E’ un missing
moment dedicato al quinto capitolo della mia storia “See
you again” ma che può
essere tranquillamente letto anche da chi non la segue.
- Che c’è Kili?-
Kili grugnisce infastidito girandosi per l’ennesima volta sull’angusto
giaciglio sul fondo della sua cella. Da
che ricorda di essere al mondo non ha mai dormito una notte lontano da suo
fratello maggiore e essere prigioniero degli elfi non lo aiuta di certi a
calmarsi.
-Non riesco a dormire.-
Fili ride piano e Kili scocca un occhiata infastidita alla parete che li separa
-Che hai da ridere?- gli chiede anche se sa benissimo cos’ha da ridere. E’
sempre lo stesso discorso infondo.
-Un giorno dovrai pur imparare a dormire lontano da me.-
Ecco, appunto… Kili storce la bocca e
anche se Fili non è lì e non stanno
discutendo faccia a faccia, si gira in modo di dare le spalle alla porta della
cella.
-Lo so. Lo so. Devo imparare a stare per conto mio…-
Fili sospira osservando il soffitto
della sua prigione. Non deve faticare per immaginare l’espressione scontenta
sul viso di Kili, è da molto tempo
infatti che cerca di preparare suo fratello all’eventualità di rimanere a solo.
E non per quello che immagina lui, moglie e figli in attesa del trono di Thorin.
-Kili.-
-Sei l’erede, un bel giorno ti sposerai, avrai tanti piccoli eredi, e poi
salirai sul trono una volta che lo zio non ci sarà più. Non potrai farmi da
balia in eterno, lo so.-
Fili preme le labbra una contro l’altra -Non è questo fratellino. Durante la strada per Erebor
o ad Erebor stessa, potrebbe capitarmi di morire.-
Kili sgrana gli occhi.
-Questo tipo di missioni, richiedono sempre un tributo di sangue.-
Kili respira lentamente, lo shock che si dipana in ogni angolo del suo corpo
come una marea gelida. Non ci aveva pensato. Non ci aveva davvero pensato.
-Per questo devi imparare a stare senza di me, perché potrei …-
-STA ZITTO!-
Fili volta la testa verso la parete che lo separa dal fratello e a cui si era
appoggiato con la schiena mentre parlava
- Kili.- mormora ignorando i rimbrotti delle guardie.
-Non ho la minima intenzione di passare la notte a sentirti dire baggianate,
quindi fa silenzio e dormi visto che tu da solo ci riesci.-
Fili si massaggia la fronte - Kili, dai.-
-E sappi che sarò furioso con te se sarai così stupido da farti uccidere!- la voce di Kili si spezza più volte e Fili
sente un nodo di sensi di colpa serrargli la gola. Passano gli anni, ma niente
lo fa sentire un mostro come sentire il
pianto nella voce di suo fratello a causa sua.
-Va bene.-
-Perfetto, buona notte.-
-Kili.-
Kili si asciuga il viso con gesti rabbiosi della mano -Che vuoi?-
-Nemmeno io riesco a dormire da solo.-
Kili vorrebbe davvero continuare ad essere arrabbiato, ma non riesce. Si stende
accanto al muro e tira fuori un braccio - Dammi la mano.- Fili lo imita e Kili intreccia le dita con le
sue -Mi sta bene che ti sposi, che mi sforni un mucchio di nipoti, ma non che
muori.-
-Va bene.- mormora Fili conciliante.
-Non dirlo più.-
-Sul mio onore.-
Eppure ora Kili sa che c’è la possibilità che Fili muoia e che la tanto sognata
Erebor non diventi altro che cenere e sassi per lui,
perché senza suo fratello la vittoria non sarebbe altro che una presa in giro.
Così prega che se deve esserci un prezzo da pagare perché Thorin
Scudodiquercia diventi Re Sotto la Montagna non sia
il suo erede dorato, ma lui.
La mia vita per la tua fratello mio,
questa sarebbe la mia Erebor… pensa mentre chiude
gli occhi e lascia che il sonno lo prenda.
E’ una durincest? Non è una durincest? A voi la scelta u.u
Sono più di cinquecento parole, ma è tanto corta che mi sembrava sfrontato
metterla come One Shot.