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Autore: Nami93_Calypso    28/01/2015    2 recensioni
Cosa accadrebbe se sulla Sunny apparisse una civetta che porta con sè una lettera di ammissione ad Hogwarts?
*Panda Day*
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Benvenuti al Panda Day, il giorno del delirio in cui da un'unica parola nascono fanfiction di ogni genere!
Perché Panda?!
Perché ci serviva un modo veloce per chiamarlo, perché 'Panda Day' suona che è una meraviglia e perché i panda sono carini e coccolosi.
Il meccanismo, se qualcuno vuole partecipare, è semplice.
Ogni settimana sceglieremo una parola aprendo a caso il dizionario e quello sarà il prompt per le varie fanfiction (tutti i generi, tutti i rating, tutti i pairing ma niente long) e basterà scrivere *Panda Day* nell'intro alla storia e il prompt della settimana in piccolo sotto al titolo sempre tra i due asterischi.
E non dimenticate la foto dei Pandaman in basso a destra!
Grazie a tutti e buona lettura!
 
La parola per mercoledì prossimo è:
Insofferenza




 
Qualcuno è stato ammesso ad Hogwarts?
*civetta*
 
Nonostante fosse da poco sorto il sole la cucina della Sunny era già affollata e, soprattutto, chiassosa. L’equipaggio al completo si stava apprestando alla colazione: chi si avventava sui vari piatti ricolmi di pietanze cucinate da Sanji, chi ancora mezzo addormentato non si accorgeva nemmeno di ciò che lo circondava, e chi prendeva un caffè e magari qualche biscotto come tutti i comuni mortali.
Nel momento esatto in cui Franky percuoteva la schiena del capitano con delle poderose manate per aiutarlo a deglutire il cibo che, come al solito, aveva inserito troppo rapidamente ed energicamente nelle sue fauci e che stava rischiando di soffocarlo, Usop e Chopper si accorsero di un tonfo sordo provenire dall’oblò che dava sul ponte.
-U-usop. L’hai sentito anche tu?- gli domandò la piccola renna nascondendosi, in malo modo come al suo solito, dietro al tavolo, impaurito.
Sentendo il suo nakama così allarmato Zoro, che fino a quel momento aveva continuato a dormire indisturbato, apri un occhio e portò la mano ad una delle tre spade che portava sempre appese al fianco. Non sapeva quale fosse il pericolo che stavano per correre ma se c’era da combattere lui era sempre pronto.
-Ragazzi cosa succede?- domandò Nami che si era accorta dello strano scambio di battute e di sguardi dei due. Anche Robin era all’erta mentre il resto della ciurma continuava imperterrito le proprie attività di ingozzamento.
-C’è stato un tonfo alla finestra- rispose il cecchino scrutandola corrucciato.
-Sarà stato il gabbiano news! Corri a prenderlo, è da giorni che non ci consegna il giornale. Ora mi sentirà quello stupido pennuto!- lo incalzò la navigatrice stringendo un pugno minacciosa.
Convinto dalle parole della rossa che non ci fosse alcun pericolo il nasone si apprestò ad aprire la finestra ma quando lo fece nessun gabbiano viaggiatore entrò in cucina e il ragazzo rimase sgomento a fissare l’oblò.
-Emh, Nami. Qui c’è un uccello ma non è propriamente un gabbiano- sentenziò Usop sbigottito.
Infatti una civetta bruna era spiaccicata sul vetro della finestra; probabilmente non si era resa conto dell’ostacolo e aveva pensato che fosse aperta.
-Sanji possiamo mangiarlo?- domandò Rufy entusiasta.
Il cecchino prese il povero animale stordito e semi cosciente tra le mani e si avviò verso il tavolo da pranzo. Ormai l’attenzione di tutti era incentrata su di lui e sul nuovo ospite.
-è una civetta e porta una lettera- spiegò prima di appoggiarla delicatamente sul tavolo.
A quelle parole Robin drizzò le orecchie e affinò lo sguardo.
Il volatile, che a stento si reggeva in piedi sulle zampe malferme, ne sollevò una in direzione di Sanji, il più vicino, porgendogli così la lettera che vi portava legata.
Il cuoco slacciò il filo di spago che la teneva legata alla zampa e ruppe il sigillo che chiudeva la busta.
Un po’ sgomento prese a leggere ad alta voce così che tutti potessero sentirlo.
 
SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
Preside: Minerva McGranitt
 
Cara signora Lily Luna Potter,
Siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
L'anno scolastico avrà inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del Suo gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
Distinti saluti.
 
