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Autore: Thingsthinker    25/01/2015    2 recensioni
Non parli la mia lingua ma sei ovviamente umana, vivi in una caverna circondata da lupi ma sorridi come le ragazze del villaggio, i tuoi occhi passano in un lampo dall'azzurro al nero più profondo. E ora dimmi, ragazza, che cosa sei?
Il "qualcosa" che ha tentato di ucciderlo suscita al cacciatore emozioni mai provate prima.
E una dipendenza ossessiva che lo costringe a tornare a trovarla, sempre più assiduamente, sempre con maggiore desiderio.
La paura di morire si mescola a qualcosa di ancora più profondo e primordiale, la cui assenza lo consuma dall'interno.
"Cacciatore cacciatore
cosa vuoi cacciare?
Caccia uccelli volpi e lepri
però il lupo non toccare."
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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O C C H I N E R I



Fragilmente Indistruttibile
--------------

 
La ragazza non risponde. Piuttosto, si piega in avanti sporgendosi poco verso l'alto, finchè non si trova a un paio di centimetri dal volto del ragazzo. I loro respiri si confondono.
Il cacciatore si scansa di colpo. No. E' troppo simile alla situazione della notte scorsa. 
Sam scatta in piedi.
- Scusa. - dice - Che stai facendo? - quindi si avvia verso la fine della caverna.
E' stato un idiota completo. Che cosa è tornato a cercare? Un mostro? Una ragazzina psicopatica che vive con un branco di bestie? Si sente stupido, e ha paura. 
Ma non è la ragazza, che lo spaventa. E' qualcosa dentro di lui. Qualcosa di selvaggio, di inconsueto, che preme per uscire quasi da fargli male. E quel qualcosa vuole la ragazza. Non sa bene se la vuole viva, morta, se vuole baciarla o se vuole veder scorrere il suo sangue.
Quando si trova di nuovo sullo spiazzo davanti alla grotta si volta a guardarla. 
Ella è rimasta lì, inginocchiata, la testa ripiegata sul petto, la veste nera allargata intorno a lei sulla pelle di lupo. I capelli corvini nascondono parte del viso, ma il giovane riesce a distinguere una lacrima cristallina che sgorga dagli occhi chiari e, solcate le guance di porcellana, bagna la veste.
I lupi accovacciati lungo le pareti lo fissano, quasi tutti.
E lei è lontana, alla fine di quella caverna, da sola. Così terribilmente spaventosa, così umanamente fragile. Soprattutto, sola.
Un vento fievole ma gelido gli smuove i capelli, gli fa sbattere gli occhi. Lassù su quello spiazzo roccioso fa un freddo dannato, ma lui non riesce ad andarsene. 
Aspetta ancora, non sa bene cosa. Forse aspetta che lei alzi lo sguardo e crolli a pezzi. O forse sta aspettando che si trasformi e che lo uccida lì, sul momento, almeno per risparmiarlo dal fare quella terribile scelta.
Ma la ragazza-lupo rimane seduta, bianca come la neve ma avvolta dal buio, da occhi di creature che per proteggerla avrebbero ucciso Sam in un colpo solo. 
Ma lei non gliel'aveva permesso.
L'aveva risparmiato, e per cosa? Perchè lui la trattasse con un disgusto evidente, un disprezzo così doloroso da toglierle la forza di reagire.
Sam ha paura di se stesso, un se stesso che non conosce, che quella ragazza gli fa rivoltare contro. E' il tradimento interno di un compagno amico.
Io non avrò più niente a che fare con questa ragazza, decide, voltandosi, prendendo il fucile e riscendendo per il sentiero.
Ma mentre ridiscende dalla montagna sforzandosi di non pensare, e viola il silenzio gelido della foresta, si rende conto che vi ritornerà presto.

 
***

 
Il giorno dopo, Sam si alza con una strana sensazione allo stomaco. Vuoto. E' come se mancasse qualcosa. Quel qualcosa che il giorno prima, quando era con la ragazza, lo riempiva e anzi, premeva per uscire, ora lo fa sentire vuoto. E comincia a pensare, con terrore, che l'unico modo per colmare quel vuoto è tornare alla Rupe dei lupi.
No. si dice deciso, Non tornerò.

