Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: universaljudgments    25/01/2015    2 recensioni
“Posso offrirti qualcosa? Magari un tè?”.
Zayn vorrebbe ridere. Ridere e poi chiedere a chiunque non si sia fatto gli affari suoi di come gli sia venuto in mente primo di offrirgli una tazza di tè, secondo di interrompere la sua lettura.
Ma quando alza gli occhi rimane completamente abbagliato da un sorriso contagioso e due occhi di un azzurro che probabilmente il cielo dell'Inghilterra non ha mai visto.
“Allora? Lo vuoi con o senza latte?” ed è in quel momento che sente Louis che ride dietro il bancone e si immagina Harry che probabilmente gli sta assestando qualche gomitata sul costato. 
Quindi “si, grazie. Con latte.. tanto” e mentre lo dice si convince che il sapore del latte cancellerà il sapore del tè o forse sarà il sorriso di quel ragazzo ancora senza nome a farlo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Seasons of love'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Conteggio: 2360

Pairing: Ziall [side: Larry]


Avvertimento: ad alcune di voi sembrerà di aver già letto questa storie ed effettivamente è così, l'avevo già precedentemente inserita in una raccolta, ma ho deciso di eliminarla e di ri-pubblicarla singolarmente. Mi dispiace perciò se ceravate o vi aspettavate qualcosa di nuovo.

Per chi invece non l'avesse letta non posso far altro che augurarvi buona lettura.

Vi ringrazio per l'attenzione.



Image and video hosting by TinyPic


Magari un tè?


Zayn, 23 anni, studente di lettere classiche ad Oxford, residente tre giorni a settimana a Londra, detesta il tè.

Quando entra nella caffetteria dei suoi migliori amici all'angolo fra Union Street e Bridge Road si sente alquanto anti-stakanovista nel farlo. Ogni giorno vede sedute ai tavolini rotondi decine di donne inglesi, con tailleur e toupet, bere  dalle loro tazze di ceramica la bevanda bollente che Harry gli prepara e si chiede se sia nato nel paese sbagliato.


La prima volta che è entrato in quel posto era un pomeriggio di marzo inoltrato di due anni prima; a Londra faceva estremamente freddo e lui aveva bisogno di qualcosa per scaldarsi. Il tepore del locale lo aveva avvolto non appena chiusa dietro di se la porta a vetri; non si era neanche preoccupato di dare un'occhiata in giro e constatare se effettivamente gli piacesse. L'unica cosa che aveva fatto era stata avvicinarsi al bancone ed aspettare. Un ragazzo riccio, con gli occhi color bottiglia e le labbra della tonalità dei lamponi era uscito dal retro e "cosa posso portarti?" aveva detto sorridente. Zayn si era trovato quasi ammaliato dai boccoli di quel giovane o dal suo sorriso smagliante in contrasto con il rossore della sua bocca. "un tè?" aveva continuato, sempre quello, con aria divertita sul viso, probabilmente dovuta al suo mutismo. A quel punto però lui aveva inarcato le sopracciglia e "no- aveva affermato, scuotendo la testa- io odio il tè!". Un'altra risata più acuta ed irrompente aveva inondato il locale silenzioso; un ragazzo, con i capelli color del miele e gli occhi cristallini, era uscito anch'esso dalla porta dietro il bancone e, mettendo una mano sul fianco del ragazzo riccio come a volerne indicare la proprietà, aveva detto "Haz, si vede che non è un tipo da tè. Che ne dici di una cioccolata calda e due biscotti all'arancia?". Lui li aveva guardati e poi, senza neanche sapere bene cosa gli avessero appena offerto, aveva annuito.


Ad oggi, sono due anni che tre volte a settimana (per la precisione il lunedì, il giovedì ed il venerdì) varca quella porta; lasciando che i campanellini suonino quando la chiude e la pioggia ritorni a battere sul vetro.

