellino cresce forte e non vede l’ora di avere una sorellina come te!” La rassicura mia moglie. Vorrebbe piegarsi e prenderla in braccio, ma il medico,oltre a dei giorni di riposo, le ha sconsigliato di alzare pesi, fare sforzi e le ha dato degli integratori di magnesio. Prendo in braccio io la mostrilla così che lei possa baciarla.
“La mamma ha ragione, non è successo niente! Tu preparati per essere una sorella maggiore!”
“Come la mia amica che protegge il suo fratellino? Lo sapete che è nato ed è brutto brutto!”
“Amore mio,non esistono bambini brutti!” Le dico, divertito.
“Ma lui appena era nato era brutto!”
“Allora eri brutta anche tu quando sei nata!”
“No, papà io sono sempre stata bella!”
“Da chi ha preso questa modestia?Da me non di certo!” Commenta mia moglie.
“Io due persone le avrei in mente. Le uniche possibilità sono mia madre o mia sorella!”
“Scusate ma io adesso me ne andrei!”
“Hai da fare Nicola?” Gli domando.
“Passo da casa mia e poi da Patrizia, oggi sono due mesi che stiamo insieme!”
“E non credi che sia ora di lasciare quella sanguisuga?” Commenta Hermes.
“Signor Hermes, mai! E poi le ho spiegato mille volte che Patrizia è diversa dalla donna che si ricorda lei!”
“Non credo se non vedo!”
“Allora una sera di queste prepari altri due posti  a tavola Giulia! In effetti è da tanto che non approfitto!”
“Neanche per sogno, microcefalo!”
“Adesso vado, ciao a tutti. Ciao piccolina!”
“Ciao zio! Papà, io voglio conoscere la fidanzata dello zio! E’ una zia per me?”
An? Patrizia Fernandez la zia dei miei figli?
“No mostrilla, non la definirei così!”
“Comunque dovremmo abituarci al fatto che Nicola è pazzo di lei e che lei lo è di lui.” Commenta mia moglie.
“Bettina, e tu ti fidi di quella donna? Ricordati che il diavolo è sempre in agguato!”
“Papà, non soffro di amnesia. Ma appunto perché non ne soffro, se facciamo i paragoni con quella Patrizia e quella di oggi obbiettivamente parlando è cambiata. Neanche a me piace che Nicola abbia scelto lei ma escludere lei dalla nostra famiglia equivale ad escludere lui ed io non sono pronta a dire addio a Nicola!”
“Per ora l’unica cosa cui ti devi abituare è il letto!” Le ricordo.
“Tuo marito ha ragione. Buonanotte figliola.”
“Ciao mamma, ciao papà.”
“Ciao Bettina. Armando, la lascio come sempre nelle tue mani!”
“Stia tranquillo Hermes, non la farò alzare dal letto.”
“Che prospettiva allettante!” Commenta sarcasticamente, mentre ci dirigiamo verso la stanza da letto. Io poso a terra la mia bambina e le dico:
“Amore, ti ricordi il cuscino quello morbido che ti piace tanto a forma di ferro di cavallo?Ti va di andare nel ripiano in basso dell’armadio grande a prenderlo così la mamma sta più comoda?”
“Corro papà! Solo che dopo posso fare un bel disegno per la mamma!”
“Non aspetto altro piccola mia.” Le risponde Betty. Lei ed io entriamo in camera da letto e siamo soli. Ci sediamo entrambi sul letto.
“Ora mi dici cosa ti è successo in azienda?”
“Di che parli?” Mi domanda, mentre il suo viso si rabbuia.
“Eri sconvolta e mi hai implorato di portarti via, io credo che il malore non centri. O che il malore sia stato scatenato da qualcos’ altro.”
Le scosto i capelli dietro alle orecchie ma lei non dice nulla.
“Mostro, ti prego. Sono io, Armando, tuo marito! E’ stato per il licenziamento di Mariana?”
Betty annuisce con la testa.
“Sì. Io sono entrata in bagno per parlare con lei, ma non me lo ha permesso. Berta mi ha assalito facendole da portavoce e dicendomi che secondo lei non sono più la Betty di una volta, non sono più loro amica perché le sgrido più spesso, perché sono meno elastica di quanto ho assunto la presidenza e perché ho permesso il licenziamento di Mariana. Sandra, Ines e Sofia invece mi hanno difeso.”
