Serie TV > Pretty Little Liars
Segui la storia  |       
Autore: Occhimmensi    28/01/2015    2 recensioni
It's always easier when you're here.
E' tutto più facile quando sei qui con me.
-Toby
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Spencer Hastings, Toby Cavanaugh, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era lì, nel reparto di terapia intensiva, attaccato a mille fili, che tentavano di tenerlo in vita. Per qualche ora, settimana, mese o anno, l’importante era che Toby sarebbe rimasto in vita. Spencer in tanto era nella sala d’attesa, che piangeva, piangeva ormai da ore, senza sosta, lacrime interminabili che le rigavano la faccia. Se solo fosse partita da sola, senza coinvolgere Toby, forse adesso si sarebbe trovata lei in quel letto, lottando tra la vita e la morte. Finalmente riuscì ad entrare nella camera del ragazzo, nonostante non fosse un parente, e le venne ancora più da piangere. Non poteva credere che Toby era lì, su un letto di ospedale. “Amore. Ti prego resta con me. Ti amo” disse Spencer baciandogli la mano, continuò singhiozzando “ Ti prego Toby, sei troppo importante non mi puoi lasciare così.  Sei la parte migliore di me. Te lo prometto non ti lascerò mai”. Detto questo continuò per ore a piangere, farfugliando sempre le stesse parole: Ti amo. Non mi lasciare. Di sicuro non era da Spencer crollare così, ma neanche la persona più fredda al mondo avrebbe pianto vedendo l’ amore della sua vita attaccato a mille macchine. Si addormentò quando finite le visite, una ragazza giovane le chiese di uscire, per permettere al dottore di controllare i parametri vitali.
Così decise di chiamare la sua famiglia, anche se in quella famiglia c’era Jenna, dopotutto avevano il diritto di sapere che Toby stesse in quelle condizioni. Decise di comporre il numero di Jenna, l’unico di cui era a conoscenza. “Jen-na”disse con voce tremolante “Sono Spencer. Per favore non attaccare. E’ per Toby… ecco lui è in terapia intensiva” continuò lei, “Spencer che cavolo stai dicendo. Dove siete? Perché Toby è in terapia intensiva” chiese Jenna, “Si… Jenna mi dispiace. Siamo al St. Rita’s Medical Center in Ohio. Ti prego prendi il primo aereo, pagherò io e per favore fatti accompagnare da Emily” rispose Spencer, “Okay… Prenoto il primo volo. Ma se dovesse succedere qualcosa a Toby… sappilo Spencer ti riterrò responsabile”. La poco amichevole chiamata si concluse così, con una minaccia di Jenna, che di sicuro non rassicurò Spencer.
Chiamò anche Emily, che senza discutere preparò una borsa e partì insieme a Jenna. Spencer passò la notte lì, su una sedia scomoda, aspettando un miracolo, sperando anche che –A avesse terminato con la sua vendetta.
 Si risvegliò solo quando sentì qualcuno chiamarla, erano Emily e Jenna. “Dov’ è Toby? Voglio sapere come sta” disse l’ultima, “Vieni, ti accompagno. Toby è come in coma. L’hanno ritrovato agonizzante sotto il balcone, ha perso molto sangue” spiegò Spencer. Così le tre ragazze andarono nella camera di Toby, Jenna era la più forte, probabilmente perché era l’unica a non vedere le pessime condizioni del ragazzo.  “Spencer… descrivilo!” chiese Jenna, Spencer la guardò accigliata, perché glielo aveva chiesto?, Jenna la intimò di nuovo: “Spencer… per favore, descrivimi in che condizioni è Toby”. Spencer si fece forza e descrisse dettagliatamente Toby: “Ha la testa fasciata, l’occhio destro violaceo, un braccio rotto, una fascia che gli avvolge l’addome ed è collegato a delle macchine”, Jenna annuì e chiese alla ragazze di lasciarla da sola con il fratellastro, quando cominciò a parlare con lui sentì un rumore provenire da una degli apparecchi collegati al corpo. Urlò, più forte che poteva per chiamare l’attenzione dei medici, che per fortuna riuscirono a sistemare la situazione: purtroppo stava avendo un’ emorragia interna, che riuscirono a fermare.
“Jenna… Toby come sta?” chiese Emily, “Ora meglio. Ha avuto una complicazione, ma è tutto sistemato” rispose Jenna, le due tirarono un sospiro di sollievo. “Voglio che voi due ve ne andiate. Non voglio vedervi accanto a Toby. Tornate a Rosewood” esclamò tutto d’ un fiato la ragazza cieca, “J-jenna, c-cosa dici? Amo Toby non puoi farmi questo” disse Spencer tra le lacrime, “Hai capito bene. Non voglio vedervi, prendete il primo aereo e andatevene”, “Jenna. Non. Farmi. Questo. Ti. Prego” singhiozzò Spencer, “Orami ho deciso” terminò Jenna.
 