"Har, Lou, sono tornato!" esclama sempre ad alta voce, con ancora il cappotto indosso e la sciarpa sulle mani. I due gli hanno detto di non farlo, perché potrebbe dar fastidio ai clienti, ma a lui non interessa realmente. Quel posto ormai è come se fosse in parte di sua proprietà e non a caso si dice "fai come se fossi a casa tua.". Zayn ci crede ai proverbi.


I proprietari del locale sono Harry e Louis. È venuto a conoscenza dei loro nomi la terza volta che tornava nella caffetteria. Ancora si chiede perché il castano chiami Harry "Haz", ma crede sia una cosa solo loro, perciò ha sempre evitato di fare domande. Ora hanno rispettivamente 24 e 26 anni, sono fidanzati da quando il riccio ne aveva 16 e la data del loro matrimonio è fissata per il 4 di luglio perché "vogliamo sposarci in un giorno di festa" e sono state inutili le proteste di Zayn a proposito del fatto che solo gli americani festeggiano l'indipendenza. Sono diventati i suoi migliori amici. Lui detesta ancora il tè.


"Come è andato l'esame?" gli chiede Harry, non appena si siede nel suo solito sgabello davanti al bancone. "Bene." risponde lui. Il riccio annuisce e lascia cadere l'argomento, perché tanto sa che a Zayn non piace focalizzare le loro conversazioni sui suoi studi. "Non devo tornare ad Oxford fino a febbraio" annuncia con un sorriso sulle labbra, mentre Louis li raggiunge e gli posa un piattino con due biscotti di fronte e una tazza con del liquido scuro. "Passerai il natale con noi allora?" chiede sempre Harry, mentre prepara il caffè ad un gruppo di turisti americani che hanno appena fatto la loro ordinazione. Lui ci pensa un attimo e poi annuisce, anche se l'altro voltato di spalle non può effettivamente vederlo.


I mesi invernali a Londra si susseguono, così come i pomeriggi che Zayn passa insieme ad Harry e Louis. Aumentano le tazze di cioccolata che beve, così come i biscotti all'arancia che Louis prepara tutte le mattine per lui ed anche i libri di letteratura classica che sfoglia al caldo in quello che crede sia il suo posto preferito da ormai due anni. Per il suo compleanno i due ragazzi gli hanno regalato una poltrona grande e morbida che hanno poi messo in un angolo del locale. Lui siede lì tutto il tempo; ogni tanto Harry si preoccupa di riempire di nuovo la sua tazza o Louis di portargli qualche biscotto. Nessuno sembra far caso alla montagna di libri che si sono accatastati lì intorno, che ormai servono quasi da tavolino. Zayn però sa che più sfoglia quelle pagine più si convince che il vero amore non esiste. Certo, poi vede Louis lasciare un bacio dolce sulle labbra sorridenti e rossissime di Harry e forse un po' si ricrede.


È un pomeriggio di gennaio e lui sta leggendo per la terza volta guerra e pace.

Non fa caso alla porta del locale che si apre o Harry che quasi squittisce o a Louis che dice qualcosa a proposito dell'Irlanda e dei prati verdi. Zayn è arrivato nel punto in cui Pierre conosce finalmente Natasâ quando qualcuno con una voce troppo alta ed un accento troppo marcato, lo interrompe.

Posso offrirti qualcosa? Magari un tè?”.

Zayn vorrebbe ridere. Ridere e poi chiedere a chiunque non si sia fatto gli affari suoi di come gli sia venuto in mente primo di offrirgli una tazza di tè, secondo di interrompere la sua lettura.

Ma quando alza gli occhi rimane completamente abbagliato da un sorriso contagioso e due occhi di un azzurro che probabilmente il cielo dell'Inghilterra non ha mai visto.

Allora? Lo vuoi con o senza latte” ed è in quel momento che sente Louis che ride dietro il bancone e si immagina Harry che probabilmente gli sta assestando qualche gomitata sul costato. 

Quindi “si, grazie. Con latte.. tanto” e mentre lo dice si convince che il sapore del latte cancellerà il sapore del tè o forse sarà il sorriso di quel ragazzo ancora senza nome a farlo.


