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Autore: sheeranshobbit    01/02/2015    3 recensioni
"Quello era il giorno. Me l'ero ripetuto mentre salutavo mia madre che mi faceva le ultime raccomandazioni. Me l'ero ripetuto mentre mio padre mi ricordava di chiamare come minimo tre volte al giorno perché altrimenti si sarebbero preoccupati. Me l'ero ripetuto mentre aprivo la porta di casa per l'ultima volta, lasciando le mie chiavi sul comò dell'ingresso, perché tanto non mi sarebbero servite per un po'. Me l'ero ripetuto mentre afferravo il manico delle mie due valigie, zaino in spalla e Canon al collo, e mi dirigevo verso il taxi bianco che mi avrebbe accompagnata, perché i miei genitori dovevano lavorare."
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autumn leaves

 
Gli avvenimenti della giornata continuano a sfilare inarrestabili nella mia mente mentre cerco di prendere sonno. La macchina di Ed, la ferita di Ed, la felpa di Ed, le mani di Ed sulla mia schiena. Ed, Ed, Ed.. Cat smettila. Scuoto la testa. Come posso fare una cosa simile a Walt? Aspetta, ma io non ho ancora fatto niente.
Lancio un'occhiata alla sveglia sul comodino e mi rendo conto che sono sdraiata nella stessa posizione a guardare il soffitto da più di un'ora. Rimango li, incapace di fare nulla, finché un'idea non mi balena nella mente. Con un gesto rapido afferro il telefono e digito un messaggio.
 
Non riesco a dormire..
 
Invio e subito blocco lo schermo, prima di avere il tempo di pentirmene. Anzi, forse me ne sono già pentita. Stringo il cellulare tra le mani mentre spero che il messaggio si sia autodistrutto o qualcosa del genere. Invece, dopo poco, vibra.
 
Mi sono perso il passaggio in cui hai deciso che sarei diventato il tuo analista.
 
Già, che stupida. Cosa mi aspettavo? Mandare un messaggio a Ed nel cuore della notte non avrebbe risolto i miei problemi. Dovrei andare a lezioni di vita da qualcuno meno stupido di me.
Riappoggio il cellulare sul comodino, ma in quell'istante vibra di nuovo.
 
Neanche io dormo, comunque. Cos'hai voglia di fare?
 
Un sorriso ebete mi si stampa sulla faccia mentre scatto in piedi e mi infilo un paio di jeans, una maglia e una bella felpona pesante. Tre minuti dopo sono fuori dalla porta e sto scendendo le scale insieme a Ed, nel modo più silenzioso possibile.
-Non sapevo che portassi gli occhiali- noto, non appena usciamo di casa.
-Se è per questo, non sapevo nemmeno io che anche tu li avessi.
-E' per mascherare le occhiaie e il fatto che sono struccata.
-Lasciami dire che non funziona più di tanto.
Scuoto la testa e gli tiro una gomitata, al che lui scoppia a ridere. Ne avevo bisogno, non so per quale motivo, ma è una cosa di cui sono sicura. Forse l'unica.
-Allora, dove stiamo andando?- chiedo, notando la custodia nera della chitarra di Ed caricata sulla sua spalla.
-Hyde park.
Tiro fuori il cellulare e guardo l'ora. Sono le due e quindici, ma non ho ancora un briciolo di sonno.
-Quello lo dai a me.
-Cosa?
-Il cellulare, staccati dal mondo per una volta. Ti farebbe bene.
-Ma potrebbe- non faccio in tempo a finire che, con un gesto veloce, Ed si appropria del mio cellulare, lo spegne e se lo infila in tasca.
-Staccati.dal.mondo- sillaba, con un sorrisetto stampato in faccia.
Annuisco.
-Ok, hai ragione.. Hai ragione- ridacchio.
 
