Mary Questa mattina Andrea è diverso. I suoi occhi brillanti sono un po’ più spenti del solito. Cosa sarà mai successo? Se nei giorni precedenti il suo sorriso mi rallegrava, adesso i suoi occhi mi rattristano. Se le altre mattine era difficile trovare il coraggio per rivolgergli un solo ‘Ciau’, adesso sento come un muro di ghiaccio tra noi. Ecco che inizia la lezione.. Ma perché mi sta fissando? Ok.. fino a ieri entrambi ci scambiavamo qualche sguardo di nascosto, ma ora vedo con la coda dell’occhio che mi sta fissando letteralmente. Magari sta guardando solo fuori dalla finestra, o magari sono io la causa del suo male.. Non capisco quale sia la cosa giusta da fare. Gli chiedo il perché questa mattina sia così giù? Però potrei sembrare troppo interessata.. Magari ha scoperto che la ragazza che gli piace si è fidanzata, in fondo il mondo non gira intorno a me. Le probabilità che lui sia interessato a me sono 1 su 100. Potrebbe considerarmi una rompiscatole che arriva proprio al momento meno opportuno. Oppure potrei chiederglielo da amica. Non so,oppure potrei… A distogliermi dai miei pensieri è la prof di italiano che mi chiede a che punto fossimo arrivati. Prof ma non lo capisce che noi adolescenti siamo tempestati da pensieri molto più importanti di Dante o qualsiasi altro argomento?! Eccola lì che si prende una bella sgridata, vai così Mary! Proprio questo ci mancava! Andrea NO, NO e NO, questo non ci voleva. Quando una delle persone più care finisce in ospedale per una malattia terminale, il mondo ti crolla addosso. Nonna non avresti dovuto ammalarti adesso.. avremmo dovuto ancora vivere una sacco di esperienze insieme! Avresti dovuto accompagnarmi nel tuo paese di nascita e mostrarmi tutti i luoghi di cui mi parlavi da piccolo per farmi addormentare; come farò poi senza le tuo polpette di riso e le crocchette di patate?! Poi,cara nonnina, i tuoi nipotini? Mi avevi promesso che avresti voluto conoscerli.. I medici dicono che le probabilità di guarigione sono 10 su 100. Lo spero tanto.. spero che tu sia in quei 10. Stamattina non sarei dovuto venire a scuola. Il pensiero che mia nonna potrebbe volare in cielo da un momento all’altro mi sconvolge. Poi appena varco la soglia del liceo penso a Mary.. Riuscirò mai a farmi avanti?! Stamattina la osservo più del solito.. non mi importa se lo faccio capire, non mi importa se se ne dovesse accorgere. Stamattina l’unica cosa che mi fa star meglio è lei, i suoi capelli castani, i suoi occhi così accesi e il suo sorriso così perfetto. La sua allegria mi contagia.. Però è strano, stamattina la vedo più pensierosa del solito. Quanto vorrei sapere a cosa sta pensando.. La professoressa spiega, ma sono perso a guardarla, quando improvvisamente la sua voce più severa mi distoglie.. Quella voce che è diretta verso Mary, perché al posto suo non sgrida me? Non sopporto che la gente se la prendi con lei.. però imbarazzata, con il viso rosso come un pomodoro, è ancora più carina. Vorrei sfogarmi con lei e raccontarle tutto. Ma sicuramente mi considererebbe un peso.. non sono al centro del suo mondo, io. Chissà come mai è così pensierosa stamattina, avrà i suoi problemi come io ho i miei. Però magari un semplice ‘Ciao’ potrebbe introdurre un’opportunità. In fondo anche io la vedo guardarmi con la coda dell’occhio a volte.. Semplici coincidenze? Per saperlo dovremmo parlare. Mary Ok, intervallo. Andrea è rimasto stranamente in classe.. Ora vado a parlargli. No, non ho il coraggio. Mi avvicino, mi rigiro e torno indietro. Si alza lui, si avvicina e nello stesso momento mi giro io. Ci scontriamo e senza farlo apposta gli tiro una gomitata, divento immediatamente tutta rossa e non riesco a dire una parola.. AN: “Ehi ciao Mary! Scusa non l’ho fatto apposta!” MA:” Ehi Ciau! Ma va colpa mia.. sc-scusa per la gomitata..” AN:” Di nulla tranquilla! Come stai?” MA:” Bene bene grazie e tu? Sai ti ho… Ehm no niente niente..” (Zittaaa Mary, zittaaa! Non avresti dovuto dirglielo..) AN:” Abbastanza.. cos’è che stavi dicendo scusa?” …..