“CHE COSA?! Osano addirittura dirti che non sei loro amica dopo tutte le volte che le hai salvate da me e da Gutierrez?”
“Questo ha detto Berta. Io mi sono sentita trafiggere da una spada Armando! Le ho sbattuto in faccia che questa mattina avevo litigato con te per difenderle e che tu avevi voglia di cacciarle tutte, così come Daniele e Marcella, e ho lasciato il bagno.”
“Sai cosa ti dico? Che questa volta dovranno stare a sentirmi perché iniziano i giorni del terrore di Armando Mendoza!” Affermo con veemenza, alzandomi in piedi dal letto.
“Armando…”
“Armando niente, mi dispiace Betty! Posso accettare che arrivino in ritardo e che passino tutto il tempo in bagno,ormai ci ho fatto l’abitudine, ma  che vengano a dirti certe cose questo no, non lo tollero!”
La piccolina che entra con il cuscino per il collo, interrompe la conversazione. Betty la ringrazia e le posa un bacio sulla testa dopo di che Camilla corre a prendere i pennarelli,si stende a pancia in giù sul tappeto della camera, agitando le gambine ed inizia a disegnare. La mia piccola è stupenda… Non posso credere che abbia già tre anni e quattro mesi! Ricordo come se fossero ieri le notti in bianco, le continue coliche, le corse dal pediatra, ma anche la prima parola,il primo passetto (che ha mosso all’Ecomoda per la cronaca), il primo sorriso al suo papà. Gli anni più belli della mia vita portano i nomi delle mie donne: Betty e Camilla.
“Armando, ti sei incantanto un’altra volta a guardarla?”
“Amore mio, mi conosci. Non ne posso fare a meno!”
“Ho avuto paura di perdere Roberto oggi.”
“Anch’io amore mio. Ci siamo già affezionati eh a questo bambino!”
“Non potrebbe essere altrimenti.”
“Mostro, mi prometti una cosa? E’ una cosa che non centra niente con il bambino.”
“Di che si tratta?”
“Che se Matteo dovesse ancora avvicinarsi a te, me lo verrai a dire!”
“Armando, quel tipo lavora per noi adesso. Non posso mettermi a chiamarti ogni volta che mi parla!”
“Se farà qualcosa che non deve fare però pretendo di saperla!”
“E’ ovvio amore mio, non ti ho mai nascosto niente! Comunque ho messo le cose in chiaro oggi, ha capito che i suoi gesti sono inopportuni e non graditi!”
“Lo spero per lui, perché in azienda stanno per iniziare i giorni del terrore di Armando Mendoza.”
Le poso un bacio sulla fronte mi dirigo in cucina per preparare la cena.
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI NICOLA.
Due mesi… Sono volati. Reggo il sacchettino della gioielleria dove le ho comprato il braccialetto che le darò stasera, mentre infilo la chiave nel cancello della piccola villetta dove vivo ora. Prima che abbia il tempo di richiudere il cancello, una voce che conosco molto bene chiama il mio nome.
“Natasha. Cosa fai qui?”
“Ti sei negato al telefono,in azienda… Io devo parlare con te!”
“No Natasha, tu devi parlare con uno strizzacervelli.”
Sto per entrare nella corte quando mi afferra per la giacca.
“Nicola,è importante!”
“Non mi interessa più niente di te!”
“E di te?”
“Che vuol dire?”
“Leggi qui.” Mi ordina, sbattendo contro il mio petto una cartellina. Io appoggio sui gradini la mia valigetta e sopra ad essa il regalo per Patty, e mentre leggo il contenuto della cartellina la parola ‘suicidio’ attraversa la mia mente a caratteri cubitali.
“Allora, mi fai entrare adesso?”
 
Siamo in cucina: lei siede al tavolo mentre io mi tengo e debita distanza da lei e mi appoggio al piano cottura, mentre mi verso un altro bicchiere di rosso. Non bevo spesso, ma questo è un momento sacrosanto per sbronzarsi e stare tutta la notte con la testa sul water.
“Io… Io non capisco… La banda era venuta da te, stavi bevendo vino e hai detto loro che era una finta.”
