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Autore: Wendy_Dreams    30/01/2015    1 recensioni
Hedvig é ribelle, fuori dagli schemi, é tutt'altro che una ragazza come tante, eppure ha attirato l'attenzione di Michael, che sembrerebbe il prototipo del normale quasi al limite dell'imbranato, ma in realtà anche lui ha la sua dose di diversità. Le loro strade si incontreranno per non dividersi più...
Dal capitolo
Devo dirglielo. Glielo devo, adesso che la nostra relazione ha fatto un passo avanti... Hedvig mi vede e si siede davanti a me -Che succede?- mi chiede con un sorriso
-Devo dirti una cosa- rispondo serio e il suo sorriso svanisce
-Mi vuoi lasciare?- mi chiede aggrottando le sopracciglia
-Assolutamente no, Heddie. Come ti é venuto in mente?!-
-É che... Si dice "devo dirti una cosa importante" o frasi del genere quando si vuole lasciare qualcuno...- abbassa lo sguardo
-Io non voglio lasciarti... Assolutamente... Anzi... Voglio portare la nostra relazione a un livello superiore e-
-E che cosa devi dirmi di così importante da farmi preoccupare?-
-Te l'ho detto no, che canto in una band con i miei fratell?- lei annuisce -Quello che non ti ho detto é che... Siamo piuttosto famosi...-
-Quanto famosi?-
-Beh... Abbastanza...- inarca un sopracciglio -Abbastanza da essere conosciuti in tutto il mondo...-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7 - Sorpresa!
Hayvenhurst, Encino, Los Angeles, 29 agosto 1982
Michael P.o.V.
-Mike!- Janet mi chiama -C'è Hedvig al telefono!- scendo di corsa e prendo il telefono, Janet rimane lì
-Allora?- alzo un sopracciglio
-Cosa?- mi chiede lei
-Un po' di privacy?- chiedo sarcastico
-Privacy? In questa casa la privacy non esiste... Ancora non l'hai capito?- e si allontana sorridendo
-Heddie? Pronto?- la chiamo, lei ridacchia -Perché ridi?-
-Rido per la tua mancanza di privacy...- mi dice -Hai da fare oggi?-
-No, oggi ho tutto il giorno libero... Perché?-
-Perché ho intenzione di venire a prenderti- mi risponde
-E dove andiamo?- chiedo
-Tra mezz'ora arrivo. Ciao-
-Ciao- e chiude la telefonata
Mezz'ora dopo Heddie é davanti al cancello appoggiata alla sua moto, mi avvicino a lei -Ciao, amore- mi saluta e mi abbraccia -Oggi é il tuo compleanno...- canticchia
-Heddie lo sai che- mi mette un dito sulla bocca
-Posso almeno dirti buon compleanno?- mi chiede mentre mette le braccia intorno al mio collo
-Penso di sì...- la stringo a me
-Allora buon compleanno amore...- e mi stampa un bacio sulle labbra e in poco le nostre lingue approfondiscono quel contatto
-Mettiti il casco, così andiamo- e mi da il casco rosso che indosso quando andiamo con la sua moto
-Dove andiamo?- le chiedo appena ci fermiamo a un semaforo
-Non te lo dico- risponde dispettosa e ridacchia -Non ti dico niente finché non arriviamo...-
Dopo una ventina di minuti arriviamo vicino al porto di Santa Monica, scorgo immediatamente una ruota panoramica e intorno ad essa altre giostre e spalanco gli occhi -Mi hai portato al luna park?!-
-Sì- mi risponde Heddie sorridente, ma la mia felicità sparisce in un attimo
-É per festeggiare il mio compleanno? Perché se é così non posso accettare... Lo sai anche meglio di me...- sto per rimettermi il casco, ma lei mi ferma
-No, no, no! Non é per questo! Tu mi hai detto che per colpa del tuo lavoro non hai molte occasioni per divertirti, così ho pensato di portarti qui... Se ti ho portato qui il giorno del tuo compleanno é solo una coincidenza...- adesso anche lei non sorride più -Se vuoi pensala così... Altrimenti posso riaccompagnarti a casa... Se non vuoi- appoggio il casco sulla moto accanto al suo casco celeste
-É solo una coincidenza- e ritorna il sorriso sulle sue labbra
-Quale giostra vuoi fare per prima?- mi chiede trascinandomi verso l'ingresso del luna park
-Gli autoscontri- rispondo con un grande sorriso seguendola.
