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Autore: FiammaRuna    01/02/2015    1 recensioni
Un sogno particolare....
Una piccola avventura inaspettata con un Draco indispettito ed un Harry abbastanza rassegnato
Genere: Comico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco, Malfoy, Harry, Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Contesto generale/vago
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FAVOLA

 
Ora vi racconto una storia che 
farete fatica a credere 
perchè parla di una principessa e di un cavaliere che 
insieme al suo cavallo bianco entrò nel bosco 
in cerca di un sentimento che tutti 
chiamavano Amore.


Un prato verde e fiorito.
-Mh...- Harry si stropicciò un occhio mentre si mise a sedere e si guardò intorno. Sputò qualche fogliolina verde che gli era finita in bocca stando disteso sull'erba e si tirò su in piedi.
-Dove mi trovo? - chiese con voce assonnata.
In quel momento un coniglietto grigio gli zampettò vicino. 
Sorrise e prese a rincorrerlo. Ridendo felice del vento che gli scompigliava i lunghi capelli neri. Correva con le pieghe della gonna che gli s'impigliavano tra le gambe, fino a farlo inciampare e cadere al solo con un ulteriore risata.


*********************************************************  

A qualche centinaio di metri di distanza un Draco Malfoy tutto agghindato, passeggiava lentamente in sella al suo cavallo bianco.
-Ehi! Aspetta un attimo! Di chi è questa voce? - Chiese guardandosi intorno. - E poi, io non ho un cavallo bianco! Il mio destriero è nero! - aggiunse andandone fiero.
Ehm...Come dicevo...in sella al suo cavallo bianco...
-Ma sei sordo o cosa?! Ho det...- Ma fu interrotto da un forte vento che lo costrinse a spostarsi di lì, a meno che non volesse essere spazzato via con forza.
-Ma che diamine! - sbraitò. 
Si ritrovò a percorrere un sentiero che lo condusse ad una limpida cascata, dove udì una voce, purtroppo, conosciuta, cantava.


*******************************************

Dei pappagalli verdi e gialli gli planarono vicino canticchiando con i loro versetti un motivetto a lui sconosciuto, ma che gli metteva tanta allegria. Alcuni dei petali che portava tra i capelli volarono via con la successiva ventata d'aria tiepida che proveniva da una radura lì vicino.
Harry si alzò ed andò a vedere.
Un'enorme cascata limpida troneggiava in quel luogo che emanava purezza da tutte le angolazioni.
Si alzò la gonna ed infilò i piedini nudi all'interno dell'acqua fresca canticchiando.
-Aspettate, perché porto la gonna?! - Si rese conto all'improvviso delle sue condizioni, ma ormai era troppo tardi.
Alle sue spalle il nitrito di un cavallo lo fece sobbalzare all'improvviso.
Il principe scese dal suo cavallo per andare incontro alla donzella.
-Chi è che dovrebbe scendere di qui?! -
-E chi sarebbe la donzella?! - gli fece eco Harry uscendo dall'acqua.
Dicevo...il principe scese dal suo cavallo e corse da lei.
Il ragazzo parve schifato nel vedere il compagno in mezzo all'erba tra conigli, uccelli e con petali di fiori tra i capelli, ma una forza indistinta lo spinse giù dalla sella e lo fece avvicinare al ragazzo.
Na na na na na na na na na 
-Ma di chi è questa voce?! - chiese Harry confuso.
Draco lo fulminò con lo sguardo mentre quella stupida forza lo costrinse  sorridere come un'ebete.
Harry scoppiò a ridere nel vedere quell'espresione dipinta sul suo viso sempre serio.
-Potter, ti ammazzo! - lo minacciò.

