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Autore: softkitty    27/01/2015    1 recensioni
La protagonista di questa storia è Nicky, neolaureata in lettere e barista per necessità.
Accanto a lei vedremo Noah, il suo fidanzato dalla famiglia ingombrante, Diane, la sua amica di una vita e Oneweek, metodico giovane incontrato in metro.
Attorno a loro ruoteranno vari personaggi, dalla ex fidanzata decisamente poco "ex" alla suocera molto "suocera", passando per genitori amorevoli e amici privi di tatto.
SOSPESA.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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In metro con amore

 

Capitolo 14

 

«Quel ragazzo è da sposare!».

La voce di Diane risultò soffocata, dato che era infilata quasi completamente nell'armadio dell'amica alla ricerca di un abito adatto alla serata.

«Diane, stai cercando un vestito o l'ingresso per Narnia?»

«L'ingresso per Narnia, mi pare ovvio! Devo acciuffare il Principe Caspian, è un figo pazzesco!». Riemerse con il viso arrossato e tutta spettinata. «Niente da fare. Dovrò cercare da qualche altra parte!».

Nicky sgranò gli occhi. «Non ci pensare neppure! Sceglierò uno degli abiti che ho!».

Diane la guardo perplessa. «Io stavo parlando dell'ingresso per Narnia. Il vestito c'è!». Le porse una gruccia, dalla quale pendeva un abito rosa antico, attillato che le sarebbe arrivato appena sopra il ginocchio.

«Non se ne parla! Vado a cena, non ad un matrimonio».

L'amica la guardò seria. «Ha detto che ti porta a mangiare del cibo decente. Secondo te, il cibo decente si trova nelle tavole calde?». Alzò una mano prima che Nicky potesse aprire bocca. «Non rispondere»

«Ok, ok! Però quello mi sembra esagerato! Se poi mi porta davvero in una tavola calda che figura faccio?». Diane afferrò il telefono di Nicky ed avviò la chiamata.

«Non ti dirò dove andremo, Dom»

«Ottimo! Però puoi dirlo a me!».

Daniel rimase un secondo in silenzio, sorpreso di sentire la voce di Diane, anziché quella di Nicky. «Diane? No, non lo dirò neppure a te, altrimenti glielo spiffereresti subito»

«No, fosse stato per me, non ti avrei neppure chiamato, ma sto cercando di convincere la tua Cenerentola ad indossare un abito che però lei ritiene troppo elegante per la serata. Quindi, non dirmi dove la porterai di preciso, ma dammi un'idea del posto, così potrò farla vestire adeguatamente»

«Hey!». Nicky la fulminò. «Farmi vestire? Non sono la tua bambola!».

Sentendo la sua dolce principessina, Dan scoppiò a ridere. «Niente ristorante di lusso, è un caldo e accogliente ristorante di cucina tipica. Niente candelabri d'argento o pinguini che versano il vino»

«Ok, ho afferrato il concetto! Grazie Daniel». Chiuse la chiamata e si voltò verso la sua migliore amica. «Nicky cara, si ritorna a Narnia!».

Detto ciò, Diane si infilò nuovamente nell'armadio, alla ricerca del vestito perfetto. «No»

«Cosa? Non sento, alza la voce, ci sono i rami di pino carichi di neve che attutiscono i rumori!»

«Esci da lì! Il principe Caspian lo cercherai un'altra volta, versione arrapata di Susan Pevensie». Nicky la prese per un braccio e la tirò fuori, facendola finire con il sedere per terra. Scoppiò a ridere talmente di gusto che le ci volle qualche istante, prima di riuscire a parlare senza singhiozzare come una pazza. «Ora tu stai lì e mi guardi mentre mi preparo. Non sono Cenerentola e tu non sei la fata turchina! È solo una cena, non mi devo mica sposare!»

«Obbedisco! Posso almeno andare in cucina a prendere un succo o una limonata? Fa un caldo pazzesco!». Quando Diane rientrò nella stanza, trovò poggiato sul letto un vestito senza maniche, color panna con una fantasia floreale sobria e dai colori pastello, stretto in vita con una cintura grigia in vernice e con la gonna larga e svolazzante.

«Wow».

Nicky si voltò verso l'amica, cercando di nascondere un sorriso. «Solo “wow”? Non dici altro, Miranda Prisley?»

«Non...» Diane si bloccò, recependo con un secondo di ritardo il modo in cui era stata chiamata. «Hey! Non sono una vecchia arpia!»

«Vecchia no, ma arpia...» Nicky non proseguì, ma le lanciò uno sguardo molto eloquente.

«Credo mi cercherò una nuova migliore amica».

