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Autore: _Fanvergent_    01/02/2015    1 recensioni
E se le cose dopo lo scontro finale avessero preso una piega diversa? Storia narrata dal punto di vista di Annabeth.
NO fatti e personaggi degli Eroi dell'Olimpo.
***
Dal primo capitolo:
-Anche lui era cambiato, rimaneva ben poco di quel ragazzo impacciato che baciai sul Monte Sant'Elena.
Non mi sentivo più una figlia di Atena, ero solo una ragazza confusa, non avevo più certezze, ero insicura su tutto: sul mondo in cui vivevo, sui miei sentimenti. Non è che fingessi quando ero assieme a Percy ma eravamo rallentati da qualcosa, o meglio da qualcuno e il suo ricordo. Gli amici persi in battaglia erano tanti, troppi.-
Genere: Avventura, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Annabeth Chase, Ethan Nakamura, Percy Jackson, Silena Beauregard, Talia Grace
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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### CAPITOLO 4 ###


Grugnii nel sonno e lanciai il cuscino contro la sveglia. Non che, poverina, mi avesse fatto nulla, ero stata io ad impostarla; ma per sua sfortuna ero troppo tesa e nervosa. Dormivo malissimo da giorni, come se non bastasse l'incontro con Percy, ero angosciata anche dalla proposta di Ethan.

Capivo benissimo che era sbagliato quello che voleva fare, -Ma sbagliato nei confronti di chi?- mi ripeteva una vocina nella mia testa.

-Dei nostri suddetti genitori?- Mi veniva anche difficile chiamarli così, quale ruolo di genitore assolvevano? Cosa ci trasmettevano? Amore, serenità? No, guai, problemi e un albero genealogico discutibile.

“Pff” borbottai alzandomi. Almeno con me stessa dovevo essere sincera: l'idea di Ethan non mi rivoltava più di tanto, anzi come mi aveva detto lui, concordavo su molti punti. Gli unici a doverla, in qualche modo pagare, erano gli immortali, non i ragazzi del campo; ma da condividere quest'idea ad accettare di scatenare una guerra ne passava.

Sì, ero incazzata con gli dei per quello che era successo a Luke, per cosa aveva dovuto passare Talia da bambina e per quanto avessimo tutti sofferto. Tutti i mezzosangue avevano qualcosa in comune, sofferenza alle spalle, solo e tanta sofferenza per colpa dei nostri genitori.

In più cosa avevamo ottenuto dopo averli salvati tutti? Niente, un campo distrutto, amici morti e nemmeno un gesto di gratitudine. Tante belle parole nella sala dei troni ma poi erano tutti magicamente scomparsi, eravamo minuscoli e passeggeri in confronto ai loro tremila anni di vita.

 

***

 

La vita a San Francisco procedeva bene, e per quanto potesse essere strano: tranquilla.

Ethan non si faceva sentire: “meglio ancora non avevo deciso” e Percy era sparito dalla circolazione.

In realtà un po' mi sentivo sola, mio padre era impegnato col lavoro ma a casa era dolce e premuroso, Susan non stravedeva per me e i ragazzi erano occupati con la scuola e i compiti.

Io non avevo niente da fare, vagavo un po' per la città o stavo a casa a guardare film e pensare; mi mancavano i ragazzi del campo: Talia, Clarisse e Malcolm.

Per un momento avevo anche pensato di tornare al campo ma, -andiamo-, sapevo benissimo che non lo avrei mai fatto. Dopo la mia “uscita di scena”, forse un po' troppo impulsiva e teatrale, non avrei mai avuto il coraggio di tornare.

Il giorno successivo mio padre mi propose di andarcene in un parco vicino a casa per stare un po' insieme. Quando ci sedemmo al tavolino del bar, iniziai a raccontargli nel dettaglio tutta la guerra, d'altronde a lui quelle cose interessavano, anche se sembrava più inorridito che appassionato.

Quando raccontai di Luke mio padre sussultò: si era fatto un'idea contrastante di lui, mi aveva salvato la vita da bambina ma aveva assistito direttamente alla mia prigionia sul monte Otri, in ogni caso sapeva quanto gli fossi affezionata, e con fare affettuoso cercò di consolarmi.

<< Non preoccuparti papà, un giorno lo rincontrerò. >> avevo quasi le lacrime agli occhi, parlare di Luke mi faceva sempre quell'effetto.

 

Giorni dopo

<< ETHAN! >> urlai per le spavento.

<< Scusa non volevo spaventarti. >> alzò lui le mani a mo' di difesa. << In effetti presentandomi in casa tua così all'improvviso, non potevo evitare di allarmarti. >>

<< … >>

<< Allora? Hai deciso? >>

<< No. Ehm, ecco io ho bisogno di più tempo per pensarci, non credo di poterlo fare >>.

<< Il tuo rifiuto non è così efficace, la sceneggiata della lealtà non regge. >>

<< Dovrei essere completamente convinta per fare una cosa simile e non sono così sicura >>

<< Penso di poterti convincere! >> mi guardò con aria di sfida.

<< Mmmh? >> borbottai sospetta.

<< Sulla principessa Andromeda, la missione di Jackson e Beckendorf: sai io ero lì e Beckendorf non è morto per uno sbaglio, Jackson l'ha ucciso. Per cosa? Per stare con Silena. Il tuo migliore amico non è mai stato chi che credevi, quante altre volte di cui sei allo oscuro pensi ti abbia mentito o ingannata? >>

Ero incredula, la mia mente faceva fatica ad assimilare questa notizia, non potevo fidarmi totalmente di Ethan, ma sopratutto non potevo credere che Percy avesse ucciso Beckendorf.

Per quanto fosse stato stronzo come me ultimamente non sarebbe mai stato capace di una cosa simile; insomma il suo difetto fatale era la lealtà verso gli amici e ucciderne uno non è decisamente leale...neanche tradire la propria ragazza però lo era...

Non sapevo se crederci o no, il comportamento di Percy tuttavia era stato strano, era sempre teso quando si parlava di Charlie, in allarme e sulla difensiva.

In ogni caso non dovevo farmi influenzare, vero o falso che fosse, nel profondo avevo già comunque deciso da che parte stare.

<< Avete un piano d'attacco? >> domandai.

<< Non ancora, hai visto tu stessa: solo tanti mostri in attesa di una guida >>.

<< Ora ve lo creerò io. Accetto. >>

Ethan era piacevolmente sorpreso.

<< Ad una condizione >>

<< Dimmi figlia di Atena >>

<< Devi usare il tuo trucchetto per Luke, devo vederlo e lo voglio dalla mia parte >>

<< Ok, ci proverò, ma non prendertela se ha cambiato schieramento >>

<< Tu portalo da me e ci penserò io a lui, se vorrà scegliere l'altra parte sarà libero di farlo. Io ho solo bisogno di parlargli >>

<< Benvenuta fra le mie truppe Chase >> disse porgendomi la mano.





*NA: Scusate il ritardo ma non ho avuto tempo per pensare molto alla storia :(
Visto che la scuola ha riniziato a torturarmi con compiti e verifiche d'ora in poi pubblichero i nuovi capitoli ogni due settimane (impegni permettendo). Mi dispiace anche per la normalità del capitolo ma è di passaggio e più introspettivo che altro.
Ringrazio tutti quelli che seguono, leggono e recensiscono :)
Lisa

   
 
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