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Autore: anotherstoryofme    28/01/2015    2 recensioni
Lei: una ragazza imbranata che ama leggere.
Lui: un ragazzo imprevedibile che praticamente pensa solo a divertirsi.
Loro: combineranno un sacco di casini insieme.
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"Non smettere di sognare, è l'unico modo per farcela nonostante tutto"
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[...]Prima che me ne renda conto le sue labbra sono sulle mie mentre le sue mani mi stringono delicatamente i fianchi da sotto la maglietta.
Gli cingo la vita con le gambe e immergo le dita nei suoi capelli morbidi, mentre le nostre lingue si sfiorano e i respiri si fanno corti e irregolari.
Poi ci stacchiamo per riprendere fiato e io cerco di rilassarmi per rallentare un pò il mio cuore che batte impazzito nel petto.
"Cavolo, è solo un bacio, calmati" cerco di autoconvincermi.
-Mmh, sulle tue labbra la cioccolata ha un sapore migliore- mormora prima di riappropriarsi della mia bocca.
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"Tu ami i film, ma pensaci: quando le luci si spengono e finisce l'entusiasmo...è quello il vero amore che stai cercando?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Quando ci stacchiamo io non ho più fiato, e sembra come se un tram mi abbia appena investito.

E meno male che era solo un bacio.

Sbatto un paio di volte le palpebre per riprendermi mentre lui mi prende per mano e mi fa scendere dal bancone.

Mi rivolge uno di quei sorrisi che sei fortunato a non morire dopo averli visti. Sul serio, tipo che il cuore mi sta collassando o forse sono solo i suoi occhi che mi fanno uno strano effetto.

-Vieni, ti faccio vedere una cosa-

Mi lascio trascinare in un corridoio fino ad arrivare ad una porta blu Tardis. La sua espressione è un misto tra serietà e divertimento _non so come faccia_ come se mi stia per mostrare l'entrata per Narnia.

Apre la porta e... bè, non è Narnia, ma sicuramente sto sognando perchè mi ritrovo di fronte a una stanza piena di libri.

Ci vogliono cinque minuti buoni per riprendermi perchè non mi aspettavo una stanza del genere nella casa di Ethan, più una riempita di videogiochi, invece.

Faccio scorrere le dita su una fila di libri, su ogni parete della camera c'è una libreria, due sono piene, mentre le altre due hanno solo qualche libro per bambini.

Magari potessi avere una stanza così anche io, non perderei le ore a cercare un libro in mezzo a tutto quel casino che c'è nella mia camera.

-Sapevo ti sarebbe piaciuta. I miei sono fissati con i libri- mi spiega Ethan, ecco perchè non scappa dalle mie fangirlate, ci è abituato -forse anche più di te, è per questo che hanno montato una libreria per ogni componente della famiglia-

Mi giro per l'ennesima volta intorno. -Scommetto che quella è la tua- gli indico lo scaffale pieno di libri per bambini.

Lui fa un mezzo sorriso divertito -No, è di mia sorella, la mia è quella infondo-

Ossia la libreria con meno libri, dovevo immaginarlo. Ci sono solo due mattoni di Geronimo Stilton e il libro che gli ho prestato.

Lo prendo per istinto e lo rigiro tra le mani per vedere se si ritrova tipo con venti pagine in meno e la copertina pasticciata, ma è perfettamente intatto.

-Lo hai letto?- chiedo titubante.

Lui risponde solo dopo un pò -Diciamo che ho capito che dire "possa la buona sorte essere sempre a vostro favore" non sempre funziona-

Non ci posso credere, lo ha letto!

Gli salto addosso abbracciandolo forte dall'entusiasmo. -Sapevo che era questione di tempo!-

Ethan giocherella delicatamente con i miei capelli stringendomi la vita con un braccio. -Non ci prendere gusto, l'ho letto solo perchè ci sono un sacco di morti e azione-

Mi stacco lentamente da lui e fisso i miei occhi in quelli suoi, mentre mi si forma un sorriso sadico in faccia.

-Leggi tutta la saga divergent e poi ne riparliamo, di morti intendo.-

Lui mi guarda strano, ma poi scuote la testa divertito, almeno penso sia abituato a non capirci niente riguardo accenni ai libri considerando la fissazione dei suoi genitori.

-Non farci l'abitudine Pappamolla, non è che divento un topo da biblioteca in due secondi-

Faccio una finta faccia innocente -Se solo sapessi...- una volta iniziato, la lettura diventa una droga.