Diane, con un'espressione ostentatamente oltraggiata, si voltò per andarsene, ma fu fermata. «Dai, lo sai che scherzo! Sei un'arpia solo in ambito di abbigliamento, per il resto sei quasi normale»

«Faccio finta che le tue scuse non facciano così schifo e le accetto, ma sappi che dovresti impegnarti un po' di più!»

«Farò meglio la prossima volta, promesso! Allora – disse indicando il vestito – che te ne pare? Può andare?»

«Certo che sì, è bellissimo! Non hai più bisogno di me per quanto riguarda i vestiti, a quanto pare»

«Magnifico, allora puoi and...».

Ma Diane stroncò il suo invito sul nascere. «Non se ne parla, mia cara Cenerentola. Altrimenti saresti capace di uscire di casa con le ballerine. O peggio – aggiunse fulminandola – con quegli orrendi sandali infradito piatti». L'ultima parola fu pronunciata con disgusto, quasi stesse parlando di un enorme brufolo carico di pus.

«Non sono orrendi, sono...»

«Non provare a dire la parola comodi, potrei non rispondere di me»

«Diane, lasciami almeno le ballerine! Non voglio camminare come un'idiota per tutta la sera»

«Ma non cammini come un'idiota, te le cavi...» una serie di colpi di tosse assolutamente involontari le impedirono di continuare. «In campo chiuso, senza scale e per brevi tratti te la cavi bene!»

«Ma non so dove mi porta!»

«Devi andare a cena, non alla maratona di New York»

«Appunto, devo andare ad una cena, non alla consegna degli Oscar!». Diane aprì la bocca per replicare, ma Nicky la zittì. «Non ci provare. Metto le ballerine, stop».

L'amica la guardò supplicandola. «Posso almeno piastrarti i capelli?»

«D, conosci bene i miei capelli. Guarda che ore sono. Non ce la farai mai»

«Che palle! Non posso fare niente?».

Nicky ridacchiò per il tono ostentatamente lamentoso dell'amica. «Fammi da supporto morale»

«Farò di meglio! Ti interrogherò su Daniel!»

«Non se ne parla»

«Allora, se non vuoi parlarmi di Danny, dimmi cosa fate quando siete insieme»

«Per ora nulla di vietato ai minori, D»

«Davvero?»

«Davvero, ma...». Nicky sospirò, lasciando la frase in sospeso e Diane quasi sputò la limonata sul copriletto dell'amica, colta da un'illuminazione.

«Vuoi andarci a letto!»

«Non necessariamente a letto»

«Eccola qui la mia amica sporcacciona! Mica vorrai consumare al ristorante. Insomma, sarebbe meglio consumare la cena al ristorante e poi... consumarvi a vicenda da qualche altra parte»

«Ma come sei spiritosa oggi. Comunque intendevo l'auto. Con quella che si ritrova, probabilmente i sedili posteriori sono più comodi del mio materasso»

«Addirittura? Allora potresti prenderlo... in considerazione!» Scoppiò a ridere per la sua battuta, prima di aggiungere: «Hai dei preservativi nella borsa?»

«Dei? Diane, quanti credi che ce ne servano?»

«Ah, mia cara – le rispose con aria da donna di mondo – quello ti mangia con gli occhi! Di certo sparerà più di una cartuccia! Non vede l'ora, è caricato a pallettoni, te lo dico io!»

«A proposito, anche tu sembri... su di giri! Da quant'è che non prendi aria?»

«Troppo! Solo che con questi cavolo di orari all'ospedale, è impossibile trovare il tempo di andare a caccia di uccelli»

«Potresti sempre fare l'ornitologa ed osservare quelli che ci sono in ospedale. Magari trovi qualche esemplare di falco pellegrino ben nascosto sotto i camici»

«Falco pellegrino?».

Nicky le strizzò l'occhio: «Rapace, sempre pronto a cogliere la preda... di sorpresa!»

«In effetti, non hai tutti i torti! Potrei sempre capitare accidentalmente nello spogliatoio maschile quando c'è un possibile falco pellegrino e approfittarne. Da domani Diane-ornitologa entrerà in osservazione!» inclinò il capo, scrutando l'amica che si truccava. «A proposito di osservazione – aggiunse agguantando phon e spazzola – qui c'è qualche ciuffo che deve essere domato!»

***

Mentre Nicky si preparava per l'appuntamento, Daniel non se la passava di certo meglio.

A casa sua, infatti, erano magicamente comparsi Nelson e Terry.

«Allora, fratellino! Stasera la porti a cena, eh? Mamma ci ha detto tutto». Daniel imprecò a mezza voce, scatenando l'ilarità della coppia. «Dai, non prendertela, sai com'è la mamma»

«No, so come siete voi due! Siete un'associazione a delinquere. Dovreste fare gli investigatori! Come riuscite voi a ottenere informazioni, nessuno!»

