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Autore: didi_95    28/01/2015    7 recensioni
" I suoi occhi così scuri e profondi si immersero nei miei e quella fu la prima volta che mi sentii davvero completo "
Questa storia parla del profondo legame tra due fratelli, Fili e Kili, del loro coraggio e della loro determinazione durante il difficile viaggio verso la Montagna Solitaria. Condizionati dai nobili ideali e dalle rigide opinioni dello zio Thorin Scudodiquercia scopriranno a loro spese che non tutto è bianco o nero, ma che la vita ha molteplici sfaccettature.
-Recensite se vi va :) Urgono incoraggiamenti!-
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Dìs, Fili, Kili, Tauriel
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve ragazze!
Allora..so che pensavate che la storia fosse conclusa..lo pensavo anche io;) Ma poi la mia immaginazione ha galoppato per conto suo, come fa di solito, ed ho pensato ad un finale alternativo per la mia storia; o meglio..ad una continuazione alternativa! Con questo non voglio annullare il mio precedende ultimo capitolo..vorrei solo percorrere anche questa strada per vedere dove ci porta;) ecco perché vi propongo il capitolo 23b che riparte esattamente da dove si è concluso il 22.
Uno degli ultimi pensieri di Fili prima di morire è stato: "non si può sempre resistere alla morte"...e se invece si fosse sbagliato?
Godetevi questo capitolo un po' "estremo" e poi fatemi sapere che cosa ne pensate ;)
Buona lettura!


 

#Capitolo 23b#


Non sento più dolore..nessun suono nella calma intorno a me, ma la cosa non mi disturba;
anzi, vorrei restare per sempre così, in questa pace, in questo silenzio, in questa luce.

Non ho avuto ancora il tempo di chiedermi dove sono, ma dentro di me, so benissimo che il dove non ha alcuna importanza qui...non esiste un concetto di dove..
è come galleggiare in una pace infinita senza alcuna ombra né dolore...
è come....volare.
A Kili piacerebbe questo posto...
Una fitta di sofferenza, che nemmeno dovrebbe esistere qui dove mi trovo,
trapassa il mio cuore...Kili..
Il mio fratellino è rimasto solo, in un mondo che non accetterà le sue scelte..ma il mio cuore si placa al pensiero che, grazie al mio sacrificio, Kili potrà vivere la sua vita insieme all'elfa che ama.
Improvvisamente la sensazione di galleggiare svanisce ed i miei piedi sembrano posarsi su qualcosa di solido, somiglia proprio ad un pavimento di pietra istoriata.
Mi guardo intorno: la luce non è diminuita, ma è diventata meno intensa e sopportabile ai miei occhi, permettendomi di scorgere il profilo di enormi saloni.
Sopra di me, si innalzano arcate gigantesche e maestose..mi ricordano tantissimo le sale di Moria che Balin ci mostrava illustrate in uno dei suoi tanti libri...
"Ori cercava sempre di copiare quelle planimentrie..ma ancora non era così bravo nel disegno e produceva sempre orrendi scarabocchi.. io e Kili non tardavamo mai a prenderlo in giro.."
Un'altra fitta di sofferenza mi colpisce.
" No...non devo più pensare a loro, appartengono al passato. Quando sarà il momento potrò rivederli" penso tra me e me cercando di chiudere tutti questi penosi ricordi nella parte più oscura e dimenticata della mia mente.
Sto camminando già da un po', ma queste sale e queste arcate sembrano essere infinite e forse lo sono...perché no?
In fondo sono morto..
Mi accorgo solo ora di non avere più addosso la pesante armatura che mi ero messo per affrontare la battaglia, sono avvolto in una ricca tunica ricamata come quelle che ci confezionava nostra madre..
" Dai Fili! Ancora? " mi rimprovero silenziosamente...sembra proprio che non riuscirò a dimenticarmi di loro così facilmente.

A distogliermi da questi pensieri è una sagoma che si staglia contro luce poco lontano da me.
Accelero il passo sperando di raggiungerla e, soprattutto, di capire di chi si tratta.
Sicuramente è un nano...è di spalle e posso solo scorgere la sua lunga capigliatura bionda acconciata in molte treccine elaborate.

