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Autore: samek    27/11/2008    1 recensioni
Vivevo guardando il mondo attraverso i suoi occhi, attorno a lui gravitava tutto il mio universo.[...]
-Sei fatto di raggi di luna- Mi diceva tra le lenzuola –Ti ha creato Diana e Mercurio, protettore dei viandanti, ti ha mandato da me- -E tu hai bevuto troppo vino, amor mio- Replicavo ogni volta che si lasciava andare a quel modo, prima di baciarlo.

E' una spin-off di Incantesimo del Lago
(Per la Squadra)
Genere: Romantico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ossigeno

Vi ricordate di Cadmus Peverell e Dragon Malfoi di Incantesimo del Lago? Spero di si, perché sono i protagonisti di questa fiction.(POV Cadmus)

Scritta sulle note di “Ossigeno” di Raf, una meravigliosa canzone che mi ha rapito il cuore e vi consiglio di ascoltare durante la lettura. Potete trovarla qui.

Dedicata con tutto il cuore alla Squadra, un gruppo di persone meravigliose che, oltre a me, include la mia favolosa beta, Narcissa63 e le altre autrici di cui si occupa sempre: Fanny_80, melancholia e Dany75. Tutta per voi tesori miei, per dirvi che vi voglio troppo bene e l’unica cosa davvero importante è questa. Volevo che fosse una sorpresa, quindi in gran segreto ho chiesto ad alicesimone di betarmela e la ringrazio per lo splendido lavoro!

Buona lettura ^^

 

Ossigeno

 

 

Oh mio angelo,
il tuo sguardo bastò, a cambiare i giorni miei
e in quell’attimo, il tempo scappò, e di noi si è scordato ormai.
Ma la vita è bella perché è imprevedibile,
lasciati portare lei sa.
Prendere la vita com’è, com’è difficile
c’è una sola certezza in me.
È per te, per te, per te, perdutamente,
che farei dell’impossibile e dei sogni la realtà,
e dei miei pensieri, sei tu il punto fermo,
sei nel cuore oppio, fuoco e ossigeno
.

Credo che non dimenticherò mai il gelo di quella notte di neve.

Ritengo altresì che ci sia stato un qualche dispettoso astro a metterci l’uno sul cammino dell’altro ma, qualunque esso sia, a niente e nessuno potrei essere ugualmente grato.

Quella notte mi hai salvato, Angelo mio, sarei certamente morto se non fosse stato per te.

Non so davvero quale fu la causa del malore che mi colpì, facendomi accasciare sul tracciato. Forse, il nostro incontro era già scritto nella trama del Fato.

Eppure, malgrado tali considerazioni, io amo la neve. Non te lo avevo mai confidato, Amor mio? Ha il medesimo profumo della tua pelle di luna.

Temo siano molte altre le mie mancanze nei tuoi riguardi.

Non credo di averti mai confessato, infatti, che mi innamorai di te appena i nostri occhi s’incontrarono. E quando tornai da te il giorno seguente, consumato dall’esigenza di incontrare nuovamente quei due stralci di cielo che essi sono, avevo già messo il mio cuore nelle tue mani.

Oppure che mi divertivano immensamente le tue risposte sarcastiche alle mie lusinghe sincere, tanto differenti da quelle dell’affettata aristocrazia che eravamo costretti a frequentare, da essere capaci di fare imporporare deliziosamente le tue gote.

O ancora che pur di renderti felice avrei fatto ogni cosa in mio potere, ti avrei donato il mondo intero, e che i tuoi baci erano come una droga, che mi sentivo gelare senza il tuo calore, che se non eri con me avevo l’impressione che mi mancasse anche l’aria.

 

Questo amore piegò odio ed invidia
perché è inviolabile,
e con occhi chiusi, siamo in volo senza più ferirsi
non scendiamo se non vuoi
E se sto sognando vi prego non svegliatemi,
questa è la mia vita e voglio dirti che...
È per te, per te, perdutamente
e perduto follemente
il mio mondo è per te.
Sei nei miei pensieri, e nei desideri
come nel DNA.
Quando tu non ci sei
sei nell’aria che respiro,
sei nel cuore oro, luce e ossigeno.

 

Ero convinto che niente e nessuno avrebbe mai potuto separarci. Tutti sapevano di noi, anche se nessuno osava fiatare, troppo in soggezione dinnanzi al nostro potere, al nostro legame, al nostro amore così palese.

Non ti ho mai detto che ero geloso persino della luce del sole che aveva l’ardire di sfiorare la tua figura. Ma ho idea di averti ampiamente dimostrato che non ero disposto a dividerti con nessuno.

Forse è stato un sogno, un sogno splendido da cui non avrei voluto assolutamente essere svegliato.

Credevo non fosse necessario palesare tutto ciò, ero certo che mi comprendessi più di quanto io comprenda me stesso.

Ma ora, ora che ho fatto l’errore più grande della mia esistenza, vorrei soltanto incontrare nuovamente il cielo dei tuoi occhi e dirti che ho sempre pensato solo a te. Che sei il mio cuore, sei nell’aria che respiro. Sei l’unica cosa veramente preziosa su questa terra, sei sempre stato la mia luce.

Sei ossigeno, sei vita, la mia vita Amor mio.

 

FINE

   
 
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