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Autore: armony_93    26/11/2008    5 recensioni
DECISIONE SULLE COPPIE PRESA ALLA FINE DEL NONO CAPITOLO ;) Allora, diciamo che questa fanfiction seguirà i desideri di chi la legge perchè le coppie non sono formate e andranno formandosi nella storia, tutte le coppie hanno la possibilità di formarsi indipendentemente dalle mie preferenze e dalle mie scelte passate perchè questa storia parla dell'Amore adolescenziale che può variare in un battito di ciglia, quell'amore che è così inaspettato, confusionario, difficile da riconoscere, complicato da capire, doloroso da affrontare...quell'amore che tutti prima o poi provano...anche in modo confusionale. L'amore di un'adolescente può cambiare da un momento ad un altro indipendentemente se viene ricambiato o meno. Sofferenza e amore, passione e dolore si alternano in un uragano di emozioni che scaturiscono dal cuore di adoloscenti confusi e innamorati. Personaggi diversi rispecchiano caratteri opposti e vari come una tavola di colori da cui attingere, chi legge è il pittore e io sono il vostro pennello. Le coppie sono tutte e nessuna, si parte da una situazione di base che può presentare anche sfumature shounen ai ma credo che per la maggioranza non dovrete preoccuparvi di situazioni fastidiose. Spero che vi piaccia nonostante ho milioni di fanfiction in sospeso mi sono ispirata ad una visione alternativa del terzo film. Ripongo la mia stima in chiunque leggerà e i miei più sentiti ringraziamenti a chi commenta.
Sono tornata...
Bacio Armony
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo Quinto.




Chad,
Sharpay, Insieme.




Sharpay camminava per il teatro vuoto con un pacco di volantini in mano. Sorridendo li posò sul tavolo e li sparpagliò a ventaglio. Con rapidità mise il suo nome sulla maggior parte e li richiuse a pila. Sentì dei passi alle sue spalle e si voltò confusa per poi sorridere.

