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Autore: Summer_Donuts    30/01/2015    0 recensioni
Ho sempre odiato i vicini di casa:sono persone che vedo tutti i santi giorni e che però non conosco minimamente.
Perciò non mi sono degnata di sembrare gentile, o almeno di non risultare una pazza sclerata, al nuovo vicino fissato con le maglie a righe e le carote.
Certo non potevo immaginare due settimane fa di ritrovarmelo oggi, davanti a me, nella palestra della mia scuola, all'ora di educazione fisica in veste di nostro nuovo professore.
Bene, perfetto Summer, figure del cavolo in libertà, liberate i guinzagli.
In effetti le mie capacità atletiche non sono delle migliori.
Certe volte mi domando se il destino e l'universo non abbiamo fatto un complotto contro di me da quando sono nata.
Di una cosa sono certa però:da oggi sarò il giocattolino personale della sfiga.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Summer alzati da quel letto immediatamente!-

-Lasciami dormire essere malefico che vuole togliere il sonno alla propria figlia!-

Lei non lo capisce ma è il cuscino che mi sta chiamando a sé, mi prega di restare insieme a lui e non abbandonarlo.

E visto che io sono una persona molto generosa e affettuosa, non me la sento di rifiutare le sue suppliche.

Inoltre le coperte sono così morbide e il mio pigiama di Hello Kitty è così caldo.

Come faccio a resistere?

E' una ardua sfida da superare per Summer Donuts.

E poi non capisco perchè urla come un ossessa di svegliarmi, è soltanto il primo giorno di scuola, mica sta finendo il mondo.

Click.

Il mio cervellino ha registrato qualcosa di importante tra quello che ho pensato prima.

Adesso mi tocca anche ricordare i miei pensieri per capire quale è la cosa importante.

Questa mattina sta andando di male in peggio.

Click.

Faccio un bel respiro e mi concentro.

Cerco di ritornare con la mente nella mia mente di cinque secondi fa.

Urla.

Scuola.

Primo giorno.

Ok,fin qui ci siamo tutti.

Scuola.

Primo giorno.

Click.

Apro gli occhi, salto fuori dal letto maledicendo tutto quello che mi viene in mente per il freddo e mi fiondo all'armadio.

Mi sono dimenticata le pantofole, sempre a forma di Hello Kitty, e adesso saltello come una sciamma davanti all'ammasso di vestiti che mi si presenta davanti.

Forse ha ragione mia sorella:dovrei mettere a posto il mio armadio più spesso.

Ma a questo penserò un altro giorno di un'altra vita.

Adesso devo solo concentrarmi e trovare in dieci secondi tutto ciò che mi serve.

Dieci

Ho trovato i pantaloni.

Nove

Ancora nulla, niente che mi piaccia.

Otto

Uh, forse ho trovato la maglietta!

Sette

No, non mi ispira devo trovarne un'altra.

Sei

Quella sì, quella mi piace. Perfetto!

Cinque

Manca solo un maglione.

Quattro

Dove cavolo sono tutti i miei maglioni?

Tre

Ah, ecco il mio preferito!

Due

Cosa manca adesso...le scarpe!

Uno

Vi ho trovate piccole pesti!

Bene, sono ancora viva!

Mi rifiondo sul letto e mi metto tutto in preda a delle convulsioni spastiche per il venticello che entra nella stanza dalla porta aperta.

Chi cavolo è l'intelligentone che sta tenendo la finestra aperta?

Se lo scopro per lui è festa finita, ci pensa Summer Donuts adesso.

Ho fatto, devo truccarmi.

Corro in bagno e quasi non ci rimango secca sbattendo il mignolo del piede allo stipite della porta.

Odio quando mi succede.

E sfortunatamente mi succede più volte del normale, direi anche tre volte al giorno.

Ormai ho fatto amicizia con tutti gli stipiti di tutte le porte di questa casa.

Abbiamo uno splendido rapporto.

Odio e amore se così si può definire.

Eccomi, sono in bagno davanti allo specchio.

L'immagine che mi si presenta riflessa è forse la cosa più brutta che abbia mai visto in vita mia.

Sembro un ubriaco finito in un nido di uccelli e investito da una mandria di bufali.

Descrizione perfetta Summer, davvero perfetta.

Per quanto ami rimirare il mio stupendo viso non posso stare più di tanto a pensare a quanto sia orribile.

L'unica nota positiva è che non mi è spuntato un brufolo...ah no, eccolo lì sul mento, te pareva che non ci fosse anche lui a tenermi compagnia.

Basta, ora devo mettermi all'opera.

Dopo mezz'ora di spazzolini di qua, trucchi di là, spazzole qui e profumi lì, posso considerarmi presentabile.

Non l'avrei mai detto considerando l'aspetto che avevo soltanto dieci minuti fa.

Scendo giù per le scale e arrivo in cucina dove mia sorella MissPerfezione2015

sta facendo colazione con calma.

-Buongiorno Summer, svegliata bene?-

Mi verrebbe da tirarle tre di quei ceffoni che solo Summer Donuts sa dare.