Il resto del tragitto è silenzioso. Arriviamo al parco in quindici minuti buoni di camminata, e quando Ed stende la coperta che si è portato dietro, mi ci butto sopra senza pensarci due volte. Il rosso si siede di fianco a me e tira fuori due bottiglie di birra, le stappa e me ne offre una.
Nell'aria c'è un leggero profumo di erba tagliata e il cielo è talmente limpido che le stelle si distinguono come se fossero disegnate su un cartoncino nero. In quel momento Ed tira fuori la chitarra dalla custodia e inizia a cantare.
 
I wanna be drunk when I wake up
on the right side of the wrong bad.
 
Scuoto la testa e rido, mentre alzo in aria la bottiglia di birra come per brindare.
 
And every excuse I made up
tell you the truth I hate
What didn't kill me
it never made me stronger at all.
 
Lo guardo, i muscoli del braccio destro tesi mentre muove il plettro. Gli occhi bassi, concentrati. Le mani precise che suonano la chitarra come se fossero nate per questo. Due ciuffi di capelli rossi si appoggiano sulla sua fronte, ma Ed non sembra accorgersene.
 
I'm sat here, whishing I was sober
I know I'll never hold you like I used to.
 
Un brivido mi percorre la schiena mentre ricordo l'abbraccio di stamattina.
 
Oh cold days Coldplay's out like the band's name
You know I can't heal thing with a handshake
 
Questa canzone è così sua.
 
You know I can change, as I began saying
You cut me wide open like a landscape
Open bottles of beer but never champagne..
 
Finisce la canzone, poi appoggia la chitarra di fianco a lui e si sdraia. Mi sdraio anche io.
-Sei davvero bravissimo.
-Avevi dubbi?
-Non sai quanti.
Il rosso mi guarda e mette il broncio, così scoppio a ridere.
-Allora Cat- beve un sorso di birra. -Mi vuoi spiegare il significato di quello strano ma bellissimo ciondolo che ti vedo sempre al collo?
Lo guardo, stupita dalla sua domanda.
-Cosa c'è?- ridacchia.
-Lo tengo sempre abbastanza nascosto.. Quando l'hai visto?
-Ti penzolava sulla spalla quando ti ho beccata a dormire sul divano. Mi incuriosisce molto, è di quelli che si aprono, vero?
Annuisco e lo tiro fuori da sotto la felpa, dove lo tengo di solito.
-L’ho comprato per i miei sedici anni.
Con un click delicato, il ciondolo si divide e rivela il suo contenuto. Ha la forma di un piccolo gufo, e si apre proprio al centro, facendo scattare in avanti una delle due ali. La pancia è cava e ha due spazi fatti apposta per contenere due piccole foto. Ma nel mio gufo non ho foto, ho solo una viola appassita.
-Un fiore?- Ed mi guarda stupito.
-Un fiore- confermo.
-Cosa dovrebbe rappresentare?- chiede, scettico.
-A te non deve rappresentare proprio nulla, tranquillo- gli dico in tono di sfida.
-Antipatica.
Gli mando un bacio arricciando le labbra ed entrambi scoppiamo a ridere.
Alzo la testa e mi metto a guardare le stelle. Non sono mai stata così tanto in pace con me stessa fino a questo momento.
-Pensi ancora che io sia un criminale spietato?
Mi giro e gli sorrido.
-Lo sai quello che penso.
-Ah già, da "criminale spietato" a "burattino di un criminale spietato" in quattro semplici mosse, potrei scrivere un libro e tramandare la mia storia di generazione in generazione.
-Quanto sei stupido- rido. -Gli aveva solo rigato la macchina? Il ragazzo a terra nel vicolo..
-Si.
-E ti sembra giusto che..-
-No.
Il suo tono è completamente cambiato e i muscoli della sua mascella sono contratti.
-Non puoi continuare così..
Bevo l'ultimo sorso di birra e ammetto che la testa comincia a girarmi. Non reggi nulla, che femminuccia. Oh, zitta coscienza!
-Cat, non discutere con me dei valori morali delle azioni di Vince.
La sua voce fin troppo alta mi fa capire che è meglio smettere di fare domande. Ho rovinato tutto?
Meglio tornare in terreno amico.
-Fammi sentire la canzone che hai suonato per il provino.
Gli si illuminano gli occhi.
-Non te l'ho mai fatta sentire?
Scuoto la testa e mi rimetto a sedere, mentre lui afferra la chitarra e si schiarisce la voce.
 
