28/11/2008
5 recensioniNeve
Trunks stava dormendo.
Stava.
In quel momento, la voce penetrante di Bra gli feriva l’orecchio. «Trunks!»
«Mmm» mugolò lui, tirandosi la coperta sulla testa.
«Trunks!» ripeté Bra, scuotendolo. «Che c’è?» gemette il ragazzo, socchiudendo gli occhi.
La sorellina lo fissò con la boccuccia imbronciata e gli occhi azzurri sbarrati. Infine piagnucolò: «Hanno rovesciato della panna in strada e sulle case».
Il ragazzo spalancò gli occhi. «Come?!» esclamò, mettendosi a sedere, sbigottito.
La bambina lo tirò sino alla finestra più vicina, additando nervosamente il paesaggio coperto di...
Trunks scoppiò a ridere. «Bra, è solo neve!»
La piccola accennò una smorfia offesa, ma la curiosità ebbe la meglio. «Cos’è la neve?» domandò ingenuamente.
Trunks rifletté. Cosa avrebbe dovuto dirle? “La neve è una forma di precipitazione nella forma di acqua ghiacciata cristallina, che consiste in una moltitudine di minuscoli cristalli di ghiaccio tutti aventi di base la forma esagonale ma ognuno di tipo diverso”? Sbadigliò.
«Be’, vedi, piccola, la neve è formata da fiocchi di nuvole ghiacciate. Quando in cielo hanno troppe nubi gli angeli ne spazzano un po’ sulla terra da noi». Bra lo ascoltò affascinata, e infine dichiarò: «Il mio angioletto ne spazza più di tutti».
«Sì, sì, certo» mormorò Trunks, prima di abbandonare nuovamente il volto sul cuscino.
«Andiamo a toccarla?» propose, però, un’entusiasta Bra, tirandolo per la manica.
Lui gemette. «Perché non lo chiedi a mamma?»
«Mamma è a fare la spesa» rispose computa la bambina, poi si morse il labbro. «Non vieni, fratellone?» chiese con un fil di voce.
Trunks lo sapeva. Sapeva che era sempre così. All’occorrenza, Bra era capace di sfoderare quel suo irresistibile sguardo da cucciola, al quale persino il Principe dei Saiyan si sentiva cedere. Sapeva che la sorellina, in un certo modo, lo stava incantando.
Eppure non riuscì a resistere. Sospirò, in segno di resa. «Copriti però» le ordinò.
Bra obbedì di gran lena, e il giovane indossò a propria volta un pesante cappotto. Poi le prese la manina coperta da un morbido guantino. Uscirono e la bambina, con l’inesperienza di tutti gli infanti, si precipitò subito sul prato coperto di neve, sbarrando gli occhi quando si sentì sprofondare.
«Fratellone!» invocò, tornando di corsa accanto a Trunks, un po’ spaventata. «Non ci vado più» dichiarò decisa, una volta avvinghiata alla gamba del fratello.
Lui sorrise. «E se io venissi con te?» La allontanò dai propri pantaloni, dirigendo un passo verso il prato innevato. Si voltò a tendere una mano a Bra. «Allora?»
La bimba fissò alternativamente il guanto di Trunks e il suo viso, strusciando indecisa i piedi sul terreno. Poi, dopo qualche istante, un sorriso timido e ancora insicuro le illuminò il visino.
Tese la mano, posandola su quella del fratello.
Lui, allora, la guidò nel Parco della Capsule Corporation. Quando Bra mostrava ancora timore, la prendeva in braccio, per poi posarla nuovamente dopo un po’.
Le fece toccare quella cosa morbida, scricchiolante, fredda e bianca sinché Bra non si chinò a raccoglierla di propria iniziativa.
Dopo un po’ di minuti la bambina aveva ormai preso confidenza con la neve e volle ritardare il rientro in casa di più tempo possibile, nonostante il fratello desiderasse tornare a letto e al caldo.
Alla fine Trunks, sbadigliando, la prese in braccio. Lei protestò, poi chinò la testolina sulla spalla del fratello, addormentandosi in poco tempo.
Lui sospirò e la portò in casa.
Si apprestò a sdraiarsi finalmente sul proprio letto, ma in quel momento squillò il telefono.
«Pronto?» borbottò intorpidito.
«Trunks, sono Goten! Che ne dici di venire a fare una partita a palle di neve?»
Nevica.
Questa One Shot si può spiegare col fatto che qui nevica.
Le parole scientifiche riguardo alla neve che Trunks si è chiesto se dire a Bra le ho prese da Wikipedia...
Vabbe’, me ne torno a letto dove dovrei stare, okay?
Ringrazio di cuore chi leggerà e chi recensirà
Baci