Il cavaliere lo guardò per un secondo, poi gli sorrise...E poi pian piano iniziò a dirle queste dolci parole: 

Vorrei essere il raggio di sole che 
Ogni giorno ti viene a svegliare per 
Farti respirare e farti vivere di me 

-Cosa?! Mi rifiuto! - Draco era indignato. Mai. Mai si sarebbe abbassato a tanto. Eppure suo malgrado si ritrovò a dire cose che gli facevano venire le vertigini e la nausea.
-V-V-Vorrei essere la prima s-s-s-stella che...NO! E' UN ABOMINIO! -
Si allontanò dal moro con delle grandi falcate, ma in un attimo venne risucchiato come da una calamita e le parole uscirono da sole.
- Vorrei essere lo specchio che ti parla e che a ogni tua domanda ti risponda che al mondo tu sei sempre il più bello...-
Na na na na na na na na na 
 hihihihi 

Harry rimase lì immobile ad osservarlo a bocca aperta.
-Oh! Allora anche tu hai un cuore Malfoy! - lo prese in giro ridendo alla fine.
Draco l'afferrò per il collo del...Vestito...e lo strattonò forte.
-Rimangiati ciò che hai detto!-
-Dovresti farlo tu. - lo sfidò il moro.
La principessa lo guardò senza dire parole e si lasciò cadere tra le sue braccia.
Harry si lanciò con le braccia al collo di Malfoy ridendo.
-Stupido! Perchè l'assecondi?! - chiese esasperato il biondo.
-Perchè magari se facciamo ciò che dice potremmo andar via. - Rispose tranquillo.
Il cavaliere la portò con se sul suo cavallo bianco.
Draco si piantò una mano sulla fronte e sospirò. 
Si girò e andò verso il cavallo, ma vedendo che l'altro non lo seguiva si girò a fissarlo.
-Vieni no? -
-Portami! - Disse Harry ridendo.

-Non esagerare. - Stralicò tra i denti il biondo, ma subito dopo si ritrovò a portare in braccio il compagno fino al cavallo. Una volta sistemato per bene in sella, salì dietro di lui e tirò le redini.
L'animale prese a camminare lentamente in silenzio.
- E dimmi, Potter, visto che sai tante cose....dove saremmo sua grazia? -
- E che ne so io? Probabilmente è il mio sogno...- 
Draco lo guardò esterefatto.
- Tu sogni questo di solito?! - chiese incredulo.
-Certo che no! Idiota! - rispose Harry imbarazzato.
-Idiota a chi?! Perchè invece di sognare me non ti sogni quel tuo amichetto straccione con le pulci?! -
- Io non ti sogno! - gli urlò contro Harry, ma da un angolo della radura si intravide spuntare un topo vestito con degli strani  abiti e una voce lagnosa parlò.

- Non sono uno straccione e non è vero che ho le pulci! Vieni Crosta andiamocene a casa! - Un Ron vestito in stile arabo con un gilette viola troppo corto per lui e dei pantaloni larghi e bucati, come il topo malnutrito, fece il suo ingresso, poi se ne andò canticchiando:
-Non è giusto! Non è vero! Non sono uno straccione! Solo un poveraccio...Ma in noi c'è di più...noi abbiamo molto più...-
Harry e Draco rimasero allibiti in silenzio, mentre il cavallo li conduceva lontano da quella visione pietosa.
-Quando finirà tutto questo?! - chiese Draco esasperato.
Harry non rispose, troppo preso ancora dalla visione del suo amico e dalla sua voce poco soave che cantava.
- Oh, Potter, sei vivo? -
- Ah? Oh, si. - 
il cavallo trottava tra i campi con in sella i sottoscritti che rimasero in silenzio per un po'.
- Dimmi un po', cosa ti spinge ad essere amico di quel tipo lì e della mezzosangue? - chiese abbastanza serio il biondo, ma ricevette una gomitata nello stomaco. 
- Ehi! - 
- Non chiamarla così! - 
- Potter, che tu sia ritardato è ok, ma oggettivamente parlando, nella parola “mezzosangue” non c'è niente di sbagliato. - lo rimproverò massaggiandosi lo stomaco.