“Questo avveniva prima di fare le analisi e scoprire che ero davvero incinta.”
“Cioè hai finto di essere incita mentre lo eri per davvero e non sapevi di esserlo?” Lei annuisce. “Perché deve succedere a me?!”
Mi verso dell’altro vino e guardo l’orologio. Ho già dieci minuti di ritardo all’appuntamento con la mia fidanzata e la mia ex è seduta nella mia cucina dicendo di essere incinta di me di 4 mesi.
“E cosa pretendi adesso da me?”
“Nicola… “ Inizia, alzandosi per venirmi incontro. Io mi sposto. “Lo sai che non ho nessuno.”
“Hai tuo fratello. Ricordi quello che mi ha riempito di pugni?”
“Sei tu suo padre.” Prende la mia mano e l’appoggia al suo ventre, ma io la ritraggo.
“Lo so, non ricordarmelo. L’unica che posso prometterti è appoggio economico.”
“Ma io voglio te!”
“Natasha,  non mi toccare…” Le stacco le mani dal mio collo ma lei si avvicina e mi bacia quasi. “NATASHA! Basta. Io sono fidanzato con Patrizia e l’amo!”
Pesa che adesso dovrei essere lì a dirglielo per la prima volta!
“Patrizia aspetta un figlio da te?”
“No, ma in futuro non si sa mai! E comunque non sta scritto da nessuna parte che se due stanno per avere un figlio devono sposarsi! Io amo Patrizia, l’ho sempre amata!”
“Come puoi mettermi fuori dalla porta così?” Mi domanda, in un principio di pianto.
“Non ti sto dicendo che me ne laverò le mani. Io lo riconoscerò,ti darò appoggio economico, ma nulla di più. Non ti sposerò né lascerò Patrizia, mi dispace.”
“Come puoi essere così stronzo!”
Afferra la sua borsa e sta per andarsene, quando l’afferro per un braccio e la trattengo.
“Ti chiamo un taxi.”
“NO!”
“Non fare la bambina e non farmi incazzare,ti chiamo un taxi.”
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MICHEL.
Fuori dall’azienda e dagli ambienti mondani, Daniele è una persona squisita. Dice che per i suoi nipotini farà costruire la culla dai migliori maestri falegnami, ma Marcella ed io non vogliamo tanto disturbo! Ma Daniele ha insistito, dicendo di voler fare un regalo ai suoi nipoti. Marcella si allontana e sbarazza la tavola, mentre Daniele ed io ci spostiamo in salone dove consumiamo un Amaretto Disaronno per terminare la cena.
“Sono contento che abbiate fatto pace tu e Marcella,l’ho vista piuttosto turbata ieri sera.”
“Mi dispiace Michel, io ho perso il contro e non avrei dovuto! Che vergogna.”
“Daniele, può succedere di prendere una sbandata.”
“A 18 anni forse, non a 37!”
“Vedrai che a breve la gente parlerà di altro.”
“Lo spero.”
“Marcella sel’è presa tanto perché vorrebbe che tu si sistemassi, che scegliessi una donna seria con cui mettere su famiglia.”
“Una volta lo avevo fatto.” Mi rivela.
“Davvero? E posso chiederti cos’è successo?”
“Si chiamava Blanca…”
L’arrivo di Marcella interrompe la conversazione quindi Daniele si alza e la saluta.
“Te ne vai?”
“Sì Marcella, domani devo alzarmi presto. Tu riposa.”
“Certo, andiamo a letto anche noi. Domani ci sarà tanta gente per i colloqui e nel pomeriggio andrò al Bogotà Fashion per aiutare Ugo. Buonanotte.”
“Anche a te sorellina. Ciao Michel, grazie della serata.”
“A presto Daniele.”
Quando Daniele sparisce nell’ascensore, resto solo con la mia fidanzata: l’accolgo tra le mie braccia e le bacio.
“Domani nella pausa pranzo pesavo di iniziare a portare degli scatoloni alla nuova casa.”
Suggerisco, visto che oggi abbiamo firmato il rogito dal notaio e acquistato quell’immensa villa.
“Buona idea. Io non ho sonno,possiamo continuare ad impacchettare!”
“Prima vorrei parlarti amore mio.” Le dico.
“Dimmi.”
