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Autore: I_SHIP4    29/01/2015    0 recensioni
Questa storia parla di Ely, una ragazza 18enne senza idee per il futuro, vive il presente, racconta il presente. La sua vita è intrecciata con quattro ragazzi che formano una band, anche loro non hanno progetti, vogliono solo suonare e magari poi il successo arriverà.
Questa storia parla di quanto le piccole cose cambino tutto, anche se forse non ce ne accorgiamo, parla dei valori di ognuno, dei rapporti che finiamo per stringere sempre e comunque.
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una cosa va detta: l'aeroporto di Berlino è bello, per quanto può esserlo un aeroporto, almeno quello da cui sono partita, Shoqualcosa mi sembra, c'era una pubblicità con un bambino vestito da papa che dice qualcosa, probabilmente qualcosa di molto divertente a giudicare dalle facce degli altri passeggeri ma che ne so io, era scritto in tedesco.
Fuori è pieno di taxi ma non credo che sia una buona idea spendere i soldi rimanenti dal viaggio così, meglio prendere il bus e poi pranzare ad un fast-food, sì molto meglio. Frugo qualche secondo nel fantastico nuovo giaccone dalle mille e gigantesche tasche alla ricerca di una di quelle cartine con disegnati tutti i percorsi e degli autobus, la tiro fuori e dopo un attento studio decido di prendere il 243, così arrivo dritta al centro commerciale.
Nemmeno il tempo di salire e fare il biglietto il conducente voleva farmi la tariffa ridotta che già squilla il telefono e “Basket Case” dei Green Day fa girare tutti i passeggeri devo ricordarmi di cambiare suoneria, non ho bisogno di guardare il display, rispondo direttamente «Luke si può sapere che succede? Sono appena uscita!» solitamente non sono così acida ma quel ragazzo mi fa venire voglia di commettere un omicidio solo parlando. «Volevo sapere se ti andava di vederci, magari adesso. Siamo tutti a casa di Caleb e abbiamo la pizza!» Lo dice con un tono titubante, probabilmente teme che gli possa urlare di nuovo contro cosa alquanto probabile ma l'idea mi piace quindi acconsento, il centro commerciale può aspettare. Loro no.
Che poi “tutti” sta per si e no una decina di persone da quel che ricordo: la band, Paul e Hanna, sei, più me sette. Potrebbe persino essere divertente, magari Thomas -si pronuncia alla francese!- è riuscito a convincere suo fratello a comprarci un paio di birre, magari Luke non sarà idiota come al solito, magari Tobias si lascerà andare, magari. Okay, forse qui ci vogliono un po' di presentazioni:

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Sette mesi prima (Marzo)