Harry lo guardò alzando un sopracciglio e il biondo continuò.
- Il suo sangue è un miscuglio, mezzo magico e mezzo babbano, no? - alzò un sopracciglio il biondo.
- Si. Quindi? - insistette Harry per capire dove voleva andare a parare l'altro.
- Quindi. - sottolineò. - è una mezzosangue. Ringrazia che non ho parlato di sangue sporco. - aggiunse noncurante.
Harry rimase in silenzio per un po' a riflettere. 
Oggettivamente, se si parlava solo di quello era ok, cioè non era un insulto vero e proprio, ma tutti i maghi lo collegavano prontamente al sangue sporco di cui aveva accennato il compagno, quindi non andava bene.
- Potter,  visto che tutti ti credono il prescelto, sarebbe giusto pensare che tu sia buono o cattivo solo in base al significato che alcuni danno a quella parola? - chiese l'altro come a dar voce ai suoi pensieri.
- No... - sussurrò Harry.
- Bene, allora ti sei risposto da solo. - concluse secco.
Harry lo fissò per un po', poi tornò a dargli le spalle e poggiò la schiena sul suo petto, guadagnandosi un'occhiataccia da parte del biondo, che Harry ignorò prontamente. 
- Ciò non toglie che per me non dovrebbero manco mettere piede ad Hogwarts. - disse di punto in bianco Draco ridendo per averlo colto alla sprovvista. 

- Sei il solito! - gli gridò Harry, per poi bloccarsi al suono di un altra voce.
Entrambi si bloccarono a fissarsi l'un l'altro prima di girarsi lentamente nella direzione interessata. 
- Io non so se puoi sentirmi. Neppure se ci sei, ne se ti soffermeresti sui pensieri miei....so che sono una gidan....*cof cof* una mezzosangue, non oserei di più, che pregare intensamente per la gente come me.... - 
Una massa di capelli crespi e castani ondeggiava tra i cespugli seguita da un enorme gatto arancione con un orecchino dorato.
- H-Hermione? - chiese incredulo Harry.
La ragazza vestita da zingara si girò verso di loro e non appena vide Draco lo guardò con aria di sfida.
- Voi! - sputò. Il gatto emise uno strano verso, metà tra un miagolio e il lamento di una capra.
- Asilo, chiedo asilo! - disse all'improvviso.
- Herm, ma che dici? - 
- Lasciala perdere. -  disse Draco spingendo il cavallo ad andare oltre. - Ormai non so più cosa aspettarmi. - aggiunse melodrammatico.
La ragazza urlò contro di loro un - Vigliacco. - abbastanza alto da far vibrare le rocce e poi se ne andò per la sua strada seguita dalla capra, cioè dal gatto.
- Però, intonata la ragazza eh. - disse malizioso Draco.
Harry s'irrigidì.
Draco si accorse del cambiamento di postura del ragazzo e gli cinse la vita con una mano.
- Cosa c'è, Potter? - disse malizioso al suo orecchio. - Sei geloso? - rise.
Harry non rispose nemmeno, continuò il suo voto di silenzio per un altro po'.
- Ma dove diamine è l'uscita?! - chiese all'improvviso spazientito.
- Che c'è? Pensavo che fosse il tuo sogno startene tra le mie braccia per ore. - commentò acido il biondo, che era esasperato più di lui da quella cavalcata senza fine.
Harry sospirò.

- Draco, ma per favore. -
Il principe fermò il cavallo a scese con un salto.
- Hei! Che fai?! - chiese l'altro allarmato, quando Draco lo prese per la vita e lo fece scendere, non prima di avergli fatto fare un giro in aria.
- E io che ne so, imbecille! Non ho il controllo del mio corpo. - detto ciò lo strinse a se.
Harry arrossì visibilmente.
 hihihihihi 
- Ancora quella voce!? - disse Draco, poi fulminò il moro. - Perché a te sembra non fare effetto?! -
Harry lo guardò perplesso per un attimo. Perché? 
- Ma che dici! Anche a me fa effetto! - si giustificò prontamente. 
Ed era vero. Anche lui sentiva una forza che lo spingeva a fare cose che naturalmente non avrebbe mai fatto, ma era diverso.
Era come se non gli pesasse più di tanto starsene lì. Infondo, si stava anche divertendo.
Ad un tratto si sentì spingere ancora più verso il biondo, facendo aderire i loro corpi.
Draco lo fulminò, ma subito  dopo si ritrovò a posare le labbra sulla sua fronte.
Harry avvampò.
- D-D-Draco... -
- Non ti scaldare, Potter. - parlò sulla sua cute a denti stretti.
Gesto che  fece tremare il moro che gli  cinse  collo e alzò il viso leggermente.
- Harry...io...v-v-vorrei...NO! BASTA!- ma la voce insistette:
Vorrei essere il raggio di sole che 
Ogni giorno ti viene a svegliare per 
Farti respirare e farti vivere di me 

Fu un attimo.

