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Autore: Justice Gundam    26/11/2008    2 recensioni
Seguito di 'MegaMan Battle Network Transmission'. Ambientato dopo gli eventi di 'Battle Network 2' - Netto, MegaMan e i loro compagni hanno da poco sconfitto la NetMafia Gospel, quando altri strani avvenimenti cominciano a gettare ombre inquietanti sulla pace così faticosamente ottenuta. Tra Net-crimini in drastico aumento, e il tentativo di venire a capo di un mistero che risale all'origine stessa della rete, il gruppo di giovani eroi avrà a che fare con nemici spietati, nuovi alleati, pericolosi virus, un NetNavi solitario assetato di vendetta, inaspettati ritorni e colpi di scena... e invenzioni incredibili che li aiuteranno nela loro ricerca! Riusciranno i Net-Savers a salvare la rete ancora una volta, o il mondo è destinato a precipitare nel caos?
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Alpha's Revenge-05

MegaMan Battle Network - Alpha's Revenge

Una fanfiction di MegaMan Battle Network / NT Warrior scritta da: Justice Gundam

 

Hmmm... salve, amici fan di MegaMan! Spero che questa attesa non sia durata troppo per voi... ma purtroppo, anch'io, come tanti altri scrittori, mi trovo a dover combattere contro l'insidiosa malattia chiamata blocco dello scrittore. Ci sono stati giorni in cui non me la sentivo proprio di mettermi alla tastiera e buttare giù qualcosa... non chiedetemi perchè, molto semplicemente non riuscivo proprio a pensare ad un modo di portare avanti le mie storie! Questo è anche il motivo per cui la mia storia di Digimon Tamers sta subendo ritardi...

In ogni caso, adesso credo di essere più concentrato... e per riprendere in bellezza, pubblico un nuovo capitolo della mia storia di MegaMan, in cui conosceremo qualche altro membro della misteriosa organizzazione di cui FlashMan e Rei Saiko fanno parte! Lo scorso capitolo, abbiamo visto per la prima volta la Double Soul, il nuovo ed inaspettato potere che ha consentito a MegaMan e GutsMan di avere ragione di FlashMan... ma ancora non sappiamo nulla delle sue origini o dei suoi possibili utilizzi! E non sappiamo nulla di queste fantomatiche Quattro Chiavi che FlashMan e il suo operatore stavano cercando... insomma, come si dice spesso, i nostri hanno vinto la prima battaglia - la guerra sarà lunga e difficile, soprattutto considerando a cosa vanno incontro MegaMan e i suoi compagni!

Quindi, se questo capitolo si è fatto un pò aspettare, credo che almeno un pò mi rifarò con la rivelazione di qualche retroscena. Purtroppo, questo vuole dire che entrerà in scena anche un altro personaggio molto odiato dai fan di MegaMan... sigh... credetemi, se fosse dipeso soltanto da me, l'avrei tenuto fuori dalla mia storia, ma sfortunatamente mi era indispensabile per sviluppi futuri. Quindi... mio e vostro malgrado, amici lettori, dobbiamo sopportarcelo! Ci romperà le scatole per molto tempo, temo...

Oh, beh, vedrò di rifarmi con un capitolo che, pur non particolarmente denso d'azione, sarà comunque interessante... almeno spero! Intanto, vediamo come sempre le vostre recensioni...

 

Kura92: Wow! Per una volta, hai preceduto anche KillKenny, che di solito è il primo a lasciare un commento alle mie storie! Beh, sono molto contento della tua 'fedeltà', e cercherò di meritarla! Spero che ti sia piaciuto il modo in cui ho introdotto la Double Soul - anche se, sinceramente, penso che avrei potuto fare meglio... - e di averti intrigato quanto basta con questa misteriosa organizzazione criminale. Di chi si tratterà? Chi è la donna che - a quanto sembra - tira i fili da dietro le quinte? Si preannuncia una battaglia molto difficile... Sì, MegaMan e GutsMan sono stati in gamba, ma anche gli altri membri dell'allegra brigata avranno la loro da dire, più avanti nella storia!

KillKenny: Heheheee... lo stesso si può dire degli innumerevoli avversari che hanno tentato di cancellare MegaMan e hanno fallito miseramente! Oddio, si può dire che PharaohMan è riuscito a bypassare il Plot Shield nell'anime... e Forte ci è quasi riuscito nel videogioco... ma a parte questo, nessuno dei nemici di MegaMan ha mai avuto particolare fortuna! Per quanto riguarda la Double Soul... contento che ti sia piaciuto, e ho in mente un sacco di altre combinazioni, anche non viste nell'anime!

 

Okay, credo che con questo siamo a posto! Riprendiamo il nostro viaggio nel mondo di MegaMan Battle Network, e vediamo di scoprire qualche altro mistero! Forza, ragazzi! Ci aspettano un altro pò di rivelazioni e di retroscena!

 

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Capitolo 5 - Ritorno a SciLab

 

Un fischio lento e cadenzato, come il beeper di un orologio digitale, era l'unico suono che si sentiva nel server segreto, un luogo cupo, semioscurato e dall'aspetto sterile, strutturato come una sorta di base militare completamente vuota, con un pavimento grigio asfalto dal quale si levavano deboli scintilii, e alte mura di colore neutro, uno strano beige scuro che rendeva l'atmosfera ancora più inquietante. Dal soffitto, ad almeno una decina di metri d'altezza, pendevano travi e catene che l'oscurità non permetteva di vedere che di sfuggita. Indubbiamente, il fatto che sembrassero uscire dal nulla a quell'altezza non faceva molto per rallegrare il paesaggio...

In effetti, le apparenze non ingannavano. Quel server altro non era che il nascondiglio dei NetNavi appartenenti all'organizzazione che aveva pianificato l'attacco ad Internet City... e che ora, al sicuro dalle forze dell'ordine nella sala principale del loro quartier generale, protetti da complessi firewall, potenti virus guardiani, e trappole mai viste prima, stavano discutendo la situazione. Il clima che si respirava era alquanto teso... evidentemente, la notizia della sconfitta di FlashMan era arrivata come un fulmine a ciel sereno, e aveva scosso la sicurezza del gruppo di Net-criminali, che in quel momento erano radunati in cerchio, a parlare di ciò che era successo.

"Avete sentito? Pare che FlashMan e Rei Saiko siano stati sconfitti..." disse un NetNavi, tanto strano quanto spettacolare, che di fisico ricordava parecchio una pianta ornamentale: agile e snello, con addosso una tuta aderente il cui colore passava gradualmente dal giallo sbiadito, quasi bianco, delle spalle alle sempre più accese sfumature di verde delle gambe, aveva le maniche di colore verde smeraldo, con un paio di spuntoni bianchi che fuoriuscivano da ciascuna spalla, e delle corte foglie verdi a circondare le maniche. Ciascuna delle sue mani guantate di nero accarezzava con aria di controllata crudeltà delle lunghe fruste di rovi che si estendevano dai suoi avambracci, e la parte anteriore della sua tuta presentava una zona, sul petto e sull'addome, colorata di nero, sulla quale erano disposti ordinatamente dei bottoncini rosa fucsia, e sulla quale era posizionata la sua icona - sei sottili petali bianchi disposti in maniera regolare attorno al centro del cerchio, che faceva da pistillo immaginario. La testa era coperta da un elmetto simile ad uno sgargiante fiore a calice, con i petali bianchi e rossi che si alternavano regolarmente, ma il suo volto dalla pelle totalmente nera, e dall'espressione cupa e distaccata era completamente scoperto. Una gemma rossa ovoidale era incastonata sulla fronte dell'elmetto, rendendo la vista di quel NetNavi ancora più gloriosa... ma, guardandolo con attenzione, ci si sarebbe potuti rendere conto che la sua era una bellezza insidiosa e malvagia. I suoi occhi gelidi e senza pupille dicevano tutto sulle sue crudeli intenzioni...

