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Autore: Risa Lily Angelie    28/01/2015    3 recensioni
Risa e Otani sono cresciuti, sono sposati e... Hanno formato una famiglia.
Una long fondamentalmente incentrata sulla figlia del nostro amato duo comico, e il suo rapporto con gli amici, con i genitori e con un certo ragazzo, eheh.
Il tutto, intervallato da momenti romantici fra Risa ed Otani. ♥
***
(Era nata come una raccolta, ma ormai...)
[Risa/Otani, adulti ma tanto idioti lo stesso. ♥] [Surprise!]
{Avvertenze: forse lievemente OOC e diabete.}
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Otani, Nuovo personaggio, Risa Koizumi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lovely Complex: After the end. ~♥'
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11 Aprile, liceo Maido, ore 9:30 A.M.
-Scusate il ritardo!- Farfugliò Nami, piegata in due e col fiatone.
Sakura e Yasu risero.
-Tranquilla- Rispose la mora. -Non sei l'ultima arrivata.-
-Che vuoi dire...?-
Prima che l'amica potesse rispondere, un'uragano biondo di più di 1,80 cm finì addosso alla rossa, trascinandola nella rovinosa caduta.
-Questo.- Sghignazzò Sakura, ridendo di gusto.
-Oh, Otani.- Disse Kaito, sorridendo beffardo, a pochi centimetri di distanza dalla sopracitata, la quale, ormai, era diventata dello stesso colore dei capelli. -Mi fa piacere...- Tacque un momento, gustandosi il rossore che colorì istantaneamente il viso della ragazza, a causa del doppiosenso voluto. -... vederti.- Terminò sornione.
-A me farebbe piacere...- Sbuffò la ragazza a sua volta, scuotendo la testa nel tentativo di non far notare al giovane il suo imbarazzo. -... se non avessi addosso 1,84 cm di puro ego smisurato.- Sbuffò, scrollandoselo malamente di dosso.
-Oh, ma sei davvero adorabile stamattina.- Sentenziò il biondo, alzandosi in piedi, e offrendo la propria mano alla rossa, per aiutarla ad alzarsi.
La piccola Otani guardò attentamente la mano di Kaito, arricciando il naso, poi si decise ad afferrarla. Nakao la tirò su, cingendola poi alla schiena.
-Lasciami.- Sentenziò la rossa, guardandolo con astio da sotto in su.
-Non me lo concedi un ballo, baby?- Ribattè Nakao, allontanandola da sè spingendola con una mano, mentre l'altra la teneva saldamente per un fianco.
-Non chiamarmi baby.- ringhiò la sedicenne; stavolta, il viso era rosso a causa dell'arrabbiatura che stava prendendo il sopravvento sull'imbarazzo.
-Scusa- Rispose il biondo, strattonandola e riavvicinandola a lui. -Era una cosa che mi girava per la testa.- Sussurrò il biondo a due centimentri dalle labbra dell'adolescente.
-Ah, bene. Lasciala lì.- Sibilò Nami a denti stretti, squadrandolo.
In quel momento, Sakura tossì rumorosamente.
-Ehm, scusate.- Si intromise. -Nami, noi due dobbiamo parlare.- Sentenziò, incrociando le braccia in un'espressione che voleva dire "Mamma Sakura non è per niente contenta".
-Cosa...?- Balbettò la piccola Otani, perplessa.
Ma ormai la mora l'aveva già afferrata per un braccio e trascinata lontano dai ragazzi.
-Mi spieghi cosa accidenti è successo tra te e Nakao?- Sputò Sakura, lasciandole il polso solo una volta nascoste dietro un albero.
-B-beh...- Farfugliò Nami, arrossendo visibilmente. -Ieri... I-ieri noi... Noi...-
11 Aprile, liceo Maido, ore 9:32 A.M.
-Ci siamo baciati.- Ammise Kaito ad uno sconvolto Yasu. -O meglio, è stata lei a baciare me.-
-COSA?!- Tuonò la voce di Sakura, qualche metro lontano dai due adolescenti.
Il moro sorrise appena.
-E ora...?- Chiese, pulendosi le lenti degli occhiali con un lembo della divisa.
11 Aprile, liceo Maido, ore 9:33 A.M.
-Oggi usciamo.- Farfugliò Nami, nascondendo il viso dietro la cartella.
-Ah.-
-A cena...- Balbettò ancora.
-Ah.-
-Vuole portarmi in un posto carino...- La rossa avrebbe voluto sotterrarsi.
-E cosa ti metti?- Chiese Sakura, ignorando i balbettii sconclusionati della ragazza.
-Non ne ho idea...- Rispose Nami inarcando un sopracciglio, mentre un brutto presentimento si faceva largo nella sua testa.
-Ci penso io, tranquilla!- Esultò la riccia, dando una pacca sulle spalle all'altra - dando così ragione all'idea che era appena balenata nella mente di quest'ultima.
"Oh, no!"
11 Aprile, casa Furuhaka, ore 6:30 P.M.
-Gliel'hai detto?-
-Sì.-
-Bene.- Sakura mise davanti a Nami, reggendole dalla stampella, un paio di outfit. -Questo- disse, portando avanti un composto da una maglia bordeaux e una gonna scozzese. -...o questo?- Gliene indicò un altro, con una maglia bianca e un paio di jeans.
-Ma perché non possiamo andare a casa mia e scegliere dalla mia roba?- Sbuffò la rossa, indicando il secondo outfit.