-Ryan!-
-La mia voce non è stridula…-
Mormorò il biondo chinando il capo in avanti. Sharpay rise e lo abbracciò con affetto. Lo strinse e quando si separarono gli porse una penna in mano sorridendo.
-Cosa ci devo fare con questa penna?-
Chiese il biondo fissando l’oggetto glitterato che teneva tra le mani. Sharpay gli indicò i volantini e si allontanò canticchiando. Ryan si illuminò e firmò anche lui la maggior parte dei volantini. Sharpay si posizionò al centro del palco e batté le mani con forza. Le luci si accesero e la illuminarono la ragazza in tutta la sua lucente bellezza. Ryan fissò la sorella con ammirazione e le si pose subito al fianco.
-Ryan…dobbiamo pensare ad una storia avvincente per un musical sorprendente.-
Il biondo rise seguito dalla sorella e si voltarono verso il pubblico inesistente. Sharpay sentì l’emozione impadronirsi del suo cuore. L’ultimo anno alla East High School. Il mito della Regina di Ghiaccio. Il biondo sorrise vedendo la sorella immersa in mille ricordi e sogni. Scese dal palco e le disse in un sorriso.
-Vado ad attaccare i volantini per la scuola, tu aspettami qui!-
Sharpay si riscosse e annuì ancora incantata leggermente frastornata dalla realtà che improvvisamente l’aveva colta.
Sentì la porta chiudersi e il silenzio cadere sul teatro. Un po’ temeva quel silenzio che avrebbe potuto portarla a pensare. Pensieri cattivi e un po’ crudeli che la facevano solo stare male.
L’ultimo anno…l’anno della fine delle superiori. La conclusione di un periodo di vita unico ed inimitabile. La fine di un percorso iniziato con perfetti estranei terminato con i suoi odiati, ma tanto amati compagni. L’anno della separazione…mancavano ancora mesi alla conclusione di tutto ma in questo arco di tempo si giocava il tutto e per tutto, si concludevano mille argomenti, conoscenze iniziate con tutti. Ci si separava e le classi si smembravano…le conoscenze diminuivano e le amicizie si affievolivano…così come gli amori.
A quella parola il suo cervello si impose di bloccarsi, perché lei non voleva proseguire quel pensiero, perché lei sapeva a cosa avrebbe portato quel pensiero. Ma si sa quando cerchi di dimenticare guarda caso ogni oggetto ti ricorda quello che cerchi di rinnegare, così la mente vaga lenta e lascia che un piccolo rivolo di quel pensiero si insinui nuovamente nella mente e pochi attimi ti ritrovi travolto.
Sharpay sentì la pesantezza di quel pensiero quando vide il pennello sporco di verde accantonato in un angolo ancora dal giorno prima…dal pomeriggio prima…spostò lo sguardo e questo ricadde dietro ad un tendone. Lo guardò e ricordò la sua schiena contro quel petto muscoloso, il respiro caldo vicino al collo e la voce profonda e divertita che le invadeva le orecchie.
Chiuse gli occhi lucidi per la prima volta davvero travolta da se stessa e la sua mente cedette: con la consapevolezza della fine delle superiori si instaurava anche l’assoluta certezza di non rivederlo più…lei sarebbe andata alla Juliard e lui? Lui sarebbe andato chissà dove per proseguire lo sport che amava più della sua stessa vita, il basket.
Aveva avuto più di cinque anni per poterlo avvicinare invece se lo era tenuto sempre a distanza. Mai degnato di uno sguardo serio, mai nemmeno provato ad avvicinare. E ora era persa, innamorata di quei ricci ribelli e di quegli occhi così profondi, e anche se negli ultimi tempi malinconici così carichi di emozioni. Rabbrividì a quel pensiero troppo presa da se stessa per poter notare la porta che si apriva e i passi che si susseguivano lenti per il corridoio tra le poltrone del pubblico. Passi ovattati dal tappeto rosso, passi silenziosamente voluti, passi decisi ma con quel tono agile e scattante.
-Sharpay…-
Si sentì chiamare e il suo cuore ebbe un balzo non indifferente nel petto. Aprì gli occhi di scatto e vide appoggiato con i gomiti sul palco Chad che la scrutava con un sorriso sghembo.
-Dan…-
Fu bloccata da Chad che infastidito alzò una mano e prese a salire le scale interrompendola.
-Mi ricordi la Darbus…non rievocare cattivi ricordi ti prego!-
La biondina rise appena inarcando poi un sopracciglio dicendogli.
-Devo prendere questa tua affermazione come un complimento o come un insulto?-
Chiese con una nota acida nella voce melodiosa. Chad rise e si avvicinò al pianoforte sfiorando i tasti distrattamente. Fissò quel palco dove aveva visto Troy recitare tante volte, dove il suo cuore si era fermato mille volta alla vista degli occhi azzurrini del biondo. Quel palco dove aveva capito di amare suo fratello oltre quell’amore che diceva di provare, quel palco dove l’amore fraterno era stato smascherato da un amore vero. Quel palco dove era iniziata la sua sofferenza nata dalla consapevolezza dell’impossibilità di essere ricambiato. Quel palco che con quel giorno avrebbe aperto un nuovo periodo.
Sharpay lo fissò e si avvicinò spostandosi una ciocca di capelli biondi ricaduta da sotto il basco che indossava. La scostò ma inutilmente perché questa ricadde sfiorandole le labbra leggermente appiccicose per il lucidalabbra alla pesca.
Chad la fissò e non potè trattenere una risata alla vista del combattimento ingaggiato dalla bionda contro i suoi stessi capelli d’orati. Si avvicinò e con una carezza li scostò dietro ad un orecchio.
-Fatto…tanto complicato? Dillo che volevi che ti accarezzarsi invece di inscenare assurdi teatrini la prossima volta ok?-
La sfidò lui con uno sguardo eloquente oltre ogni limite e un sorriso furbo che metteva in risalto la bellezza dei suoi lineamenti.
Sharpay sentì l’aria mancarle ma riacquistata la calma e la serenità rispose decisa.
-E se anche fosse? Ti dispiacerebbe così tanto ricevere delle mie attenzioni?-
Chad si bloccò di sasso dandole le spalle. Sgranò la bocca e si voltò verso di lei con leggerezza ma con puro stupore.
Sharpay lo ignorò e si accomodò seduta sullo sgabello di fronte al piano.
-Questo duetto è particolarmente romantico…-
Chad si riscosse dal seguire con lo sguardo il profilo seducente della biondina e disse incrociando le braccia al petto.
-Tsk... Non se ne parla. Io non canto.-
Le dita affusolate e diafane di Sharpay scivolarono sulla tastiera e la ragazza mormorò.
-Oh, giusto. Danforth ha paura di sembrare una checca.-
Chad la fissò con uno sguardo gelido e anche divertito. Si avvicinò di soppiatto mentre Sharpay riprendeva a suonare l’armoniosa melodia. Posò di scatto una mano sul piano di fronte a lui chinandosi e l’altra la posò su un fianco di Sharpay che sobbalzò e le sue mani si alzarono dalla tastiera immediatamente. Chad ridacchiò mentre sentiva i capelli della bionda solleticargli la guancia e posizionato il viso sopra la spalla di lei con i volti vicini la istigò.
-Andiamo Biondina…riprendi a suonare…-
La bionda arrossì un poco ma riassunta la sua espressione superiore riprese a suonare. Sentiva il cuore battere nel petto sarebbe bastato voltare di pochissimo il viso e avrebbe potuto assaporare le labbra morbide del riccio. Sentì l’irresistibile impulso di voltarsi cedendo la colpa ad un errore, ma ne aveva bisogno, lo voleva.
La melodia scorreva fluida e lenta, come se dovesse accompagnare una voce silenziosa ma al tempo stesso presente. Era così presa ad ascoltare quella voce ed ha ascoltare i suoi pensieri e desideri che non si accorse del sussurro caldo e profondo che Chad le soffiò vicino all’orecchio.

Can you imagine, what would happen
if we could have any dream.
I'd wish this moment, was ours to own it
and that it would never leave.