Harry salì sulle punte e posò le labbra su quelle del compagno, che rimase interdetto per un attimo, poi non seppe dire se per la forza che lo spingeva a farlo o se per propria volontà, ma rispose a quel contatto.
Dapprima lentamente, poi sempre più avidamente. 
Per un po' si dimenticò dove si trovava e cosa stava accadendo.
Riusciva solo a pensare a  quelle labbra e al loro sapore.

Il principe si inginocchiò e le chiese di sposarlo.
- COSA?! - urlò Draco staccandosi troppo violentemente dal moro che rimase imbronciato.
- Questa storia sta andando troppo oltre. - disse spingendo via definitivamente e cercando di ritrovare un po' di sanità mentale.
Aveva baciato quel “coso”. Aveva baciato Harry Potter per diamine! 
La cosa peggiore che gli passava per la testa in quel momento era che....Merlino, gli era piaciuto.
Lo superò dirigendosi al cavallo.
Doveva uscire da quel maledetto incubo, ma più si sforzava di non pensarci, più il sapore della sua bocca si faceva sentire sulla sua lingua.
hihihiihihih 
- Stupida voce! Se ti prendo.... -
- Non puoi “prendere” una voce. - si fece sentire con una vocina piccola piccola Harry, almeno rispetto alla solita voce da scassamaroni.
Draco lo fissò irato. 
- Che hai?! Ti sei offeso perché non ti ho chiesto di sposarmi?! -
Harry lo superò senza proferire parola e salì da solo sul cavallo.
Doveva pensare.
Sicuramente tutto quello era uno stupidissimo incubo, ma nonostante ciò quello che stava accadendo lo stava sconvolgendo più del visibile.
Draco era agitato, gli si leggeva in viso, ma lui era...non sapeva definire ciò che stava provando.
Era confuso. 

Nei sogni era tutto possibile e non doveva preoccuparsi di quello che accadeva, perché una volta alzato probabilmente si sarebbe dimenticato tutto.
O anche se avesse ricordato qualcosa era pur sempre solo un sogno.
Poco importava.
Draco salì sul cavallo dopo di lui prendendo le redini e cercando di evitare il più possibile il contatto con il suo corpo restando rigido in sella.
Tutto quello sarebbe stato fuori luogo nella realtà e non doveva preoccuparsi di nulla se non di trovare quella stramaledetta uscita.
-Quindi...- Harry guarda fisso avanti mentre parla per riempire il vuoto. -Ti unirai a tuo padre e i suoi scagnozzi?-  in realtà era piuttosto interessato agli aspetti della vita del ragazzo oltre la scuola ma non sapeva spiegarsi il perché.
Draco non rispose subito, ma si limitò ad un alzata di spalle. 
-Che t'importa?- disse secco, ma Harry non riuscì a finire la frase che un rumore di foglie lo fece girare verso destra. 
-Non sono come noi! Negli occhi hanno le fiamme, quindi guerra si farà! - Ginny camminava a piedi nudi con un vestitino asimmetrico tra l'erba alta con in viso un espressione decisa.  

-Son barbari! Ehm....Mangiamorte! Sono quasi bestie! Da cacciare via!-
Draco la fulminò con lo sguardo e fece per scendere da cavallo, ma Harry lo bloccò. 
-Ginny stai bene?- chiese dolcemente, forse un po troppo visto l'espressione che gli rivolse il biondo, ma Harry non se ne accorse. 
- Tu credi che ogni cosa ti appartenga, la terra e ogni paese dove vai, ma sappi invece che ogni cosa al mondo è come te ha uno spirito e un perché!- canta puntando il dito contro Malfoy, che per tutta risposta spronò il cavallo al galoppo allontanandosi da lei immediatamente.  
-Ehi! Potevamo aiutarla!-
-Aiutarla?! Se vuoi ti mollo tra le sue di braccia eh! Cavallo mio. Regole mie.- concluse rapidamente secco. Tanto che Harry non si azzardò a rispondere e si limitò a fissarlo di sottecchi.
Il cavaliere scese dal suo cavallo bianco...
-Di nuovo?!- Draco ringhiò al vento, ma scese lentamente dopo aver fermato il cavallo.
Si guardò intorno e sospirò.  Erano capitati in un piccolo centro abitato da gente comune. Babbani probabilmente.
Draco storse il naso e fece scendere Harry dal destriero.
-E ora che diamine facciamo qui!?-

