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Autore: spriggan    30/01/2015    0 recensioni
la popolazione è ormai in fase di estinziene, una vera e propria apocalisse zombie. come quelle dei videogiochi, solamente piu cruetante e reale.
Lui che da sempre odia gli umani e tutto cio che rappresenta la loro razza, considerandoli una razza inferiore buona solo per sfamarsi decide che deve salvarli. non tanto per bontà ma più per necessitaà.
mai avrebbe immaginato di trovare un'umana a suo dire estremanete gnocca e volerla per se e mai avrebbe pensato di ritrovarsi ad agire con membri della sua casata che non vedeva da piu di 50 anni.
Un vampiro egoista, arrogante, spicopatico e sanguinario che tenta di salvare l'umanità, o meglio la sua fonte di sostentamento, che tanto disprezza??
ATTENZIONE: grosse possibilità di oscenità dal punto di vista grammaticale, non siamo molto amici. "H" e accenti dimenticati sulla tastiera spesso e volentieri
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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**ATTO V**

 

1.

eccomi qui, insieme a Inna e tutti gli altri davanti alla base militare. ci abbiamo messo più del previsto ma finalmente siamo arrivati, solo non mi aspettavo di trovarmi davanti questo spettacolo, è sconcertante!.

le mura, le reti e le difese non ci sono più, sono state completamente distrutte. rimane solo un portone in acciaio massiccio interrato e completamente sigillato e su di esso gira un piccolo gruppetto di lupi zombie.

F: sono sicuro che stia bene!!

I: questo lo so, ma mi preoccupa di più quando lo ritroverò davanti a me, cosa devo dirgli

F: quando sarai di fronte a lui vedrai che saprai cosa fare, che ne dici ora di pulire la strada. da questa distanza non dovresti avere problemi a eliminarli tutti

Inna impugna il fucile e inizia a sparare e mentre lei fa le pulizie Tamina curiosa mi chiede a chi mi stavo riferendo e inizio a spiegarle che il generale della base non è altri che il padre di Inna e l'ultima volta vedendo cosa lei era diventata non era andata nel migliore nei modi

I: la strada è libera andiamo!!

F: ottimo, ma date un occhiata in giro non si sai mai.

arriviamo davanti al portone e ora tutto sta nel capire come entrare.

all'improvviso si sentono due rimbombi cupi e di scatto mi giro verso Jacopo che ha il pugno alzato

F: che stai combinando??!!

J: bhe manca il campanello ho pensato di bussare

R: amore si delicato!! quello è demolire un portone non bussare

J: bhe ma cosi di sicuro mi hanno sentito

F: oltre che sentirti si saranno presi una paura folle ahaha, ora non ci aprono più vedrai.

il portone fa uno strano rumore metallico per poi aprirsi. meglio che non parlo più, non credevo che bastasse bussare. davanti a noi un lungo tunnel verticale che scende parecchio in profondità.

F: mi sa che arriverà una specie di ascensore.

K: e a che ti serve??

Kymi salta nel buco come se nulla fosse, bhe si effettivamente è una buona opzione: veloce e non crea grandi problemi. un piccolo salto nel vuoto, al che saltiamo tutti quanti per atterrare su una base metallica con totale leggerezza per trovarci più di venti fucili puntati, che per la cronaca non basterebbero nemmeno per uno di noi...

F: sempre la solita accoglienza vedo

Generale: Chi siete voi!!!

F: se accende le luci magari ci vede

l'hungar si illumina mostrando trenta uomini in totale tutti armati

I: ciao papà

Generale: e voi cosa fate qui!! mi pareva di essere stato chiaro l'ultima volta

K: però che accoglienza

I: abbiamo captato il vostro segnale e la vostra richiesta di aiuto e a quanto pare siamo gli unici ad essere venuti

Generale: non ci serve il vostro aiuto

simpatico come sempre il vecchio devo dire

K: si certo come no, per questo vivete qua sotto come dei conigli impauriti

Generale: e tu chi saresti?? sei un altro mostro come questi due

I: si lei è come me!! smettila di darmi del mostro!!! voi avete bisogno di aiuto e che ti piaccia o no, noi siamo i soli in grado di darvelo

K: mostro a me??

F: smettila!! lascia che si risolvano da loro le loro questioni!!

lasciare spazio a Kymi in un circostanza come questa sarebbe come giocare coi fiammiferi dentro un deposito di esplosivi, speriamo che stia zitta per una volta

Generale: purtroppo hai ragione ma sia chiaro alla prima mossa sbagliata vi ammazziamo tutti.

intanto la gente della base si sta radunando nell'hungar probabilmente curiosa di vedere noi, i nuovi arrivati.

uno dei soldati improvvisamente inizia a gridare: ma siamo matti a fare stare qui questi mostri, sono più pericolosi che altro, io ero sull'isola insieme a loro, non c'è da fidarsi!!

e senza preavviso spara un colpo dritto nella mia testa.

desumo che fosse un'arma di un certo calibro visto che sono steso in terra a fissare il tetto dell'hungar, magari è la volta buona che imparo a non essere distratto e sottovalutare chi mi sta attorno anche quando si tratta di umani.

con la mano cerco il proiettile conficcato nella mia testa per strapparmelo via una secondo dopo. mi rialzo ma trovo Inna tra me e l'uomo che ora è disarmato e tenuto fermo da altri due soldati, pero mi conosce bene la mia bonda

I: non farlo

F: non fare cosa??