Quando ebbe finito di leggere tutti si guardarono un po’ confusi domandandosi con muti sguardi cosa significasse quella lettera. Tutti meno l’archeologa. La donna si alzò di scatto sbattendo le mani a palmi aperti sulla tovaglia bianca spingendo indietro la sedia facendola strusciare sul pavimento fissando ad occhi sgranati il pezzo di carta che il cuoco teneva ancora tra le mani.
-Lo sapevo….- mormorò a mezza voce, udibile solo da chi le era seduto vicino.
I suoi compagni non avevano la minima idea di cosa significassero quelle parole ma lei sì. Lei aveva letto tutta la saga di Harry Potter, tutti i sette libri, li aveva letteralmente divorati e amava follemente quella storia! E ora che quella civetta era piombata inaspettatamente sulla loro nave lei aveva avuto finalmente conferma che quel mondo, inventato dalla zia Jo, non era solo una magnifica finzione ma una tangibile realtà e ciò le riempiva il cuore di gioia.
-Robin, tutto bene?- le domandò la sua amica accarezzandole dolcemente un braccio teso. Non riusciva proprio a decifrare la sua reazione, non sapeva darle un significato ed era anche abbastanza inusuale per lei.
La mora non fece in tempo a rispondere che un boato assordante proveniente dal ponte raggiunse le loro orecchie. L’equipaggio si mise subito in posizione d’attacco: Rufy ingurgitò tutto il cibo che aveva ancora in bocca, Sanji lo affiancò gettando la sigaretta, Zoro e Brook estrassero le spade, Franky fece uscire i cannoni dalle sue spalle robotiche. Chopper e Usop, invece, si nascosero sotto la tovaglia.
L’intera stanza cadde nel silenzio. Tutti tendevano le orecchie pronti a captare il minimo rumore. Infatti non fu difficile udire il suono di passi pesanti che salivano le scale e si avvicinavano alla porta d’ingresso della cucina.
Silenzio.
I passi sembravano essersi fermati probabilmente proprio dietro l’uscio.
Lentamente la porta venne aperta dall’esterno e un’enorme sagoma ne riempì l’intera cornice.
Non appena l’uomo fece il suo ingresso la civetta, che oramai si era quasi totalmente ripresa, emise un verso stridulo.
Il nuovo arrivato era alto, anche più di Brook, e grosso. Era incredibile che con la sua mole riuscisse a stare nella stanza. Capelli castani e una barba bruna e incolta coprivano quasi totalmente il suo viso.
Fissò le sette figure che si trovavano dinnanzi a lui, tutti in posizione d’attacco, prima di focalizzarsi sul volatile.
-Hugo! Ecco dove ti eri cacciato! Hai sbagliato totalmente strada, quando imparerai?- domandò alla civetta, come se potesse capirlo, avvicinandosi al tavolo.
Davanti al suo tono di voce così allegro e spensierato tutti rimasero immobili e in silenzio. Non percependolo come minaccioso non reagirono nemmeno quando lo videro avanzare.
-Credo che qui nessuno abbia bisogno di questa lettera- sentenziò raccogliendo il pezzo di carta abbandonato sulla tovaglia. Infatti, ad una rapida occhiata, si intuiva facilmente che lì tutti erano maggiorenni; era quindi impossibile che qualcuno dovesse frequentare il primo anno di scuola.
-Perdonate il disturbo, me ne vado immediatamente- si congedò il mezzo gigante voltandosi verso la porta per tornare da dove era venuto.
L’unica a riscuotersi dalla momentanea immobilità fu Robin che con un movimento rapido oltrepassò il tavolo e si parò davanti alla porta per impedire all’uomo di andarsene.
-Esiste!- disse fissandolo negli occhi. La sua non era una domanda, ormai aveva ricevuto tutte le conferme. La sua era un’affermazione di trionfo.
-C-che cosa?- domandò l’altro un po’ a disagio.
-La magia- sussurrò la donna. Nonostante ormai non avesse più dubbi non voleva che i suoi compagni la credessero una pazza a credere in una cosa così infantile.
-Certo che esis… No! Cioè! Io, volevo dire…- Hagrid si portò una mano a grattarsi la nuca imbarazzato. Come spesso gli capitava aveva parlato troppo. Aveva appena rivelato ad una sconosciuta, quasi sicuramente babbana, l’esistenza del mondo magico.
-Questo non dovevo dirlo- proseguì scostando in malo modo Robin dalla porta con una delle sue manone e superandola a passo di carica diretto al ponte. Mentre raggiungeva il manto erboso continuava a borbottare tra sé un sommesso “non dovevo dirlo”.
Con occhi luccicanti di felicità l’archeologa, seguita dai suoi compagni che parevano essersi finalmente ripresi dal loro torpore, uscì dalla stanza.
Il mezzo gigante stava salendo sulla sua immensa motocicletta nera portando via con sé la civetta e la lettera di ammissione.
Mentre avviava il motore non poco rumoroso Franky e Usop lo guardarono con occhi luccicanti. Quando poi il mezzo prese a volare anche Rufy e Chopper si aggiunsero ai due.
Mentre si allontanava nel cielo e l’equipaggio era nello scompiglio, un po’ per l’euforia un po’ per la curiosità, Robin, con sguardo triste, rientrò in cucina.
-Robin-chan, dove vai?- le domandò Sanji il quale si accorgeva di ogni minimo movimento di una delle sue due dee.
-Lasciatemi sola- disse solamente lei con una leggera irritazione nella voce prendendo un pacco di biscotti al cioccolato e allontanandosi per dirigersi in biblioteca.
Era stata felicissima di scoprire che il mondo magico esistesse davvero.
Ma era stato un bruttissimo colpo per lei scoprire che esisteva e che lei non ne faceva parte. Lei, che tanto lo amava, era una semplice e inutile babbana senza poteri magici.
Non avrebbe mai ricevuto la sua lettera di ammissione ad Hogwarts.
Mai! 


Angolo dell'autrice:
Ma quanto mi piacciono i crossover con HP?!
Ma quanto mi piace far vestire a Robin i panni di una fangirl frustrata?!
Troppo!! :D
E con la parola "civetta" è stato inevitabile!
E a proposito di Harry Potter e di crossover vi comunico che a breve inizierò a pubblicarne uno tra Percy Jackson e, appunto, Harry Potter. Lo dico nel caso in cui a qualcuno piacciano queste due saghe :)
Alla prossima!











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