"Gagarin prese il suo viso fra le mani e la bació. Alya si irrigidí all' instante e si rifiutò di chiudere gli occhi.
Era troppo arrabbiata con lui, con se stessa. Con tutti.
Non voleva essere aiutata, non doveva. Era sempre stata forte e lo sarebbe ancora stata, anche senza di lui. Doveva mantenere la promessa a Katja. Questo, peró, non la faceva sentire meglio. Alya percepiva la propria anima che si lacerava sempre di piú. Di notte sognava l' amica che gridava aiuto. Di giorno passava le ore con i sensi di colpa.
Gagarin aveva ragione, ma Alya si rifiutava di volergliela dare. Gagarin voleva sistemare tutto, ma la percepiva rigida, distante. Si staccò all' improvviso. Lo sguardo della ragazza era gelido e lui ebbe paura di quello che c'era al suo interno. Non sapeva cosa dirle e rimase fermo, Alya giró i tacchi e si mise a correre.
Odiava lui, odiava se stessa. Odiava tutti."