-Si, divinamente direi. Grazie di averlo chiesto Chrissie, sei sempre così gentile-

Mi incenerisce con lo sguardo capendo che tutto ciò che ho detto su di lei è il contrario di quello che veramente penso.

-Mamma devo andare, farò colazione al bar della scuola, scusa se avevi già preparato ogni cosa, ci vediamo stasera, buona giornata a lavoro, un bacio a tutti- urlo.

In questo modo posso augurare un felice buona giornata anche ai miei.

Prendo lo zaino, il giubbotto, mi sistemo un'ultima volta e in men che non si dica sono fuori dal portone di casa.

Speranzosa guardo l'ora sul cellulare per capire se devo cominciare a correre o no.

Come immaginavo, devo cominciare a correre.

Babbea muoviti!

Zitto tu! Non servi a niente!

I discorsi tra i mie due cervelli, ovviamente uno non basta per la mitica Summer Donuts, mi lasciano sempre senza parole dalla loro intelligenza.

Comincio a correre inciampando ogni tre per due nei miei passi, praticamente in due minuti ho stretto amicizia con l'asfalto.

Non mi aspettavo che fosse così simpatico.

Probabilmente si sente solo perchè nessuno lo caga mai di striscio.

Ah no, a questo favore ci pensano i cagnolini simpatici che lasciano ricordini dappertutto.

Ecco, si parla del diavolo e spuntano le corna.

Stavo pensando alle cacche dei cani e felicemente vado a pestarne una con il piede sinistro.

Altro tempo perso (precisamente due minuti perchè si, si signori li ho contati) per strisciare la suola della scarpa al bordo del marciapiede e finalmente posso ripartire.

Mi manca solo un angolo da svoltare e un mini pezzo di strada da fare e poi sono dentro, dentro le fauci del diavolo.

Ma tanto che mi piaccia o no l'idea devo rassegnarmi lo stesso.

Non penso esista qualche legge che vieta ai genitori spietati e perfidi di mandare per forza a scuola i propri figli.

Potrei inventarla io quando mi eleggeranno presidentessa del Burugundi.

Ehi, aspettate, ma esiste il Burugundi?

Non ne ho la minima idea, è per questo che vado a scuola:per capire se il Burugundi esiste e poi escogitare un piano per farmi eleggere presidentessa.

In ogni caso ho già deciso che tutti i Burugundiani mi stanno simpatici.

Si, direi di sì.

Eccomi ci sono, sono arrivata.

Guardo la porta della scuola.

Sta per essere chiusa, cacchio.

Faccio una corsa pazzesca urlando al Sig. Jeffrey, uno dei custodi più simpatici che abbia mai conosciuto, che se chiude quella porta prima che io riesca a entrare mi avrà come nemica per tutto l'anno scolastico.

E quando si ha me come nemica non c'è da scherzare.

Giuro.

Attenti a voi.

-Aspetto solo te!- mi dice sorridendo.

-Lei è il miglior uomo sulla Terra!- rispondo appena gli sono davanti.

-Ci vediamo all'intervallo, a dopo Sig. Jeffrey- urlo prima di scappare verso la mia classe.

Il professore ancora non c'è, ritardo scampato.

Mi guardo intorno in cerca di un banco libero.

Non mi stupisce che l'unico sia quello di fronte alla cattedra.

Ormai tutti pensano che sia il posto riservato alla secchiona di classe, ossia la sottoscritta.

Adesso vi chiederete come fa la “secchiona” della classe ad arrivare in ritardo il primo giorno di scuola.

Beh, semplice.

Si sta parlando di me, non di un'altra persona qualunque in questo mondo.

Mentre mi siedo squadro i visi dei miei compagni.

Mi stanno tutti altamente sulle palle.

No, dai lascerei fuori dalla mia lista nera Arold e Katy, sono simpatici e non mi hanno mai fatto niente di male.

In realtà neanche gli altri mi hanno mai fatto qualcosa, ma questi sono dettagli insignificanti.

Continuano e continueranno a starmi tutti letteralmente sul cavolo ugualmente.

Prima che riesca a formulare un altro dei miei pensieri intelligenti per questa mattina, il professore entra in classe.

Meno male.

Certo non dico che sono contenta perchè è entrato il prof.

Ma almeno per un'ora intera. evito di sparare altre cazzate.

Sei pronta per un esilarante giorno di scuola?

Oh, ma chiudi il becco!
 

 

HOLAAAA GENTE!!
SI vabbè penso che già dal capitolo abbiate capito che mica sono una persona tanto normale.
Ma quelli, come dice la nostra Summer, sono dettagli insignificanti.
E se vi state chiedendo dove sono andati a finire i nostri mitici cinque, tranquille, tra poco entreranno in scena.
Non tutti insieme ma (ovviamente!) non me ne perderò nemmeno uno per strada.
Quindi nulla, spero l'inizio vi sia piaciuto.
Recensite e ditemi cosa ne pensate!
Alla prossima Summerine (vi piace come soprannome? Perchè l'ha partorito la mia minuscola intelligenza in questo nanosecondo in cui sto scrivendo...boh, pazienza fatemi sapere anche questo nei commeti =3 )
 

 

 

  
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