"Decisamente, una cosa che non mi aspettavo." proseguì il NetNavi-fiore, giocherellando distrattamente - o almeno, così pareva... - con una delle fruste che si estendevano dai suoi avambracci. "Fino ad oggi, FlashMan è sempre stato uno dei più efficienti, tra i nostri affiliati... del resto, trattandosi di MegaMan.EXE, forse la cosa non dovrebbe stupirmi..."

"Ma c'è un'altra cosa che non si spiega, PlantMan..." disse, con voce profonda e roboante, un altro NetNavi vicino a lui - un NetNavi che non assomigliava minimamente a nessun altro! Dal terreno, sbucavano soltanto la sua testa e le sue mani... ma già da quel poco che si vedeva di lui, si poteva vedere che era veramente gigantesco! Il resto del suo corpo era nascosto sottoterra, in una profonda fossa di sabbia che si muoveva assieme allo strano NetNavi, circondandolo completamente! In effetti, l'enorme NetNavi, il cui simbolo restava evidentemente sepolto sotto terra, era composto unicamente di sabbia - fine polvere beige, quasi bianca, che scorreva incessantemente sul suo corpo, creando degli strani motivi di linee curve sulla testa e sulle mani. Questi rivoletti di sabbia facevano sfarfallare i contorni del Net-criminale, dando l'impressione che fosse ora più vicino, ora più lontano di quanto non fosse in realtà. Il suo volto, quasi letteralmente scavato in una testa la cui forma ricordava una piramide a gradoni, era mostruoso, gli occhi due caverne nere senza luce in fondo alle quali luccicavano avidamente le luci verdi gemelle che costituivano le sue pupille... e la sua bocca era ampia come una fornace, e perennemente distorta in un'espressione di rabbia, ansia e dolore al tempo stesso, e mentre il suo proprietario parlava, restava quasi del tutto ferma nella stessa posizione. Rimaneva un mistero come fosse possibile per lui emettere suoni articolati...

"Stando alle notizie che ci sono pervenute, MegaMan è riuscito a sconfiggere FlashMan usando un potere che finora non si era mai visto in alcun NetNavi..." riprese il gigante di sabbia, prima rivolto al NetNavi-fiore di nome PlantMan, poi al resto dei suoi colleghi, tre o quattro in tutto, il cui aspetto era ancora celato dalle tenebre. "Lui e uno dei suoi compagni hanno eseguito una cosa che hanno chiamato Double Soul, che ha permesso loro di fondersi in un unico NetNavi dotato dei poteri di entrambi. Non credo che una cosa del genere sia mai avvenuta prima d'ora..."

"E questo, DesertMan, vuol dire che questo MegaMan è un avversario molto più pericoloso di quanto avessimo previsto..." disse PlantMan, d'accordo con il suo collega. Stava per aggiungere qualcosa, prima che una risatina sprezzante e acuta interrompesse la discussione... e i NetNavi dell'organizzazione si voltassero, con un collettivo grugnito di irritazione, verso l'arcata che dava accesso alla sala!

"Huhuhuhuuu... e non si tratta forse del fatto, mio caro PlantMan, che le vostre capacità sono troppo limitate, de puku?" cinguettò una vocina irritante, appartenente al NetNavi che stava facendo il suo ingresso nella sala. Ancora non lo si vedeva bene, ma era basso e tondo, e camminava con un'andatura goffa, quasi da papera, che faceva sembrare ridicolo il suo modo di vantarsi. In effetti, ai piedi portava un paio di pinne da sommozzatore, al posto degli stivali che di solito erano indossati da tutti i NetNavi... e sulla testa, sopra l'elmetto che gli proteggeva il cranio, si poteva vedere la parte terminale di un sottile condotto dell'aria, che ssi dipartiva da due piccole bombole di ossigeno poste sulla schiena del piccoletto. Con qualche altro passo, il piccolo NetNavi si avvicinò al gruppo, tenendo le braccia incrociate sul petto. Evidentemente, era sicuro di potersi permettere una tale presunzione davanti a quei feroci Net-criminali... e non faceva mistero della cosa! "Finora, non siamo riusciti a trovare nessuna delle Quattro Chiavi, e ora si mette in mezzo anche il famoso MegaMan.EXE... Se continuate così, il nostro progetto non andrà mai a buon fine! C'è bisogno che io vi ricordi cose tanto semplici, de puku?"

DesertMan, il NetNavi di sabbia, grugnì con antipatia. Non sapeva bene se a dargli fastidio era quel ripetitivo tic verbale 'de puku', o l'atteggiamento del piccolo Navi. "Tsk... beh, non è certo colpa nostra se MegaMan è così forte!" protestò. "E per quanto riguarda le Chiavi... Inukai e BeastMan potrebbero avere qualche altra informazione, quando torneranno! Date le circostanze, io e Sunayama, PlantMan e Anetta, e tutti gli altri... beh, stiamo facendo tutto il possibile!"

"A quanto pare, il vostro meglio non è stato abbastanza, finora, de puku..." rispose il piccolo NetNavi, il cui aspetto finalmente si rivelò alla tenue luce del server. Era alto non più della metà di PlantMan, e tondo come un uovo, con addosso un'armatura che ricordava molto la muta di un subacqueo, di colore azzurro con le giunture gialle splendenti, e un'icona rappresentata da tre bolle di sapone bianche su sfondo blu scuro. Le sue corte gambe erano coperte da quella che sembrava essere una tuta aderente, con pinne tondeggianti dal bordo giallo ai piedi, e le braccia erano altrettanto brevi, e portava dei guanti azzurri colorati di giallo sulle dita, che si inspessivano in certi punti in modo da proteggere meglio gli avambracci e il dorso delle mani. Il suo elmetto era tondo, con una visiera di vetro verde trasparente dietro la quale si vedevano un paio di occhietti neri che scrutavano con spocchia gli altri NetNavi lì riuniti. Le sue guance erano rubizze, e le labbra erano grosse e dello stesso colore, in quel momento sollevate in un sorrisetto. Per finire, la sua arma era una fiocina, dalla quale sporgeva già un arpione dai bordi uncinati. Ciò nonostante, il piccolo NetNavi manteneva un aspetto inncuo... che sarebbe sembrato anche buffo, se non fosse stato per le arie che il piccolo NetNavi subacqueo continuava a darsi!