Prendo un libro a caso giusto perchè lui si è avvicinato a me, di nuovo, e io mi sento nervosa, di nuovo.

E cosa succede? Che cadono tutti gli altri libri dello scaffale facendo un gran fracasso, ovvio!

E no, ora mi sono scocciata, sono stanca di fare un danno ogni due secondi, oggi poi quel qualcuno lassù si vuole proprio divertire!

Disperata e arresa mi butto a terra stendendomi di pancia in su tra i libri, senza neanche rimetterli apposto.

-Scusa- mormoro maledicendomi mentalmente per il mio essere imbranata e per essere così strana.

Lo vedo ridere divertito e stendersi vicino a me sul tappeto.

-Mi vuoi dire perchè stai così? Hai sentito il bisogno di abbracciare il pavimento?-

Gli tiro un leggero pugno sul braccio -E tu mi dici perchè mi hai imitato?-

Cerca di alzare le spalle -Te l'ho detto, voglio capire come funziona la tua testolina, ma no, non credo che il soffitto abbia poteri magici-

Rido leggermente, certo che è proprio stupido _anche io, ma questi sono solo dettagli.

-L'ho fatto perché stando ferma a terra forse non combino più danni- veramente, sono un soggetto pericoloso.

Lui si alza e mi porge la mano che io prendo per rialzarmi a mia volta.

-Ehy stai tranquilla, per quanto tu possa essere strana e dannosa, ci sarà sempre qualcuno che lo sarà più di te-

Fingo di rifletterci un pò -Ne dubito-

Inizia a mettere a posto i libri caduti e io lo aiuto cercando di pensare ad altro per non imbarazzarmi per come mi sono comportata, ma che ci posso fare, la mia mente in certi casi si accorge che faccio cazzate solo quando è troppo tardi. (Buttarsi a terra per aver fatto cadere i libri non è normale)

-In ogni caso, ci sarò io a rimettere a posto i tuoi danni-

Smetto di respirare per un pò con le guance leggermente rosse, osservando il suo viso serio,  certo che da quando siamo a casa sua, è più dolce del solito.

-Grazie- gli sussurro abracciandolo un'altra volta.

So che probabilmente non manterrà ciò che mi ha appena detto, ma mi ha fatto sentire un pò meno stramba, e questo non è da tutti.

Mi allontano da lui quando sento qualcuno chiudere la porta d'ingresso e gridare -Siamo a casa!-

In casa è entrata una signora dai capelli morbidi e castani e con uno sguardo affidabile coperto da occhiali ovali, tiene per mano una bambina tutta riccioli e fossette che saltella in continuazione.

-Guarda Ethan!- grida senza tener conto della mia presenza -mamma ha comprato le formelle per fare i biscotti-

Ridacchio quando allunga la "i" di "biscotti" finchè non ha più fiato, è adorabile quella bambina.

La signora che deve essere la mamma di Ethan mi guarda con gli occhi socchiusi ma dopo mi sorride raggiante, anche io sorrido e le porgo la mano.

-Piacere Signora Cooper, io sono...-

Lei me la stringe con dolcezza mentre suo figlio posa la bambina a terra e mi interrompe -Ah, mamma lei è Elle- lo guardo male e si corregge -Ehm, Danielle-

-Chiamami anche Renee- mi dice la signora prima di stringermi la mano.

Non sembra infastidita dal fatto che ho addosso solo la felpa di Ethan, anzi, mi guarda come se fossi sua figlia, una cosa un pò inquietante, direi.

-Ciao Elle!- mi grida la bambina.

Qualcosa mi dice che ha preso un pò da suo fratello... ignoro il diminutivo e le scompiglio i capelli. -E tu come ti chiami?-

-Grace!- risponde prima di mostrare anche a me le formelle dei biscotti.

-Vuoi fare anche tu i biscotti con noi?-

Guardo la signora Cooper in cerca di un permesso, e il suo sorriso mi sprona ad accettare.

-Mi piacerebbe molto- rispondo a Grace sorridendo a mia volta.

Seguo la bambina mentre corre in cucina e io per poco non cado quando un enorme muro mi blocca all'improvviso impedendomi di proseguire.

-Tu non tocchi la cucina- mi dice Ethan autorevole -Vuoi per caso bruciarla?-

Faccio finta di offendermi -Non faccio così schifo ai fornelli!-

Approfitto di un suo momento di distrazione per sgattaiolare nel cucinino ma il bastardo dopo due falcate giá mi raggiunge.