“Riguarda una cosa che è avvenuta oggi. Devi promettermi che non farai la pazza!”
“Per cosa mi devo arrabbiare?”
“Diciamo che oggi Loredana ha fatto un po’ la civetta con me e con mio fratello!”
“Che cosa? Stai scherzando?”
“No,io ho cercato di risponderle con più distacco possibile, e la banda testimone. Ci ha offerto da bere ma sembrava volesse offrirci qualcos’altro. A mio fratello avrà anche fatto piacere, anzi al suo ego, ma a me no!”
“IO L’AMMAZZO!”
“Amore mio, avevi detto che non avresti fatto la pazza.”
“Non tel’ho mai promesso.”
“Dai, vieni qui. Quella potrà anche fare la civetta, ma io ho occhi solo per te, ma donna più bella del mondo e la madre dei miei figli.”
“Due paroline comunque se le merita!”
“Cosa ne dici per i via le nostre cose.”
“E’ Patrizia, dice che Nicola le ha dato buca e non risponde al telefono.”
“Strano!”
“E’ preoccupata… Le ho suggerito di chiamare Armando e Betty.”
“Hai fatto bene,loro possono saperne di più. Amore posso chiederti chi è Blanca?”
“Dove lo hai sentito questo nome?”
“Da tuo fratello… Stava iniziando a raccontarmi di lei quando sen’è andato.”
“E’ qualcosa che è successo anni fa. Blanca è…”
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARIABEATRICE.
“…la nipote di Roberto e Margherita, la cugina di Armando e di Camilla. Mio fratello, da quando ha scoperto l’amore fisico, è sempre stato attratto dal gentil sesso e la libertà lo ha sempre interessato! Ma quando ha rivisto Blanca, dopo tanti anni visto che loro vivono in Canada, ne è rimasto abbagliato. Loro due hanno all’incirca la stessa età, forse Blanca è un anno più piccola… L’ultima volta era una bambina e quando l’ha rivista ecco che era una donna! Mio fratello ne rimase folgorato, all’epoca mio fratello aveva 25 anni. Anche Blanca rimase incantata da mio fratello e lui sembrava davvero voler mettere la testa apposto… E poi i nostri genitori erano morti da poco e Daniele trovò un appoggio in lei. Sono stati insieme per tre anni prima che Daniele le proponesse il matrimonio, e lei accettò entusiasta. Tutti erano entusiasti: i Mendoza, io e mia sorella anche perché grossomodo nello stesso periodo Marcella e Armando si misero insieme. Passò un anno, e arrivo la mattina delle nozze ma Blanca non si presentò… Daniele corse a casa sua ed era lì con il vestito da sposa appeso alla stampella, lei era vestita in abiti civili e aveva la valigia pronta. Confessò a mio fratello di essersi innamorata di un tipo, un ragazzo di due anni più giovane che per pagarsi gli studi di Economia lavorava come spogliarellista a delle feste, così l’ha conosciuto lei, quando io l’ho ingaggiato per il suo addio al nubilato. Ma chi poteva immaginarlo!”
“Non ha tutti i torti tuo fratello ad aver messo su quella corazza. L’ha più rivista?”
“No. Daniele ne rimase distrutto, tutto questo avvenne otto anni fa e da allora non ha mai più meditato di iniziare una storia con una donna.  Blanca Mendoza vive ancora in Canada, credo che sia sposata con quel tipo e abbiamo uno o due bambini.”
“Posso dire che è stata una stronza? Così dopo tanti anni di storia!”
“Marcella vorrebbe tanto che lo superasse e riacquistasse fiducia nell’amore, ma io non biasimo mio fratello!”
“Fossi stato in lui, anch’io sarei un po’ scoraggiato a proposito. Capisco perché Daniele scelga donne come quella!”
“Che non chiedono nulla!”
“Pensi che tuo fratello desideri ritrovare l’amore?”
“Io non lo onestamente… Ma di certo per lei sarebbe una battaglia far emergere l’uomo che si nasconde sotto la corazza da bruto!”  
“Comunque nessuno saprà che mi hai raccontato queste cose.”
“Grazie Matteo.”
“Allora, abbiamo mangiato, bevuto, parlato di te, di me e di tuo fratello! Direi che la serata è finita.”