I: sai bene di cosa parlo, perfavore

F: e perchè non dovrei

I: senti lo so che hai ottime ragioni, e lo so che non posso essere io ne nessun altro a impedire di farlo ma perfavore per una volta passaci sopra. lascia correre, ti prego!! ti imploro...

non molto convinto mi guardo intorno sono indeciso sul da farsi e scorgo facce familiari: Gian, Morgana, Lara la piccola lilli, su cui il mio sguardo si ferma

F: le bambine non dovrebbero assistere a spettacoli dove viene staccata la testa dal collo di qualcuno. senta generale tenga calmi i suoi uomini perchè questa è l'ultima volta che ne grazio uno e non provi più a minacciarci, non mi interessa chi è lei! se prova solo a dire un'altra volta che ci volete uccidere sappia che vi sterminerò tutti dal primo all'ultimo!!! e sappiamo entrambi che potrei farlo senza nessun problema o ripensamento!!! ora gradirei avere un alloggio e le mappe dettagliate del posto che dovere raggiungere.

mi avvio verso la folla che si scansa, verso una direzione ben precisa ed arrivo li davanti a lilli e mi chino

F: ciao come stai??

Lilli: ciao fabio, sai che credevo che non saresti più tornato

F: ma ti avevo detto che ci saremmo rivisti e che tu dovevi impegnarti a fare la brava e rimanere in vita non ricordi?

Lilli: si

F: eccomi qui!!

Lilli: sono contenta, ma questa volta ci porterai con te??

F: questa volta andremo via tutti insieme, in un posto molto più bello di questo!!!

Lilli: e staremo tutti li per sempre??

F: ma non lo so sai... ma vuoi conoscere i miei amici??

Lilli: ma hanno anche loro i denti come i tuoi ??

F: certo vieni!!!

ritorno in mezzo ai miei amici questa volta seguito da lilli, l'unica ad non avere paura di noi oltre a Gian che mi si piazza davanti

F: Gian cosa ci fai qui!!
Gian: in qualche modo devo sopravvivere. vedo che sei cambiato e non come molti speravano. sembri più cattivo di prima

F: tante cose sono successe, in ogni modo anche tu sei diverso.

Gian: ti riferisci al questo braccio meccanico?? bhe sono stato morso sai, mi hanno salvato amputandomi il braccio. Qui avevano una serie di prototipi sperimentali e ho fatto da cavia. sai funziona piuttosto bene, ha una potenza smisurata potrei creare seri danni anche a te, unica pecca non vuole saperne di fare accordi decenti alla chitarra

F: capisco. Allora Lilli loro sono le mie due sorelline, stai attenta perché sono tremende!!! mentre questi due cosi' grandi sono Jacopo e Runa, loro sono molto buoni con i bambini sai!!

Lilli: e non mi mangiano??

R: ma no!!! perché dovemmo mai mangiarti, i bambini non si mangiano

Lilli: una volta Fabio a detto che se non la smettevo di dar fastidio mi avrebbe mangiato

R: sempre il solito, ma ti paiono cose da dire!!!

considerando come rompeva le scatole ero stato ancora gentile

K: dall'aspetto sembra buona...

R: smettila!!! non dare retta a quei due!! vogliono solo farti paura, perché sono stupidi!!

credo che il discorso non sia chiuso visto che mi interrompe ancora, che noia questo

Gian: quindi avete ripreso a interessarvi degli umani ora?? dopo averci lasciato indietro su quell'isola

F: siete vivi no??

Gian: molti sono morti

K: non è un nostro problema a dirla tutta, avevamo altro da fare

Gian: e cosa di grazia??

all'improvviso interviene Inna, che si sia accorta che nessuno di noi ha voglia e pazienza per l'umano in questo momento...

I: Gian Gian, non scaldiamo, vieni allontaniamoci da qui che Tamina è troppo silenziosa e non vorrei ti scassasse la testa. ascolta abbiamo dovuto sistemare faccende importanti col popolo dei vampiri, ti basta sapere che ora tutti hanno il divieto di attaccare umani e stanno iniziando in alcune zone a sterminare gli zombie

Gian: vedremo, ma sappi che non mi fa paura quella!!

I: fai male dovresti invece!! il fatto che tu ora possegga un'arma eccezionale attaccata al tuo corpo dovrebbe aiutarti a proteggere le persone che ami e non portarti a scontri impossibili da vincere!!

Generale: sembra che tu abbia paura di quelle due... come fai a temerle?? io ho visto cosa sei in grado di fare

I: senti papà, non ti mettere pure tu. ciò che faccio io in confronto a loro è nulla, sono conosciute e temute da tutto il popolo dei vampiri e sono chiamate le sorelle delle morte o le portatrici di distruzione, in ogni modo con soprannomi di questo genere. Quindi veramente lasciatele perdere, per il vostro bene.

Generale: il popolo dei vampiri, quindi non siete i soli??

I: no per nulla.

F: Inna, basta!!! non sono affari che li riguardano e certe cose non dovresti svelarle cosi con tutta questa gente qui

e indico la massa di gente che si tiene a debita distanza. già parlare a un amano di noi non è il caso, ma parlarne in un posto pieno di gente che ascolta!! alla fine per secoli siamo sempre vissuti nell'ombra, non mi pare il caso di spiattellare tutto cosi come se nulla fosse.

I: scusami!! senti papà per ogni cosa rivolgiti a Jacopo sarebbe quello grosso, è l'unico con cui si può discutere e che non proverà l'impulso di staccarti la testa quando lo contraddici. è affidabile e rispetta la vita!! e sarà lui a pianificare il vostro spostamento.

Generale: lo stratega del gruppo insomma

I: si si

Generale: in ogni caso credo che le stanze siano pronte se volete andare

I: grazie... papà, mi sei mancato.

Inna si gira e seguita da tutti noi che certo non abbiamo la sua familiarità con basi militari e andiamo agli alloggi.

   
 
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