"Vi voglio ricordare, come dice sempre la signorina, che la nostra organizzazione esige risultati, de puku!" disse il nanerottolo, tenendo gli occhi chiusi e il naso in aria. "I nostri capi stanno già rumoreggiando per le vostre scarse prestazioni... e voi lo sapete che non vi hanno fatto entrare nella nostra organizzazione per godere della vostra compagnia! Se continuasse così ancora a lungo... qualcuno di voi potrebbe non trovare molto simpatica l'esperienza!"

Irritato dal modo di fare di quel piccoletto, uno dei NetNavi oscurati, un Navi grosso e minaccioso che camminava come un gorilla, appoggiando per terra le nocche delle mani, gli puntò un indice contro e gli rispose a tono, strascicando le parole in una maniera che danneggiava un pò l'effetto globale. "Io... vorrei... vedere te... al nostro posto... BubbleMan!" esclamò, e una fiammata rossa, puzzolente di zolfo, avvolse il suo corpo per un istante, rivelando di sfuggita le sue forme sgraziate... ma non abbastanza da permettere ad un osservatore casuale di descriverlo con completezza.

Del tutto indifferente alla reazione del NetNavi fiammeggiante, il piccolo NetNavi subacqueo di nome BubbleMan lo guardò di sottecchi. "E non credo che tu potresti fare molto peggio di così, FlameMan. Non dimenticare che sono tuo superiore, de puku!"

PlantMan si mise le mani sui fianchi, e scosse la testa. Purtroppo, era vero... per quanto la cosa gli desse fastidio, BubbleMan era comunque loro superiore, e non potevano permettersi di alzare troppo la cresta con lui. BubbleMan stesso sapeva come stavano le cose, e ne approfittava spudoratamente...

"E per quanto riguarda FlashMan..." riprese BubbleMan, iniziando a passeggiare attorno ai suoi subordinati. "Anche lui e Rei hanno avuto la loro brava polpetta, e se la sono cavata con poco, se volete la mia opinione, de puku! La signorina è un pò troppo generosa con gli incapaci come loro... se fossero stati i nostri superiori, non credo che il nostro amico avrebbe avuto tanta fortuna! Quindi... se sapete cosa è meglio per voi, vi rimetterete a cercare le informazioni che ci servono sulle Quattro Chiavi, de puku!". Fece una pausa, giusto per godersi lo spettacolo delle espressioni cupe degli altri NetNavi... poi, giocherellando con la sua fiocina, il NetNavi sommozzatore iniziò ad allontanarsi, avviandosi verso lo stesso corridoio da cui era entrato.

"Oh, e ovviamente..." riprese poi, voltandosi di nuovo verso il gruppetto, come se si fosse ricordato di un particolare all'ultimo momento. "Ovviamente, vi metterete anche a pensare ad un modo di sconfiggere MegaMan.EXE e i suoi compagni! Sono considerati l'ostacolo più pericoloso al raggiungimento del nostro obiettivo, e se questa... Double Soul... di cui avete parlato non fosse tenuta sotto controllo, potrebbe costituire una seria minaccia! Quindi... mi raccomando, de puku! Fate un buon lavoro! Heheheheee..."

PlantMan, DesertMan, FlameMan e gli altri due NetNavi dell'organizzazione, dei quali non era stato rivelato nè l'aspetto nè il nome, lo guardarono passeggiare con nonchalance fuori dalla sala, con la testa alta e con fare presuntuoso. Quando BubbleMan fu uscito fuori dalla sala, finalmente DesertMan fu libero di esprimere tutta la sua irritazione in un lungo grugnito di rabbia, tamburellando sul terreno con le sue enormi dita sabbiose.

"Tsk..." ringhiò. "Quel BubbleMan... ma chi si crede di essere, per trattarci come i suoi lacchè? Soltanto perchè i nostri capi lo favoriscono... quello lì è veramente bravo a leccare loro i piedi, e quando può permetterselo..."

"Purtroppo, DesertMan, non sei l'unico ad aver notato questo... particolare..." grugnì la voce metallica di FlashMan. Gli altri NetNavi si voltarono nella sua direzione, e videro il NetNavi in armatura blu avanzare verso di loro con espressione chiaramente poco compiaciuta. La sua sconfitta per mano di MegaMan e GutsMan, e la successiva strigliata da parte dei suoi superiori non gli era per niente andata giù...

A seguirlo, c'era uno strano NetNavi dall'aria selvaggia, che ricordava molto un felino predatore che si reggeva in piedi sulle zampe posteriori, con lunghi artigli bianchi su mani e piedi, e una irsuta criniera arancione a circondare il collo e la testa. Il suo volto era un muso allungato, dalla cui mascella superiore sporgevano due lunghe zanne ricurve, come quelle della famigerata tigre dai denti a sciabola, e il suo corpo snello era avvolto da una tuta aderente nera, sopra la quale l'animalesco Net-criminale indossava un'armatura rossa scura e arancione che gli proteggeva il torace, le spalle, gli avambracci e la parte inferiore delle gambe. In particolare, gli avambracci erano quasi del tutto coperti, e dalla parte terminale della loro corazzatura si dipartivano artigli lunghi come coltelli che scintillavano debolmente. Una cresta di robusto crine percorreva la spina dorsale del NetNavi, che camminava sulla parte anteriore dei piedi come un vero felino, e la sua coda era corta al punto da essere quasi inesistente, niente più che un vestigio di ciuffi di pelo arancione. La sua icona, portata sul pettorale come la maggior parte degli altri NetNavi, era composta da tre linee oblique bianche, dai bordi frastagliati, su uno sfondo nero... che ricordavano i segni lasciati dagli artigli di una tigre!

"BubbleMan fa un pò quello che vuole... sgrunt..." ringhiò il NetNavi animalesco che accompagnava FlashMan. "E noi non possiamo fare altro che rassegnarci, e sperare che un giorno loro si stufino e decidano di piantarlo in asso! Considerata la sua incompetenza, la cosa non mi stupirebbe..."

"BeastMan." disse PlantMan, rivolto al nuovo arrivato. "Vedo che sei tornato dalla missione che ti è stata affidata. Tu e il tuo operatore... avete trovato qualche informazione utile sulle Quattro Chiavi?"

Il NetNavi di nome BeastMan si fermò a pochi metri dal resto del gruppo, mentre FlashMan proseguì fino a riunirsi a loro. "Certamente. C'è una zona, nei pressi della rete di Dentech City, nella quale non abbiamo ancora cercato, e nella quale credo che ci siano buone possibilità di trovare quello che cerchiamo." rispose, affilandosi gli artigli l'uno sull'altro e creando un suono metallico stridente che risuonava in tutto il server. "La rete di Yoka potrebbe essere un nascondiglio perfetto per eventuali indizi sulle Quattro Chiavi... in particolare, io ed Inukai stiamo pensando allo zoo di Yoka!"

FlashMan grugnì, il suo umore nero ulteriormente peggiorato dalle affermazioni del collega. "Sgrunt... chissà perchè, BeastMan, io ero convinto che avresti detto così..." commentò. "Tu e il tuo operatore siete un pò troppo ossessionati da questa storia degli animali... dì, scommetto che pensate di liberarli e di provocare un pò di caos, già che ci siete, no?"

