< Amaya svegliati! > mi urlò Midorikawa dal piano di sotto.
Borbottai qualcosa riguardo al fatto che era sabato, qualcosa di incomprensibile persino alle mie orecchie.
< Non fare storie, oggi hai pure gli allenamenti!> disse un Hiroto leggermente scocciato.
< GLI ALLENAMENTI! > gridai scattando in piedi, lanciai uno sguardo all'orologio, erano le sette precise.
< Allora sono in tempo > farfugliai con ancora la lingua impastata dal sonno.
Mi stiracchiai, presi la divisa della squadra e la indossai.
< Merda... > imprecai sottovoce per poi chiamare Midorikawa.
< Si? > domandò armeggiando con le pentole.
< Ho un problema... puoi venire su? > Chiesi.
Udii Midorikawa dire qualcosa ad Hiroto, poi dei passi sulle scale e infine la porta della mia camera aprirsi.
< Sono io > disse Hiroto entrando senza bussare.
Ovviamente la privacy era un concetto inesistente per il rosso.
Hiroto era un uomo piuttosto alto, dai capelli rossi tendenti all'alto. La carnagione era chiara e gli occhi intensi e color acquamarina, portava sempre un paio di occhiali.
< Mi ha mandato il Boss, di cosa hai bisogno? > domandò, era solito tra noi due riferirci a Midorikawa chiamandolo Boss.
< Si vede? > chiesi voltandomi verso di lui.
< Cosa? > domandò lui, non capendo a cosa mi riferissi.
< Il seno > risposi leggermente imbarazzata.
Hiroto mi osservò e dopo un attenta analisi al mio petto e un rossore alle guance da parte mia, si degnò di parlare.
< Se tu avessi un reggiseno porteresti la seconda > affermò.
Per una volta la sua pervertitaggine era tornata utile.
< Ora che faccio... Mi aiuti? > gli implorai.
< Beh, possiamo provare fasciandoti il busto...> disse pensieroso tra sè e sè.
< Sì, potrebbe funzionare > disse vittorioso, poi si girò e corse fuori dalla stanza.
< Dove vai !? > urlai quasi.
< Arrivo tra un attimo! > mi gridò in risposta dalle scale.
Aspettai qualcosa tipo un minuto prima di vederlo ricomparire in camera mia.
< Ecco qui, era per le emergenze ma penso che questa si possa definire un emergenza, no? > disse mostrando quello che appena vidi pensai fosse un rotolo di carta igienica, ma che poi ribattezzai come rotolo di stoffa igienica.
< Sicuro che funzionerà? > domandai insicura.
< Vale la pena provare > rispose lui sorridendo.
< Ok... > lui si avvicinò e cominciò a fasciarmi, senza smettere di sorridere.
< Hiroto? > lo chiamai.
< Sì? > rispose lui.
< Non provare a sfiorarmi il seno > dissi con fermezza, il sorriso scomparve dal suo volto.
< E come faccio a fasciarti? > chiese fermandosi.
Non gli risposi, non sapevo cosa dirgli.
< Senti, conosci i miei gusti riguardo al fisico femminile... io ho Midorikawa e mi va bene così. Perciò, se mai ti sfiorerò, sarà in una situazione simile a questa e basta > Lo disse fissandomi negli occhi.
Quegli occhi che mi hanno sempre rassicurata...
Quegli occhi che mi hanno sempre dato forza...
Come un padre.
< Va bene > dissi e lo lasciai finire.
Lanciai un'occhiata alla sveglia, le 7:20.
< Grazie Hiroto! > dissi sfoggiando un sorriso.
< Di niente > rispose anch'egli sorridendo.
Scese al piano di sotto e io ri-indossai la divisa.
E questo era il primo capitolo della prima fanfiction che pubblico!!! Yeeee!!! 'Cause I'm an Albatraoz! *balla*
Ok, basta cazzeggi...
Questa è la mia prima fanfiction,perciò siate clementi,anche se le recensione negative sono ben accette, esattamente come quelle positive.
Ho un ossessione per: il cioccolato bianco,Inazuma Eleven e altri anime.
P.s.: Ho modificato la FanFiction, così da aver risolto - ho almeno spero -
gli errori che mi avevano segnalato nelle recensioni, anche se non so se filerà tutto liscio con l' HTML...
Baci,Mira.