Another day, another life
passes by just like mine.
It's not complicated
 
La sua voce delicata si disperde accompagnata dal vento.
 
Another mind, another soul
another body to grow old.
It's not complicated.
 
It's not complicated..
Ed pianta i suoi occhi chiari nei miei.
 
Do you ever wonder if the stars shine out for you?
 
Non riesco a pensare ad altro che a Ed in questo momento. I suoi occhi azzurri piantati nei miei. Io e lui nella nostra piccola bolla, lontani da tutto.
 
Float down, like autumn leaves
Hush now, close your eyes before the sleep.
And you're miles away,
but yesterday
you were here with me.
 
Le dita pizzicano le corde.
 
Another tear, another cry
another place for us to die.
It's not complicated
 
La voce si alza.
 
Another life that's gone to waste
another light lost from your face.
It's complicated.
 
It's complicated..
 
Ooh how I miss you
my symphony play the song that carries you out.
Ooh how I miss you
I miss you and I wish you'd stay.
 
Il ritmo rallenta, la musica più dolce, la voce un sussurro.
 
Touch down,
like a seven for seven.
Stay out and we'll live forever now.
 
La canzone finisce. I nostri occhi ancora incastonati gli uni negli altri. Ed si avvicina, pian piano. Il vento si ferma, siamo solo noi.
-Ed..- sussurro.
-Shh..- i suoi occhi sorridono.
Le nostre bocche a qualche millimetro di distanza.
Che cosa sto facendo? Sento il profumo di Ed che mi invade, una doccia fredda.
Mano su mano.
I suoi occhi.
La sua bocca..
 
Non posso.
-Ed, fermati..- lo spingo delicatamente indietro mentre sento la testa che sta per esplodere. Non so cosa fare, cosa dire, so solo che mi sarei voluta perdere molto volentieri in quel bacio. Ma non posso fare una cosa del genere a Walt. Con che coraggio? Walt non è qui, mi ricorda la mia coscienza. Speravo di averla zittita dopo una bottiglia di birra.
Ed mi guarda, un misto tra il divertito e il deluso.
-Walt è fortunato..- si schiarisce la voce.
Rido, perché non so cos'altro fare e la testa mi gira veramente tanto.
Sono sempre li, quei due occhi azzurri che si piantano nei miei e mi disarmano come nient'altro al mondo.
Il silenzio cala, ma stavolta è un silenzio pesante, carico di parole non dette. Guardo l'erba. Le parole escono veloci. Non ci devo neanche pensare più di tanto. E' tutto così naturale.
-Sai, quando eravamo sul balcone? Un po' di tempo fa..
Annuisce. Faccio un respiro profondo, e questo lo porta a prestarmi più attenzione. Appoggia la chitarra sull'erba e incrocia le gambe.
-Stai per rivelarmi il tuo segreto?
Stringo le labbra.
-Mi sembra di capire che ci vorrà questa- e tira fuori dallo zaino una bottiglia trasparente: vodka liscia.
-Wow, hai un assortimento infinito li dentro.
perché io l'alcol lo reggo molto bene.
Lo zittisco e gli faccio segno di passarmi la bottiglia.
Un respiro profondo.
-Sono passati quattro anni..

Buonasera! Non sto a perdere tempo scusandomi per il ritardo perchè davvero, sono una causa persa. Comunque se c'è ancora qualche buon'anima che segue la storia, davvero grazie. Con la scuola non riesco veramente a starci dietro, vorrei scrivere in ogni momento della mia giornata ma non posso. Mi dispiace :( Comunque come al solito un parere è sempre gradito, anche se sono offese perchè aggiorno tardissimo. 
In questo capitolo non ho messo la canzone all'inizio perchè c'è ne sono ben due all'interno.
Spero che vi sia piaciuto, un bacione Annie :)

 
  
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