-Mamma- grida anche se la signora è nella stessa stanza -Elle vuole bruciarci la casa!-

-Non fare il bambino Ethan, dovrà pure imparare prima o poi- la voce calda della madre riesce a sovrapporre le grida di gioia di Grace che saltella dappertutto.

-Ma cosa!? Lei fa danni ovunque, non basta, deve avere pure le crisi dopo!-

-Hey- lo interrompo -non ho le crisi, io-

Lui di rimando ghigna. -Ah sì? E cosa era quella di prima nella stanza dei libri, un'anima si era impossessata del tuo corpo?-

Arrossisco al ricordo e gli tiro un pugno sul braccio come ammonimento, leggermente offesa.

-Ok- dico infine sotto lo sguardo quasi implorante di Ethan -forse è meglio se non faccio niente-

Sento il bastardo fare un sospiro di sollievo mentre la sorella mi tira il bordo della felpa con gli occhi luminosi.

-Ho un'idea! Perchè mentre aspettiamo che mamma fa i biscotti non giochiamo a nascondino?-

Avrei risposto di no, seriamente, ma lo sguardo di Ethan mi stava per incenerire come una fenice prima di resuscitare.

Quando Grace si mette a contare Ethan mi prende la mano e mi trascina tra i corridoi infiniti di quella casa. La sua mano calda nella mia ha un chè di confortante.

Alla fine ci nascondiamo dentro un armadio pieno di cappotti ma abbastanza capiente da farci entrare tutti e due stretti come sardine. Riesco a sentire perfettamente tutte le parti del suo corpo a contatto con le mie e il suo respiro caldo vicino la mia guancia.

Rimaniamo per un pò in silenzio, poi lui ridacchia e mi sussurra -inizia a piacermi questo nascondiglio-

Bè a me no perchè non riesco a respirare, e non è solo per il poco spazio ma anche perchè mi sta troppo vicino, e l'ho già detto che non rispondo delle mie azioni quando è così.

-Perchè?- gli chiedo cercando di decifrare la sua espressione illuminata solo da un piccolo filo di luce che entra dall'anta socchiusa.

Intravedo un sorriso -mmm... diciamo che è un pretesto per poterti baciare senza che nessun'altro ci veda...-

Non mi da neanche il tempo di fare un respiro che già incolla le labbra sulle mie e approfondisce il bacio con la lingua.

Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dal fiume di sensazioni che mi invade il petto, sebbene non mi circola più il sangue in un braccio perchè Ethan ci è seduto sopra.

Ma questi sono solo dettagli che passano in secondo piano quando sei, insomma, quando sei impegnata in altro...

-Aaaah- un grido ci fa scattare fuori dal l'armadio, per poi capire che è solo Grace che ci ha scoperti.

Corriamo in cucina per poterci "salvare" prima che la bambina arrivi alla postazione e ci ritroviamo a terra ad ansimare per le troppe risate senza neanche un motivo preciso.

Certo che oggi è proprio una strana giornata.

-Mamma! Ethan e Elle si stavano baciando!- ecco la pettegolina alla riscossa.

Mi alzo da terra e mi siedo sulle sedie intorno al tavolino ostentando disinvoltura, mentre Ethan prende Grace tra le braccia e le fa il solletico.

-Hey bestiolina, non fare la spia!-

Ridono e io li osservo rapita dalla loro estrema dolcezza.

-Smettetela di fare gli scemi e venite a mangiare che i biscotti sono pronti- li rimprovera la madre.

Grace subito saltellando arriva vicino al tavolo e ruba un dolcetto dalla teglia gridando un "si" che non finisce mai.

Vorrei non prendere uno di quei biscotti supermegacalorici, ma ce nè uno che mi grida "mangiami, ti prego Danielle, mangiami" e quindi mi dispiace, ma devo aiutare un povero biscotto indifeso.

Al quarto dolcetto mangiato di seguito alzo lo sguardo e mi ritrovo tre paia di occhi che mi fissano in attesa tra il divertito e l'infastidito.

Tento di rimediare con un -Scusate- e, imbarazzata, poggio il quinto di nuovo sul vassoio.

Parliamo del più e del meno ridendo e scherzando, Renee mi racconta aneddoti divertenti sull'infanzia di Ethan facendolo sclerare in una maniera buffa.