Scopre che quel qualcuno si chiama Niall. È irlandese ed è appena tornato dall'Irlanda dopo aver dato l'ultimo esame all'università. Seduto ad un tavolino rotondo con davanti una tazza di quel liquido che tanto odia viene a sapere anche che conosce Harry e Louis da quando di anni ne avevano 18, che negli anni trascorsi tornava in Inghilterra solo cinque, massimo sei volte all'anno e a quanto pare ogni volta che lo faceva Zayn era ad Oxford o in America da Perrie,la sua migliore amica. Vorrebbe uccidere Louis quando con un cipiglio furbo, dopo quasi un'ora si avvicina di nuovo al tavolo e “altro tè?” offre.


Quando Zayn torna il giorno dopo, prende la sua tazza di cioccolata che Harry gli ha preparato e i biscotti di Louis. Ignora il sorrisino sulle labbra di quest'ultimo e si avvia verso la sua poltrona. Ci trova seduto una testa bionda con in mano quello che crede sia la sua raccolta di poesie di Orazio.
“È comodo qui sai?” gli dice poi Niall, non appena si accorge che Zayn è proprio di fronte a lui. Adocchiando in seguito alla sua tazza: “niente tè oggi?” gli chiede. Il moro si sente completamente sopraffatto e non sa neanche perché, ma si limita a scuotere la testa e a ricambiare il sorriso. Non gli chiede di lasciargli il suo posto. Semplicemente poggia ciò che aveva nelle mani su una delle tante pile di libri e si siede per terra contro il muro, riprendendo poi la sua copia di guerra e pace da dove era stato interrotto il giorno prima.


Finisce gennaio, comincia febbraio, è il compleanno di Harry e lui organizza  una festa.
L'appartamento suo e di Louis è gremito di gente, la musica fa quasi tremare le pareti e c'è alcol ovunque.
Zayn è ubriaco, Niall anche. Si baciano.


Non ne parlano.
Fanno finta di dimenticarlo entrambi.


Zayn ha finito guerra e pace, Niall gli ha offerto altre quattro tazze di tè sebbene Harry e Louis non facciano pagare nessuno dei due. La lettera per la partecipazione all'ultimo trimestre ad Oxford è arrivata e lui prepara i bagagli. Lunedì pomeriggio va al locale, Harry lo aiuta a mettere tutti i libri letti in quei mesi negli scatoloni e poi a caricarli in macchina. Si offende quasi quando non vede Niall quel giorno in caffetteria, seduto su quello che un tempo era la sua poltrona ma che ora condividono. Probabilmente nessuno lo ha informato che non lo rivedrà più tutti i giorni e non ci saranno più i pomeriggi come quelli che hanno trascorso in questi mesi. Si sta per convincere che alla fine non gli importa davvero quando le campanelline alla porta suonano e “sta nevicando!” esclama una voce squillante che conosce bene. Non si volta, ma con ancora un pezzo di un biscotto in bocca e la testa china, sorride. Louis gli assesta una botta su un braccio.
Niall poi si siede nello sgabello vicino a lui ed ordina un tè. Per entrambi.


Mentre sta per andare via Niall dice “ci vediamo domani” ma Zayn scuote la testa e “sto per ripartire per Oxford, non sarò più qui tutti i pomeriggi.”
Niall allora fa una cosa che non aveva calcolato: si alza dallo sgabello e va verso quell'angolo che hanno condiviso fino a quel giorno. Quando torna ha la tristezza negli occhi. “Non ci sono più i libri.” sussurra, ora più vicino a lui. Zayn scuote la testa e abbassa gli occhi. Poi però sente due mani ghiacciate prendergli le guance e non fa in tempo a calcolare gli spazi, o il tempo, perché le sue labbra sono già su quelle di Niall che si è alzato sulla punta dei piedi per riuscire a baciarlo.
Si separano l'uno dall'altro dopo forse qualche minuto.
Niall sorride, Zayn anche.
Harry e Louis li guardano come se già sapessero che sarebbe accaduto.