BeastMan lo guardò con occhi gialli dalle pupille ellittiche, che si stringevano e si dilatavano con la luce come quelle di un gatto. "E se anche fosse così? Quello che ci interessa, alla fine, è trovare dove si trovano le Quattro Chiavi!" replicò. "Quello che facciamo per ottenerle non conta... la signorina non dice sempre che la nostra organizzazione vuole risultati?"

FlashMan si zittì all'istante, ingoiando ogni risposta gli fosse venuta in mente in quei pochi secondi. In effetti, lui era l'ultimo che poteva lamentarsi dei metodi di BeastMan, considerato che aveva provocato un black-out generale in tutta ACDC Town...

"Queste puerili dispute non ci porteranno da nessuna parte." affermò PlantMan, intervenendo nella discussione. "Indipendentemente dai metodi che potremmo usare, o da quello che pensiamo di dover fare per recuperare le Quattro Chiavi, il nostro obiettivo principale non può attendere molto oltre. I nostri superiori, lo sapete tutti, stanno già iniziando a rumoreggiare... e io preferirei sfidare il Life Virus piuttosto che farli attendere ancora. E va bene... BeastMan, noi tutti ci auguriamo che tu abbia successo, e possa portarci qualche buona notizia."

BeastMan sollevò gli artigli e sogghignò, i lati della bocca che si incurvavano verso l'alto in maniera agghiacciante, e le lunghe zanne che brillavano. Era chiaro che non vedeva l'ora di dare inizio alla missione...

"Oh, su questo potete scommetterci! Tornerò con delle buone notizie, e BubbleMan dovrà rimangiarsi tutta la sua boria!" ruggì, estasiato all'idea. "E se MegaMan.EXE dovesse mettersi in mezzo... lo farò a fettine con i miei stessi artigli!"

PlantMan sorrise a sua volta, il ghigno di un serpente che sta per colpire. "Ottimo... quando le Quattro Chiavi saranno nelle nostre mani, con esse otterremo anche l'arma definitiva!"

 

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Il giorno dopo, reduci da una mattinata di scuola e dalle usuali lezioni (che, dopo un'intera giornata di relativa libertà per l'uscita di classe, risultavano ancora più pesanti...), Netto, MegaMan e i loro compagni stavano ritornando alla sede centrale di SciLab, per avere - almeno, così si sperava - i tanto attesi chiarimenti sull'inusuale trasformazione di MegaMan e sulla sua fusione con GutsMan. Sia l'uno che l'altro NetNavi avevano detto, anche davanti all'insistenza dei loro operatori e degli altri loro amici, che non sentivano nulla di strano estavano bene... ma, sapendo come andavano queste cose, Netto e i suoi compagni avevano comunque ritenuto una buona idea parlarne al professor Hikari... e in quel momento, erano appena scesi dalla linea della Metroline che li aveva portato in pieno centro di Dentech city, e stavano varcando le soglie del palazzo dove si trovavano i laboratori.

"Ogni volta che torniamo qui, mi sembra che abbiano fatto qualcosa di nuovo..." commentò Dekao, mentre si guardava intorno. Dalla loro ultima visita (non più di un mese prima, in preparazione al loro attacco finale alla sede centrale della Gospel), già molte cose erano cambiate, e l'ambiente dava già l'impressione di essere più avanzato ed efficiente. I corridoi davano l'impressione di un ambiente ancora più tecnologico, e soprattutto, passando accanto ai laboratori nei quali venivano tenuti gli esperimenti, si vedevano dei macchinari che Netto non aveva mai visto prima. Chissà a cosa servivano... certo che lo sviluppo della rete, dopo la sconfitta della Gospel, aveva conosciuto una incredibile spinta in avanti, e si vedeva!

"Hai ragione, Dekao-kun..." disse Netto, avvicinandosi all'ascensore e aspettando che le porte automatiche si aprissero. "Quando siamo stati qui, durante quella storia della Gospel, non c'erano tante delle cose che vedo adesso... chissà che esperimenti staranno facendo... Bah, lo chiederò a papà quando ci sarà tempo! Adesso... vediamo se riesce a dirci qualcosa di questa... Double Soul, o come si chiama."

Netto infilò una mano nella tasca della sua giacchetta arancione, e ne tirò fuori la Battlechip Cannon che aveva usato per registrare i dati la sera prima, guardandola per un attimo prima che il beeper dell'ascensore avvertisse lui e i suoi compagni che potevano entrare in cabina. Pochi secondi dopo, la cabina era tornata al piano da cui era partita, dove Netto sapeva che si trovavano i laboratori in cui lavorava suo padre. Ormai esperti conoscitori del luogo, il gruppetto di NetBattler non ebbe problemi ad orientarsi, e a raggiungere le sale dove numerosi esperti di informatica conducevano analisi ed esperimenti. Come sempre, l'attività era intensa, ma ordinata, gli schermi accesi che rilucevano di grafici di ogni tipo, e gli operatori che si affrettavano a digitare stringhe di comandi, prendere annotazioni, e fare stime e collaudi. Non passò molto tempo prima che il quintetto dio scolaretti venisse notato da un lavoratore, che terminò le sue registrazioni prima di andare verso di loro.

"Buongiorno..." lo salutò Netto, inchinandosi assieme agli altri. "Scusate se vi disturbiamo, ma... non è che potremmo parlare con il professor Yuuichiro Hikari? Io... sono suo figlio, e questi sono i miei compagni di scuola!"

"Oh, sì, tu devi essere il famoso Netto Hikari!" esclamò il ricercatore, riconoscendoli dalle descrizioni che aveva sentito di loro. "E voi... siete gli altri ragazzi che hanno aiutato lui e l'agente Ijyuin, vero?"

"Beh..." rispose Meiru, un pò imbarazzata. La ragazzina dai capelli fucsia non era mai stata tipa da vantarsi o mettersi in mostra. "Diciamo... che abbiamo fatto la nostra parte, ma sono stati Netto-kun ed Enzan-san a fare il più... comunque, sì, siamo noi..."

"Dovremmo parlare con Hikari-hakase di un problema che ha avuto uno dei nostri NetNavi ieri sera." proseguì Tohru. "Sempre se non disturbiamo, ovviamente... e temiamo che sia una cosa abbastanza urgente."

Il ricercatore si rimise a posto il cartellino di identità che portava appeso al camice da laboratorio. "Oh, certamente... capisco! Beh, in questo momento il professor Hikari è un pò occupato, ma credo che avrà un pò di tempo da dedicarvi. Prego, seguitemi..."

I ragazzini fecero come era stato loro detto, arrivando in breve davanti all'ufficio del geniale informatico... al che il membro dello staff bussò educatamente, annunciando il loro arrivo. "Hikari-hakase! Scusi se la disturbo, ma... sono qui suo figlio Netto, e un gruppo dei suoi amici. Chiedono di parlare con lei un momento... possono entrare?" chiese, alzando un pò la voce per farsi sentire oltre la porta. La risposta tardò soltanto un paio di secondi ad arrivare.

"Netto e i suoi..." rispose Yuuichiro, suonando un pò sorpreso. "Oh, certamente! Ciao, ragazzi, non mi aspettavo di rivedervi qui così presto! Prego, prego... entrate pure!"