-Mr Pannolino?- chiedo alla madre come per confermare ciò che ha appena detto.

-Esatto- trattiene una risata -da piccolo faceva la pipì d'appertutto, era peggio di un cagnolino. Ho dovuto mettergli il pannolino fino a quattro anni!-

Rido di gusto all'immagine che si era creata nella mia mente di Ethan versione cucciolo bastonato.

-Mamma adesso basta!- dice lui irritato - E poi ammettilo che ero veramente adorabile da bambino-

Non perde mai la sua modestia, vedo.

-Sì, solo quando dormivi- replica la madre con lo stesso tono derisorio e vivace.

-Zitti- urla Grace dal salotto allungando la "i", è andata a vedere i cartoni animati e adesso stanno trasmettendo un film della Disney.

Scopro che è meglio non far arrabbiare la bambina quando è intenta a vedere un film, potrebbe rivelarsi molto pericoloso.

Mi costringe a rimanere fino alla fine del cartone, dopo guarda attentamente me e un Ethan mezzo addormentato seduto sul divano.

-Tu sei la principessa di mio fratello?- mi chiede lievemente in un modo così adorabile che mi viene da pizzicarle dolcemente le guance.

E ora cosa le rispondo? Non voglio deluderla e la risposta "è complicato" attirerebbe altre domande.

Ethan apre un occhio e risponde semplicemente alzando le spalle -sto ancora tentando di salvarla dalla torre in cui è rinchiusa, ma ci riuscirò prima o poi-

Mi guarda con determinazione e io perdo un battito. Cosa intende dire? Io non sono rinchiusa in nessuna torre e sopratutto non sono la sua principessa.

-Ehy, mr Pannolino, perchè non la smetti di intrometterti dappetutto?-

Tipo nei miei dialoghi, nei miei pensieri e nella mia vita.

Lui mi si avvicina all'orecchio, il suo fiato caldo mi fa rabbrividire leggermente -Perchè non ne posso fare a meno-.

Poi lo sento ridacchiare e mi da un pizzico sul sedere -E non chiamarmi mr Pannolino!-

-Ehi! Puoi scordarti che io ti restituisca la maglia, adesso!- esclamo per ripicca.

Mi alzo di scatto per allontanarmi, ma mi blocca il polso e finisco stesa sopra di lui, sul divano.

Con la coda dell'occhio noto che Grace ha ripreso a guardare cartoni animati, poi sposto lo sguardo verso di lui e mi immergo in quelle iridi verdi che non mi fanno pensare lucidamente.

Trattengo il respiro quando noto che gli sto praticamente appiccicata addosso, e che i nostri corpi sono più a contatto del dovuto.

Sento i suoi muscoli irrigidirsi sotto al mio peso e gli occhi comunicarmi qualcosa che non riesco a decifrare.

Quando il mio cellulare squilla all'improvviso rompendo quell'attimo infinito che si è creato quasi magicamente, sussulto e mi rimetto subito a sedere lontano da lui e dai suoi occhi tentatori.

Mi schiarisco la gola. -Pronto?- rispondo notando sul display il nome "Big brother".

-Ehy Danielle, è successa una cosa- sento una risata di sottofondo -ti dico solo che casa è diventata un disastro-

Cosa? Stringo forte il cellulare tra le mani desiderando che al posto suo ci fosse il collo di qualcuno. Cosa avevano combinato questa volta i miei fratelli?

Ormai è risaputo che non posso passare neanche una giornata tranquilla.

AIUTATEMIIIIIIII

A parte che almeno l'inizio di questo capitolo non mi convince molto, ho bisogno di un consiglio.

Ho provato a cercare vip che andrebbero bene per "interpretare" i personaggi e ho scoperto che capelli scuri-occhi verdi e capelli biondi-occhi marroni non vanno molto bene d'accordo: non ne ho trovato nessuno adatto.

Non mi uccidete, ma, in realtà, qualcuno che non centra niente con la descrizione di Ethan, ma che mi ispira è Austin Butler, non so, forse per quella faccia da schiaffi...

Mentre per Elle starebbero bene Shakira (anche se, ehm, ha 37 anni, non so se mi spiego) oppure Annasophia Rob o Nicola Pelts che però hanno gli occhi azzurri, perciò aiutatemi!

Secondo voi qualcuno di questi starebbe bene? Oppure avete qualcun'altro in mente? Si accettano proposte, alla prossima!
  
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