Dear Louis. Ormai č da molto, moltissimo tempo che la notte non riesco a chiudere occhio. C'ho provato e riprovato, ma niente da fare. Delle immagini mi passano per la testa, mi tormentano ogni volta. Due grandi occhi vivaci e azzurri; non del solito e medesimo colore, ma di quello che fa invidia al mare limpido. Una risata cristallina, una di quelle che ti fanno sentire vivo, come un fiore dopo una lunga giornata di pioggia. Devi sapere Louis che in questo periodo io sono come quel fiore durante il diluvio. Senza di te nulla ha piů senso. La mia vita non ha senso. Mi ricordo ancora la tua voce, inconfondibile come sempre, come dimenticarsela? Passo le mie giornate seduto sul mio letto, con la speranza di vederti apparire sull'uscio della mia camera. Ma poi, i ricordi di quella lontana sera di novembre mi invadono la coscienza. Ed č in quell'esatto momento che mi rendo conto che tu non ci sei piů. Che non tornerai mai piů. Che non potrň piů abbracciarti, sentire il tuo profumo alla menta mescolato a quello del tabacco. Ti ricordi quando, nonostante fossimo grandi per quel luogo, stavamo li, stesi su quell'enorme tappeto di fiori accanto a casa tua, a guardare il cielo stellato in silenzio? Te lo ricordi Louis? Io si, perfettamente. Erano cosě che funzionavano le cose tra di noi, se qualcosa non andava non ne parlavamo direttamente, stavamo in silenzio lasciando che il cuore parlasse per noi. Mi manchi Louis. Tanto. Vorrei che tu fossi qui con me, come un tempo.