E piano piano le regalò cento rose come pegno del suo amore …
Ahahahah

Harry si avvicinò ad una bancarella di fiori sorridendo involontariamente. Quel giochino iniziava a pesare persino a lui.
Quando si girò Draco reggeva due enormi ceste piene di rose rosse e lo baciò a stampo in segno di ringraziamento, distogliendo subito dopo lo sguardo rendendosi conto del gesto.
O forse....rendendosi conto che non era stata la voce ad ordinarglielo...ma questo per fortuna Draco non poteva saperlo.
-Immagino che se tuo padre lo venisse a sapere sarebbero guai...- sussurra tornando a guardarlo.
-Sapere cosa?! Niente di tutto questo è reale, Potter. Tra poco ci sveglieremo e sarà tutto finito! E spero di non ricordare nulla!- indignato provò ad allontanarsi, ma senza molto successo. Pensò al padre e a quello che avrebbe seriamente detto se fosse stata la vita reale, poi scosse la testa e tornò da lui sentendosi stupido ad averci anche solo fantasticato su.
-Guardami, non potrei sembrare una sposa mai, o una buona figlia.....Ma lo so, questo ruolo non mi va.- 
Harry si girò verso la  ragazza che camminava in bilico su un muretto.
I lunghi capelli neri le incorniciavano il viso orientale che conosceva bene. -Cho...- sussurrò.
Draco la fissò e capì che doveva esserci stato qualcosa tra i due e stringendo i pugni si avvicinò a lui.
-Sono qui, ma se io facessi ciò' che vorrei, i miei cari perderei....- sussurrò la ragazza lanciando uno sguardo di comprensione verso il biondo che si pietrificò un attimo.
Possibile che lei avesse letto i suoi pensieri di poco prima? 
No. per quanto poteva essere un sogno senza regole non era possibile. Assolutamente no. Si limitò comunque a far finta di niente tirando via Harry da li.
-Voglio andare via. Ora.- 

Harry fece si con la testa e lo prese per mano tornando al cavallo.
Una volta su fu lui a dare il via all'animale. Non voleva sembrare troppo attaccato alla ragazza, anche perché ormai era storia chiusa senza dubbio. Cavalcò allungo finché non fu l'altro a prendere le redini dalle sue mani.
-Ti mancano mai i tuoi?- chiese all'improvviso ed Harry si pietrificò di colpo.
Non si aspettava una domanda del genere...così personale. Era come se avessero sbloccato un ulteriore livello nella loro conoscenza. Eppure gli sembrava così strano che Draco Malfoy potesse interessarsi alla sua vita privata, al suo passato, ai suoi sentimenti. Tuttavia rispose spontaneamente, senza riserve.
-Si...ogni secondo della mia vita, Malfoy.- girò il viso per guardarlo certo di aspettarsi  il solito ghigno trionfante di chi l'aveva messo al tappeto, ma Draco guardava avanti a se pensieroso.
-Tutto ok?- cercò di girarsi maggiormente, ma stando a cavallo risultò difficile.
-Si...pensavo soltanto a come deve essere.- Si immaginò una vita senza i suoi genitori ed ebbe i brividi. La famiglia era una delle cose più importanti per lui, forse la più importante. Non sarebbe riuscito a vivere senza. Eppure aveva davanti la prova vivente che la forza di volontà e la speranza aiutavano molto. Forse era tutta lì la differenza tra loro due.
Infondo, cosa sarebbe stato Draco Malfoy senza Lucius e Narcissa? 
-Non sono l'unico..- Harry lo fece tornare alla realtà in un attimo. -Molta gente ha perso i genitori nella prima guerra. Non devo essere considerato diverso da tutti loro....pensa a Neville! Lui i genitori li ha ancora, ma non si ricordano manco di lui. Forse.....forse è peggio la sua di vita...- sussurrò infine.