Mezz'ora dopo si trova ai piedi della rupe, pronto ad imboccare il sentiero che lo porterà alla caverna.
Non sa cosa sente, non sa perchè è lì, o forse è che non lo vuole sapere. Si concentra sul tentare di non congelare e si incammina.
Quando si trova nello spiazzo, vede che la ragazza è lì. Se ne sta raggomitolata su se stessa, e fissa il vuoto. Quando lo vede, sgrana gli occhi grigi per la sorpresa, si alza e gli va incontro.
E subito, il petto del cacciatore sembra riempirsi di qualcosa. Di qualcosa di segreto, potente, proibito, che lui stesso non riesce a controllare.
Però si sente meglio. Quella sensazione che lo colma è molto meglio del vuoto spiazzante di prima.
La ragazza trema, la sua pelle sembra quasi traslucida. Serra le labbra come per frenare una parola di troppo, ma Sam dubita seriamente che sappia parlare.
Tiene gli occhi bassi. Ha paura di sbagliare di nuovo e il cacciatore se ne accorge, mormora qualche parola rassicurante e siccome non è sicuro che capisca, confida nel fatto che il suo tono sia caldo, tranquillizzante. Non sa bene cosa fare, rimangono fermi nel gelo.
Comincia a nevicare. La neve fiocca sulla roccia, il vento porta i cristalli di neve fino all'entrata della caverna.
La ragazza alza gli occhi e questi sembrano trafiggerlo. Muove un passo indietro, poi un altro, un altro ancora. Con un piccolo cenno del capo gli fa segno che può entrare, che la segua.
Si siede di nuovo sulla pelle di lupo, la veste le si allarga intorno esattamente come il giorno prima. Sam la imita ma prende le distanze. Lei capisce. Si scurisce un po' il volto, si sposta nervosamente i capelli.
E il cacciatore, a quel gesto, non può fare a meno di sorridere: il movimento delle sue mani è umano, incredibilmente umano. Quel segnale di nervosismo così diffuso tra le ragazze ce l'ha anche lei. 
Questo, in qualche strano modo, lo rassicura. E' la prova che la parte umana, in lei, domina su quella animale.
Scioglie i muscoli, si rilassa. 
Si indica, si batte il petto con l'indice e scandisce:
- Io Sam. - lei annuisce, ripete il nome sibilando la S. La voce le esce limpida, e Sam è stupido che, con tutto quel tempo senza usarla, sia perfettamente allenata.
A quel punto Sam punta il dito verso di lei e dice:
- Tu...? - la ragazza capisce che lui si aspetta una risposta, sgrana gli occhi, poi li abbassa, quasi vergognandosi. Sam aspetta ancora e rimane in silenzio. Allora lei lo guarda, alza le spalle.
- Mh. Va bene, dunque... capisci - dice più lentamente - Capisci quello che dico? -
La ragazza sgrana gli occhi, forse capisce ma non sa come comunicarglielo.
Lui gli mostra come annuire per dire si, e come scuotere la testa per dire no. A quel punto, lei annuisce con energia.
Sam si lascia sfuggire un sorriso di soddisfazione.
Lo sapeva.

 
***


Dopo quel giorno, il cacciatore torna spesso alla rupe. 
Ben presto il tempo che dedica alla caccia diminuisce e la selvaggina che porta a casa è sempre meno. Poi, un giorno, la ragazza lo accoglie in piedi, all'ingresso della grotta. A fianco a lei sta un lupo nero, ai loro piedi due grosse lepri.
E così stipulano un tacito accordo.
Sam le dedica il suo tempo, lei si assicura che i lupi provvedano alla caccia.
E' una ragazza intelligente.
Dopo meno di un mese comunica abbastanza bene. Capisce e si fa capire, e acquisisce presto anche la gestualità di Sam. Sempre più spesso si sposta i capelli, si mordicchia un labbro quando è nervosa, si aggiusta le pieghe della grossa e scomoda veste nera. 
E' aggraziata di natura, scopre Sam: ha un passo felpato impossibile da inviduare con l'udito - anche per lui che è un cacciatore -, un'andatura leggera, quasi che camminasse ad un palmo dal terreno. 
Lo aspetta tutti i giorni, sempre. Seduta o in piedi, immobile nel vento che le smuove la chioma corvina, con quei grandi occhi azzurri puntati su di lui.
Un giorno Sam arriva con un pezzo di carbone e le insegna l'alfabeto tracciandolo sulle pareti. Lui ha frequentato la scuola solo fino a dieci anni, ma ha continuato ad esercitarsi.
La osserva mentre traccia concentrata tanti segnetti sulla parete di roccia.
Gli sembra così piccola, e bellissima. Così fragile da sembrare indistruttibile. Un corpo troppo delicato per il mostro che vi alloggia.
Quel pensiero lo disturba, decide di andarsene il prima possibile.
Mentre se ne sta andando lei lo fissa, ormai capisce. Non è disprezzo quello che legge nei suoi occhi, è paura. 
Ma questo la fa soffire ancora di più. Rimane seduta rigida di fronte a lui mentre Sam raccoglie le sue cose, e lo fissa. 



 

solo per Black, che credo sia l'unica a seguire questa storia.
Ma se ci siete, lettori silenziosi, ringrazio anche voi.
So che questo capitolo è un po' sconclusionato, ma ho aggiornato di fretta e l'ho rivisto una volta soltanto.
Sorryh.
Lee

 
  
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