MORELLO E SOLESTE
Dall’alto della torre del castello
guardava Soleste l’orizzonte,
in attesa del ritorno di Morello
partito con le truppe per il fronte.
Vide un dì spuntar le insegne del nemico
e credendo sconfitto il suo amore,
si lanciò nel vuoto dal muro antico,
distrutta e vinta dal gran dolore.
Era la realtà ben diversa,
poiché Morello era vincitore,
beffatosi della parte avversa
di cui aveva preso il colore.
Mai gesto fu più maledetto
e in preda alla nera disperazione,
poi che ne comprese il fatale effetto
preferì seguirla nell’altra dimensione.
Il suo spirito non s’è rassegnato
e vaga con una musica triste
lì dove tutto si è consumato
in quel gesto che fu fatale a Soleste.
LA STORIA, LA LEGGENDA
Morello (secondo altre fonti Moroello) era il valoroso e temuto capitano delle guardie della famiglia dei Conti Landi, residenti nell’omonimo castello a Bardi, vicino Parma, la cui vicenda si svolse a cavallo fra il XV e XVI secolo. Questi si era innamorato della giovane Soleste che ricambiava il sentimento. Un giorno egli dovette partire per la guerra e la ragazza quotidianamente scrutava l’orizzonte in attesa del ritorno dell’amato. Il destino però giocò loro un brutto scherzo: essa vide avanzare delle truppe con i vessilli del nemico e, credendo che il suo amato fosse rimasto ucciso, si lanciò nel vuoto dal dolore. In realtà Morello e il suo esercito, usciti vincitori, avevano preso i colori dei nemici in segno di spregio. Quando si rese conto di quello che era accaduto in seguito al suo gesto, preda dei sensi di colpa, si gettò dalle mura.
Il suo spirito si manifesta spesso accompagnato da una musica triste, presso il luogo dove era morta Soleste. Sembra che dei ricercatori del settore siano riusciti a scattargli una fotografia.
Morello (secondo altre fonti Moroello) era il valoroso e temuto capitano delle guardie della famiglia dei Conti Landi, residenti nell’omonimo castello a Bardi, vicino Parma, la cui vicenda si svolse a cavallo fra il XV e XVI secolo. Questi si era innamorato della giovane Soleste che ricambiava il sentimento. Un giorno egli dovette partire per la guerra e la ragazza quotidianamente scrutava l’orizzonte in attesa del ritorno dell’amato. Il destino però giocò loro un brutto scherzo: essa vide avanzare delle truppe con i vessilli del nemico e, credendo che il suo amato fosse rimasto ucciso, si lanciò nel vuoto dal dolore. In realtà Morello e il suo esercito, usciti vincitori, avevano preso i colori dei nemici in segno di spregio. Quando si rese conto di quello che era accaduto in seguito al suo gesto, preda dei sensi di colpa, si gettò dalle mura.
Il suo spirito si manifesta spesso accompagnato da una musica triste, presso il luogo dove era morta Soleste. Sembra che dei ricercatori del settore siano riusciti a scattargli una fotografia.