Draco ci pensò su e si sentì rattristire immediatamente.
- Per ore io sto qui a guardarli....è tutta la vita che li osservo da qua per sentirmi un po' vicino a loro..- Harry e Draco si voltarono subito verso la voce che proveniva da una torre poco distante. La su, c'era Neville un po acciaccato che fissava il vuoto davanti a se verso il cielo infinito.
-Potrei disegnar le loro facce, ma per loro non esisterò mai....io mi chiedo sempre che emozione mai sarà stare un giorno là con loro! -
Fu l'unica scena a cui sia l'uno che l'altro non si indignarono intuendo il significato intrinseco in quelle parole. Continuarono al trotto lanciando ultime occhiate verso la torre.
Il principe e la principessa cavalcarono fino al tramonto felici e contenti.
Il Serpeverde non commentò nemmeno, stanco di dar contro ad una voce stralunata. Si limitò a stringere Harry da dietro e a guardare il cielo che si tingeva di tanti colori caldi e rassicuranti. Non importava che la notte e il buio stessero per giungere. Lì in quel mondo assurdo ed irreale si sentiva al sicuro in quel momento. 
Harry si girò ancora una volta verso di lui. 
-Hai paura di non svegliarti?- sussurrò come a non voler disturbare quel momento tranquillo. 
-No...- lo sentì sussurrare poco prima di un nuovo bacio, più dolce e spontaneo degli altri.

Oh....l'amore troverà la via.....
I due ragazzi non l'ascoltarono nemmeno, troppo presi dall'essersi trovati e arresi all'evidenza che forse non c'era poi niente di male a lasciarsi andare in quel sogno. 
Era solo un sogno senza fine per entrambi. Tanto valeva goderselo, ma furono interrotti da delle risate poco distanti. Certi che non si trattasse della solita voce onnisciente si avvicinarono cauti.
 Due chiome rosse coperte da due cappellini strambi spuntarono da dietro un cespuglio barcollando. I gemelli con indosso pantaloncini e maglie a righe identiche li salutarono allegri.
Era la prima volta che riuscivano ad avere un contatto con i loro amici. I ragazzi si guardarono confusi, ma poi scesero dal cavallo e si avvicinarono.
-Ciao Fred! George!- il Grifondoro sorrise ai due.
Draco li soppesò con lo sguardo. -Per caso voi sapete dirci come uscire di qui?- chiese andando dritto al punto senza preamboli. 
Harry lo guardò un po deluso, pensava che non avesse più tanta fretta di andare via, invece doveva proprio essersi sbagliato. 
-Uscire dicono!- rise Fred.
-Dicono uscire!- gli fece eco George facendo sbattere la propria mano sul viso ad un Draco rassegnato ormai al peggio.
-Ragazzi, per favore. Potete indicarci la strada corretta?- Harry indicò il bivio proprio alle loro spalle.
-Una strada vi condurrà fuori....-
-....ed una strada vi riporterà all'inizio!- concluse Fred compiaciuto.
-Perfetto!- borbottò sarcastico la serpe, che venne subito spintonato da Harry.
-E qual'è la strada giusta ragazzi?- 
-Perchè chiedi quello che non vuoi davvero?- il commento di Fred lo colpì dritto allo stomaco. Era così evidente? Sapeva che uscire di lì sarebbe significato non  vedere più quella parte di Draco vulnerabile e sincera, ma sapeva di non poter restare. Sentiva gli occhi del biondo puntati addosso, ma fece finta di nulla.
-Potete restare qui....- George si dondolò sui talloni.