“Cosa vuoi dire?”
“Che ti accompagno a casa. Andiamo?” Mi risponde sorridendo e afferrando la giacca appesa alla sedia. Ah, chissà che mi credevo!
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BERTA.
A proposito delle mie affermazioni di oggi verso Betty, si è aperto un dibattito e due schieramenti: Io,Mariana e Annamaria e dall’altra parte Berta,Sofia e Ines. Io credo di aver detto ciò che si vede: Betty ha dimenticato come ha iniziato la sua carriere in azienda, chi l’ha sempre sostenuta e adesso usa il potere come hanno sempre fatto la signora Marcella, il dottor Gutierrez o il dottor Armando ovvero con prepotenza. La cena volge al termine e gli animi si sono ormai scaldati, mentre Mariana è proprio messa male! La sorreggiamo mentre usciamo dal ristorante e la discussione continua. Fino a che Mariana non si mette ‘eretta’ e barcollando dice:
“Ragazze… Questa discussione è inutile… Comunque avrei lasciato l’azienda…”
“Cosa? Ma che stai dicendo?” Le domanda Annamaria.
“Ottavio mi ha proposto… di trasferirmi con lui a Cartaiena…E accetterò!”
“Cartagena!” La corregge Sandra.
“Cosa?E quindi non ci vedremo più?” Domando con stupore e tristezza.
“Ci vedremo ancora, ma dobbiamo smetterla di parlare così di Betty! Tanto sarei partita…”
“Sì, ma questo Betty non lo sapeva e ha spalleggiato gli altri sul tuo licenziamento!” Le ricorda Annamaria.
“Bhe, ormai la discussione è inutile così come sarebbe inutile provare a parlare con Betty domani se Mariana ha deciso di partire!” Affermo, per poi afferrarla giusto in tempo prima che caschi sull’asfalto.
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI ARMANDO.
Non mi ero mai davvero reso conto di quanto fosse faticoso badare alla casa e alla bambina! Di solito quelli della casa sono compiti che porta a termine Betty,o sua madre, io preferisco seguire la bambina: a parte il bagnetto visto che Camilla si diverte a schizzarmi e a spruzzarmi con la paperella! Quando squilla il telefono, la mia piccolina è infagottata nell’accappatoio rosa.
“E’ qui in camera!” Mi strilla Betty, riferendo al cordless. Poso Camilla tra le sue braccia a rispondo.
“Armando, sono Patrizia!”
“Patrizia? E cosa vuoi a quest’ora?”
“Nicola è lì per caso?”
“No, è uscito diverse ore fa e ha detto che passava da casa e sarebbe venuto da te!”
“Bhe, a casa non risponde ed è tutto spento!”
“Molto strano… Provo a richiamarlo e ti faccio sapere.”
“Non è da lui Armando sparire così!”
“Cosa vuoi che gli sia successo? Ti richiamo.”
“Va bene.”
“Cos’è successo?” Mi domanda Betty. Non posso dire davanti a Camilla che zio Nicola non si trova! Porto la piccola nella sua cameretta, le metto il pigiamino e si addormenta quasi subito. Stasera mi ha aiutato con i mestieri di casa. Che angioletto! Torno in camera da letto ed inizio a contattare Nicola.
“Niente, non risponde.”
“Dove sarà finito?Magari ha avuto un incidente d’auto. Andiamo a cercarlo!” Propone Betty, camminando sul letto prima di scendere.
“Tu no, io semmai!”
“Da solo?”
“Io… Chiamo Calderon! Ok? Lo chiamo e gli dico di venire qui con Sandra così lei ti tiene compagnia.”
“Possibile che quel ragazzo deve mettersi nei guai una volta ogni tanto o non è contento?Prima la rissa con il fratello di Natasha ed ora chissà che cosa!”
Io mi allontano per chiamare Mario il quale risponde subito.
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARIO.
Quando riappendo il ricevitore, Sandra entra in casa e sta per togliersi il soprabito.
“Ciao amore mio,andiamo da Armando e Betty!”
“Come mai cosa succede, Betty sta male?”
“No, no era solo un crampo. Nicola non si trova, Patrizia sta andando anche lei a casa di Armando!”
“Come sarebbe a dire che Nicola non si trova?”
