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Autore: PersephoneAm    29/01/2015    1 recensioni
La luce dell'astro notturno illuminava il cortile del palazzo, mentre Nitocris vi passeggiava. Un rumore sinistro catturò la sua attenzione, ma non riuscì a chiamare le guardie ché una mano le si posò sulla bocca, impedendole di urlare. Il ladro la fece voltare e ciò che Nitocris vide le riempì il cuore di gioia: quegli occhi neri, così scuri e misteriosi appartenevano a una sola persona nel regno.
La mano abbandonò le sue labbra e con l'oscurità che la nascondeva sorrise. Era finalmente tornato. Ora poteva finalmente deliziarsi nel vederlo cavalcare con sicurezza il suo stallone nero dalla terrazza del palazzo, poteva vederlo allenarsi nel cortile insieme ai soldati, mentre le goccioline di sudore scivolavano sulla sua schiena scoperta e abbronzata dall'astro di Ra.
-Ramses?-chiese lei, per cercare conferma dei suoi sospetti.
-Si, sono io Nitocris!-rispose lui.
Il cuore prese a batterle furiosamente nel petto: il principe era finalmente tornato!
Genere: Fantasy, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Storico
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Nella notte il palazzo fu svegliato da grida di paura e passi di soldati. Anche Nitocris e Ramses si svegliarono e si guardarono attorno, spaesati. Nitocris si sollevò a sedere, mentre Ramses uscì dalle stanze della ragazza, fermando una guardia.

-Che succede, Amenaphor?-chiese.

-Principe Ramses!-esclamò quello, quasi basito,-Credevamo foste nella vostra camera!-.

-No, non lo sono! Ma che succede? Perché tutti urlano?-.

-La vostra stanza ha preso fuoco, mio principe!-spiegò l'uomo, correndo poi a dare una mano per spegnere l'incendio.

Nitocris posò una mano sulla schiena del principe, come per scuoterlo dal suo stato di quasi incoscienza.

-Si sono mossi prima di quanto mi aspettassi!-mormorò Ramses, voltandosi a guardarla,-Il pericolo che corro è molto più grande di ciò che credevo!-.

-E ora?-chiese lei spaventata, stringendo una mano a Ramses,-Temo per la tua vita, mio principe!-.

Nitocris gli baciò le nocche della mano e Ramses le carezzò una guancia.-Nessuno può tentare di uccidermi e passarla liscia! Li troverò!-.

Nitocris lo fissò dritto negli occhi e sollevò una mano per sfiorare il mento del principe.-Fa attenzione!-.

-Forse sarebbe meglio disdire le nozze e sposarsi quando li prenderemo!-propose Ramses.

Nitocris scosse però la testa.-Così fai il loro gioco! Prova invece ad avere con me l'erede che tanto temono!-.

Ramses la guardò in volto, attentamente.-Se non avessi passato la notte con te, penserei che dietro tutto questo ci sia tu!-.

Nitocris indietreggiò.-Se così fosse non sposarmi proprio, visto che non ti fidi di me!-.

-Non sto dicendo questo!-la interruppe Ramses, afferrandole il polso,-Fosse per me giacerei con te anche ora, visto che la mia carne cerca la tua in tutti i modi possibili, così come la tua cerca la mia!-.

Le guance di Nitocris si colorarono di rosso e la fanciulla abbassò lo sguardo. Non era abituata a quella trasparenza e schiettezza in ciò che Ramses diceva e per questo si sentiva a disagio nel sentire certe cose.

-E allora perché non lo fai?-gli chiese lei,-Ci sposeremo presto e non ti negherò mai il figlio che tuo padre tanto attende!-.

-Sto pensando solamente alla tua virtù, Nitocris!-le fece notare Ramses,-E non hai idea di come faccia fatica a non prenderti così su due piedi!-.

-E allora cosa ti frena? Sarai tu ad avere la mia virtù!-.

-Ramses!-esclamò il faraone, seguito dalla prima sposa,-Figlio mio!-.

Il principe si voltò.-Padre! Madre!-.

-Temevamo che fossi rimasto ucciso dall'incendio nella tua camera!-pianse la regina, abbracciando suo figlio.

-Ero qui per parlare con Nitocris, madre!-spiegò,-Sto bene!-.

-Nitocris!-la chiamò il faraone,-Tu stai bene?-.