Netto annuì tra sè, con un sorriso appena accennato, e aprì la porta, trovandosi di fronte l'ormai familiare ufficio del padre. Come immaginava, Yuuichiro Hikari, con i suoi occhiali da vista, i suoi capelli castani un pò lunghi sempre ben pettinati, e la sua divisa da capo reparto di SciLab, era seduto alla sua scrivania, intento a compilare dei rapporti. Quello che i cinque amici non si aspettavano di vedere, invece, fu il ben conosciuto volto dagli occhi azzurri e dai capelli bianchi di un ragazzino della stessa età di Netto, ma dall'espressione molto più posata e tranquilla, vestito di un'inconfondibile giacca rossa con pantaloni lunghi mimetici, che teneva con sè, appoggiato sulla scrivania del professor Hikari, un PET rosso...

"Heheee... ciao, papà! E ciao anche a... huh? Enzan! Cosa ci fai qui?" esclamò sorpreso il giovane NetBattler mentre entrava. Anche Enzan, per un breve istante, mostrò un pò di sorpresa, ma non durò a lungo. Evidentemente, si aspettava che prima o poi, anche il suo amico-rivale e i suoi compagni sarebbero stati coinvolti nella vicenda.

"Ci incontriamo di nuovo, Hikari." lo salutò Enzan, nel suo solito modo formale, quasi privo di emozioni. "Immaginavo che non avreste potuto restare fuori da questa situazione a lungo. Soprattutto adesso che siete NetBattlers cittadini."

Yuuichiro si alzò dalla sua scrivania e si aggiustò gli occhiali, salutando Netto e i suoi amici mentre questi entravano nell'ufficio. "Benvenuti, ragazzi... ero sicuro che prima o poi sarebbe successa una cosa del genere!" affermò il geniale scienziato. "Comunque... accomodatevi, e ditemi che problema c'è. Farò quanto posso per darvi una spiegazione, anche se in questo periodo siamo tutti un pò presi..."

"C'è una nuova organizzazione di Net-criminali in giro, giusto?" chiese retoricamente MegaMan, aspettandosi già la risposta. "Sono stati loro a causare il black-out generale ad ACDC Town appena ieri sera... e io e Netto-kun ci siamo trovati ad affrontare uno dei loro agenti, FlashMan, e il suo operatore Rei Saiko. Sono stati avversari piuttosto difficili..."

Enzan annuì, tenendo le braccia incrociate sul petto. "Hmmm... non mi stupisce che li abbiate trovati avversari difficili." commentò. "FlashMan e Rei Saiko non sono sconosciuti alle forze dell'ordine. Finora, nessuna squadra di Ufficiali è riuscita a sconfiggerli. E i suoi compagni, gli altri agenti di questa organizzazione di cui non sappiamo neanche il nome, sono potenti almeno quanto lui."

"In effetti... sì, abbiamo visto che erano molto forti... grazie anche a quel trucchetto dell'ipnosi!" affermò Dekao, strizzando un occhio al pensiero di cosa sarebbe potuto accadere se anche il suo GutsMan e MegaMan fossero rimasti vittime di quel flusso ipnotico. "Ma... è stato durante il combattimento che è successa la cosa più strana, ed è proprio quello che volevamo chiederle..."

Questa frase risvegliò la curiosità del giovane esperto di informatica. "Qualcosa di strano, dite? Ditemi pure... che cosa è successo? Saperlo potrebbe essere utile per le indagini..."

"Non so in che misura, papà... ma sicuramente riguarda MegaMan!" affermò Netto, appoggiando il suo PET sulla scrivania del padre. "Mentre stavamo combattendo contro FlashMan, all'improvviso, è successo qualcosa di strano a MegaMan e a GutsMan quando hanno cercato di fare fronte comune contro il nostro avversario... e quando ci siamo resi conto di cosa fosse successo, MegaMan e GutsMan si erano fusi in un unico NetNavi!"

"Cosa? State... state dicendo sul serio?" esclamò uno sbalordito Yuuichiro Hikari. "MegaMan e GutsMan sono diventati... un unico NetNavi?"

"Confermiamo anche noi, professor Hikari!" rispose Meiru, dopo aver volto lo sguardo verso Tohru e Yaito. "Noi... stavamo assistendo a quel combattimento, e abbiamo visto tutto! MegaMan e GutsMan si sono fusi in un solo NetNavi, che manteneva la personalità di MegaMan, ma aveva poteri simili a quelli di GutsMan... mi sembra che l'abbiano chiamata... Double Soul! Sì, ecco, hanno usato proprio questo nome!"

"Poi, quando il combattimento è finito, si sono scissi di nuovo, e non mi è sembrato che avessero subito effetti collaterali..." proseguì Yaito. "Solo che... a quanto pare, sul PET di Netto-kun è apparso un messaggio che gli diceva di inserire una Battlechip... sulla quale credo siano stati registrati i dati della Double Soul. Ma... non ne sappiamo molto, e abbiamo deciso di venire qui perchè lei potesse darci qualche delucidazione..."

"Qualche... delucidazione?" ripetè Yuuichiro. "Non... non so quanto potrò esservi utili, ragazzi... non ho mai nemmeno sentito parlare di una cosa del genere..."

Anche Enzan non riuscì a nascondere una certa incredulità. Non aveva mai sentito parlare di due NetNavi che potessero fare una cosa del genere, e in una situazione normale, molto probabilmente l'avrebbe presa come uno scherzo... ma il fatto che Netto si fosse presentato lì assieme ai suoi amici, in una situazione come quella, e sembrassero tutti confermare quello che lui stava dicendo... beh, improvvisamente la cosa diventava meno incredibile... Sì, c'era bisogno di dare una bella occhiata anche a questo...

Yuuichiro, nel frattempo, iniziava già a formulare qualche ipotesi su cosa avesse dato origine a quella incredibile, pur se temporanea, trasformazione di MegaMan... ma già così, pensandoci senza avere i dati che gli servivano, si rendeva conto che non era una domanda a cui avrebbe potuto rispondere senza fare un pò di ricerca. Che fosse dovuto alla natura particolare di MegaMan, rispetto a tutti gli altri NetNavi? Forse, essendo nè più nè meno che la digitalizzazione di un essere umano - il fratello gemello di Netto, per giunta! - c'era qualcosa in MegaMan che funzionava in maniera diversa rispetto agli altri programmi...

"Questo..." rispose Yuuichiro, dopo un attimo di silenzio. "Questo... mi coglie del tutto impreparato, ragazzi... non ho mai visto niente di simile in nessun NetNavi, prima d'ora... MegaMan, che cosa hai sentito quando hai attivato questa... Double Soul... di cui parlano Netto e gli altri? Hai... avvertito qualcosa di particolare, quando è successo?"

"Beh, papà... A dire la verità..." rispose MegaMan, dopo averci pensato un pò su. "Beh, chiaramente ho sentito questa strana sensazione di energia, e al tempo stesso di calma, mentre avveniva la trasformazione. Ma, subito dopo, mi sono sentito quasi del tutto normale... e io e Netto abbiamo combattuto come facciamo di solito. Solo, mentre ero in Guts Soul ero decisamente più forte... e ho spazzato via senza tanti problemi un avversario che, in precedenza, mi era sembrato difficile. Ora come ora, mi sento perfettamente normale... e credo che anche per GutsMan sia così."