Indossa la mia stessa tunica...se non fossi certo che è impossibile, penserei di stare osservando il riflesso della mia schiena.
Dovrei dire qualcosa..ma un'improvvisa ansia mi ha artigliato lo stomaco e non riesco a spiccicare parola, ma per fortuna non serve perché, all'improvviso, il nano misterioso si volta verso di me.
Sopraffatto da ciò che vedo, riesco a dire solo una parola: < Papà? >
< Figlio mio... > mi sussurra.
Dopo un secondo siamo l'uno nelle braccia dell'altro, stretti in un abbraccio che mira a colmare i lunghi anni che ho passato senza di lui..
Lacrime silenziose mi scorrono sul viso, mentre sento la sua schiena sotto le mie mani ed il calore del suo corpo sul mio..per la prima volta dalla sua morte mi sento del tutto al sicuro.
Dopo un altro eterno attimo ci separiamo guardandoci negli occhi e mio padre, posandomi una mano sulla spalla, mi induce dolcemente a riprendere il cammino.
Non mi importa dove sono, non mi importa dove stiamo andando, voglio soltanto continuare a guardarlo per assicurarmi che non scompaia di nuovo...per assicurarmi di non stare solo sognando.
< Sono orgoglioso di tutto ciò che hai fatto Fili..mi dispiace moltissimo di non esserci stato. Ti avevo promesso che sarei ritornato.. >
Le sue parole risvegliano in me lontani ricordi pervasi dall'angoscia;
continuando a guardarlo, gli sussurro:
< Non hai nessuna colpa papà.. vorrei solo che anche Kili avesse potuto conoscerti. >
Un sorriso triste appare sulle labbra di mio padre.
< Vi ho sempre osservati..ho riso e pianto ad ogni vostra azione, ad ogni momento della vostra vita...ammetto che ci sono stati momenti in cui mi sono anche arrabbiato, come ogni padre che si rispetti, ma siete sempre riusciti entrambi a rendermi orgoglioso.. Ho sempre vegliato anche su vostra madre, da quando siete partiti per Erebor la vita l'ha messa a dura prova.. tuttavia, sia io che lei sapevamo che questo momento sarebbe arrivato. >
Dopo una lunga pausa mio padre riprende a parlare:
< Ciò che hai fatto è stato ammirevole figlio mio...hai sacrificato il tuo amore per Sigrid e perfino la tua stessa vita per salvare quella di tuo fratello.. >
Un abisso improvviso si apre nella mia anima.....Sigrid...
La voce esce roca dalla mia gola:
< Sai di Sigrid? >
< Oh..certo! -sul volto di mio padre appare un'espressione sognante-
Quando un nano si innamora è per sempre..ho letto nella tua anima l'amore per lei.
Poco importa che non sia una nana, ho sempre pensato che l'amore possa abbattere ogni tipo di barriera. Tuo fratello invece ha scelto una via più difficile..
Sigrid è mortale, ma Tauriel non lo è..tuttavia lei conosce le implicazioni della sua scelta, conosce il suo destino e lo ha accettato.
Guarda Fili..siamo arrivati. Spero che tu sia pronto ad incontrare anche gli altri. >
< Gli altri? > balbetto, non sapendo che cosa aspettarmi.
< Beh..come saprai, tuo zio Thorin è arrivato poco prima di te ed ha avuto tempo di incontrare suo padre, suo nonno e soprattutto suo fratello Frerin, è stata una scena particolarmente commovente. >
Alzo gli occhi sconvolto e vedo un nano molto familiare venirmi incontro correndo, un secondo dopo mi getto tra le sue braccia.
< Zio.. > le mie parole giungono soffocate dalla sua spalla.
Su di lui non c'è traccia dell'orribile ferita che lo ha ucciso e vederlo di nuovo in piedi mi provoca una gioia profonda.
< Fili! Nipote mio.. sono così felice di abbracciarti di nuovo, ma non avrei mai voluto vederti qui, ma non tutto è perduto.. forse si può rimediare. >
Nella sua voce è evidente la fretta e, in un primo momento, tanta è la gioia che mi ha sommerso, che non comprendo subito il senso delle sue parole.
Quando poi Thorin si stacca da me e mi prende saldamente per le spalle, il mio cervello comincia ad elaborare la sua ultima frase.
Del tutto confuso, chiedo spiegazioni:< Thorin..che vuol dire non tutto è perduto? >
Ma mio zio non mi sta ascoltando; ha lanciato uno sguardo di intesa a mio padre e nei suoi occhi scorgo speranza e trepidazione.
Un altro nano, che somiglia moltissimo a Thorin, appare vicino a noi e prende mio zio per un braccio sussurrandogli:< Presto, ci siamo! >
Il mio cervello mi ha appena informato che dovrebbe trattarsi di Frerin, quando Thorin si volta verso mio padre che annuisce e poi si rivolge a me con voce alterata:
< Il consiglio si è riunito Fili! Era da un secolo che non succedeva, non tutti sono d'accordo sul tuo arrivo qui.. Dobbiamo andare! >
I tre nani cominciano a trascinarmi verso quella che sembra un' immensa sala dalla quale proviene un concitato brusio....adesso si che sono davvero confuso.
< N-non tutti sono d'accordo? In che senso? Quale consiglio? Che qualcuno mi spieghi! > prorompo improvvisamente.
Thorin si volta verso di me ostentando una calma che non gli appartiene:
< Queste, nipote, sono le Sale di Mandos, dove riposano riuniti i più nobili tra noi.
A volte accade che molti non siano d'accordo sulla sorte toccata ad un giovane valoroso che capita qui dopo una morte onorevole, tutto deriva da una combinazione favorevole di fattori come per esempio lo spirito di sacrificio del diretto interessato o anche tutto ciò che egli ha lasciato indietro. Naturalmente anche il Fabbro deve dare la propria approvazione, quando questo avviene e bada bene, è cosa rara, il consiglio dei più nobili si riunisce per considerare ogni fattore e poi viene emesso un decreto.
Comprendi adesso l'importanza della situazione? >
Tutte queste informazioni riempiono la mia mente già così sconvolta ma, in tutta questa confusione, un singolo pensiero appare chiaro davanti ai miei occhi.
< Potrò rivedere i miei cari? Kili? Sigrid? La compagnia? >
< E' possibile figliolo.. > mi sussurra mio padre < Ma dobbiamo sbrigarci.. >