Abbiamo passato tutta la giornata qui tra le giostre e adesso io e Heddie stiamo mangiando dello zucchero filato dalla cima alla ruota panoramica, da una parte si può vedere l'oceano e tutta la costa vicina, dall'altra la città che comincia a illuminarsi -Ti piace l'orsetto che hai vinto?- mi chiede
-Cosa?-
-Ti piace l'orsetto che hai vinto?- mi richiede mentre accarezza il peluche che ho sulle gambe
-Sì- rispondo veloce
-A che stai pensando?- mi chiede improvvisamente
-Cosa ti fa pensare che non ti stia ascoltando?- ribatto
-Non hai detto niente da quando siamo saliti qui sopra... E tu non hai smesso di parlare per tutto il giorno-
-Stavo pensando che...- faccio un grande sospiro -Stavo pensando a quante poche volte abbia passato anche solo un paio d'ore al luna park o anche soltanto al parco giochi...- lei smette di sorridere
-Stai pur tranquillo che con me ci verrai il più possibile... Perché io adoro questo posto... Ci vengo quasi ogni sabato da quando ho l'altezza minima per salire sulle giostre...- mi sorride -E quindi non pensare che ti lascerò a casa...- guardo i suoi grandi occhi azzurri e il suo sorriso felice e ritorno a sorridere anch'io, intanto siamo ritornati a terra -Dai, diamoci una mossa se no troviamo traffico...- mi prende per mano in direzione del parcheggio
-Già ce ne andiamo?-
-Sì, ma non pensare che la giornata finisca qui...-
Abbiamo passeggiato per circa dieci minuti e adesso stiamo scendendo in spiaggia -Heddie, io non so nuotare...-
-Non ci facciamo nessun bagno, per adesso, stai tranquillo...- continua a farmi strada sulla sabbia umida -Eccoci qui- ai nostri piedi ci sono una tovaglia arancione e un cestino -Prima che tu cominci, tutto questo non é per il tuo compleanno, é per noi due- afferma
-Una cena romantica?- chiedo
-Sì, diciamo di sì... Anche se sai che le cose romantiche non mi piacciono...- dice con sorriso
-Va bene- rispondo. Ci sediamo sulla tovaglia, Heddie tira fuori dal cestino alcune candele, le accende con dei fiammiferi, poi mi chiede -Fame?- il mio stomaco brontola lei sorride e tira fuori dei tramezzini -Tramezzini vegetariani, prendine quanti ne vuoi- e sorrido con lei
Mentre mangiamo i tramezzini che ha preparato le chiedo -Come hai fatto a portare tutto qui? Li hai portati stamattina presto?-
-No, mi sono fatta aiutare da Hellie e Chris, li hanno portati qui loro. Le ho detto dove e quando portare il cestino e la tovaglia- mi spiega soddisfatta.
Dopo aver mangiato ci facciamo una passeggiata a piedi scalzi sul bagnasciuga mano nella mano -Mai fatto il bagno di notte?- mi chiede
-No- rispondo titubante
-Ti va di provare adesso?- mi chiede mentre si toglie il gilet di jeans
-No, Heddie... Ehm... Abbiamo appena mangiato! Non vorrai avere una congestione!-
-Sei per caso mia madre?!- mi chiede sarcastica con un sopracciglio alzato
-É che...- mi gratto la testa
-Che cosa?- mi chiede con le braccia incrociate
-É che... Non so nuotare- ammetto a testa bassa
-Oh! É questo il problema! Non ti devi preoccupare! Posso insegnarti io!- tenta di alzarmi la maglietta
-NO!- l'allontano -Non voglio nuotare e non voglio imparare! Lascia stare!-
-O-ok... Bastava dirlo... Non c'era bisogno di spingere...- si gratta il gomito sconsolata e si allontana
-Heddie, Heddie! Ferma!- lei si gira verso di me con lo sguardo triste, odio renderla triste -Scusa, ho-ho esagerato... É che ho avuto una brutta avventura da piccolo e quindi ho paura dell'acqua... Non volevo trattarti male... Mi sento uno schifo per essermi comportato così...- lei mi guarda e si morde il labbro
-Ok, accetto le tue scuse, comunque bastava dirlo...-
-Pensavo mi avresti preso in giro- abbasso lo sguardo
-Come potrei prenderti in giro?- mi chiede sollevandomi il mento -Sei sempre il solito... Ti fai sempre troppi filmini mentali...- e mi bacia
-Hai ragione, mi faccio sempre troppi filmini mentali...-.
Dopo quel breve bisticcio abbiamo guardato le stelle, le ho insegnato a riconoscere le costellazioni e poi mi ha riaccompagnato a casa -É stata una bella giornata, vero?- mi chiede
-Già, credo di non essermi divertito così tanto da... Da anni! Grazie, amore...- le dico
-Mi spiace solo non averti potuto fare un regalo-
-Fa niente... Questa giornata é il miglior regalo che potessi mai farmi...- le sorrido per confortarla
-Sei sicuro? Potrei fare un giro veloce e cercare un regalo-
-Va bene così, non potrei neanche accettarlo... Incontrare te é stato il miglior regalo per quest'anno- le sorrido e le sfioro una guancia, lei chiude gli occhi e si lascia accarezzare -Ti amo- sussurro
-Ti amo anch'io- mi risponde sulle labbra e in attimo azzero quel poco di spazio che separava le nostre lingue
-Buonanotte- mi dice triste dopo un po'
-Buonanotte- le rispondo con lo stesso tono -É stato il miglior non-compleanno che abbia mai vissuto. Grazie.- le dico sorridente
-Di niente- si rimette il casco e riparte in sella alla sua moto, resto a guardarla fino a che non sparisce dietro l'angolo, poi mi chiudo il cancello alle spalle.
  
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