-Perché i tuoi gusti in fatto di abbigliamento fanno schifo, e ormai, l'haid etto anche tu, hai detto a Nakao di prenderti qui e... Ma no, Nami!, provati la gonna.-
-Ma io ho detto...- Provò a ribattere la rossa, aggrottando le sopracciglia.
-Proprio per questo- rispose la riccia. -... provati la gonna.-
La giovane Otani sbuffò rumorosamente e prese i vestiti incriminati, per poi rintanarsi nel bagno dell'amica.
-Sai dove ti porta?- Chiese Sakura, sedendosi comodamente sul proprio letto, aspettando che Nami uscisse dal bagno.
-No!- Urlò la sedicenne, da dietro la porta. -Ha detto che è una sorpresa!-
-Ma quindi... state insieme?- Chiese la padrona di casa, guardandosi distrattamente le unghie.
Dal bagno si udì un tonfo.
-Nami?- Sakura scese dal letto e si avvicinò un poco alla porta del bagno.
L'interpellata, lentamente, aprì la porta del bagno.
-Come hai detto, scusa?- Balbettò, pallida come un cencio; va bene l'uscire insieme, ma stare insieme? L'idea non l'aveva minimamente sfiorata.
Sakura, trattenendosi dal ridere, si avvicinò all'amica, le sistemò la maglia e sfiorò i capelli.
-Uh, stai bene.- Sentenziò la riccia, soprapensiero.
-Ma Sakura...- Nami venne interrotta dal suo cellulare, che aveva preso a squillare.
Saltellando dall'agitazione, lo prese e rispose.
-Pronto...?- Balbettò, arricciandosi nervosa un ciuffo di capelli rossicci.
-Io sono fuori casa di Sakura, scendi?- La voce di Nakao era bassa e profonda. Una volta, Sakura l'aveva definita sensuale, scatenando le espressioni di pieno disgusto di Nami, la quale, fu costretta ad ammettere in quell'occasione, dovette ricredersi, in quanto la voce di Kaito non le era mai parsa più attraente.
-A-arrivo...- Farfugliò, chiudendo la chiamata.
Sakura si avvicinò alla ragazza.
-Era Nakao?-
Nami, pallidissima, annuì.
-Bene, ricorda; non fare stupidate e non datevi da fare già dal primo appuntamento. Non voglio diventare zia!-
-Sakura!- Esclamò la giovane Otani, ormai bianca come un fantasma.
Ridendo, l'incriminata spinse l'amica fino a davanti alla porta di casa, mentre Nami continuava ad inveire e chiedersi perché dovesse capitare proprio a lei un'amica del genere.
-Dai, Nami, vai! In bocca al lupo!- Urlò Sakura alla giovane Otani, prima di sgattaiolare in camera sua.
La rossa, deglutendo rumorosamente, aprì la porta di casa Furuhaka.
-C-ciao...- Sussurrò Nami, cercando di nascondersi dietro la frangia.
Kaito, alla vista della ragazza - vestita così carina, addirittura con una gonna che non fosse quella della divisa scolastica, e con quell'adorabile coda alta, tenuta ferma da un fiocco rosso, intonato ai capelli - si ritrovò ad arrossire vistosamente.
-Ciao...- Riuscì a dire, dopo essersi schiarito la voce un paio di volte.
Nami sollevò lo sguardo verso il ragazzo e diavolo, non le era mai parso più bello.
Sotto lo sguardo scrutatore della ragazza, il povero biondo arrossì ancora di più - Kaito Nakao che arrossiva così tanto? Mai visto! - e accennò un piccolo sorriso; a quella vista, lo sguardo della piccola Otani tornò rigorosamente a terra, a guardarsi le scarpe.
Gli occhi di Kaito seguirono lo sguardo della ragazza, e si ritrovò a guardare il pavimento. Leggermente frustrato, alzò lo sguardo verso la casa dietro di lei; alla finestra del secondo piano che dava sulla strada, era affacciata una furibonda Sakura, la quale, appena intercettò lo sguardo desolato di Kaito, gli sillabò un bel "DAT-TI DA FA-RE!". Il biondo annuì, ritrovando improvvisamente energia.
-Nami.- La ragazza, sentendo il suo nome, alzò il capo verso Kaito. -Vogliamo andare...?- Chiese lui, dopo qualche momento di assoluto silenzio.
La rossa annuì lentamente.
-Perfetto, allora andiamo.- Disse allora il giovane, prendendo la mano della giovane Otani. "E' congelata." Pensò lui, guardando Nami con la coda dell'occhio, mentre, dolcemente, la trascinava via dalla porta.
Improvvisamente, la stretta della mano della ragazza si fece più forte; Nakao si voltò a guardarla stupito.
Nami gli concesse il primo sorriso della serata.
-Dove andiamo?-
-Ti piacerà.- Rispose lui, enigmatico. "O almeno spero." Pensò tra sè, sospirando.





 
   


Angolo di Risa:
Buonsalveciao(?), oh Fandom di Lovely Complex! :D
...
No dai, eccomi!
Allora, dunque.
So che questo capitolo è davvero esageratamente corto, ma ecco, mi serve per motivi di trama (?);
inoltre, prometto che al prossimo capitolo ci sarà un po' di sana(?) RisaxOtani
u.u
Dunque, dunque... Ah, sì.
Avevo promesso che la prima long che avrei aggiornato sarebbe stata Una nuova vita,
ma quel capitolo è un parto piuttosto difficile da scrivere, ma ci sto lavorando.
Nel frattempo, ecco, leggetevi questa cagatina (?)
Ok, mi dileguo(?), alla prossima!

Risa Lily Calinee.
   
 
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