Zayn alla fine dice a Niall che il tè non gli piace. Quando sono fuori dal locale mentre la neve comincia ad imbiancare le strade di Londra. Lo fa dopo avergli lasciato l'ennesimo bacio e mentre l'altro ride scuotendo la testa gli sussurra anche “ho lasciato una cosa per te fra i cuscini della poltrona.”. Poi se ne va, sale in macchina verso Oxford mentre il biondo ride e annuisce.


Torna una settimana dopo, perché ha dovuto risistemare tutte le sue cose nell'alloggio dell'università. Quando lo fa a Londra è ancora freddo, i campanellini del locale tintinnano quando apre la porta e sicuramente disturba qualche cliente quando “Har, Lou, sono tornato”. Ma in realtà non si preoccupa di salutare i due ragazzi dietro il bancone che lo salutano con la mano non appena lo vedono; si avvia direttamente verso il suo posto ed è lì che lo ritrova come solo la seconda volta che lo aveva visto. Seduto a gambe incrociate con la copia delle poesie di Orazio che gli aveva lasciato, mentre lo sta già aspettando con un sorriso grande sulle labbra. Non lo fa alzare, gli si avvicina, gli toglie il libro dalle mani e poi appoggiandosi ai braccioli della poltrona per non cadergli addosso si china e lo bacia.


È una storia semplice la loro. Zayn torna ogni lunedì, giovedì e venerdì pomeriggio. Passa il tempo da Harry e Louis, seduto sulla sua poltrona con Niall sopra di lui. Uno legge mentre l'altro studia. Il biondo beve il suo tè e non ne offre più a Zayn, che preferisce ancora la sua cioccolata calda e i biscotti che gli prepara Louis.
Così passano i mesi, il trimestre ad Oxford finisce, Zayn si laurea a pieni voti e torna a Londra. Definitivamente.


È maggio: perciò Zayn non beve più la sua cioccolata e Niall il suo tè. Ma sono rimasti i biscotti, i libri e la loro poltrona.
Sono rimasti anche Harry e Louis, che li ammirano mentre si innamorano piano piano. Che ricordano quando erano loro a guardarsi in quel modo e a desiderarsi senza esserne sicuri. Li osservano mentre giocano e ridono l'uno delle battute stupide dell'altro. Anche se ridere non fanno. Si sentono entrambi un po' orgogliosi perché alla fine è anche merito loro se si sono incontrati.


Louis ed Harry si sposano. Il 4 luglio, come avevano detto che avrebbero fatto. È una cerimonia intima ma carina. La celebrano in un giardino di Londra pieno di rose bianche e rosa, che Anne, la mamma di Harry, ha cercato per mesi. Zayn, che è il testimone di Louis, scrive una poesia per loro, ma quando gli chiedono di leggerla lui è troppo timido per farlo, Niall lo sa, perciò gli prende il foglio stropicciato dalle mani e si alza per leggerla al suo posto.


Quando torna l'inverno a Londra è ormai novembre. Stranamente.
Zayn e Niall sono fidanzati da quasi un anno, se si conta il giorno in cui si sono incontrati per la prima volta e sono felici. Zayn lavora come supplente in una scuola materna di Londra. Gli piace e pensa che farà richiesta per un posto fisso. Niall da lezioni private di chitarra. A volte lo fa nel locale di Harry e Louis, altre nell'appartamento che hanno affittato insieme. Non torna in Irlanda da parecchio tempo e non sente il desiderio di farlo. Ma ha presentato il moro a sua madre. Via skype.
Harry e Louis sono sposati da cinque mesi e sempre da tanto tempo aspettano una bambina. Loro figlia nascerà in inverno.


Zayn continua ad odiare il tè. Mangia ancora i biscotti  all'arancia di Louis e senza forse saperlo ama Niall Horan dalla prima volta che l'ha visto. Non credeva nel vero amore e a volte per non sentirsi fragile e sopraffatto da tutto quello che è successo nella sua vita in soli tre anni si convince di non farlo neanche tutt'ora; ma crede in lui e Niall e in Harry e Louis. Per lui è abbastanza.

 

Mi trovate come al solito qui.

 


  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: universaljudgments