La fanciulla si inchinò alla famiglia reale.-Sapere che le mie inutili chiacchiere hanno salvato il principe Ramses mi fa esultare dalla gioia, mio signore!-.

La regina abbracciò anche Nitocris.-Allora debbo ringraziarti, dolce fanciulla!-.

Nitocris sorrise, non sapendo cos'altro dire, poi il faraone fece convocare tutti gli schiavi e i cortigiani presenti a palazzo nella sala del trono, per provare a capire cosa fosse accaduto nelle stanze del principe, ma ovviamente nessuno sapeva nulla.

-Devo pensare, dunque, che sia stato un tizzone a incendiare la stanza di mio figlio?-disse il faraone,-Ma come è possibile la presenza di un tizzone, se il principe ereditario non era nelle sue stanze questa notte?-.

Un consigliere, del quale Nitocris non ricordava il nome, si fece avanti.-È possibile che qualche schiava lo abbia lasciato lì per sbaglio, altrimenti...-.

-Altrimenti?-chiese adirato il faraone Amhenotep.

-A meno che qualcuno non stia complottando contro il principe!-azzardò il consigliere.

Nella stanza si accese un brusio davvero fastidioso per le orecchie di Nitocris, che si toccò la testa un po' assonnata.

-Se così fosse, chiunque venga scoperto cospirare contro la vita di mio figlio, verrà condannato a morte, insieme a tutta la sua famiglia!-sentenziò il faraone, zittendo tutti,-E ora tornate pure nelle vostre stanze!-.

In silenzio ogni uomo e ogni donna tornarono da dove erano arrivati, tutti tranne Nitocris e le famiglie reali, che si guardavano tra di loro preoccupati.

-Sarà il caso di rimandare le nozze, Amhenotep!-disse la terza regina,-Non credi?-.

-Assolutamente no!-rispose il faraone.

-Padre! Credo anzi che dovremmo sposarci prima!-disse Ramses, guardando Nitocris.

-Tu sei d'accordo, bambina mia?-le chiese il faraone, nervoso.

-Ovviamente, mio signore!-rispose lei,-È chiaro che, arrivati a questo punto, qualcuno voglia eliminare Ramses, ma dovranno passare sul mio cadavere per farlo!-.

-Perfetto allora!-esclamò il faraone,-Tra un mese si celebreranno le nozze! Farò avvertire tuo padre e i tuoi fratelli domani stesso!-.

-Noi ci ritiriamo, padre!-disse Ramses, salutando i genitori con un inchino e portandosi dietro Nitocris.

La ragazza si inchinò, seguendo Ramses fuori dalla sala del trono, ma rimanendo sempre dietro di lui. Arrivarono alle stanze della fanciulla e Ramses le afferrò un braccio, stringendola a sé e togliendole l'indumento che lei aveva indossato prima di uscire a sentire cosa la guardia dicesse al principe, qualche momento prima. Il principe la stava toccando ovunque.

-Allora sei sicura?-le chiese Ramses, strofinando la punta del naso sull'incavo del collo di Nitocris.

La fanciulla annuì, facendosi prendere in braccio. Ramses le depose baci su tutto il suo corpo e le fece provare emozioni mai sentite prima, finché non provò il dolore della sua prima unione con un uomo, quando il principe entrò in lei.

-Mi spiace!-mormorò Ramses, fermandosi per far si che il corpo di Nitocris di adattasse alle sue dimensioni.

Quando il principe riprese a muoversi all'interno del suo corpo, Nitocris provò delizia nel sentire la frizione che si stava creando nel suo basso ventre e si strinse al principe, per farlo arrivare fino in fondo.

-Nitocris...-la chiamò Ramses, liberandosi poi dentro di lei, che lo seguì nell'orgasmo, trattenendo a stento un urlo.

Ramses abbandonò la testa rasata sulla spalla della fanciulla, ma per non gravarle addosso con tutto il suo corpo si spostò sul lenzuolo e portò Nitocris sul suo petto.

-Stai bene?-le chiese il principe.

-Sto più che bene!-rispose lei, sentendo qualcosa colarle tra le cosce.

-Sta tranquilla!-la anticipò lui,-Non è nulla!-.

Nitocris annuì e si lasciò accarezzare la schiena dal principe, poi tutti e due si addormentarono col sorriso sulle labbra.
   
 
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