Dopo questa sconvolgente rivelazione mi lascio condurre nell'immenso salone dorato che ospita i più nobili tra coloro che hanno abitato la Terra di Mezzo.
La sala è circolare ed è gremita di folla...per la maggior parte sono nani ma riesco ad intravedere qualche elfo, non perdo nemmeno tempo a chiedermi per quale motivo siano presenti anche loro.
Non appena entriamo cala un silenzio totale e circa duecento sguardi convergono su di me; devo apparire molto intimorito quindi sollevo la testa e cerco di assumere un portamento nobile, non devono accorgersi che, dento di me, sono davvero spaventato.
Io e mio padre prendiamo posto uno accanto all'altro su quello che sembra uno scranno di pietra, ma che risulta essere stranamente soffice e comodo; dietro di noi prendono posto Frerin e Thorin, quest'ultimo mi posa dolcemente una mano sulla spalla, mi conosce bene e può notare la mia agitazione.
Piano piano il mio respiro affannoso si regolarizza ed i miei occhi notano un nano molto vecchio alzarsi per primo e chiedere la parola, a stento riconosco mio nonno Thrain.
< Questo consiglio è stato indetto, in accordo con la volontà del Fabbro, per decidere il destino di un giovane Durin: mio nipote Fili. Io esporrò i fatti così come sono avvenuti e poi si passerà alla discussione... >
Le parole di mio nonno si susseguono come un fiume e, di colpo, mi trovo a rivivere l'ultima parte della mia vita e la cosa di sicuro non mi fa piacere.
Non posso fare a meno di sentirmi osservato e quasi spiato mentre ascolto ripetere frasi che sono uscite dalla mia bocca, pensieri inespressi e profondi dubbi che hanno sempre albergato nella mia anima.
"Ma se tutto ciò servirà a rivederti Kee, sarò felice di sopportarlo."
< ..non dimentichiamoci inoltre che, durante la guarigione del fratello, egli ha avuto l'onore di ricevere una visione del futuro, egli è uno tra i prediletti del Fabbro e questa è una cosa che deve essere sottolineata. >
Sembra che mio nonno abbia finito.
Un altro nano che sfoggia una barba bianca lunghissima e folta, si alza:
< Ma abbiamo appurato che egli si è servito di questa visione, ha salvato il fratello dalla morte e questo ha necessitato la sua stessa vita. Perché mai dovrebbe essere rimandato indietro? >
Un borbottio arrabbiato mi giunge da dietro la schiena..è Thorin che si rivolge al fratello:
< Lo sapevo! Dain I non ha mai sopportato i nati da Thror! Che si tenga per sé le sue opinioni! E' solo invidioso! >

< Calmati fratello...non siamo soli qui, ci sono molti nani saggi che peroreranno la causa di Fili, non essere sempre burbero! >
Frerin accompagna queste parole con un pugno affettuoso sulla spalla destra di Thorin e mio zio finalmente si calma.