“Aveva un appuntamento con Patrizia ma non ci è andato, e a casa non c’è.”
“Ci voleva per finire la serata, dopo aver tenuto su Mariana completamente ubriaca!”
“Ha preso davvero tanto male il licenziamento eh?”
“No, direi che ha preso male la decisione di Betty di licenziarla che il licenziamento in sé!”
“Berta è stata ingiusta con lei, Betty vi ha sempre coperte!”
“Questo io lo so, abbiamo discusso a sufficienza dell’argomento durante la serata! Comunque Mariana pensava già di andarsene,oggi a pranzo Ottavio le ha chiesto di andare con lui a vivere a Cartagena.”
“Insomma casca proprio a fagiolo! Adesso andiamo, tu e Patrizia farete compagnia a Betty mentre Armando ed io andiamo a cercare Nicola.”
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.
Tutto questo via vai di gente e voci, hanno svegliato Camilla. Non le abbiamo detto cosa sta succedendo, abbiamo usato la tattica della distrazione mettendo su un cartone animato e facendola disegnare. Patrizia si sta occupando di Camilla e devo dire che se la cava! Sandra invece serve del succo di frutta e si siede accanto a me mentre mi fa un resoconto della cena con la banda.
“Sandra, Berta l’ha fatta grossa e sappi che non sono molto propensa a porgerle l’altra guancia! E Armando è andato su ogni furia quando gliel’ho raccontato!”
“Betty, io non cerco affatto di difenderla. Io capisco che tu ti debba comportare come una presidente, che gli altri dirigenti e i tuoi suoceri si aspettano da te determinate cose sei stata una vera amica,sempre! Berta dev’essere impazzita!”
“Oppure il grasso le ha ostruito le vene del cervello!”
“PATRIZIA!” La rimproveriamo.
“Sa bionda tinta, non credevo che fosse così brava con i bambini!”
“Perché non mi conosci! Io sono la quarta si dette figli!”
“Sette?” Domando stupita.
“Mi sono spesso presa cura dei miei fratelli minori!”
“Magari Nicola quando lo saprà vorrà un figlio da te!” Le dice Sandra.
“Sandra, pensiamo intanto a trovare Nicola vivo e vegeto!”
“Ah Betty,come sei tragica!” Mi risponde Sandra. L’ansia mi ha fatto sparire il sonno e non vedo l’ora di avere notizie di Nicola!
 
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI ARMANDO.
Giungiamo sotto la casa di Nicola, e Patrizia aveva ragione: è tutto buio. Io mi attacco al citofono mentre Mario chiama il suo nome. Attiriamo l’attenzione della donna che abita accanto la quale si affaccia dalla porta con i bigodini in testa, la cuffia e una camicia da notte di nonna papera.
“Ci scusi signora se l’abbiamo importunata. Stiamo cercando di contattare Nicola Mora, sa dov’è? L’ha per caso visto uscire?” Le domanda Mario che fa colpo anche sulle nonne!
“E’ uscito diverse ore fa. Prima l’ho visto con una donna, l’ha fatta entrare in casa poi sono usciti in auto e non è ancora rientrato!”
“La ringrazio.” Le dico, poi lei chiude le persiane e torna dentro. “Diavolo, nessuno si fa gli affari suoi in questo quartiere? La nonna è meglio di una videocamera di sorveglianza!” Commento.
“Sen’è andato con una donna,hai sentito?”
“Nicola? Amico, va bene che nell’ultimo anno ha avuto un po’ di traffico in più ma adesso si mette a tradire Patrizia? Io non credo!”
“E chi pensi che fosse? Si è messo ad arrotondare facendo il taxista?”
“E’ Betty, cosa faccio?” Chiedo, estraendo il cellulare. Mario lo afferra e risponde.
“Betty, sono Mario. Non farti sentire da Patrizia. Abbiamo un problema!”
 
 
 
 
FINE CAP.34: Una batosta per Nicola.
 
 
 
Vi è piaciuto? Cosa dite del passato di Daniele? Dove pensate sia finito Nicola? Adesso Mario e Armando pensano che sia con un’altra donna! Come si risolverà la cosa? Come prenderà Patrizia la notizia della gravidanza? A presto!
 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Betty la fea / Vai alla pagina dell'autore: Mew_vale