GutsMan, dal PET di Dekao, rispose battendosi un pugno sul torace. "Guts! GutsMan si sente forte come sempre!"

"E poi, c'è il fatto di questa Battlechip..." proseguì Netto, passando a suo padre la Battlechip Cannon sulla quale erano stati sovrascritti i dati della Double Soul. "Ho visto sul mio PET un avviso di inserire una Battlechip, e così ho messo questa... e adesso non so esattamente cosa è successo..."

Yuuichiro ricevette la Battlechip e il PET di MegaMan, guardandoli con espressione perplessa per qualche secondo... poi, con un sospiro, si rivolse al figlio e ai suoi amici. "Beh... adesso come adesso, non so dirvi nulla, ragazzi. Se permettete, avrei bisogno di fare qualche test su MegaMan, e di vedere un pò questa Battlechip... anche se non ho mai sentito di una cosa del genere in nessun NetNavi prima d'ora..." rispose. "Comunque, adesso provo a fare un controllo... se potete aspettarmi qualche minuto, torno subito. MegaMan, a te va bene?"

"Certamente, papà... noi siamo curiosi quanto te di sapere qualcosa in più!" rispose il NetNavi azzurro. "Quindi... fai quello che devi fare, e noi avremo la pazienza di aspettare. Okay, ragazzi?"

Netto e gli altri ragazzi fecero un cenno di assenso, mentre Yuuichiro portava il PET di MegaMan e il Battlechip verso il terminal che si trovava al lato opposto del suo ufficio. Una volta giunto lì, il giovane scienziato collegò il PET al computer, e la figura di MegaMan si materializzò sullo schermo, nel bel mezzo del server di SciLab.

"Beh, adesso lasciamo che Hikari-hakase faccia le sue prove..." commentò Tohru, con un sospiro pensieroso. "A proposito, Enzan-san, vedo che SciLab è particolarmente attivo in questi giorni... quest'organizzazione di cui parlate dev'essere abbastanza attiva, anche se ne sentiamo parlare soltanto adesso..."

Il ragazzo dai capelli bianchi annuì lentamente, voltandosi verso il gruppo dei suoi compagni. "In effetti, anche se fino a ieri sera non hanno agito in maniera particolarmente eclatante, sono stati piuttosto attivi in rete. Recentemente, alcuni rapporti parlano di squadre di HellNavi che frequentano zone 'calde' dell'UraNet con sempre maggiore frequenza, e un incremento sensibile nel crimine on-line." affermò. "Tuttavia, fino a questo momento non sappiamo molto di loro, quali siano i loro scopi, nè chi si trovi al vertice di quell'organizzazione."

"Beh..." affermò Netto, ripensando al combattimento della sera prima. "FlashMan, quando abbiamo combattuto contro di lui, ha detto che lui e i suoi colleghi stavano cercando una cosa chiamata... ehm... le 'Quattro Chiavi'! Non ha detto altro, però... e ancora ci chiediamo cosa potesse voler dire..."

I freddi occhi azzurri di Enzan si strinsero leggermente, segno che probabilmente quel nome gli diceva qualcosa... e la voce del suo NetNavi, ProtoMan, si fece sentire dal PET che Enzan portava allacciato alla cintura. "Perdonate se intervengo senza essere interpellato, ma... Hikari, avete detto le Quattro Chiavi, giusto?" chiese conferma.

"Ehm... sì, le Quattro Chiavi... FlashMan ha detto proprio così!" intervenne Meiru. "Voi... ne sapete qualcosa?"

"Ne abbiamo già sentito parlare, ma anche noi di SciLab non ne sappiamo molto." affermò Enzan. "Si tratta di quattro programmi di natura ignota che, diversi anni fa, sono stati dispersi per la rete. Non sappiamo però quale sia il loro scopo, nè dove sono stati nascosti. Ma è chiaro che, se l'organizzazione le sta cercando, devono essere qualcosa di molto importante. Recentemente, abbiamo ricevuto dei rapporti abbastanza allarmanti provenienti da Netopia e da Sharo, che indicano un incremento di attività criminali... evidentemente volte a trovare la locazione delle Chiavi."

"Sharo, eh?" chiese retoricamente Yaito. "E' quel paese che nel ventunesimo secolo era conosciuto come Russia, vero? Quello che possiede uno degli apparati militari più efficienti del mondo, se non ricordo male le lezioni di geografia..."

"Sì, Yaito-chan, proprio quello!" confermò Meiru. "Ma... Enzan-san, non si tratta solo di questo problema dell'organizzazione! Abbiamo visto... che negli altri laboratori di SciLab stanno sviluppando altri macchinari... ora, non so se è inerente a questo caso, ma..."

L'espressione di Enzan si fece leggermente più severa. "Di questo, non ho l'autorizzazione a rivelare informazioni." affermò, troncando il discorso. "E salvo cambiamenti significativi, non posso dirvi niente, se non che si tratta di un esperimento molto importante. Questo vi basti."

"Ehm... va bene, Enzan, come vuoi..." rispose Netto, sbattendo gli occhi confuso. Se Enzan aveva reagito così freddamente... anzi, Netto sentiva addirittura un pò di ostilità nella sua voce... voleva dire che quel progetto di cui avevano intravisto le operazioni era davvero molto importante...

Comunque, al momento erano lì per saperne di più su quella misteriosa Double Soul. Quindi, mettendo da parte il discorso dell'organizzazione, il ragazzino si voltò nuovamente verso il terminal al quale il padre aveva collegato MegaMan, per vedere come procedevano le sperimentazioni. In quel momento, MegaMan stava colpendo con il Mega Buster un gruppo di bersagli statici, in una sorta di poligono di tiro che i NetNavi degli Ufficiali utilizzavano per l'addestramento. Fino a quel momento, tutti i proiettili erano andati a segno, e MegaMan non aveva mostrato alcun segno di anomalie o bug di qualsiasi tipo. Quindi, almeno fino a questo punto, Yuuichiro poteva confermare che l'insolito fenomeno non aveva avuto effetti negativi su di lui...

"Okay, MegaMan... adesso proviamo a usare questo Battlechip di cui diceva Netto..." propose il giovane scienziato, rigirandosi la Battlechip in una mano. "Sei pronto?"

Il NetNavi azzurro sullo schermo si mise in guardia e annuì. "Sì, papà... quando vuoi, inserisci pure quel Battlechip." rispose, pronto a qualsiasi cosa potesse accadere. Yuuichiro avvicinò con una certa cautela la Battlechip modificata allo slot di inserimento, e con un gesto rapido e sicuro, ve la infilò, sperando per il meglio. Immediatamente, una leggera luminescenza bianca iniziò ad avvolgere il corpo di MegaMan, diffondendosi su di esso fino ad avvolgerlo completamente... e il NetNavi, senza mostrare allarme, chiuse gli occhi come se la cosa gli desse una sensazione di tranquillità. In pochi secondi, MegaMan era stato del tutto ricoperto dalla luce... che però durò solo un istante prima di dissolversi, e mostrare a tutti l'effetto di quella particolare Battlechip: il corpo di MegaMan si era modificato sostanzialmente, ed era tornato in Guts Soul!

