Che strano.

Di solito gradisco la pioggia, tanto che ogni volta mi appoggio alla finestra ad osservare l'acqua piovana cadere e scontrarsi con tutto ciò che incontra sul suo percorso, e guardo le nuvole grigiastre e nere circondare tutto il cielo. Quando piove provo un senso di sicurezza, pace interiore e serenità. Invece... ora che la guardo, mi trasmette una malinconia spiazzante. È come se non fosse più la pioggia che solevo ammirare per tutto il tempo, come se fosse un'altra pioggia; cupa, triste, amareggiata, come se fosse delusa dalla terra, e riversasse le sue lacrime su di essa. La cosa è alquanto bizzarra, ma mi sento un po' colpevole, come se avessi contribuito a rattristirla. Diverse volte mi è capitato - mentre tornavo a casa da amici o dopo aver fatto la spesa - di rimanere solo, con la compagnia di questa pioggia e della musica. Una combinazione che mi ha messo addosso la malinconia diverse volte, rendendo inevitabile un cambiamento d'umore. Non riuscivo a scrollarmela di dosso, ogni goccia che sentivo picchiettare sul corpo era come se qualcuno mi chiamasse, come quando per chiamare qualcuno si danno dei colpetti sulle spalle. Sentivo che la natura avesse qualcosa da dirmi... magari voleva solo dirmi: "Ehi, non sei solo, ti faccio compagnia". La sua presenza in quel momento mi metteva un pizzico d'ansia, ma allo stesso tempo mi distraeva dalla moltitudine di pensieri che mi ronzavano in testa. E adesso sono qui, seduto, aspettando che passi, nella speranza di vedere il cielo stellato e pacifico, per ritrovare un po' di calma ed autocontrollo. Prima amavo la pioggia, adesso diventa angosciante vederla arrivare. Sento che questo significa che qualcosa dentro di me sta cambiando, che non sarò più la persona che ero prima, almeno non del tutto. È arrivato il tempo di dare una svolta a questa situazione.