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Autore: DaisyBuch    28/01/2015    1 recensioni
Cosa fareste voi se una misteriosa voce vi ordinasse di mettervi un anello e vi trasportasse nell'antica Grecia? Questo è quello che è successo ad Athena, una ragazza di quindici anni che deve aiutare i personaggi dei miti a risolvere le storie a cui sono legati.
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DAL CAPITOLO 17:
Athena si lasciò sfuggire un gemito di paura, le guardie stavano aprendo il cancello e loro due si strinsero forte la mano, ancora una volta per infondersi coraggio. Li spinsero dentro e sentirono cigolare dietro di loro il cancello di legno che si chiudeva. Era un suono terribile. Athena si sentì in trappola, si sentì sola ed adesso come non mai voleva girare l’anello e tornarsene a casa.
Ci fu un suono assordante e metallico che rimbombò per molto tempo, era come se fosse il campanello che designava l’ora del pasto.. e forse era proprio quello.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash, Crack Pairing
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Athena rimase senza fiato, anche dopo che la sua trasformazione fu completata.
-D..deve esserci un errore.- si convinse ammirando il mondo attorno a se.
Apollo la guardava folgorato, poi abbassò gli occhi a terra e capì tutto. Prima che potesse spiegarlo Iris andò verso Athena e la abbracciò. –Sapevo che c’era qualcosa di speciale in te.-  le sussurrò.
Quando Athena di disciolse dall’abbraccio vide dietro ai rami della driade una figura conosciuta..
-Tu.. sei colui che mi ha aiutata a giungere ad Atene.- realizzò. Era l’uomo che l’aveva condotta fino a lì e guidata verso l’anello.. ma adesso aveva un volto conosciuto. Più che conosciuto. Che stupida come aveva fatto a non capirlo?
-L’ho chiamato io.- fece notare Iris.
-Zeus..- esclamò Apollo meravigliato.
-Congratulazioni. Sei una dea adesso.- sorrise benevolo.
Athena era confusa. Non capiva più nulla di nulla.
-Non sei più legata alle tue sensazioni umane, lasciale andare.- le fece notare tranquillamente. Athena seguì di nuovo le sue indicazioni, liberò la mente e questa spaziò in ogni direzione, ripercorse velocemente all’indietro tutte le sue avventure, e anche prima.
Vide due dei architettare un piano malvagio, tramare contro il dio dell’Olimpo e sua figlia Atena.  Volevano uccidere la bambina, la dea dell’intelligenza e rimpiazzarla con Eris, la dea della discordia. Così che Zeus venisse distrutto dall’interno, dalla tua stessa bambina nata dal suo cranio. Così che Ade potesse prendere il dominio dell’Olimpo e distruggere una volta per tutte il dio dei fulmini. Ma il Fato fece in modo che la bambina non venisse uccisa, questa venne mandata in un’altra dimensione dove potesse essere al sicuro e affidata a due genitori, in modo tale che in un futuro sarebbe ritornata.
Il tempo si fermò. Le figure intorno a lei che la guardavano in silenzio smisero di respirare, e dal suo anello uscì una nuvola purpurea.
-Hai conosciuto il tuo destino. Ma ricorda che non puoi svelare l’altra dimensione, i due mondi devono restare separati.- disse la voce informe.
-Ma.. ma io non sono pronta, io non sono una dea, io..- Athena non sapeva cosa fare.
-Tu sei la dea dell’intelligenza. Una delle dee maggiori dell’Olimpo. Hai dimostrato coraggio e virtù lungo il percorso, e hai superato gli ostacoli che ti si sono posti davanti con arguzia e bontà. Tu sei una dea.- pronunciò.
-Ricorda cosa ti ho detto.- disse ed evaporò.
“Sono una dea. Sono Atena” pensò orgogliosa la ragazza.


-Eris va punita, e con lei anche Ade!- tuonò Zeus. Il cielo si fece scuro e minaccioso e le driadi corsero al riparo, tutte tranne Iris che rimase al fianco della sua amica.
-Io sono incredulo! Come abbiamo fatto a non accorgercene? – esclamava furioso Apollo che camminava avanti e indietro.
-Eravate tutti presi dalle vicende personali. Ma adesso la verità è svelata e giustizia sarà fatta.- si pronunciò Atena.
-Ade si pentirà di ciò che ha fatto, lo limiterò all’Oltretomba per molti.. moltissimi anni!- disse.
-Eris è una bambina priva di attenzioni, vuole a tutti i costi il potere.- spiegò Apollo ad Atena.
-La puniremo severamente. – le assicurò Zeus.
Athena era piuttosto pensierosa, tutto ciò voleva dire che lei era stata adottata.
-I tuoi genitori stavano per dirtelo poco prima di partire.- le lesse nel pensiero. Apollo non capiva di cosa stessero parlando, ma non poteva certo saperlo.
-La tua casa è qui. Se vorrai noi ti accoglieremo.- disse Zeus e con una scintilla scomparve.
Iris strinse un’ultima volta la mano di Atena e la lasciò da sola con Apollo.
-Resterai?- le chiese speranzoso. Atena potè vedere il suo desiderio negli occhi, e sentì che quella sensazione non era sparita.. non era affatto una sensazione umana.
-Appartengo a questo posto.- gli rispose e si presero di nuovo per mano.


Fine
 
   
 
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