*La mattina dopo*
Spencer si svegliò con gli occhi rossi, aveva pianto tutta la notte. Quella mattina sarebbero dovute partire, ma la ragazza non era pronta a lasciarlo. Non era assolutamente pronta a andarsene, lasciare la persona a cui tenesse di più. Ma Jenna aveva fatto la sua scelta, doveva rispettarla, ma avrebbe comunque lottato per il loro amore. E in un momento si trovò su un aereo con Emily, direzione: Rosewood.
Spencer si addormentò e si svegliò solo quando finalmente erano arrivate a Philadelphia, poi una macchina l’avrebbe portate nella loro città. Le due ragazze pagarono il tassista e si divisero, Spencer corse in camera sua senza dare neanche una spiegazione. Ormai i genitori vi erano abituati, soprattutto perché anche loro facevano così, gli Hastings erano così. Salita in camera, si mise una maglietta che Toby le aveva prestato qualche giorno prima, le piaceva perché profumava di lui, la faceva sentire protetta. Le mancava, tanto. Non poteva stargli lontano, non dopo tutto quello che avevano passato. Però Spencer si trovava a casa sua, a quattro ore di distanza dal ragazzo che amava. Sdraiata sul letto, con il cuscino che sapeva di lacrime. Non era facile, era solo ingiusto. Lei non era così. Ma Toby la faceva sentire così nuda, trasparente, fragile. Spencer odiava sentirsi così, non lo era mai, si era innamorata. “Mi sono innamorata di un ragazzo che non mi avrebbe mai lasciata tornare a casa a piedi:Perché devi essere al sicuro” esclamò a voce alta Spencer, sì si era innamorata e non aveva paura di gridarlo.
 
 
*Intanto in ospedale*
 
 
Toby era ancora collegato a mille fili e macchinari, tutti che cercavano di mantenerlo in vita, che cercavano di non farlo accecare dall’orribile luce bianca. Lui lottava tra la vita e la morte, -A non era stata clemente con lui. Voleva vendicarsi con Spencer e sapeva che toccando la cosa più preziosa per lei, l’avrebbe fatta soffrire. Jenna era ancora con lui, non l’aveva mai lasciato, dopotutto ci teneva al ragazzo. Il coma di Toby durò per un’ intera settimana, Jenna sperava sempre si svegliasse, ma nulla, lui continuava a stare sdraiato su quel lettino, sembrava volesse rimanerci a vita. Jenna in lacrime, teneva sempre la mano del fratellastro, quando dopo ben otto giorni, lui aprì gli occhi. “J-jenna?” balbettò lui, “TOBY??? SEI SVEGLIO. O MIO DIO” urlò la mora, “Che succede? Dov’ è Spencer?”, “Calmo Toby. Sei in ospedale eri finito in coma. Spencer non c’è” spiegò Jenna che intanto chiamò i medici. Quest’ ultimi visitarono Toby e si accertarono che non avesse altre ricadute, dopo di che lasciarono entrare Jenna. “Dov’è Spencer?” chiese Toby nervoso, “L’ho mandata via lei non ti fa bene. L’ ho fatto per te. Se non fosse stato per lei ,ora tu non saresti qui” disse velocemente Jenna, “Jenna… tu non capisci. Mi piace perché è intelligente, testarda e indipendente. Mi mette al mio posto, ma io non so dove stare” continuò “La devo chiamare io la amo e so che pensi di farmi del bene ma senza di lei io non riesco a stare”.
Prese il telefono e compose il numero di Spencer, dopo tre squilli rispose:”Pronto? Toby?”, “Si…Spen! Mi sono svegliato, cavolo mi manchi da morire” confessò il ragazzo, “Toby… sono così felice. Mi manchi davvero tanto” disse Spencer piangendo di gioia. I due continuarono a parlare per ore, anche di cose inutile, troppo si erano mancati.
Finalmente tutto era tornato normale e Toby decise di fare una delle cose più romantiche che un ragazzo del ventunesimo secolo potesse fare, le mandò un poema dolcissimo, dedicandole una canzone: Darte un Beso.
 
“Grazie amore mio, sei qualcosa di unico, sei la mia stella.
 Amarti come ti amo io è complicato 
pensare come ti penso io è un peccato 
guardare come ti guardo io è proibito 
toccarti come vorrei farlo io è un crimine 

ormai non so cosa fare 
affinchè tu stia bene 
(non so) se spegnere il sole 
per accendere la tua alba 

(non so se) parlare in portoghese 
imparare a parlare francese 
o calare la luna fino ai tuoi piedi 

io voglio solo darti un bacio 
e regalarti le mie mattine 
cantare per calmare le tue paure 
voglio che non ti manchi niente 

io voglio solo darti un bacio 
riempirti l'anima con il mio amore 
portarti a conoscere il cielo 
voglio che non ti manchi niente 

se il mondo fosse mio te lo darei 
cambierei persino la mia fede religiosa 
per te ci sono tante cose che io farei 
però tu nemmeno ti accorgi di me 

e ormai non so cosa fare 
affinchè tu stia bene 
(non so) se spegnere il sole 
per accendere la tua alba 

(non so se) parlare in portoghese 
imparare a parlare francese 
o calare la luna fino ai tuoi piedi 

io voglio solo darti un bacio 
e regalarti le mie mattine 
cantare per calmare le tue paure 
voglio che non ti manchi niente
 
Ti amo grazie di essere la mia principessa
-Toby

 

*My Space*
Ciao 
E' passato moltissimo tempo e finalmente eccomi qui. Devo dire che sto tralasciando un po' questo sito, ma solo perchè non avendo una app è scomodo se sto sul cellulare. 
Però vi tengo comunque al pari di wattpad.

Fatemi sapere se vi piace

ps: Ho usato una citazione dei Neck Deep della canzone: A part of me

-Occhimmensi 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Pretty Little Liars / Vai alla pagina dell'autore: Occhimmensi