-....o potete scegliere!-
-Vogliamo solo sapere qual'è la scelta giusta!- sbottò Draco impaziente.
Harry gli mise una mano sul petto e cercò di capirci qualcosa. Sapeva che doveva tornare, svegliarsi da quel sogno perché era durato fin troppo, ma era come se qualcosa gli impedisse di farlo.
Chiuse gli occhi e visualizzò il bivio nella sua mente. 
Ripercorse tutta la strada fatta fin lì, tutti i visi dei suoi amici, tutte le sensazioni provate con Draco, poi alzò un dito e riaprì gli occhi. 
-Andiamo a destra, sul ponte.- annunciò e i gemelli trotterellarono via ridendo.
-Ehi! Dove andate?! E tu come fai ad esserne sicuro?!- sbraitò certo di aver perso l'unica occasione di tornare alla realtà. Harry alzò le spalle incurante.
-Tranquillo. È la strada giusta. Lo sento.....tra poco sarà tutto finito e non mi avrai più tra i piedi.- concluse avviandosi subito seguito dal biondo con faccia colpevole.
-Non è per quello...è....è solo che sono stanco...-
-Tranquillo. Non importa.- camminava a testa bassa scalciando i sassi ormai a metà del ponte.
-Sono tranquillissimo! La smetti di farmi sentire in colpa?! Io ti...- Lo afferrò per un braccio ormai alla fine della strada per guardarlo, ma Harry non fece in tempo a sentire la fine della frase che si sentì cadere nel nulla e si fece tutto nero.


***************************************

Padma Patil entrò nel dormitorio femminile dei Corvonero di corsa.
-Luna! Forza! Faremo tardi a pozioni!- disse mentre raccoglieva i libri che aveva dimenticato e li infilava nella sacca, per poi essere attirata da ciò che l'amica teneva in mano.
- E quelle da dove vengono?! - chiese scettica.
La biondina la guardò sorridendo innocentemente.
-Li ho comprati... - piegò la testa ­di lato - da Magia Sinister...- Concluse riponendo le due bamboline nel suo baule ai piedi del letto  e come se niente fosse si alzò e prese un libro.
-Ma quel posto è pericoloso! non dovresti acquistarci nulla!-
L'altra rise tranquillamente ed uscì dai dormitori.
Prima di arrivare nei sotterranei passarono davanti alla Sala Grande.
Sbirciò dentro e vide i ragazzi seduti a mangiare.
Rise e se ne andò.


************************

Harry si svegliò di soprassalto tutto sudato.
-NO!- gridò svegliando Ron che lo guardò un po' assonnato.
-C-che succede??- si strofinò gli occhi cercando di rimanere sveglio. -Sogni premonitori?!-
Harry si passò le mani sul viso e tra i capelli non sapendo che rispondere. 
Ron gli si avvicinò e posò una mano sulla sua spalla. -Tutto ok, amico?- 
-Si....sto bene.- Alzò il viso facendo un piccolo sorriso sforzato, ma Ron non sembrò accorgersene. Si vestì di fretta e distrattamente per andare a  fare colazione senza riuscire a smettere di domandarsi come sarebbe finita la frase finale di quel sogno. 
Probabilmente, pensò, con un bel “ti odio Potter”, ma era inutile pensarci troppo, non avrebbe mai saputo la verità.
Entrò in sala grande al centro dei suoi due migliori amici ridendo ad una battuta di Hermione sul troppo appetito di Ron e si sedette finalmente spensierato, prima di voltare il viso ed osservare due occhi d'argento che lo fissavano. Harry lo guardò a sua volta.
Sembrava che anche lui non avesse dormito molto bene, poi notò il suo sguardo correre a tutti i suoi amici che erano stati nel suo sogno: Ron, Hermione, Ginny, Cho, Neville e i gemelli ed Harry rivisse in un attimo tutto il proprio tragitto  negli occhi di Draco.
Alzò lo sguardo di nuovo su di lui e gli sorrise e per qualche scherzo del destino, Malfoy ricambiò. 


****************************

Mentre le loro giornate trascorrevano normalmente verso la loro nuova avventura, nel baule ai piedi del letto di una Corvonero giacevano due bamboline.
Una con una divisa rossa e una con una divisa verde e le loro mani legate da un filo.



N.A.
Ps. inizia come son fic, poi si normalizza, tranne qualche ripresa qua e la....
Ogni tanto ho voglia di tornare a scrivere seriamente e terminare quella fanfic incompiuta, ma per mancanza di tempo e concentrazione mi trovo a scrivere cose più piccole e leggere 
quindi beccatevi questa e ridete con me
La prima fanfic comica che ho scritto in vita mia, molto leggera e per passare il tmepo, niente di che XD
Un bacione, a presto
La vostra  FiammaRuna <3
   
 
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