Sharpay sgranò gli occhi stupefatta voltando il viso lentamente nella direzione di Chad che fissava lo sparito posato sul piano. Il riccio arrossì appena sentendosi osservato dalla bionda. Sorrise imbarazzato e lanciò uno sguardo fuggitivo a Sharpay e incontrando quel manto nocciola sorpreso si riconcentrò sulle parole. Sharpay sentì quel soffio basso e caldo solleticarle le orecchie e rabbrividì.

Then I would thank that star,
that made our wish come true (come true)

Azzardò Sharpay sentendo la schiena del riccio fremere al suono della sua voce e sospirando appena quando sentì i muscoli aderire alla sua schiena. Chad sorrise appena e mormorò girando leggermente il capo così da distogliersi dalla lettura per perdersi nel mare nocciola di lei.

Oh, yeah
Cause he knows that where you are, is where I should be too.
Right Here, Right Now
I’m looking at you, and my heart loves the view
Cause you mean everything
Right Here, I promise you somehow
That tomorrow can wait, some other day to be (to be)
But right now there's you and me.

Sharpay sgranò gli occhi nel sentire le loro voci unirsi e diventare una sola: erano così perfette, così dannatamente magnifiche. Si intrecciavano e davano origine ad un unico intenso e melodioso suono che era forte e grave ma acuto e penetrante al tempo stesso, come le loro voci…come loro.

It feels like forever, what could be better?
We've already proved it was.
That two thousand words, twenty three hours, have blended the universe.
Its gonna be, everything (everything)
in our whole world changed
(it starts changing)
and do know that when we are, (when we are)
our memory's the same
oh no, oh no

Chad sorrise nel sentire la voce della ragazza risuonare e non riuscì a trattenersi dal intonare una frase con lei, dal riprendere parole già pronunciate da Sharpay solo per essere uscite dalle labbra della ragazza, le fissava bramoso e per una volta avrebbe voluto assaggiare quei vellutati petali dal sapore di pesca. Un nuovo sguardo lanciato al testo e tutto che esce naturale e logico, come una fotografia per poi perdersi negli occhi di lei. Le mani che le scivolavano rapide sui tasti senza che la loro proprietaria prestasse poi molta attenzione. Le note che uscivano come suoni smorzati e sminuiti da quelle voci magnifiche.

Right Here, Right Now (right now)
Im looking at you,and my heart loves the view
Cause you mean everything (everything)
Right Here, I promise you somehow (somehow were gonna)
That tomorrow can wait, some other day to be (to be)
But right now there's you and me.
Oh we know its coming (coming)
Oh its coming fast
Its always you and me, oh yeah
So lets make this second last
make it last.

Un attimo entrambi si bloccarono con il fiatone. Si guardarono mentre con dolcezza le mani di Sharpay rallentano la melodia e assecondano solo le parole e la voce di Chad.

Right here,

Chad si bloccò e Sharpay lo fissò negli occhi persa, e si accorse per la prima volta non era solo una semplice cotta. Lei si era innamorata di quel ricciolino.

Ooohh Right now.

Yeah I’m looking at you,

And my heart loves the view

’Cause you mean everything

Un attimo e le loro voci si intrecciarono nuovamente risuonando per il teatro con un’intensità senza pari.

Right Here, I promise you somehow.
That tomorrow can wait, some other day to be (to be)
But right now there's you and me
You and me
you and me
Ohh You and me
But right now there's you and me

Chad con il fiatone non distolse lo sguardo dagli occhi nocciola di Sharpay. Con dolcezza si sporse un poco in avanti quanto bastava per sfiorarle le labbra, non appena sentì il fresco delle labbra leggermente appiccicose di lei sulle sue sospirò sentendo il cuore battere rapido nel petto: gli era mai davvero capitato qualche cosa anche solo di simile?
Sharpay sgranò gli occhi e lo vide sporgersi di poco in avanti e le loro labbra si incontrarono, il soffio caldo di Chad mandò in visibilio le sue labbra che bramavano quel contatto più solido. Immobili con i respiri affannosi, gli occhi socchiusi, le menti appannate aspettavano un movimento positivo o meno dell’altro ma che tardava ad arrivare.
Sharpay sentendo quelle labbra così vicine, quel sottile filo d’aria le divideva e in un attimo il suo corpo non rispose più quando con un movimento fluido della mano annegò nei ricci di lui e spinse quel viso verso il suo.
Le labbra si toccarono solide e ferree. Gli occhi si chiusero e da prima impacciate le labbra si saggiarono, poi sempre più sicure finche Sharpay non dischiuse le labbra appena sentendo il soffio caldo e al tempo stesso gelido di Chad. Le lingue si sfiorarono appena nuovamente lasciando ai due una strana sensazione. Si sfiorarono di nuovo e quella sensazione divenne una spina, così più ardue e decise le lingue si mossero in sincronia ingaggiando una lotta.
Chad puntò le mani sui fianchi della ragazza e la sollevò mettendola seduta sul pianoforte e la baciò cingendole la vita. Sharpay annegò entrambe le mani trai capelli ricci di lui e gli accarezzò la testa incapace di smetterla mentre le loro lingue si intrecciavano e combattevano senza sosta.
Chad sgranò gli occhi e si separò bruscamente.

Continua…
  
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