"Accidenti, ma allora..." esclamò Dekao, spalancando gli occhi. "Allora su quel Battlechip sono stati registrati i dati della Double Soul! E adesso, quando viene inserito, anzichè avere l'effetto normale, permette a MegaMan di... cambiare assetto, per così dire!"

"E' un pò come il sistema degli Style Change... ma, in un certo senso, più controllabile da parte dell'operatore!" concluse Tohru, mentre MegaMan guardava incuriosito il risultato della sua trasformazione. "Davvero incredibile... Netto-kun, non immaginavo che MegaMan avesse così tante capacità!"

"Se devo essere sincero, nemmeno io..." rispose il ragazzino, passandosi una mano tra i capelli. "A volte, non so più nemmeno io cosa aspettarmi da MegaMan..."

MegaMan ridacchiò dietro la maschera che gli copriva la bocca. "Oh, beh... se tu non sai più cosa aspettarti da me, Netto-kun, figurati io!"

"In ogni caso, Hikari, il risultato è notevole." commentò Enzan, senza sbilanciarsi. "Tuttavia, ne sappiamo ancora troppo poco perchè sia qualcosa di affidabile. Avremmo bisogno di studiare più a lungo e in maggior dettaglio questa Double Soul di cui parli, ma al momento la minaccia dell'organizzazione occupa la maggior parte dei nostri orari di lavoro."

"In ogni caso, è davvero qualcosa di interessante... e mi chiedo se MegaMan non potrebbe fare la stessa cosa con altri NetNavi, e quali siano le condizioni necessarie affinchè questo si verifichi." proseguì il professor Hikari. "Ehm... a questo proposito, Netto, MegaMan... voi non sapete, per caso, come si faccia ad annullare la Double Soul e far tornare MegaMan normale?"

"Credo che si esaurisca da sola dopo un certo tempo..." affermò MegaMan. "Almeno, quando è successo per la prima volta era così..."

E infatti, non dovettero attendere troppo a lungo. Tre minuti dopo, MegaMan brillò di nuovo, e il suo corpo tornò del suo normale colore azzurro, mentre la Battlechip veniva espulsa dal PET e tornava in mano al professor Hikari, che la guardò con curiosità sempre crescente.

"Questo è... davvero un evento straordinario..." affermò l'uomo, mentre ritornava a guardare ora MegaMan, ora l'altro suo figlio e i suoi compagni. "Meriterebbe maggiore studio, come giustamente ha detto Enzan... ma sfortunatamente, il tempo a nostra disposizione è molto limitato, e temo di non potervi essere molto utile a questo proposito..."

"Non importa, professor Hikari..." rispose Meiru. "Anzi, data la situazione, la ringraziamo per l'aiuto che ci ha dato..."

 

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"Bene... vedo che siete venute non appena vi ho chiamato. La situazione è abbastanza preoccupante, e richiede la nostra attenzione immediata."

Seduti ad un grande tavolo nel bel mezzo di un'ampia sala segreta, con tanto di maxischermo su un muro al quale erano collegati tre PET, i supereroi mascherati conosciuti con il nome in codice di Net-Agents si erano riuniti con priorità assoluta per discutere l'attuale situazione, spinti anche dall'allarmante black-out della sera prima e dall'attacco in massa che Internet City aveva subito da parte dei virus della misteriosa organizzazione. I danni erano stati molto limitati, questo era vero, ma questo fatto non sminuiva il pericolo rappresentato da quei Net-criminali di cui nessuno sapeva nulla... c'era bisogno di tutto l'aiuto possibile per sgominare il sindacato, e i Net-Agents, ancora una volta, sarebbero scesi in campo per fornirlo!

Ad un capo del largo tavolo ovale si trovavano le due ragazze del terzetto, l'amante della natura Saloma Hayashibara e la medium Miyuki Kuroi - alias Black Rose e Misteryu - entrambe già vestite con i loro abiti scuri da agenti segrete, e con i copricapi che celavano gran parte dei loro volti. Seduto al lato più vicino allo schermo computerizzato si trovava, ovviamente, il leader del terzetto, il comandante Biff, conosciuto nella vita reale come Masa, il simpatico pescivendolo che non perdeva mai occasione per ricordare ai suoi clienti le qualità nutrizionali del suo pescato. In quel momento, indossava l'elmetto con tanto di visiera e decorazione a pinna di pesce, che era in pratica tutto ciò che impediva ad un qualunque osservatore di riconoscerlo per quello che era, e teneva le mani intrecciate sul tavolo davanti a sè, dandosi una certa aria di autorità. Immediatamente dietro, sullo schermo computerizzato che si trovava sul muro, si vedevano anche i loro NetNavi, lo scheletrico SkullMan, il mastodontico WoodMan, e il comandante SharkMan, tutti intenti ad ascoltare il discorso che il comandante Biff stava per fare.

Dopo essersi schiarito la gola, il leader dei Net-Agents guardò verso le sue sottoposte e iniziò il suo discorso. "Molto bene, agenti Misteryu e Black Rose. Non credo ci sia bisogno di ripetervi il motivo per cui vi ho convocate. L'attacco ad Internet City di ieri sera è un segnale chiaro: quei Net-criminali con cui abbiamo a che fare sono una grave minaccia per tutti noi, e devono essere fermati prima che possano rendersi pericoli per le vite delle persone."

"E' palese, tuttavia, che questa organizzazione, di cui ancora abbiamo scarse informazioni, può contare su notevoli risorse." commentò Misteryu, dando una scorsa ad alcuni fogli che erano stati appoggiati davanti alla sua sedia. "Pare che abbiano agito in diverse parti del mondo, pur senza raggiungere gli estremi a cui sono arrivati ieri sera. In particolare, a Netopia e a Sharo."

"Tutto questo mi dà da pensare..." continuò Black Rose, che a sua volta stava leggendo i rapporti. "Se sono arrivati a sferrare un attacco così plateale ad una delle più importanti città virtuali, vuol dire che, qualsiasi cosa stiano cercando, sono disposti a rischiare anche molto pur di averla. Chi può dire fino a dove si spingeranno la prossima volta..."

"Ed è esattamente per questo che dobbiamo restare vigili..." continuò SharkMan, proseguendo il discorso per conto del suo operatore. "Abbiamo già qualche ipotesi su quale potrebbe essere il loro prossimo obiettivo... e non escludiamo che le loro attenzioni si rivolgano ai laboratori di SciLab!"

Un attimo di attonito silenzio. Se uno dei loro possibili bersagli era proprio SciLab, non poteva voler dire che una cosa: e cioè che quello che l'organizzazione voleva era...

"E' un bel problema." affermò il comandante Biff, il suo sospiro che spezzava la quiete immota nella quale la stanza era caduta. "Se l'organizzazione dovesse impadronirsi della tecnologia di Cross-Fusion che stiamo sperimentando..."

 

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"Sigh... e così, alla fine, non abbiamo imparato praticamente nulla che già non sapessimo..." affermò uno sconsolato Netto Hikari, stiracchiandosi pigramente mentre lui e il suo gruppo di amici (tranne Enzan, che era rimasto alla sede per ovvi motivi) uscivano dal palazzo di SciLab. "Non c'era neanche Meijin-san, altrimenti avremmo potuto chiedere a lui... che razza di iella!"