Guardo il condominio piuttosto scettica, era l'affitto più economico e ci credo! quindi ho deciso di iniziare da qui ma sto iniziando a ripensarci, se non fosse che ho riprogrammato il navigatore tre volte sarei sicura di aver sbagliato casa, e invece è proprio questo palazzo con la vernice mezza scollata, le finestre sbarrate e un silenzio tombale ma forse quello e solo frutto della mia immaginazione la mia destinazione.
Faccio un bel respiro ed entro, l'appartamento è al primo piano, arrivo e suono piano si può suonare piano ad un campanello? dopo qualche secondo, probabilmente programmato, mi apre un ragazzo che avrà uno o due anni in più di me e sì, perché no? Carino, direi che è carino a modo suo: capelli biondo scuro quasi castani, alto e occhi scuri, sembrano verdi ma non ne sono sicura; dietro di lui c'è un altro ragazzo suo coetaneo ma le somiglianze finiscono qui: lui ha i capelli neri tagliati e pettinati in modo da sembrare appena alzato ma quanto gel avrà usato? occhi chiarissimi, subito mi sembrano bianchi ma dopo una seconda occhiata decido che sono azzurri. Entrambi indossano una maglia larga, il primo con una scritto in nero su rosso mentre il secondo di una band che non conosco, in un altro contesto gli avrei chiesto informazioni ma credo che mi stiano parlando quindi mi metto in ascolto: «...per l'affitto vero? Io sono Tobias e lui è Luke, tu sei?» Tobias il biondo sembra piuttosto agitato, nella foga non mi ha neppure fatta entrare, fortuna che se ne accorge subito e si fa da parte, sarebbe stato piuttosto imbarazzante. «Sì, sono qui per l'affitto, mi chiamo Ely» Ely sarebbe il diminutivo di Elektra che, per quanto faccia metallaro/rock come piace a me, non è esattamente uno dei nomi migliori del mondo, quindi io mi faccio chiamare Ely e cazzi loro se non gli piace o “non è un nome” come dicono i miei.
L'interno è molto meglio: il salotto è grande e con le pareti di un rosso scuro, c'è un divano, la tv e quasi al centro della stanza un rettangolo di moquette, immagino che me ne spiegheranno l'utilità in seguito; quasi di fronte a me inizia un corridoio che immagino porti alle altre stanze. I due si accorgono della mia curiosità e inizia il giro: ci sono tre stanze da letto, un bagno nemmeno troppo sporco e la cucina il regno di un loro amico, un certo Thomas a me toccherebbe la camera più piccola con le pareti dipinte di blu, un letto e due librerie, in pratica il mio piccolo paradiso.
Ho praticamente già deciso ma prima i due ci tengono a “chiarire un paio di cose” parole loro se ne occupa Lukeocchibianchi: «Io lavoro la sera quindi torno tardi, rischio di svegliarti» non sono una bambina «spesso vengono dei nostri amici, mi sa che ti conviene farteli stare simpatici» «Naturalmente anche tu potrai portare dei tuoi amici» lo interrompe l'altro sì certo, come se ce ne avessi «e suoniamo in una band rock, qui» continua imperterrito. Una band? Figo, adesso ho capito l'utilità di quella moquette, la batteria, a dirla tutta queste “condizioni”, se così si possono chiamare, non mi preoccupano affatto: anche io la sera esco, farmi degli amici potrebbe essere utile, contando che la mia vita sociale è inesistente ormai, quanto alla band...wow! Ed è proprio questo che rispondo, mi sembrano piuttosto colpiti, bene, mi piace fare colpo sulle persone.

Una settimana dopo vivo da loro. Una settimana dopo sto conoscendo gli altri membri della band non hanno ancora deciso un nome. Il primo che arriva è Thomas, un ragazzo altissimo, credo sia la prima cosa che colpisce e anche l'ultima per il resto è un normalissimo ragazzo: capelli castani, occhi anche e un sorriso gigantesco le persone che sorridono troppo mi fanno paura; subito dopo arriva il batterista che deciso io che il batterista e lui si che è quel tipo di ragazzo che lascia il segno, la prima cosa che noto nel suo caso sono i suoi vestiti è in giacca e cravatta! Però portati con una tale disinvoltura che sembrano i vestiti perfetti per questa situazione, mi piace.
Dopo brevi presentazioni iniziano a provare dimenticandosi completamente o almeno in apparenza di me che sto seduta sul divano ad ascoltarli, iniziano con un paio di cover e devo dire che sono veramente bravi! Luke canta, Tobias suona la chitarra, Thomas il basso e Caleb la batteria come dicevo io!

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Sette mesi dopo (Settembre)

Così ho conosciuto quelli che ormai sono i miei migliori amici e la mia band preferita se magari scegliessero un nome potrei smetterla di chiamarli la band! quelli ha cui sto andando adesso per passare una delle serate migliori della mia vita, magari.
Devo dire che all'inizio non li avevo ben inquadrati Luke mi sembrava una persona seria ed intelligente, ma devo anche dire che non era il mio periodo migliore, appena trasferita, appena detto addio a tutti gli amici, appena lasciata la famiglia, no, non era il periodo migliore per fare amicizia. E loro l'hanno fatto diventare il periodo migliore per tutto. Beh, forse adesso sto esagerando, non è che valgano poi così tanto eh!


Waaaaaa l'ho scritta veramente! Sono al settimo cielo! A dir la verità non so proprio che dire...cioè wow! Credo sia la cosa migliore che abbia mai scritto (pensate a quanto possano fare schifo le altre xD) ma non è a me che deve piacere... Che ne pensate? Un parere è sempre gradito!

   
 
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