«Ok, lo ammettiamo – rispose Terry ghignando – morivano dalla voglia di romperti un po' le palle e farti venire un po' di ansia».

Il giovane non nascose il sarcasmo: «Ma come siete carini, grazie di cuore!»

«Figurati! Per te questo e altro! Allora, come ti vesti?»

«Pensavo di ripescare dall'armadio quel vecchio vestito da Casanova che avevo usato per il carnevale a Venezia di un paio di anni fa».

Terry gli si avvicinò e gli pizzicò le guance. «Ma come sei tenerello, Danny! Cerchi anche di fare lo spiritoso per nascondere l'agitazione! Non è tenerello, amore?» aggiunse, rivolgendosi al marito.

«Da morire! Guardalo! Ancora 5 secondi e ci manda al diavolo»

«Ok, torniamo seri – la donna batté le mani un paio di volte – ora io mi occupo del vestiario e del profumo, tu intanto, marito, preparati per il dopo».

Daniel sgranò gli occhi: «Dopo?»

«Non ti preoccupare! Ora fila sotto la doccia, io frugo nell'armadio».

Il giovane le fece l'occhiolino: «Attenta ai giornalini porno, sono nella scatola sotto i maglioni!»

«Proprio dove li tiene tuo fratello! Deve essere un difetto di famiglia!»

Quando fu fuori dalla doccia, Daniel trovò sul letto un paio di jeans scuri ed una camicia azzurra. Sospirò sollevato, niente giacca e soprattutto niente cravatta. Si infilò boxer e pantaloni, ma poi si bloccò con la camicia in mano, vedendo entrare suo fratello.

«Ok, aspetto a mettere la camicia. Non so cosa tu mi voglia dire, ma credo mi farai ammattire. Non voglio partire da casa già sudato marcio»

«In effetti ti volevo parlare proprio delle attività che potreste fare dopo cena per sudare un po'»

«Nelson, per favore, risparmiami le lezioncine su api, fiori e polline! Non me le hai fatte con le altre, perché proprio ora?»

Suo fratello sospirò: «Innanzitutto, dovresti ringraziarmi, perché Terry voleva che scegliessi io l'abbigliamento, così lei avrebbe potuto fare quattro chiacchiere, ma io l'ho convinta che fosse meglio il contrario»

«Siete due pazzi»

«Oh, lo so bene!» Nelson ghignò, poi riprese: «Ok, scommetto che muori dalla voglia di scoparci».

Dal salotto, arrivò la voce di Terry: «Nelson, un po' di romanticismo, cazzo!»

«Fare l'amore con lei. E probabilmente lei sarà della stessa opinione, ma sarà agitata e tu pure. Quindi lei faticherà a venire e tu faticherai a non farlo. Ergo...».

Daniel osservò il pacchetto che Nelson gli aveva lanciato. «Preservativi ritardanti?» lo fulminò con lo sguardo: « Ma quanta fiducia!»

«Dai, era solo per aiutarti!»

«Ok, avete finito con le raccomandazioni?»

«No – disse Terry, sbucando dal salotto – ancora qualcosa: sii semplice! Niente cazzate sperimentali, per quelle avrai tempo più avanti. Vai sul classico!»

«Ok – Nelson trascinò sua moglie verso l'uscita – credo sia meglio che ce ne andiamo! Ciao Danny, vai e colpisci!»

«Fuori!». Daniel li spintonò giocosamente fuori da casa sua, chiudendosi la porta alle spalle. Erano la sua famiglia, ma a volte li avrebbe volentieri strozzati.

Si infilò la camicia, mise un po' di profumo e poi lanciò uno sguardo ai preservativi.

Per un istante pensò di non portarli, per non darle l'impressione sbagliata. Ma se lei avesse fatto lo stesso ragionamento, sarebbe stato nella cacca.

Mettersene uno nel portafogli? Nah, era troppo “piccola, ne ho sempre uno! I preservativi sono come gli antistaminici: non sai mai quando può servirtene uno”

Mettere la scatola in auto? Sarebbe sembrato troppo disperato? Forse. O forse avrebbe riso con lui, al racconto di chi glieli aveva consigliati.

Sì, avrebbe fatto così. Viva la sincerità.

 

Il mio angolo.

Bonsoir!

Come state? Tutto bene?

Nel prossimo capitolo avremo la cena di Dom e Dan, ma prima ho voluto dedicare un po' di spazio alla loro preparazione e alle famiglie strambe che si ritrovano.

Ringrazio tanto tanto tanto tutti gli impavidi che hanno il fegato di leggere la storia, di inserirla tra le preferite/ricordate/seguite e tutte le buone anime che hanno lasciato o vorranno lasciare un commento ai capitoli presenti, passati e futuri!

Abraçada,

Softkitty

  
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