"Beh, a questo punto, non è che possiamo farci molto..." affermò MegaMan, più accomodante. "Se non sperare che SciLab riesca a venire a capo di questo caso, e cercare di capire qualcosa in più della Double Soul per conto nostro. Se poi l'organizzazione dovesse ripresentarsi, noi abbiamo comunque le nostre licenze di Net-Battlers cittadini, e qualcosa possiamo fare."

"In ogni caso, meglio non abbassare la guardia." li avvertì Yaito. "Non sappiamo dove e quando potrebbero colpire la prossima volta.. E se devo essere sincera, sarei molto curiosa di saperne di più, di questo discorso delle Quattro Chiavi! Anche se, visto che neppure Mister Simpatia ne sapeva granchè... immagino che non sarà tanto facile..."

"Beh, per adesso, non possiamo farci molto!" tagliò corto Netto, rassegnandosi all'idea che, per il momento, erano con le mani legate. "Parliamo di cose più liete... per esempio, il weekend! Voi... avete già organizzato qualcosa, per caso?"

Meiru arricciò il naso e guardò in lontananza per qualche secondo. "Hmmm... no, non mi sembra di avere impegni, e non ho organizzato proprio nulla... Roll-chan, potresti dare un'occhiata alla mia agenda, per sicurezza?"

"Mi sono già permessa di farlo, Meiru-chan!" rispose l'allegra NetNavi in tuta rosa, strizzando un occhio. "E posso confermarti che non hai proprio niente per questo weekend. Puoi organizzare quello che vuoi!"

"Anche io e la signorina Yaito siamo liberi." disse Glyde. "E, se non vado errato, anche i signori Ooyama e GutsMan. Ignoro invece quale sia la situazione dei signori Hikawa ed IceMan."

Il ragazzino castano che avrebbe potuto passare inosservato in qualsiasi folla alzò una mano. "Scusate, ragazzi... a dire la verità, io avrei una peroposta da fare, sempre se voi siete d'accordo..."

"Una proposta?" chiese Netto. Il gruppo si fermò per prestare ascolto al Net-Op di IceMan. "Dì pure, Tohru-kun... di cosa si tratta?"

"Beh... stavo pensando che forse potremmo andare a fare un giro di due giorni a Yoka, qui vicino... in fondo, basta prendere una linea della Metroline, e in tre quarti d'ora si arriva!" propose il ragazzino. "I miei genitori conoscono un ryokan abbastanza carino, da quelle parti... e poi, magari, potremmo andare a fare visita al giardino zoologico; ho sentito dire che è molto interessante, e ospita molte specie rare... allora, che ne dite? Vi può interessare?"

"Due giorni a Yoka? Beh... perchè no?" rispose Netto, dopo averci pensato su un momento. "Certo, dovremo parlarne con i nostri genitori, però... sì, credo che saranno d'accordo! Voi, ragazzi, che cosa ne dite?"

"Hmmm... sa che hai avuto una buona idea, Tohru-kun? Non sono mai stata a Yoka, e sarei curiosa di vederla..." rispose Meiru. "Va bene... allora ci sono anch'io!"

"E io pure!" esclamò Dekao, alzando un pugno in aria. "Yoka, preparati... perchè il sottoscritto Dekao Ooyama e il suo fedele amico GutsMan stanno venendo a darti una scossa! Hey, Yaito-chan! Vieni anche tu, non è vero?"

"Hmmm... beh, Yoka mi sembra un posto un pò... come dire... terra-terra, per usare un termine diffuso." affermò la ragazzina bionda, con espressione leggermente snob. "Comunque, devo ammettere che mi incuriosisce. E poi, se la compagnia è buona... e va bene, ci sarò anch'io!"

"Ottimo!" esclamò Tohru, facendo uno dei suoi rari sorrisi. "Allora... ne parliamo con i nostri genitori, e se ci dicono di sì... cominciamo ad organizzarci?"

"Puoi scommetterci, Tohru-kun!" rispose Netto. "Nulla di meglio di un week-end assieme agli amici... e soprattutto, senza compiti da fare!"

Inutile dirlo, MegaMan lo richiamò subito all'ordine. "Non ho nulla in contrario, Netto-kun... sempre che, ovviamente, tu ti prenda avanti con lo studio nei giorni prima della gita!" gli disse, con l'aria di chi trae una certa soddisfazione nel ricordare agli altri i loro doveri!

Netto si afflosciò in ginocchio per il disappunto, e una goccia di sudore gli scese dalla fronte, mentre gli altri ragazzi ridacchiavano! "Uuuugh... perchè mi dovevo aspettare che mi avresti detto una cosa del genere, MegaMan?"

 

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Nei meandri dell'UraNet, la zona considerata più pericolosa di tutta la rete, un misterioso NetNavi avvolto da un mantello scuro, con uno strano elmetto nero con delle estensioni laterali simili a pinne, guardava cupamente il paesaggio desolante di quella bolgia di malvagità e crimine. Grigiore e minacciosi edifici a perdita d'occhio, un cielo grigio piombo che dava di tanto in tanto qualche segnale di statico... e il brulicare incessante dei NetNavi criminali che lo frequentavano. Per Forte.EXE, questo panorama era ormai cosa di ogni giorno... come lo erano gli sguardi rispettosi e intimoriti che tutti gli HellNavi gli rivolgevano, ovunque lui andasse.

Enigmatico e silenzioso, il NetNavi ammantato continuò a guardare il paesaggio ancora per un pò... prima che un soffio di vento facesse ondeggiare il suo mantello, rivelando solo per un istante il suo corpo sotto di esso: coperto da una tuta nera, con l'icona attraversata da un segno bianco diagonale...

Con un gesto infastidito, Forte si rimise a posto il mantello, coprendosi di nuovo... e la sua mano libera si strinse rabbiosamente a pugno...

"Esseri umani... il momento della resa dei conti... sta per arrivare..."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ecco a voi il mio nuovo capitolo di Alpha's Revenge! Purtroppo, la scampagnata a SciLab non ha dato molte notizie in più a Netto e ai suoi amici... ma in compenso, abbiamo dato un'occhiata ai ranghi della misteriosa organizzazione di cui fanno parte Rei Saiko e FlashMan, e abbiamo visto qualche volto noto!

Tra cui PlantMan e, sfortunatamente, BubbleMan... Sigh... purtroppo, vi consiglio di farvene una ragione, perchè BubbleMan ci romperà le scatole a lungo. Non lo sopporto, però ai fini della mia storia era importante, e quindi...

Sicuramente, il ritorno in scena di Enzan e dei Net-Agents sarà più gradito. Per non parlare di Forte... che ruolo avrà nelle vicende? E... come si svilupperà tutta questa storia? Cosa sono, esattamente, le Quattro Chiavi? Enzan ci ha dato qualche notizia sparsa, ma neanche lui sembrava saperne troppo. E poi, si comincia a sentir parlare di Cross-Fusion...

Beh, ora devo proprio lasciarvi! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e vi dò appuntamento alla prossima volta!

 

Justice Gundam

  
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