Sorrido..quei due mi ricordano inesorabilmente me e Kili.
Tuttavia Dain I, il padre di Thror, non ha ancora finito di parlare:
< Vorreste forse ignorare il fatto che questo nano ha donato il suo cuore ad una Donna? Per non parlare del fratello! Egli ha addirittura instaurato una relazione con un'elfa! Saranno la rovina della nostra stirpe! >
A queste parole mio padre, Thorin, Frerin e molti altri nani si alzano contemporaneamente e cominciano ad urlarsi contro;
i miei occhi incontrano poi anche quelli brillanti e furiosi di un elfo che certo non ha gradito le parole del vecchio nano, mi affretto a distogliere lo sguardo.
La confusione continua e davvero non so che cosa fare, proprio non me le ero immaginate così queste Sale.. possibile che il risentimento e l'odio siano presenti anche in questi luoghi sacri?
In questo caos noto con la coda dell'occhio un nano vecchissimo con un espressione marziale sul volto, non appena egli manifesta l'intenzione di alzarsi viene subito aiutato dai suoi vicini..deve essere molto importante.
Tuttavia molti non l'hanno notato e continuano le loro rumorose discussioni.
All'improvviso un rintocco secco scuote l'intera sala e tutti si voltano verso il nano, la reverenza negli occhi; è tornato a regnare il silenzio.
Thorin sussurra sbigottito: < P-per Mahal! Quello è Durin il Senzamorte.. >
Rimango letteralmente a bocca aperta, egli visse durante la Prima Era ed ora è qui..davanti ai miei occhi..
< Smettetela! Branco di nani insulsi! Litigare non ha mai portato da nessuna parte!
Vergognatevi! Che immagine credete di trasmettere delle sacre Sale di Mandos?
- adesso sembra davvero che nessuno osi respirare -
Tornando all'argomento principale..fingo di non aver sentito la pesante offesa rivolta al venerabile popolo elfico- continua Durin congelando Dain I con una sola occhiata -
So che tra nani ed elfi ci sono sempre stati dissapori, ma qui tutto deve essere superato e dimenticato. Se il giovane Kili ha deciso di innamorarsi di un'elfa si assumerà le responsabilità della sua scelta, infatti è chiaro che non potrà sedere sul trono di Erebor; tuttavia questo non comporterà alcun disonore per la stirpe.
Io personalmente ritengo che Fili, nipote di Thrain, debba essere premiato per il suo valore e coraggio, pochi avrebbero agito come lui. >
Lentamente mi rendo conto che Durin il Senzamorte mi sta elogiando ed è dalla mia parte, quasi non riesco a crederlo..la mano di Thorin stringe con forza la mia spalla.
Dain I si alza di nuovo...sembra deciso a non darla vinta.
< Ma vi rendete conto che il ragazzo potrebbe non sopravvivere? La ferita che lo ha ucciso è molto grave e non sappiamo se il suo corpo potrà resistere! Se la cosa non dovesse funzionare la sua anima potrebbe perdersi e nessuno di noi lo rivedrebbe più qui! Siete sicuri di voler rischiare tutto questo? >
La situazione si complica...questo davvero non me lo aspettavo.
Mi volto verso mio padre in cerca di spiegazioni, ma riesco solo ad incrociare il suo sguardo tormentato..lo sguardo di una persona combattuta tra la giustizia e la volontà.
Intanto il capostipite della mia stirpe, dopo aver lanciato uno sguardo gelido sul vecchio nano, volta il viso rugoso e l'adunco naso verso di me e ricomincia a parlare:
< La decisione spetta al ragazzo... >
Tutti gli sguardi si rivolgono verso di me...
Per un attimo il panico mi invade la mente...che cosa devo fare?
Poi riesco a sentire la voce spezzata di mio fratello che mi guarda morire ed il tocco fresco della mano di Sigrid sulla mia fronte...adesso tutto mi è chiaro.
Con lentezza mi alzo dallo scranno e mi muovo tra i miei simili guardandoli uno ad uno; poi, quando arrivo davanti a Durin, le parole escono fluide dalla mia bocca:
< Voglio farlo... >

Il sorriso dell'anzianissimo nano è l'ultima cosa che vedo chiaramente,
all'improvviso tutto sbiadisce ed io mi sento sprofondare.
I contorni delle cose si fanno sfocati, non riesco più a sentire nulla se non un totale silenzio e, benché io ci provi, non riesco a scorgere neanche i volti di coloro che mi sono più cari...la luce accecante ha lasciato il posto alla totale oscurità.
Il mio corpo è pesantissimo e la mia mente confusa...quando alla fine arriva la sofferenza non riesco nemmeno più a pensare...tutto si trasforma in dolore e la mia coscienza si sfalda.


 
   
 
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